NFL Preview 2022: Las Vegas Raiders

A Las Vegas c’è stata una rivoluzione ma che nessuno osi parlare di rifondazione; i Raiders nel 2021 sono tornati ai playoff e da lì intendono ripartire per fare il salto di qualità.

Il 2021 nero-argento è stato un anno che definire movimentato è un eufemismo. Dalle dimissioni di Jon Gruden all’arresto di Henry Ruggs III per omicidio stradale mentre guidava sotto effetto dell’alcol, dal crollo verticale al miracoloso recupero che ha portato la squadra ai playoff… se volete rivivere la stagione passata potete consultare il resoconto che abbiamo pubblicato a marzo.

I Silver & Black si sono fermati a 9 yard dal portare all’overtime i Bengals, poi arrivati fino al Super Bowl, ma questo non è bastato perché Mark Davis confermasse l’interim head coach Rich Bisaccia. Il proprietario di maggioranza dei Raiders ha deciso di guardare all’esterno della sua organizzazione per ripartire, ed ha saccheggiato i New England Patriots prendendo prima Dave Ziegler come General Manager e poi Josh McDaniels come head coach.

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Il duo, al contrario di quanto fatto da Gruden nel 2018, ha subito chiarito che il futuro si può costruire confermando i giocatori più rappresentativi, e dalle parole è subito passato ai fatti con i prolungamenti di contratto di Maxx Crosby, Derek Carr e Hunter Renfrow. Intorno a loro si costruirà la squadra e tante facce nuove sono state chiamate a Las Vegas per darsi battaglia durante il Training Camp in modo che il coaching staff possa poi scegliere i 53 più adatti a portare sul campo le idee di McDaniels e del nuovo defensive coordinator Patrick Graham.

OFFENSE

Che lo si ami o lo si odi Derek Carr è la faccia dei Raiders e il nuovo contratto è un attestato di stima da parte della nuova gestione. Il QB, con ormai otto stagioni alle spalle, ha firmato un contratto molto favorevole al team, sottolineando ancora una volta che il suo desiderio è quello di chiudere la carriera in nero-argento… con almeno un anello al dito.
Con i soldi risparmiati i Silver & Black hanno esteso il Pro Bowler Hunter Renfrow ed hanno portato a casa Davante Adams, uno dei WR più forti della lega. Con gli schemi di McDaniels, il braccio di Carr, il temibilissimo trio di ricevitori composto da Adams, Renfrow e dal TE Darren Waller l’attacco aereo nero-argento sulla carta deve far paura a tutte le difese. Dietro i top 3 si daranno battaglia per la luce dei riflettori l’ex Chiefs Demarcus Robinson e l’ex Dolphins Mack Hollins.

A dare una mano a QB e ricevitori c’è un parco RB di tutto rispetto, ma sul quale non ci si può che porre qualche domanda. L’ex first rounder Josh Jacobs è ancora il titolare nonostante la squadra abbia deciso di non esercitare l’opzione del quinto anno, ma probabilmente vedrà notevolmente ridursi il numero di portate anche in virtù del fatto che la sua carriera NFL è stata fino ad ora decisamente funestata da infortuni più o meno seri. Dietro di lui ci sono Kenyan Drake, il cui pesante contratto sembrerebbe metterlo al riparo da tagli, e Brandon Bolden, che con McDaniels ha un lungo rapporto di reciproca stima e fiducia dai tempi dei Patriots. In free agency è stato acquisito il veterano Ameer Abdullah e dal Draft sono arrivati l’ex Georgia Bulldog Zamir White (4° round) e l’ex UCLA Brittain Brown (7° round). Sarà interessante capire chi verrà sacrificato e come sarà composto il reparto quando inizierà la stagione che conta.

Il punto di domanda è anche quest’anno la linea d’attacco, e non è certamente una nota a margine. Lo scorso anno la linea è stata a tratti imbarazzante, con Josh Jacobs spesso raggiunto dai difensori quando era ancora nel backfield e con Carr a guardarsi dai pass rusher che arrivavano dal suo lato destro. Il tackle Alex Leatherwood, scelto al primo round per rafforzare il lato opposto al solido Kolton Miller, ha avuto un anno da rookie difficile ed è stato spostato nel ruolo di guardia per limitare i danni. Quest’anno il coaching staff gli darà la chance di rifarsi all’esterno, ma già dall’offseason program è stato chiaro che la maggior parte degli Olinemen si dovrà dimostrare versatile per coprire più ruoli. Dal Draft è arrivato Dylan Parham da Memphis al terzo round a competere sia come guardia che come centro, mentre dalla Free Agency non sono arrivati nomi importanti. Il salto di qualità della linea sarà di fondamentale importanza per evitare che i sogni di gloria dell’attacco si infrangano contro il muro delle difese avversarie.

