ELF, il review di week 8

Due conferme e una grande sorpresa in questo weekend della ELF. Vikings e Sea Devis in rotta verso i play-off e i Rams clamorosamente vincenti sui Dragons.

Istanbul Rams vs Barcelona Dragons 22-19

Clamoroso al Cibali… oops… al Maltepe di Istanbul! Quello che sembrava impossibile si è verificato: I coriacei turchi fanno, meritatamente, lo sgambetto ai Dragons che, alla seconda sconfitta consecutiva, vedono insidiata la loro leadership.

In realtà il primo periodo per l’offense turca non produce molto di più che nelle precedenti uscite, ma la difesa riesce per due volte a fermare l’attacco catalano nella propria red xone, costringendolo ad accontentarsi di due field goal che Giorgio Tavecchio trasforma senza problemi. Inizia il secondo periodo e l’offense turca conduce un drive imperniato sulle portate del RB Taha Cokadar che già si era messo in buona luce nelle ultime due partite. Insieme a lui si mette in luce anche il nuovo QB, l’americano Isaiah Green, che conclude la serie offensiva con una bella corsa di una decina di yard in TD. Stavolta i catalani, apparsi fnora poco determinati, si scuotono e Zach Edwards conduce una serie di azioni di passaggio per lo più dirette a Benjamin Plu che conclude servendo allo stesso Plu il passaggio di 12 yard per il TD che riporta avanti i Dragons. Nel possesso seguente i turchi nonostante un paio di bei passaggi di Green per il nuovo WR Terryon Robinson, non riescono ad andare oltre il punt che arriva sulla linea delle 2 yard dei Dragons, ma il tempo finisce qui. Barcelona nel suo primo possesso del secondo tempo non va oltre il punt perchè la difesa amaranto mette continuamente sotto pressione Edwards costringendolo a passaggi fuori misura, mentre il gioco di corsa dei catalani è pressochè azzerato dal muro difensivo degli arieti. La palla passa a Green che riesce ad arrivare fin dentro le 10 yard dei Dragons, ma lì viene fermato e si deve accontentare di tre punti per un FG da 29 yard di Mehemet Sarikatipoglu.

Pubblicità

Seguono un drive a testa in cui le difese prevalgono sugli attacchi, poi un punt calciato da Sarikatipoglu viene fermato sulle 5 dei Dragons. Intanto finisce il terzo priodo e si cambia campo e qui i catalani ne combinano un’altra: lo snap per Edwards è impreciso e ne scaturisce un safety a favore dei Rams. La palla resta in possesso di Green che confeziona un bel drive a suon di passaggi verso il collega Robinson e concluderebbe con un gran TD pass per lo stesso Robinson se l’azione non fosse giustamente annullata per un holding. Dopo un paio di azioni di avvicinamento Istanbul deve accontentarsi di un FG per tornare in vantaggio per 15-13. A questo punto Edwards decide di dare una lezione agli irrispettosi avversari e imbastisce un bel drive affidandosi alle mani dei suoi ricevitori, mettendosi in proprio, e infine lanciando un sontuoso passaggio di 18 yard in end zone a Jordi Torrededia. Il tentativo di trasformazione da due punti fallisce e si resta sul 18-15 peri catalani. Il drive successivo è un monumento alla volontà e alla determinazione. Isaiah Green si affida alle corse di Cokadar e da fondo anche alla propria abilità di scrambler per risalire il campo fino alla red zone dei Dragons. Qui, complice una penalità per roughing the passer, arriva a poche yard dalla meta dove attiva Cokadar per il rush vincente. Non è finita, però, perchè mancano due minuti e i Dragons arrivano nel territorio avversario, ma devono tentare un non facile FG. Commettono una falsa partenza e sono costretti ad arretrare e il successivo tentativo di Giogio Tavecchio da 47 yard finisce largo a sinistra.

