[W04] Green Bay Packers vs Minnesota Vikings

Green Bay Packers – Minnesota Vikings 23-30

Ma non chiamatela vendetta. Brett Favre nella partita più attesa della stagione si prende la sua “dolce” rivincita sui Green Bay Packers, come la definisce lui stesso al termine, e mantiene imbattuti i Minnesota Vikings. Il
Monday Night incorona ancora il maestro (Favre, diventato così l’unico qb nella storia a potersi vantare di aver battuto ognuna delle 32 franchigie), sebbene l’allievo (Rodgers) si dimostri all’altezza e sicuramente una scelta azzeccata dei Packers.
I Vikings hanno troppo talento per lasciarsi sopraffare dai volenterosi gialloverdi. Se Adrian Peterson è meno spumeggiante del solito, ci pensa Favre ad andare sopra le righe. Assistito alla perfezione da Sidney Rice ed un ritrovato Bernard Berrian. E’ tranquillo anche Percy Harvin, ma poco male. C’è anche Vishante Shiancoe a dare una mano. La prima battaglia Favre-ex squadra in ogni modo i gialloviola la vincono soprattutto al fronte. La linea difensiva guidata da Jared Allen (4 sack e mezzo, un fumble forzato, una safety) si mangia gli incerottati ospiti. La 3-4 del Wisconsin non riesce mai a mettere le mani sull’ex leader, lasciando a Favre quasi sempre delle eternità per sezionare il resto della difesa. E tra i protagonisti non va trascurato un sempre più determinante Antoine Wilnfield.
Brillano anche, e questa è la novità più lieta per i Vikings, gli special team, capaci nella seconda parte del match di costringere i Packers a partire sempre lontanissimo dalla end zone difesa dai ragazzi di casa.
La superiorità globale di Minnesota però non si concretizza nel punteggio a causa di alcune chiamate sospette del coaching staff nel finale, mentre nei quarti iniziali aveva preso il là grazie ad una miriade di penalità dei Packers e all’incapacità di concludere positivamente ottimi drive degli uomini di McCarthy.
E così sin dal vivacissimo inizio. Aaron Rodgers guida i suoi sin in profondità nella red zone. Lì però Jared Allen apre la sua serata da prime time. Fumble forzato e palla consegnata a Favre. Shiancoe dà il primo vantaggio al termine di un drive perfetto in cui Minnesota dimostra di saper osare su un quarto ed uno. Risposta immediata grazie al big play da 67 yard di Jermichael Finley. Green Bay ha anche l’occasione per il sorpasso poco dopo. Converte con un passaggio sospetto un quarto tentativo in cui Childress non riesce a chiamare il challenge. Antoine Winfield però legge alla perfezione il gioco per segnare ed intercetta sulla linea di meta. Secondo turnover ed altra lunga cavalcata verso il 14-7 di Sidney Rice. I Packers rimediano scippando l’ovale a Peterson con Clay Matthews e riportandolo dove conta. Le penalità però sono un pesantissimo fardello per gli ospiti. Anche quando non sono chiare. Poco prima della pausa una pass interference in end zone su Sidney Rice annulla un intercetto. Nei secondi successivi “Adriano” fa allungare di nuovo i viola.
L’avvio di secondo tempo è tutto di marca vichinga. Berrian conclude una serie offensiva iniziale precisa e puntuale. I suoi compagni della difesa resistono dall’altra parte sulla linea della end zone per quattro tentativi. Letale però per i Packers un drop dove ricevere la palla vale sei punti. E col passare dei minuti oltre alla linea difensiva salgono in cattedra anche gli special team dei Vikings che costringono Rodgers a partire sempre in posizioni di campo ipercomplicate. Minnie ne approfitta con Jared Allen per arrotondare a 30 il punteggio con una safety. Sembra finita con largo anticipo, invece Childress si complica la vita. Jordy Nelson ridà ossigeno ai suoi con un altra giocata a lunga gittata per il 30-20 (trasformazione da due fallita). Una flick flicker inutile poco prima e un tentativo profondo su un terzo down anziché mangiare secondi quando Green Bay non aveva più timeout e il two minutes warning era già un ricordo, rendono pepato il finale. I Packers riescono a mettere in piedi un field goal. Non basta. L’onside kick finale finisce nelle mani del “rimbalzista” Rice (come il precedente dopo il td di Nelson). E Minnesota rimane perfetta.
Favre così si gode appieno il trionfo sul suo vecchio team. In attesa di tornare al Lambeu Field. In attesa di spegnere 40 candeline, sabato. Pronto a continuare ad inseguire il sogno di un altro titolo. Il vero motivo per cui i Minnesota Vikings hanno deciso di rischiare e di affidare ad un arzillo e incredibilmente motivato 40enne la loro corsa verso il Superbowl.

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