NFL Preview 2022: Arizona Cardinals

L’ultima annata di football NFL è stata una montagna russa di emozioni per i tifosi degli Arizona Cardinals. La squadra del Deserto di Sonora ha iniziato la stagione con una sorprendente striscia di sette vittorie consecutive, ma poi è arrivato l’infortunio di Kyler Murray contro Green Bay. In quel momento a Glendale si è spezzato qualcosa, e i Cardinals non sono più riusciti a eguagliare le grandi prestazioni delle prime partite. Arizona è comunque riuscita a togliersi la soddisfazione di qualificarsi per la prima volta ai Playoff dal 2015, uscendo contro i Rams che hanno poi vinto il Lombardi Trophy.

Nonostante il monte salari ingolfato, ci si poteva aspettare una offseason scoppiettante per provare a sfruttare il penultimo anno del contratto da rookie di Murray. Invece il front office non ha firmato alcun grande free agent, perdendo al contempo Chandler Jones, Chase Edmonds e Christian Kirk. L’unica grande aggiunta al roster è quella di Hollywood Brown, arrivato via trade nella notte del Draft dai Ravens. 

OFFENSE

Kyler Murray, prima scelta assoluta nel Draft 2019 e ormai uomo franchigia, sarà il QB titolare dei Cardinals per la quarta stagione consecutiva. Nell’ultima stagione l’ex Oklahoma ha mostrato ulteriori progressi nel suo passing game, lanciando 3787 yards, 24 TD e 10 intercetti in 14 partite, con un buon rating di 100,6. Oltre ai passaggi, Kyler Murray si è dimostrato molto pericoloso anche in scramble segnando 5 running TD. Arizona può contare su uno dei quarterback più completi e imprevedibili della lega, benché possiamo aspettarci di vederlo giocare maggiormente “nella tasca” per evitare (per quanto possibile) infortuni tali da compromettere la stagione. 
Nonostante l’addio di alcuni talenti offensivi in free agency, Murray potrà usufruire di un buon arsenale di skill players anche nel 2022. Tra le conferme spiccano i nomi del tight end Zach Ertz, rinnovato per tre anni dopo un’ottima stagione in maglia Cardinals, il RB James Conner e il wide receiver A.J. Green, sul quale però nutriamo più di un dubbio a causa dell’età non più giovanissima e degli infortuni precedenti. Ci sarà ovviamente anche DeAndre Hopkins, tra i migliori ricevitori nella lega e che sembra avere un legame speciale con Murray, ma che dovrà però saltare le prime sei partite a causa di una sospensione per positività a una sostanza dopante. 

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I due nomi da tenere sott’occhio per la prossima annata nell’attacco Arizona sono, a nostro avviso, Marquise Brown e Rondale Moore. Il ricevitore ex Ravens, arrivato nel deserto via trade, ritroverà Murray, suo compagno ad Oklahoma, e avrà sicuramente tanta voglia di riscatto dopo una stagione non precisamente esaltante. Rondale Moore non è invece titolare secondo le depth chart, ma l’ex Purdue ha mostrato diversi sprazzi di talento nella sua stagione da rookie, e complice l’iniziale assenza di Hopkins avrà un ruolo centrale nello scacchiere offensivo di Arizona. 
Il vero punto debole del reparto offensivo dei Cardinals sarà la linea d’attacco. L’anno scorso Arizona è stata, secondo le statistiche di Warren Sharp, la quarta squadra della NFL per pressioni subite, e la sola aggiunta di Will Hernandez non sembra abbastanza per risolvere i problemi in OL. Fortunatamente sarà ancora presente nel ruolo di centro Rodney Hudson, che aveva a lungo pensato al ritiro in questa offseason ma ha infine deciso di continuare per almeno un altro anno.

DEFENSE

Anche in questa stagione il reparto difensivo e in particolare il front seven saranno fondamentali per i Cardinals. Lo scorso anno, nonostante i dubbi iniziali, la difesa è stata settima per turnover e terza per TD su corsa concessi. Le statistiche mostrano in generale un front seven in grado di fare la differenza, ma la domanda sorge spontanea: continuerà a farlo in questa stagione, nonostante l’assenza di Chandler Jones? La risposta, come spesso accade, è: dipende.
Dipenderà sicuramente dalla condizione fisica di JJ Watt, che lo scorso anno ha giocato solo sette partite causa infortuni, dimostrandosi però sempre decisivo quando era in campo. Altri due giocatori da seguire nel reparto difensivo saranno Zach Allen, che, giunto all’ultimo anno del contratto da rookie, cercherà di dare il meglio per intascare un buon contratto, e l’edge Markus Golden, da cui si aspetta un ulteriore salto di qualità per provare a non far rimpiangere l’assenza di Jones. 

