[NFL] Week 7: tutta la giornata in un solo articolo

Con Lions e Texans al bye, sono 15 le partite che entusiasmano gli appassionati NFL. In NFC c’è la squadra con il miglior record al momento, gli scatenati Eagles (6-1), mentre in AFC terzetto di testa a quota 5-2, con Chiefs, Patriots e Steelers. Week 7 da non perdere: partiamo!

Difficile pensare a un miglior inizio di stagione per gli Eagles, unica squadra a raggiungere quota sei vittorie al momento, grazie al successo contro i Redskins. Dopo che Nick Rose e Jake Elliott si sono scambiati un field goal, l’uno da 27 e l’altro da 50 yard, un ottimo Kirk Cousins (30/40 per 303 yard con 3 TD pass e 1 INT) prova a cancellare la propria maledizione da Monday Night lanciando Chris Thompson in end zone per 7 yard. La difesa di Philadelphia, in cui giganteggia Malcom Jenkins (10 tackle, 1 sack), però, trova le contromisure e al resto pensa un Carson Wentz a livelli stratosferici (17/25 per 268 yard con 4 TD pass, 1 INT e 1 fumble). Il quarterback, a cavallo dell’intervallo, trova tre touchdown pass, nell’ordine per Mack Hollins, Zach Ertz e Corey Clement, rispettivamente per 64, 4 e 9 yard. La difesa ospite, con Zach Brown a dominare (13 tackle, 1.5 sack e 1 FF), fatica a frenare l’impeto di Philadelphia, ma Cousins non molla e lancia Jordan Reed in touchdown per 5 yard. Wentz, però, dopo un’assurda corsa da 21 yard in cui esce miracolosamente dalla morsa avversaria, cala il poker personale e fa contento anche Nelson Agholor, in end zone per 10 yard. La partita è in cassaforte ed Elliott lo sottolinea ulteriormente con un field goal da 42 yard. A nulla serve il secondo touchdown di giornata di Reed, per 12 yard. Gli Eagles (6-1) vincono per 34-24 sui Redskins (3-3).

Che vittoria per i Raiders sui Chiefs! Un Thursday Night esplosivo, illuminato dalle mille splendide giocate dei protagonisti offensivi del match. Nel solo primo quarto un encomiabile Derek Carr (29/52 per 417 yard e 3 TD pass) lancia per due volte in touchdown un ritrovato quanto spettacolare Amari Cooper (11 ricezioni per 210 yard e 2 TD), a segno per 38 e 45 yard. Alex Smith risponde colpo su colpo e, oltre a scaldare il piede del kicker Harrison Butker da 53 e 39 yard, pareggia i touchdown pass del rivale con le perle da 10 yard per Travis Kelce e da 64 per l’indiavolato Tyreek Hill (6 ricezioni per 125 yard e 1 TD). Dopo l’intervallo DeAndre Washington ribalta nuovamente la situazione in favore di Oakland con la corsa vincente da 4 yard, ma gli ospiti replicano con il touchdown da 63 yard di Albert Wilson, che esalta nuovamente uno Smith da MVP. Butker mostra a un impreciso Giorgio Tavecchio (1/3 ai field goal, 4/4 agli extra point) come si centrano i pali e fa tris da 37 yard, ma sarà l’italiano a ridere per ultimo. Dopo il colpo da 26 yard che rimette in partita i padroni di casa, Carr guida un drive di rara bellezza, con l’aiuto di un grande Jared Cook (6 ricezioni per 107 yard), ma il tempo stringe e si riduce tutto a un’ultima, decisiva azione. Michael Crabtree è magico nella ricezione in touchdown da 2 yard e i Raiders (3-4) festeggiano per 31-30 grazie al decisivo punto finale del redento Tavecchio. I Chiefs (5-2), nonostante Kareem Hunt diventi il primo rookie di sempre con almeno 100 yard from scrimmage in tutte prime sette partite in NFL, subiscono la seconda sconfitta consecutiva. Pollice in basso, però, per Marshawn Lynch, che viene espulso dopo aver spintonato un arbitro a cinque minuti dall’intervallo.