Finisce con il tripudio dei pochi fedelissimi sugli spalti, finalmente premiati da una prestazione volitiva e coraggiosa dei loro ragazzi. Contrariamente alla previsione del sottoscritto, è stata una partita di grande intensità, incerta fino all’ultimo secondo, che ha premiato la voglia di riscatto dei ragazzi turchi e punito una certa rilassatezza dei Dragons che hanno capito troppo di aver sottovalutato gli avversari. Una menzione perticolare per la difesa dei Rams che ha concesso solo 43 yard su corsa ma soprattutto solo 202 su passaggio ad un attacco che ne guadagnava 275 a partita in media. Buona la partita di Isaiah Green come passatore (14 su 28 per 148 yard) ma soprattutto come runner 103 yard in 20 portate e un TD, un emulo in piccolo di Lamarr Jackson. Per i Dragons una doccia fredda che potrebbe mettere in pericolo la leadership della Conference e deve essere motivo di riflessione.

Rhein Fire vs Hamburgh Sea Devis 16-40

Di fronte alla consueta cornice di pubblico dello stadio di Duisburg, i Sea Devils hanno confermato la loro candidatura al Championship del 25 settembre. Contro i Fire, una compagine più che rispettabile che è comunque ancora in lizza per la post season, gli amburghesi hanno fornito l’ennesima manifestazione di forza, dimostrando che oltre ad avere la difesa più ermetica della lega, sono notevolmente cresciuti anche nel gioco d’attacco che ora si sviluppa sia sulle corse che sul passing game.

Dopo un drive a testa di studio, al loro secondo possesso gli anseatici segnano i primi punti pesanti grazie a Saliou Ceesay che corre l’ultima yard dopo che Glenn Toonga con le sue corse aveva guadagnato una quarantina di yard. La replica dei renani che hanno cominciato con Dagdelen in cabina di regia si spegne su un intercetto del safety francese Kevin Fortes che restituisce l’ovale a Ceesay sulla linea delle 38 di Dusseldorf. Da qui il QB amburghese gestisce un altro drive vincente che conclude con un pass da 12 yard per John Kruse. Ripresisi dall’uno-due dei rosso-blu, i renani, con Jadrian Clark, il QB ex Sea Devils appena ingaggiato, riescono a risalire il campo fino alla red zone avversaria, ma Clark subisce un sack e devono accontentarsi di tre punti per il FG di Schuhmacher da 35 yard. Seguono un punt per parte, poi arriva il terzo drive vincente dei Diavoli di mare. Ceesay comincia con tre completi a beneficio di Lamarr Jorda e Jean Constant, poi si affida alle corse del solito Toonga che chiude con un run di sei yard in TD per il 21-3. Il conseguente kick-off di Schlomm, però viene raccolto dal CB Omari Williams, specialista in ritorni, che non smentisce la propria fama e riporta lo sferoide prolato in TD con una corsa di 92 yard. Sul 21-10 finisce il primo tempo e abbiamo ancora una partita.

Terzo periodo e sembra che la furia dei diavoli si sia placata. I Fire falliscono un FG da quaranta yard, ma poi riescono a costringere Amburgo al punt. Nel possesso seguente Jason Aguemon commette un fumble forzato da Barry Marushke e Ceesay, tornato in possesso del football, si esibisce in un passaggio di 52 yard per Jean Claude Madin-Cerezo che riceve sulle 4 di Dusseldorf. Le ultime 4 yard sono coperte da due portate del QB per il 28-10. All’inizio del quarto periodo Clark subisce un intercetto da parte di Maximilian Wessel, ma stavolta i Sea Devils non vanno oltre il FG che li porta sul 31-10. I Fire non riescono a superare la difesa amburghese che gioca come se ci fosse ancora una partita e nel successivo possesso sono ancora i d<iavoli a segnare con un’altra corsa di Ceesay. Sul finire dell’incontro però l’offense Fire riesce finalmente a segnare un TD grazie a una corsa breve di Patrick Poetsch, ma il calcio addizionale di Schuhmacher viene bloccato dal CB americano Daniel Brown e riportato nella end zone di Dusseldorf per altri due punti.

E’ stata la grande giornata di Ceesay, un QB che non usa spessissimo l’arma del passaggio, siamo nell’ordine di venti tentativi a partita, ma quando lo fa, ottiene ottimi risultati. In questa partita ha completato 12 pass su 18 per 166 yard e un TD, ma ha anche segnato tre TD correndo personalmente in end zone. La difesa ha fatto come al solito la sua parte collezionando quattro sack, due intercetti e un fumble forzato, e poi c’è Glenn Toonga che ha segnato un solo TD, ma ha comunque portato in statistica altre 93 yard.

