[Week 10] Recap 5 partite

nflEcco il recap con cinque partite giocate nel decimo weekend della National Football League:

Tennessee Titans – Chicago Bears 21 – 14
Jacksonville Jaguars – Detroit Lions 38 – 14
Buffalo Bills – New England Patriots 10 – 20
Baltimore Ravens – Houston Texans 41 – 13
San Francisco 49ers – Arizona Cardinals 24 – 29

Tennessee Titans – Chicago Bears 21 – 14
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Partita difensiva, adatto a quanti amano le difese ruvide, che non concedono nulla, noiosa invece per tutti gli altri, vista la mole di drive fermati sul nascere e la pochezza degli attacchi.
Ma anche in questa, come in tutte le altre partite, ci sono aspetti più e meno interessanti. Star di giornata è Kerry Collins, visto come diligente impiegato nelle settimane scorse e che invece domenica si è dovuto inventare salvatore del record immacolato di Tennessee.
Infatti i Bears hanno completamento zittito l’attacco sulle corse dei Titans, concedendo -5 yarde nel primo tempo a Chris Johnson e Lendale White, che ben poco miglioreranno anche nella ripresa. A lato di questo, c’è invece una difesa sui passaggi da censurare, con marcatori lontani dai receiver avversari e poco lesti ad approffitare dei lanci forzati del QB ospite.
Lui affina la mira ed inizia a lanciare, mostrando buone capacità di adattamento ad una situazione che l’ha privato dell’apporto fondamentale del running game. E’ così che Tennessee approfitta della pochezza dell’attacco avversario di un Rex Grossman ancora arrugginito per prendere il vantaggio di 21 a 7 che durerà fino alla riscossa dei padroni di casa del Soldier Field nel quarto periodo.
Qui Grossman trova un paio di buoni passaggi (finalmente) e Chicago arriva ad un’altra meta. Ma sul 21 a 14 la difesa aerea dei Titans, fantastica a dir poco, alza ancora il volume, Cortland Finnegan devia l’ultimo tentativo avversario e il 9-0 è servito. Le secondarie della prima squadra dell’NFL fanno paura, mentre a far paura ai caldissimi tifosi di Chicago è la prospettiva di non essere assolutamente squadra da Playoff.

Jacksonville Jaguars – Detroit Lions 38 – 14

Il risultato di per sè non lascerebbe dubbi su chi ha dominato questa contesa. Da chiarire ci sono ancora però modi e tempi della vittoria, oltre ad un altro paio di notizie sfiziose che ci regalano i Lions.
Quindi, quando arriva la vittoria di Jacksonville? Presto, a 20 secondi della fine del primo tempo, con il terzo TD di Maurice Jones-Drew che trova una prestazione finalmente di livello in questo 2008, complice anche la leggera difesa di casa, che porge ben poca resistenza alle sue corse e a quelle di Fred Taylor, a cui è affidata la palla per la maggior parte del campo.
Ma gli argomenti migliori sono dalla parte dei perdenti. I Lions mettono da parte Dan Orloski e schierano il duo Culpepper – Stanton. Il primo guida la squadra nella parte iniziali dei drive ed il secondo in quella finale. Gli snap sono divisi equalmente, in un esperimento interessante ma che porta a ben poco (198 yard).
Daunte, appena tornato dal “ritiro” a cui ben pochi hanno creduto, inizia subito con un intercetto, ma si saprà rifare con il secondo drive, in cui dimostra buona mobilità e la precisione dei tempi di Minnesota. Questa volta al posto di Randy Moss c’è Calvin Johnson, ed è un bell’accontentarsi. Drew Stanton, il prodotto di Michigan State, trova il primo TD in NFL con un passaggio corto.
Poi, l’uragano Jones-Drew abbatte la inesistente flotta di Detroit, lasciando il secondo tempo al garbage time, durante il quale David Garrard mette a segno altri due touchdown che portano al 38 a 14 che chiude la contesa del Ford Field, realmente mai iniziata. I Lions vanno sullo 0 – 9, ed hanno qualche partita per valutare meglio Culpepper in vista della prossima stagione, senza pretendere troppo dal loro record.
Jacksonville ha invece poche settimane per rimettersi in corsa Playoff. Certo, la vittoria dei Colts mette loro fretta, ma questa vittoria in Michigan ben poco ci può dire sulle possibilità di farcela per la squadra di Jack Del Rio.