DEFENSE

Dopo l’annuncio di Patrick Graham come defensive coordinator ci si è iniziati a domandare: “3-4? 4-3? 3-3-5? 4-2-5?”. “Si”, per citare lo stesso Graham.
Come detto, il coaching staff ha subito prolungato il contratto del giovane e instancabile pass rusher Maxx Crosby ed ha ceduto dopo un solo anno il DE Yannick Ngakoue ai Colts per poi prendere uno dei migliori pass rusher in attività, l’ex Cardinals Chandler Jones. Dove saranno schierati i due incubi dei QB NFL? L’unica certezza, almeno a sentire Graham, è che sia Crosby che Jones saranno messi nelle migliori condizioni per avere successo.
Sarà interessante vedere cosa accadrà all’interno della linea difensiva. Dalla Free Agency è arrivata una mezza dozzina di defensive linemen (Andrew Billings, Bilal Nichols, Kyle Peko, Vernon Butler e Tyler Lancaster i più esperti), è stato rinnovato il contratto al solido Johnathan Hankins e al Draft è stato scelto Matthew Butler da Tennessee al quinto giro. Considerando che l’ex first rounder Clelin Ferrell può slittare verso l’interno nei down di passaggio e che il coaching staff sembra intenzionato a dargli un’ultima chance prima di archiviarlo come scelta sbagliata del duo Gruden-Mayock ci sarà da puntare i riflettori sul gruppo durante il Training Camp e la preseason per capire come evolverà la difesa.

Tagliati i costosi LB Nick Kwiatkoski, la cui carriera nero-argento è deragliata presto per via dei troppi infortuni, e Cory Littleton, una delusione che ha lasciato senza parole la Raider Nation, si riparte dal placcatore seriale Denzel Perryman e dal giovane Divine Deablo, a cui si sono aggiunti alcuni veterani dai molti alti e bassi e alcuni giovani di più o meno belle speranze. Anche in questo caso è troppo presto per sbilanciarsi a fare i nomi dei componenti del reparto nel 53-men roster.
Anche la secondaria nero-argento subirà una grossa rivoluzione. I nuovi arrivati Anthony Averett, Darius Phillips e Rock Ya-Sin lotteranno per un posto da titolare come CB esterno, con Trayvon Mullen Jr. a dover dimostrare di poter tornare più forte di prima dall’infortunio che gli ha fatto chiudere in anticipo la stagione 2021. Nate Hobbs dopo una promettente stagione da rookie, sembra il favorito per il posto di slot CB… sempre che riesca a tenersi fuori dai guai viste le notizie poco rassicuranti venute fuori verso la fine della scorsa stagione.

Il coaching staff si aspetta un salto di qualità del FS Tre’von Moehrig, che ha avuto una buona stagione da rookie ma che deve dimostrare di poter giocare più per l’intercetto, e spera di poter contare sulla crescita di Johnathan Abram, anche se, così come per Jacobs e per Ferrell, Ziegler e McDaniels hanno deciso di non sfruttare l’opzione sul quinto anno del contratto da rookie. In Free Agency è arrivato il veterano Duron Harmon, tanti anni ai Patriots prima di vestire la maglia di Lions e Falcons nelle ultime due stagioni.

SPECIAL TEAMS

Nessuna sorpresa sull’asse long snapper, punter e kicker; Trent Sieg, A.J. Cole e Daniel Carlson sono una garanzia. Cole ha avuto l’onore di partecipare all’ultimo Pro Bowl come punter della AFC e i tre moschettieri formano un gruppo molto affiatato che si prende in giro e si stimola a vicenda.
Ci sarà da capire cosa decideranno di fare i Raiders per il ruolo di returner. Lo scorso anno Hunter Renfrow ha fatto bene come punt returner con 30 ritorni per 303 yard, ma avendo acquisito sempre più importanza nella rotazione offensiva è possibile che il WR venga sostituito e che il ruolo di ritornatore venga affidato a qualche giocatore più “sacrificabile”.

COACHING STAFF

Anche se alla Raider Nation l’invasione Patriots è scesa giù come uno sciroppo amaro nessuno può negare che la mossa di Mark Davis abbia senso. McDaniels è considerato una delle migliori menti offensive della NFL e tutti sono pronti a scommettere che sia un uomo molto più maturo del ragazzo che ha fallito nella sua prima esperienza da head coach a Denver. Non resta che vedere il coaching staff all’opera, capire come sfrutterà il materiale a disposizione e, soprattutto, come adatterà le chiamate alle circostanze. Nella NFL moderna non basta avere buone idee, devi essere pronto a cambiare tutto in base alla reazione dell’avversario e non devi intestardirti come invece a volte ha fatto Gruden nella sua seconda esperienza nero-argento. Lo sviluppo della linea offensiva sarà certamente un fattore determinante per le sorti della stagione.

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Record previsto: 11-6

[review]

I nostri voti

Offense - 7.5
Defense - 6.5
Coaching Staff - 6.5

6.8

La AFC West si è rinforzata e sarà una battaglia senza esclusione di colpi tra Raiders, Chiefs, Chargers e Broncos. Non ci stancheremo mai di dire che si parte tutti 0-0; il risultato finale sarà scritto partita dopo partita. Inutile fare troppe previsioni, bisogna lavorare, fare scelte oculate sul personale e incrociare le dita sperando che gli infortuni risparmino i giocatori più importanti. I tifosi chiedono solo una cosa alla squadra, di evitare di causare infarti come avvenuto invece nel 2021 con partite recuperate all’ultimo secondo e vittorie e sconfitte di misura che hanno portato il battito del cuore a ritmi insostenibili.

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Mako Mameli

Appassionato di football americano fin dall'infanzia, gioisce e soprattutto soffre con i suoi Raiders e aspetta pazientemente che la squadra torni a regalargli qualche soddisfazione, convinto che sarà ancora in vita quando Mark Davis solleverà il quarto Lombardi Trophy. Nel tempo libero gioca a flag football e mette in pratica gli insegnamenti di Al Davis lanciando lungo ad ogni down... peccato che abbia una percentuale di completi peggiore di quella di JaMarcus Russell.

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