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Delusione assoluta per i Falcons nel re-match del Super Bowl contro i Patriots. Non c’è partita tra le due squadre e Tom Brady (21/29 per 249 yard e 2 TD pass) distrugge ancora una volta le aspirazioni di un Matt Ryan in un negativo periodo di forma. La grande difesa di New England tiene a quota zero punti l’arsenale offensivo ospite, anche per colpa di un Matt Bryant da 0/2 in giornata ai field goal. Al resto pensa Brady, che lancia Brandin Cooks e James White in end zone nel secondo quarto, per 11 e 2 yard, e costruisce le occasioni che Stephen Gostkowski converte in field goal da 29, 21 e 38 yard. Sul 23-0, a quarto periodo inoltrato, la partita è già finita e a nulla serve il touchdown da 1 yard di Julio Jones su lancio del proprio quarterback. I Patriots (5-2) non hanno pietà dei Falcons (3-3) e li sconfiggono per 23-7.

Le cinque migliori performance di week 7

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Partita esaltante tra Bills e Buccaneers, infiammatasi in particolare nell’ultimo quarto di gioco. Patrick Murray centra i pali da 50 e 25 yard, mentre Steven Hauschka risponde a sua volta da 25. Un immenso Lavonte David (14 tackle, 1 FF) e la difesa di Tampa Bay tengono duro, ma prima LeSean McCoy, con la corsa vincente da 1 yard, poi Logan Thomas, che regala l’unica gioia di giornata a un buon Tyrod Taylor (20/33 per 268 yard e 1 TD pass) per 22 yard, ribaltano tutto per Buffalo. Non per molto, perché un fin lì spento Jameis Winston si sveglia di colpo e scrive un altro totale sconvolgimento. Il rookie O. J. Howard ne prende atto e festeggia due touchdown, rispettivamente da 7 e 33 yard, prima che Mike Evans metta il punto esclamativo da 12 per il tris di Winston (32/44 per 384 yard con 3 TD pass, 1 INT e 1 fumble). I padroni di casa, però, non si danno per vinti e, dopo una ricezione da 44 yard dello scatenato Deonte Thompson (4 ricezioni per 107 yard), McCoy può fare il bis con il viaggio in end zone da 7 yard. Sul 27-27 l’overtime si avvicina, ma il selvaggio quarto periodo non ha finito di stupire. Adam Humpries si fa sfuggire un sanguinoso fumble nella propria metà campo e Tre’Davious White lo fa suo. Per Hauschka è un gioco da ragazzi, anche se non senza rischi, colpire da 30 yard e regalare la vittoria per 30-27 ai Bills (4-2) sui Buccaneers (2-4).

Che disastro i Packers senza Aaron Rodgers! Altro giro, altra sconfitta, questa volta contro i Saints. Dove non arriva un inadeguato Brett Hundley (12/25 per 87 yard con 1 INT e 1 fumble), prova ad arrivare un fenomenale Adam Jones (17 ricezioni per 131 yard e 1 TD), che regala speranze ai padroni di casa con il touchdown su corsa da 46 yard. Dall’altra parte, però, c’è un Mark Ingram da sogno (22 portate per 105 yard e 1 TD) che risponde con la corsa vincente da 12 yard, cui fa seguito quella di Hundley prima dell’intervallo per 14 yard. Drew Brees dorme sonni profondi nel primo tempo, ma si rianima dopo la pausa lunga (27/38 per 331 yard con 1 TD pass e 2 INT). A beneficiarne sono Brandon Coleman, che vola in end zone per 22 yard, e il kicker Will Lutz, che centra i pali da 28 e 44 yard prima che il quarterback si metta in proprio per chiudere la sfida palla alla mano da 1 yard. Ted Ginn guadagna 141 yard in 7 ricezioni, ben 20 in più di quanto raccolto in totale, tra lanci e corse, dal quarterback dei padroni di casa, che nella seconda mezz’ora di gioco non producono altro che un field goal da 46 yard di Mason Crosby. I Packers (4-3) escono quindi sconfitti per 17-26 contro i Saints (4-2).