Dusseldorf ci ha provato, ma ha sbattuto contro il muro difensivo dei Sea Devils ed ha accusato pesantemente il primo tempo amburghese. A questo punto i Sea Devils hanno due vittorie di vantaggio sui Thunder e non dovrebbero avere troppi problemi a centrare il titolo di conference. Per Dusseldorf c’è ancora speranza, vista l’imprevista sconfitta dei Dragons. E sabato prossimo andranno a sfidarli a Reus con l’obiettivo di ridurre il distacco.

Pubblicità

Vienna Vikings vs Tirol Raiders 29-13

I Vikings si aggiudicano anche il secondo “Klassiker” della stagione e lo fanno con il passo e il piglio dei dominatori ipotecando il titolo di conference e annunciando la loro candidatura al Championship.

Nei primi dieci minuti non succede granchè: le difese riescono a contenere i tentativi dei due attacchi per lo più impostati sulle corse di Tobias Bonatti da una parte a Anton Wegan dall’altra. Poi, all’improvviso, il big play di Jackson Erdmann che dalle proprie 20 pesca sulla linea di centrocampo Jordan Bouah che riceve e corre le restanti cinquanta yard per andare in end zone. Segue la trasformazione da due punti in cui Erdmann passa a Frey per l’ 8-0. La reazione dei tirolesi è un “three & out” e nel possesso successivo Erdmannsi ripete e lancia un altro TD pas di 34 yard per Michael Breuler. Questa volta la trasformazione non va e si va sul 14-0 con cui termina il primo periodo. I Raiders cominciano il secondo periodo in possesso e arrivano fino alle 2 yard di Vienna, ma non riescono a passare neanche sul quarto e goal da 1 yard. I Vikings, costretti a partire da posizione precaria, dopo aver conquistato un primo down con una bella portata dell’ex Parma Panthers Modeste Pooda, commettono un fumble con Reischl e restituiscono l’ovale ai Raiders sulle 15 di Vienna. Sean Sheldon questa volta riesce a servire Philip Haun appostato in end zone con un pass di 6 yard.

L’attacco dei Vikings però è in giornata in cui tutto sembra facile e con una bella combinazione di passaggi e di corse di Wegan va ancora in TD con una corsa breve di Exavier Edwards, un signore che di solito gioca nel ruolo di safety. Ancora un tentativo di trasformzione da due punti, questa volta con ricezione di Breuler. 22-7. I Raiders sono alle corde e non riescono a reagire, mentre ai viennesi riesce tutto alla perfezione, così nel successivo drive offensivo Erdmann alterna tre completi per Breuler con due corse di Wegan per arrivare sulle 21 di Innsbruck, poi lancia un passaggio in end zone dove arriva in corsa Wegan per la ricezione.

Nel secondo tempo i Vikings con una buona dose di sano pragmatismo, si limitano a controllare i tentativi di rimonta dei tirolesi, che in realtà ce la mettono tutta arrivando per tre volte nella red zone avversaria per venirne regolarmente respinti dalla difesa viola e in particolare dal secondario, abilissimo a sventare i tentativi aerei di un buon Shelton. Il TD dei neroargento arriva finalmente sul finire della partita grazie ad una corsa di 3 yard del nuovo RB americano C.J. Okpalobi al termine di un drive portato avanti di pura caparbietà. Nonostante la sconfitta, i Raiders restano autorevoli candidati ad un posto in post season. La sconfitta contro i primi della classe non li ha ridimensionati più di tanto. Sono arrivati ben sei volte nella red zone avversaria, dove è mancata loro la capacità di finalizzare, soprattutto per l’efficienza della difesa Viking.

I Vikings sono un complesso equilibrato in tutti i reparti, possono alternare corse e passaggi con uguale efficienza e anche in difesa sono efficaci contro entrambe le opzioni di gioco. Il loro record 7-0 non è certamente figlio del caso. Per la prossima partita sono attesi a Stoccarda per un testa-coda dall’esito annunciato, ma dopo Rams-Dragons tutto può succedere.

La classifica della ELF dopo week 8

elf classifica week 8

Merchandising Merchandising

Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

Articoli collegati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.