A nostro avviso, il fattore decisivo sarà però la crescita della giovane coppia di ILB formata da Zaven Collins e Isaiah Simmons. Senza più Jordan Hicks, che ha firmato un biennale con i Vikings, i due saranno in campo in praticamente tutti gli snap difensivi, ed è arrivato il momento, soprattutto per Simmons, di far vedere che le prime scelte spese valgono il prezzo del biglietto. 
Gli analisti e gli addetti ai lavori considerano la secondaria dei Cardinals una delle peggiori della lega. Ci permettiamo però, almeno in parte, di dissentire da questa affermazione. Se da un lato è sicuramente vero che il reparto CB è tra i peggiori, e la coppia Murphy – Wilson lascia più di un dubbio, lo stesso non si può dire per quanto riguarda le safeties. Budda Baker è ormai uno dei migliori della lega nel suo ruolo, e ha mostrato di avere una grande alchimia con l’altra safety titolare, Jalen Thompson. I due giocano insieme da anni, e insieme contribuiranno a colmare, almeno in parte, le lacune lasciate dagli altri compagni di reparto.

SPECIAL TEAM

Per quanto riguarda lo special team, saranno confermati per la stagione 2022 il kicker Matt Prater e il punter Andy Lee. Il primo, arrivato in free agency dai Lions nel 2021, ha avuto un buon primo anno in maglia Cardinals e siamo sicuri che riuscirà a confermarsi. Andy Lee spegnerà quaranta candeline il prossimo 11 agosto, ma negli ultimi dieci anni è stato costantemente tra i migliori punter della lega e, nonostante l’età che avanza, non prevediamo un calo nel suo rendimento. Il ruolo di kick e punt returner spetterà invece al già citato Rondale Moore.

COACHING STAFF

Il giudizio sul coaching staff di Arizona e in particolare sul suo head coach, Kliff Kingsbury, sembra ripetersi ogni anno. Ciclicamente, in ogni preview ci ritroviamo a dire che questo è l’anno decisivo per capire se Kingsbury possa effettivamente portare la sua squadra al titolo, o quantomeno a poter lottare per arrivare al Lombardi Trophy. In queste tre stagioni sulla panchina dei Cardinals, il capo allenatore arrivato da Texas Tech ha raccolto sempre più vittorie, passando dalle cinque del 2019 alle otto del 2020 e le undici del 2021. D’altra parte, andando avanti col tempo sono venuti sempre più fuori i limiti del suo gioco offensivo e nella gestione dello spogliatoio. 

Quest’anno ci limitiamo allora a riportare che il proprietario Michael Bidwill ha rinnovato i contratti di Kingsbury e del general manager Steve Keim fino al 2027, segno che nella dirigenza di Arizona c’è molta fiducia nel loro operato. A questo punto non ci resta che aspettare e capire se questo progetto a lungo termine possa svoltare la storia della franchigia più vecchia della NFL, vincendo il primo titolo dal lontano 1947, o se invece ci troviamo davanti all’ennesimo errore della squadra più perdente nella storia del football professionistico.

Record previsto: 9-8

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I nostri voti

Offense
Defense
Coaching Staff

Negli ultimi anni i Cardinals sono partiti sempre forti per poi sgonfiarsi nella seconda parte di stagione. Arizona rischia però di pagare l’assenza di Hopkins nelle prime sei partite. Per qualificarsi ai Playoff anche quest’anno sarà necessario un Murray sano per tutta la regular season e un salto in avanti delle “seconde linee” e del coaching staff.

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Carlo Giustozzi

Nato nelle Marche nel 2003, nel tempo libero cerco di unire la passione per lo sport e quella per la scrittura, con la speranza di farlo per vivere, un giorno. Parlo di parecchie cose, soprattutto pallacanestro, football americano e ciclismo.

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