ELF, il review di week 13

Nella ELF la corsa al seed 4 continua con quattro squadre alla pari e lo scontro diretto tra Thunder e Raiders che domenica prossima potrebbe essere decisivo.

Istanbul Rams – Berlin Thunder 14 – 38

I Thunder passano con relativa facilità ad Istanbul e mantengono intatte le possibilità di approdare alla post season, che si giocheranno nell’ultimo turno ospitando i Raiders nello scontro diretto. I Rams partono bene e vanno in vantaggio con un passaggio di 21 yard di Isaiah Green per Tyrron Robinson al termine di un drive bilanciato tra passaggi e corse di Cokadar e dello stasso Green. In realtà si tratterà di un fuoco di paglia perchè i berlinesi dopo aver subito il TD cominciano a prendere le misure dell’offense turca e in breve riescono a neutralizzarla. Nel contempo anche l’attacco Thunder, sebbene contenuto del gioco a terra, comincia a guadagnare terreno grazie ai passaggi e, prima accorcia le distanze per un FG di Jonas Schenderlein da 47 yard, poi, dopo un “three & out” dei Rams, nel possesso successivo va in vantaggio con un TD pass di 37 yard di Joe Germinerio per Robin Wilzeck. A questo punto la difesa berlinese sale in cattedra e per Green comincia un pomeriggio difficile, costantemente sotto la pressione di Kyle Kitchens e compagni, che lo inducono a passare in codizioni precarie e quindi con scarsa precisione. E infatti le statistiche del QB dei Rams parlano chiaro 7 su 31 per 152 yard, 2 TD e due sacks subiti. Preso il controllo della partita, i berlinesi nel secondo periodo hanno prodotto il break grazie a due touchdown, il primo con Nikolai Schumann che riceve in end zone un passaggio di 10 yard di Germinerio, il secondo con Joc Crawford che riceve da Germinerio e va in meta per 26 yard di guadagno.

Il primo tempo si chiude sul 23-7 per i Thunder, un divario largo ma non irrecuperabile, ma nel primo possesso del terzo periodo Berlino segna ancora con Germinerio per portarsi sul 30-7. Sarà l’unica segnatura di un quarto in cui l’offense turca produce solo 5 yard nette sovrastata dalla difesa dei Thunder. Con il risultato ormai acquisito si passa all’ultimo quarto che, con i Thunder impegnati nella gestione, vede un soprassalto dell’ormai noto orgoglio dei Rams, che vanno in touchdown con Manoka che riceve un passaggio di Green per un guadagno di 16 yard. Dopo un paio di drive in cui Green cerca, senza successo, di guadagnare altri punti, sempre ben controllato dalla difesa di Berlino, i Thunder vanno ancora a segno con una ricezione di Tim Schultz seguita dalla trasformazione da due punti che ancora Schulütz realizza con una breve corsa.

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Per i Rams una battuta d’arresto dovuta in gran parte ai meriti della difesa berlinese, una delle più forti del campionato, che è riuscita ad impedire a Green e compagni di praticare il loro gioco.

Cologne Centurions – Rhein Fire 37 – 59

Vittoria secondo pronostico dei Fire che restano agganciati al gruppo in lotta per l’accesso alla post season. I Centurions, come già successo nelle ultime uscite, si svegliano troppo tardi, quando la squadra di Dusseldorf l’ha già messa in cassaforte. Ne è scaturito comunque un incontro spettacolare, impostato quasi tutto sul gioco aereo, che ha esaltato le qualità dei due QB, Jadrian Clark in particolare, che chiude con un 66% di completi per 504 yard e 6 TD pass, favorito in questo da un secondario di difesa Centurions non esente da colpe. Praticamente tutti i passaggi in profondità di Clark sono stati preda dei ricevitori di Dusseldorf con Nat Robitaille a fare la parte del leone (10 catches per 286 yard e 4 TD), ma anche Harlan Kwofie (111 yard su 4 ricezioni) e Timothy Knüttel (5 ricezioni per 87 yard ). Alla sagra dei ricevitori hanno partecipato, però, anche i rossi di Colonia, con Paul Lenhardt (10 ricezioni per 230 yard e 3 TD) e Luis Geyer (9 per 73 yard e 3 TD). Lo stesso Jan Weinreich ha chiuso la partita con un 71% di completi per 436 yard e 6 TD.