Partita emozionante tra Dolphins e Jets, a discapito delle scarse attese della vigilia. Josh McCown continua a giocare un ottimo football (17/27 per 209 yard con 3 TD pass e 1 INT), non soltanto regalando tre touchdown in giornata, rispettivamente a Jermaine Kearse per 29 yard, a Robby Anderson per 18 e a Austin Seferian-Jenkins per 10, ma anche mettendosi in proprio con la corsa vincente da 1 yard prima dell’intervallo. Miami trova qualche risposta grazie a un positivo Jay Cutler (12/16 per 138 yard con 2 TD pass e 1 INT), che lancia in end zone Jarvis Landry e Anthony Fasano, entrambi per 4 yard. Quando i padroni di casa hanno finito la benzina, però, all’infortunato Cutler subentra Matt Moore, che lancia subito un tremendo intercetto. Partita finita? Tutt’altro. Cameron Wake (4 tackle, 2.5 sack) fa la voce grossa in difesa e il quarteback lancia la rimonta. Kenny Stills fa il bis di touchdown, da 28 e 2 yard, nel quarto periodo di gioco, riportando la sfida in parità a quota 28. Quando l’overtime si avvicina, ecco che McCown commette un’ingenuità clamorosa, facendosi intercettare da Bobby McCain in una posizione di campo altamente sfavorevole. I Dolphins (4-2), quindi, lasciano che Cody Parkey centri i pali da 39 yard e timbrano il successo per 31-28 sui Jets (3-4).

Tornano dominanti i Cowboys e lo fanno grazie all’accoppiata vincente composta da Dak Prescott ed Ezekiel Elliott. Il runningback gioca una partita a dir poco meravigliosa, alternando 147 yard in 26 portate a 72 yard nell’unica ricezione, che gli regala il terzo touchdown di giornata dopo i due su corsa da 1 e 25 yard. Il quarterback, allo stesso modo, non si fa mancare altri due touchdown pass, da 18 yard per l’eterno Jason Witten e da 2 per Dez Bryant, al 71° touchdown in carriera, ma anche una corsa in end zone palla alla mano da 2 yard. E San Francisco che fa? Il rookie C. J. Beathard dorme sonni profondi (22/38 per 235 yard e 2 fumble) e trova un touchdown su corsa vincente da 4 yard quando la partita è già da tempo nel dimenticatoio. I Cowboys (3-3) non hanno problemi a sbarazzarsi dei derelitti Niners (0-7) per 40-10. Dallas in ansia per Dan Bailey, il kicker più preciso nella storia NFL, che resterà ai box almeno per un paio di settimane per un infortunio all’inguine.

La migliore azione di ogni squadra in week 7

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La splendida difesa dei Jaguars colpisce ancora e tiene a quota zero punti segnati il derelitto attacco dei Colts. Un malaugurato Jacoby Brissett (22/37 per 200 yard e 2 fumble) finisce nella morsa di ben 9 sack, di cui 4.5 ad opera della straripante accoppiata composta da Yannick Ngakoue, 2.5 in giornata e 6.5 in stagione, e da Calais Campbell, 2 in giornata e già 10 in stagione. Senza il rookie delle meraviglie Leonard Fournette, pensano T. J. Yeldon (9 portate per 122 yard e 1 TD) e Chris Ivory a farla da padrone nel backfield, con i touchdown da 1 e 58 yard. A Blake Bortles basta il minimo indispensabile (18/26 per 330 yard con 1 TD pass e 1 fumble) in una giornata comunque molto positiva, resa scintillante dal touchdown pass da 5 yard per Marcedes Lewis. Al resto pensano i field goal da 42 e 33 yard del nuovo kicker, Josh Lambo. I Jaguars (4-3) vincono e convincono per 27-0 contro i Colts (2-5).

A proposito di shutout, ecco i Rams che distruggono i sogni dei Cardinals. La difesa di Los Angeles demolisce l’attacco ospite, che perde anche un deludente Carson Palmer (10/18 per 122 yard e 1 INT), per infortunio. Il quarterback resterà ai box per otto settimane dopo essersi rotto il braccio in una giornata maledetta. Arizona, oltre a trovare una soluzione alternativa all’impresentabile Drew Stanton (5/14 per 62 yard con 1 INT e 1 fumble), dovrà avere molto di più dai propri runningback, in particolare da Adrian Peterson, fermatosi appena a quota 21 yard in giornata. L’attacco dei padroni di casa è scintillante e, oltre a un buon Jared Goff (22/37 per 235 yard con 1 TD pass e 1 INT), ringrazia Todd Gurley (22 portate per 106 yard e 1 TD), autore di un touchdown da 18 yard su corsa nel secondo quarto, e Greg Zuerlein, a segno senza errori con i field goal da 23, 33, 53 e 34 yard. A chiudere in bellezza pensa Cooper Kupp, che sigla i punti del definitivo 33-0 con il touchdown da 18 yard su lancio di Goff. Festeggiano i Rams (5-2), Cardinals (3-4) nel baratro.