Buffalo Bills – New England Patriots 10 – 20

Chi non li ama li odia. E’ innegabile però che i Patriots, come società, dimostrino sempre di essere una spanna sopra gli altri.
Ennesima dimostrazione di una politica societaria senza lacune è Benjarvus Green-Ellis, prodotto non draftato di Mississipi, che New England ha fatto diventare il proprio ariete in questa stagione difficilissima.
Più di 100 yard per lui ed un TD di importanza immensa nella sfida intradivisionale con Buffalo.
Il comparto tecnico della zona di Boston è poi quanto di più azzeccato esista per dare seguito alla dinastia capeggiata da Bill Belichik. Non abbiate dubbi su chi vince un confronto contro una compagna di girone in casa. La risposta la sapete.
E così, basandosi su una difesa imperforabile messa ben poco sotto pressione dal poco produttivo attacco avversario, anche Matt Cassel può diventare un vice-Brady perfetto. 23/34 e pochi errori, oltre al coraggio di correre ben 9 volte costretto dalla compatta difesa dei Bills.
Emblematico, sul 13 a 3 nel quarto quarto, il drive decisivo che copre 92 yard in 9 minuti per il TD del rookie runningback. Condotto alla Brady da Cassel, sempre ottimo nel trovare i ricevitori sulla media distanza per guadagni consistenti.
Il 20 a 10 finale non rappresenta fedelmente la distanza tra una squadra in ascesa ed una in caduta libera, almeno nei risultati. L’infortunio di Adalius Thomas è però un’altra tegola per i Pats, come rimedieranno ora?

Baltimore Ravens – Houston Texans 41 – 13

Vero e proprio “Statement” dei Ravens nella partita in più di questa domenica, recuperata dopo che Ike danneggiò il Reliant Stadium lo scorso settembre. Affossati dai 4 intercetti, di cui almeno la metà da principiante, di Sage Rosenfels, i padroni di casa dei Texans mostrano lacune nella difesa sulle corse quanto in attacco, decidendo abbastanza comprensibilmente di lanciare e trascurare le corse della coppiata Green-Moats, ben poco affidabile.
Il problema è che Rosenfels fallisce completamente la partita, consegna due palle incomprensibili a un Ray Lewis mattatore e condanna la sua difesa a doppio e triplo lavorop mantenendo per pochissimo tempo il pallone.
Nell’attacco dei Ravens Joe Flacco dimostra ancora buonissime capacità, anche sul profondo, e Willis McGahee va due volte in End Zone molto facilmente. A completare il blowout c’è Todd Heap, anche perchè il primo bersaglio di Flacco, Derrick Mason esce momentaneamente di scena con un brutto infortunio ad una spalla, per tornare, limitato, nel terzo periodo. Vedremo nelle prossime settimane quanto il Tight End sostituirà il più esperto receiver di Baltimore nei piani di Harbaugh.
La difesa non da alcun segno di cedimento come ad esempio contro Indianapolis, nonostante Houston giochi soprattutto per vie aeree. Altro fattore di conforto è l’incredibile ruolino di marcia negli ultimi quarti: sia settimana scorsa che questa, i Ravens hanno vinto la contesa con un quarto quarto perfetto. Contro i Texans finisce 22 a 0, con tre TD e due INT, statistiche impressionanti per una squadra guidata in regia da un rookie.
I Colts sono avvisati: per quella Wild Card c’è da sgomitare, Jets e Ravens sono pronti a dare battaglia!

San Francisco 49ers – Arizona Cardinals 24 – 29

Si inizia a parlare di MVP in NFL. In pole position c’è un giocatore dei Cardinals, il quarterback Kurt Warner.
Ed in una eventuale elezione, quanto potrà contare la vittoria del Monday Night di questa settimana? Moltissimo, perchè il palcoscenico nazionale mette in mostra e da fiducia. L’ex campione del Mondo con i Rams deve però ringraziare la difesa per questa W.
A pochi secondi dal termine infatti la disastrata San Francisco si ritrova con la palla sulle 2 avversarie e la possibilità di vincere. La palla però non va a Frank Gore, e la linea difensiva di Arizona spegne le speranze dei 49ers con una barricata che entra nella storia della giovane franchigia.
Per la prima volta dall’88 infatti i Cards sono 3 partite sopra il .500, avendo inanellato 4 vittorie casalinghe in altrettanti impegni. Che si riesca ad approfittare della stagione no di Seattle e giungere ai Playoff per una volta?
Warner chiude con 32/42 per 328 yarde, coadiuvato dai mostruosi receiver in maglia rossa, incluso Steve Breaston, undrafted due anni fa che sta affiancando Boldin e Fitzgerald nella campagna NFL 2008.
San Francisco aveva iniziato molto bene, ma nel secondo tempo la prestazione diminuisce di intensità e ne approfittano i padroni di casa, costringendo a soli tre punti gli avversari nella seconda parte. Shaun Hill parte al posto di J.T. O’Sullivan, e la percentale di completi (19/20) riflette la sua lunghissima inattività, mentre la difesa della baia tiene le corse di Tim Hightower sotto controllo.
Ora la situazione dell’NFC West è quantomai chiara: Arizona fugge, le altre fanno pena. SF non vince da sette giornate, ed a parte i Lions siamo di fronte al peggio che la NFC ci propone. Per i Cardinals aspettiamo trepidanti di vederli ai Playoff, chissà che con questo Warner non arrivi anche il bye al primo turno.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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