A completare la grande giornata degli attacchi ha contribuito anche Jishua Mack: i running back di Colonia ha corso per 115 yard nette in 18 portate e ricevuto per 51 yard in 5 ricezioni. Grandi assenti le difese, quella dei Centurions per tutta la partita, quella dei Fire solo dopo il primo periodo terminato sul 20-0. Il prossimo turno vedrà Dusseldorf ospitare i Kings per una vittoria che le consenta di sperare ancora, mentre i Centurions sono attesi a Istanbul per un confronto che i turchi vorranno vincere per condividere proprio con i Centurions un record 2- 10 e i Centurions per spezzare la lunga sequenza 9 sconfitte consecutive.

Frankfurt Galaxy – Tirol Raiders 36 – 33

La partita più importante del week-end non ha tradito le aspettative ed ha regalato emozioni e spettacolo di gioco di alto livello. I Galaxy dovevano assolutamente vincere, pena l’esclusione dalla corsa ai play-off, ma i Raiders erano determinati a mantenere il vantaggio. I tirolesi partono bene e al primo possesso vanno in meta con un passaggio di17 yard di Sean Shelton per Adrian Platzgummer Dopo un possesso improduttivo a testa i Galaxy vanno in meta all’inizio del secondo periodo con una corsa di una yard di Thomas Fishbach, ma la trasformazione da due punti non va a buon fine. I Raiders tornano all’attacco, ma il tentativo sul quarto e uno si risolve in una perdita di 2 yard e turnover on down. Qui Jakew Sullivan imbastisce un drive che in sette minuti gli fa risalire tutto il campo per concludere con un passaggio di 6 yard per il TE Kevin Mwamba. I tirolesi stentano a produrre yard e Frankfurt può allungare ancora con un FG da 53 yard di Ryan Rimmler per andare sul 16-7

Nel terzo periodo succede di tutto, con i Galaxy avanti e i Raiders all’inseguimento, il tutto a suon di drives vincenti. Inizia Frankfurt che allunga ancora: quattro giochi a partire dalle proprie 40 e conclusione in fotocopia alla precedente con passaggio in end zone a Mwamba.23-7 Sotto di 16 punti i Raiders si scuotono e in poco più di un minuto vanno a segno con una portata di Shelton per 16 yard. Nel corso del drive Shelton aveva subito un intercetto, ma nell’azione gli arbitri avevano segnalato un holding difensivo e una violenza sul QB con relativa penalità di quindici yard. 23-13 per effetto della trasformazione fallita. Sullivan allora estrae il coniglio dal cilindro: con un passaggio per Hendrick Schwartz che riceve sulle 40 dei Raiders e corre in end zone per un TD da 75 yard. E’ il momento migliore per gli assiani che nel successivo turno di attacco segnano ancora con una corsa breve di Helmal termine di un drive in cui hanno risalito il campo per 95 yard in sei minuti. Il punteggio diventa 36-13 e siamo alla fine del terzo periodo. Sembra fatta, perchè rimontare 23 punti in un quarto ai Galaxy è un’impresa alquanto complicata, ma i Raiders sono gente tosta e tenace e in poco meno di quattro minuti partono dalle proprie 28 per arrivare sulle 7 dei Galaxy dove Shelton passa a Tobias Bonatti per un TD da 7 yard. Sullivan incappa in “three & out” e l’ovale torna a Shelton che distribuisce una serie di passaggi a tutta la batteria dei suoi ricevitori riservando l’ultimo per C.J. Okpalobi per le 14 yard rimaste. Un altro drive improduttivo dei Galaxy, che serve solo a far trascorrere quasi quattro minuti e nuova opportunità per i tirolesi. Shelton riapre l’arsenale di artiglieria e, a suon di passaggi, arriva in vista della end zoe di Francoforte dove serve il TD pass di 13 yard per Marco Schneider per il 36-33. Ormai siamo nei due minuti finali, Sullivan gestisce il possesso per cercare di aumentare il vantaggio, ma viene intercettato. La palla torna ai Raiders ma ormai la partita è finita.