E non è ancora finita! I Broncos subiscono il primo shutout dal 1992 e i Chargers conquistano la terza vittoria consecutiva. L’attacco di Denver è assolutamente bloccato e senza idee, guidato da un deludente Trevor Siemian (25/35 per 207 yard con 1 INT e 2 fumble), che vanifica malamente la grande prestazione della difesa, guidata, neanche a dirlo, dal solito Von Miller (5 tackle, 2 sack). A Philip Rivers basta una prestazione di ordinaria amministrazione (15/26 per 183 yard e 2 TD pass), culminata dai touchdown pass per 1 e 42 yard nelle mani di Austin Ekeler e Travis Benjamin, perché al resto pensa una difesa mostruosa in giornata, comandata da un Chris McClain spaventoso (4 tackle, 2 sack e 2 FF). Benjamin, per rendere la propria giornata ancor più esaltante, si regala anche un punt return in touchdown per 65 yard. I Chargers (3-4) sconfiggono per 21-0 i Broncos (3-3), sempre più in crisi.

Gli Steelers mettono una seria ipoteca sulla AFC North grazie alla vittoria contro i Bengals. La partita inizialmente è vivace e, tanto un ripresosi Ben Roethlisberger (14/24 per 224 yard e 2 TD pass) quanto un Andy Dalton che deluderà ogni attesa dopo l’intervallo (17/30 per 140 yard con 2 TD pass e 2 INT), sembrano in palla. Antonio Brown e JuJu Smith-Schuster da una parte, per 7 e 31 yard, Brandon LaFell e Tyler Kroft dall’altra, per 6 e 1 yard, siglano i punti dell’esaltante 14-14. Non vi ci abituate, però, perché da qui in avanti la partita perderà di esplosività. I quarterback non producono alcunché e le più grandi emozioni le regala Le’Veon Bell con le sue 134 yard in 35 portate, oltre a un magistrale Chris Boswell, a segno con cinque field goal consecutivi, da 22, 24, 41, 49 e 25 yard. Dalton si spegne e Cincinnati sbatte contro T. J. Watt, giunto a quota 4 sack in stagione, e compagni. Gli Steelers (5-2) vincono per 29-14 sui Bengals (2-4).

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Le migliori 15 azioni di week 7

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Che fatica questi Giants! Senza la gran parte delle proprie armi offensive, Eli Manning viene tenuto a bada facilmente (19/39 per 134 yard con 1 TD pass e 1 fumble) da una difesa prestante come quella di Seattle e New York guadagna la miseria di 177 yard in totale in giornata, con Aldrick Rosas incapace anche di convertire l’unico field goal a sua disposizione. La partita comincia al meglio per i padroni di casa, con la difesa a frenare ogni offensiva ospite e il touchdown da 5 yard di Evan Engram che li mantiene in vantaggio all’intervallo, di fronte al solo field goal di Blair Walsh da 39 yard. Poi, si scatena Russell Wilson (27/39 per 334 yard e 3 TD pass). Il quarterback gioca un secondo tempo clamoroso e a beneficiarne sono nell’ordine Doug Baldwin, Paul Richardson e Jimmy Graham, in touchdown per 22, 38 e 1 yard. Resta qualche dubbio sul secondo touchdown, in quanto Richardson lotta con Landon Collins per il possesso in end zone e New York chiama a gran voce l’intercetto. In ogni caso, comunque, i Seahawks (4-2) si sbarazzano dei Giants (1-6) per 24-7.