Da segnalare, in una partita bellissima, la prova individuale di Sean Shelton con un 70% di completi in tutta la partita, ma in particolare per il 12 su 15 per 105 yard fatto registrare nel solo quarto periodo per cercare di completare il come-back. Perdendo di soli 3 punti, i Raiders conservano un vantaggio di +3 in caso di arrivo in parità, ma dovranno necessariamente vincere a Berlino, perchè i Galaxy saranno impegnati a Stoccarda dove le probabilità di vittoria sono il 99,9% (nel calcolo delle probabilità non esiste l’evento certo…)

Hamburg Sea Devils – Wroclaw Panthers 17 – 0

In un incontro dominato a lungo dalle due difese, anche per colpa di due attacchi non proprio irresistibili, i Sea Devils si assicurano il diritto di giocare in casa la semifinale. La prima segnatura arriva soltanto sul finire del secondo periodo, dopo una lunga serie di possessi senza esito da parte di entrambe le squadre, quando Glenn Toonga riesce finalmente a varcare la linea di meta con una corsa di 7 yard. Inizia il secondo quarto e gli amburghesi mettono in carniere altri tre punti per un FG che Eric Schlomm realizza da 28 yard. I Panthers le tentano tutte, come nel primo quarto, soprattutto affidandosi al braccio sinistro di Slade Jarman, ma devono puntualmente arrendersi, nei pressi della red zone avversaria, alla difesa rossoblu.

Il copione si ripete nello stesso modo per tutto il terzo periodo, che termina sul 10-0 e poi anche nel quarto, con Wroclaw alla vana ricerca della prima segnatura e Amburgo che prima del two minutes warning segna ancora con una corsa di Gerald Ameln per il 17-0 finale. I Sea Devils vincono, questa volta, impostando un game plan quasi esclusivamente terrestre (287 yard in 45 portate contro un 12 su 18 per 114 yard nel gioco aereo). I Panthers invece puntano tutto, perdendo, sul gioco di passaggi (26 su 46 per223 yard, ma solo 20 yard guadagnate con otto corse. Pesano sul risultato finale le due incursioni nella red zone avversaria rimaste senza esito. Mattatore della giornata il solito Toonga, che ha guadagnato 175 yard con le sue corse, oscurando anche il ricordo di Madre London, il re del running game dello scorso campionato.

Vienna Vikings – Barcelona Dragons 24 – 18

Bella partita a Vienna in quello che potrebbe essere l’anticipo di una semifinale. Le due squadre, già sicure dei rispettivi titoli di conference, si sono sfidate per stabilire la graduatoria della regular season e conquistare una delle due posizioni che danno il diritto a giocare in casa la semifinale. Un bell’incontro tra i catalani specialisti del gioco aereo e i viennesi che hanno preferito un’impostazione più bilanciata, ma con una leggera preferenza per le corse, affidandosi alla premiata ditta Anton & Florian Wegan. I due fratelli, finalmente riuniti dal ritorno di Florian dall’infortunio, si sono divise 187 delle 213 yard nette dei Vikings (94 e 1 TD per Anton, 93 per Florian) e sono stati decisivi nel ball control degli ultimi minuti. I Dragons hanno giocato la loro partita fatta di passa ggi di Zach Edwards (27 su 42 per 275 yard 1 TD e 2 intercetti) e di poche corse in cui sempre Edwards è stato il miglior runner con 60 yard e 1 TD.

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Il primo quarto vede le due difese prevalere sugli attacchi avversari che non vanno oltre due tentativi di FG dei Vikings falliti da Dennis Tasic e uno dei Dragons che Giorgio Tavecchio manda largo a destra da 38 yard. All’inizio del secondo periodo i Dragons tentano ancora un Field Goal che stavolta Tavecchio, da 46 yard, mette in mezzo ai pali. La risposta dei viennesi arriva nel possesso successivo in cui Jackson Erdmann infila una serie di completi per Michael Schachenmayr per arrivare sulle 13 dei Dragons da cui Anton Wegan parte per una corsa in end zone. Sul 7-3 assistiamo a due cambi di possesso giacchè Edwards si fa intercettare da Luis Horvath, ma subito dopo Erdmann restituisce l’ovale ai Dragons facendosi a sua volta intercettare dal CB americano Jairus Moll. Partito dalle 20 dei Vikings, Edwards con due passaggi manda Kyle Swift in TD per il 10-7 che chiude il primo tempo.

Il terzo periodo vede i Vikings impegnati, senza grande successo, a recuperare ma, nonostante la supremazia territoriale (115 yard contro 29 conquistate nel quarto) non riescono a segnare e il terzo periodo si chiude ancora sul 10-7. A cavallo tra terzo e quarto periodo i Vikings cominciano a costruire la loro vittoria: un bel drive in cui Erdmann alterna dei buoni passaggi alle corse dei due fratelli terribili, si conclude con il TD pass per Schachenmayr per il 14-10 del sorpasso. La svolta decisiva arriva subito dopo perchè Zach Edwards viene ancora intercettato, questa volta dal CB Nikolaus Huszar. Football di nuovo ai viennesi e qui una grossa ingenuità dei difensori catalani permette ai Vikings di allungare. Succede che Erdmann lanci lungo per Scütz che riceve in acrobazia tra tre difensori, nessuno dei quali si preoccupa di toccarlo per fermare l’azione, così l’incredulo ricevitore si rialza e corre in end zone per un TD da 92 yard. Sul 21-10 però Zach Edwards non ci sta e replica subito con una serie di completi per Benjamin Plu, Roque Alarcon, Antoni Monton e Kyle Swift per poi concludere con una corsa di due yard in end zone. Trasformazione da 2 con un passaggio ad Alarcon e partita riaperta con Vienna avanti 21-18. A questo punto Erdmann, a parte un passaggio per Kimi Linneinmaa, si affida alle corse di Anton & Florian fino ad arrivare in area field goal che Hertz trasforma per il 24-18. Ci sarebbe ancora il tempo per recuperare, ma Edwards è costretto a forzare e con quattro incompleti restituisce l’ovale ai Vikings che consumano il tempo restante con una serie di corse.

Con questa vittoria i Vikings si assicurano la semifinale in casa e i Dragons sapranno domenica prossima se tornare a Vienna o ad Amburgo.

Stuttgart Surge – Leipzig Kings 0 – 38

I Kings ritrovano una facile vittoria sui Surge ormai in evidente disarmo. In realtà, dopo il primo touch down di Lipsia, la squadra sveva ha cercato di reagire, andando anche vicino a segnare, ma poi, fallito un tentativo di FG, ha di nuovo lasciato la scena ai gialloverdi sassoni che, grazie al nuovo QB Gabriel Cunningham, hanno esaltato le qualità di Seantavious Jones, 6 ricezioni per 115 yard e 2 TD, e di Anthoni Dablè-Wolf, 7 catches per 91 yard. I Surge hanno risposto soprattutto con tentativi di gioco aereo dove janis Kaiser, il QB ha completato il 50% dei passaggi per 172 yard affidandosi a i suoi due più validi ricevitori, Paul Steigerwald e Noah Bomba. Il lungo calvario dei Surge si concluderà domenica prossima con la proibitiva partita contro i Galaxy, poi sarà tempo di pensare alla ricostruzione.

La classifica della ELF

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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