Vincerà chi può field goal segnerà: sembra questa la linea di pensiero nella sfida tra Vikings e Ravens. Non a caso, grandi protagonisti della partita sono le difese e i kicker delle due squadre. Baltimore schiera un Brandon Carr d’annata (6 tackle e 1 INT) e un Justin Tucker al solito infallibile, a segno da 48, 57 e 47 yard. Minnesota risponde con un reparto clamoroso, in cui a farla da padrone sono Anthony Barr (11 tackle, 1 sack) e, soprattutto, Everson Griffen (6 tackle, 2 sack e 1 FF), e ci aggiunge un Kai Forbath in forma strepitosa, capace di segnare sei field goal senza alcun errore, rispettivamente da 52, 51, 43, 43, 34 e 32 yard. Offensivamente resta soltanto un nome da ricordare, tra tutte e due le squadre. Non è quello di un deludente Case Keenum (20/31 per 188 yard e 1 INT), ma nemmeno quello di un mediocre Joe Flacco (27/39 per 186 yard con 1 TD pass e 1 fumble). Si tratta di Latavius Murray, che sorprende tutti con 113 yard in 18 portate, aggiungendo anche un touchdown da 29 yard. Flacco, grazie alla collaborazione di Chris Moore, trova un touchdown pass da 13 yard nel finale, ma i Ravens (3-4) escono sconfitti contro i Vikings (5-2) per 16-24.

Signori e signore, quanto accade tra Bears e Panthers è clamoroso. La difesa ospite concede la miseria di 37 snap agli avversari, trasformati in 153 yard e cinque primi down. Nonostante questo, però, Chicago può festeggiare un’ampia vittoria. Com’è possibile? Innanzitutto grazie al clamoroso rookie Eddie Jackson, che prima riporta un fumble per 75 yard fino alla end zone avversaria poi fa lo stesso per 76 yard con un intercetto al pessimo Cam Newton, tornato assai deludente (21/34 per 211 yard con 2 INT e 1 fumble). Poi, dopo che Graham Gano colpisce da 36 yard, Connor Barth risponde da 19 e si va all’intervallo. Nel secondo tempo, grazie a una difesa stellare, guidata da Danny Trevathan (4 tackle, 1 sack e 1 INT) i padroni di casa mantengono inviolato il punteggio. Mitchell Trubisky mette a segno appena 4 lanci (su 7 tentativi), ma i Bears (3-4) vincono per 17-3 sui Panthers (4-3), che maledicono il proprio attacco per una tragica sconfitta.

A proposito di attacchi inconcludenti, come non parlare della soporifera sfida tra Browns e Titans. Marcus Mariota si prende una giornata di riposo (21/34 per 203 yard), mentre Cleveland ancora non riesce a trovare tranquillità ai posti di comando e tanto Cody Kessler (10/19 per 121 yard e 1 INT) quanto soprattutto il rookie DeShone Kizer (12/20 per 114 yard e 2 INT) deludono ancora una volta le attese, rendendo continuamente felice la difesa ospite. In particolare, un ottimo Derrick Morgan (3 tackle, 1.5 sack) e soprattutto un clamoroso Kevin Byard, che raccoglie la bellezza di tre intercetti. I kicker diventano quindi i grandi protagonisti di giornata, con Ryan Succop a segno da 43, 23 e 46 yard e Zane Gonzalez a rispondere da 31, 47 e 54 yard. Un’ora di gioco non basta e si vola in overtime. I Browns (0-7) non combinano nulla di buono e Succop decide la sfida da 47 yard per i Titans (4-3), che vincono col brivido per 12-9. Piove sul bagnato in Ohio: dopo 10.363 snap consecutivi si ferma Joe Thomas, leader dell’offensive line, che resterà fuori per l’intera stagione dopo una distorsione al tricipite sinistro.

Scusate Il Disturbo S02E08 – Novanta minuti di NFL

Ben sei le squadre in bye week al giro di boa della stagione, ovvero Cardinals, Giants, Jaguars, Packers, Rams e Titans. Si parte nella notte di domani con la sfida tra Ravens e Dolphins, mentre la domenica si scalda con il derby divisionale tra Redskins e Cowboys e il lunedì arriva Chiefs vs Broncos. Siamo (quasi) già a metà stagione, i primi verdetti stanno per arrivare.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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