Il review di week 5 USFL

La quinta giornata USFL è stata ricca di emozioni in un campionato che sta superando le più rosee aspettative.

Tampa Bay Bandits vs Michigan Panthers 27- 20

 Si parte con due drive improduttivi, ma al loro secondo possesso i Panthers giocano la carta del doppio “forward pass”, che le regole USFL permettono, purchè i due passaggi vengano entrambi effettuati dietro la linea di scrimmage: Shea Patterson passa sull’esterno destro per Joe Walker che, a sua volta serve il TE Ryan O’Malley per un TD pass da 30 yard. Cole Murphy, il nuovo kicker che ha sostituito Michael Carrizosa, calcia tra i pali per il punto addizionale.
Nemmeno il tempo di esultare e i Bandits, a loro volta sorprendono la difesa di Michigan, nonostante Juwann Washington si lasci sfuggire l’ovale. Il fumble viene recuperato da Jordan Ta’Amu, che passa a Derrick Dillon che riceve sulle 20 di Michigan e corre in end zone per un TD da 50 yard.
All’inizio de secondo periodo i Panthers tornano avanti al termine di un lungo drive che si conclude con un FG da 37 yard di Murphy.
Dopo un altro scambio di punt, Tampa torna avanti grazie a un rush di 3 yard di Juwann Washington convalidato dopo l’intervento del Replay Center. Tyler Rausa fallisce il punto addizionale e si va sul 13-10 per Tampa, ma pochi secondi prima del riposo Michigan, con un altro calcio di Murphy, questa volta da 41 yard, si riporta in parità.
Al secondo possesso del terzo periodo, i Bandits vanno ancora in end zone con un’azione lampo: Murphy calcia un punt che Rashard Davis ritorna fino alle 42 del territorio dei Panthers. A Ta’Amu basta un gioco per servire il TD pass di 42 yard per John Franklin.
I Panthers cercano di reagire ma, dopo aver guadagnato 60 yard con una serie di buoni passaggi, Patterson dalle 15 di Tampa, si fa intercettare da Christian Sam.
Dopo una serie di drive con le due difese protagoniste, a metà dell’ultimo periodo Michigan raggiunge il pareggio con un TD pass di 25 yard di Patterson per LaMichel Pettway.
Nel successivo drive di Tampa, però, Juwann Washington sorprende la difesa dei Panthers e si invola indisturbato in ennd zone con una corsa di 30 yard.
Con quasi quattro minuti da giocare, ci sarebbe ancora la possibilità di recuperare ma Cameron Scarlett perde la palla per un intervento del LB Greg Reaves. Il fumble viene ricoperto da Emmanuel Beal e a Tampa non resta che gestire l’ultimo minuto in possesso di palla.

I Panthers perdono ancora una partita per una sola segnatura, dopo aver giocato testa a testa per tre periodi su quattro.
Venuto a mancare il gioco di corsa per la giornata opaca di Reggie Corbin e, soprattutto, Stevie Scott che hanno totalizzato solo 35 yard in due, Patterson ha dovuto ripiegare sul gioco aereo finora poco utilizzato e poco redditizio, realizzando un buon 23 su 37 per 304 yard cui vanno aggiunte le 46 yard guadagnate correndo. La buona prestazione di Patterson, stimolata dalla presenza in campo avverso del suo vecchio compagno a Ole Miss, Jordan Ta’Amu, è stata purtroppo sporcata dall’intercetto subito nell’ultimo periodo che, di fatto, ha deciso la partita.
In realtà, questa volta i Panthers hanno deluso soprattutto in difesa dove sono stati sorpresi sia nel primo che nel terzo touchdown dei Bandits, andati in end zone senza quasi opposizione. Anzi, in occasione del primo, Ta’Amu ha dovuto recuperare un fumble prima di effettuare il passaggio che ha mandato in meta Derrick Dillon.
In compenso, Michigan sembra aver trovato in Cole Murphy un kicker affidabile, dopo il taglio di Michael Carrizosa.
Tampa vince questa partita equilibrata perchè commette meno errori e approfitta cinicamente degli errori degli avversari.
Jordan Ta’Amu, che sta migliorando partita dopo partita, ha giocato ad altissimo livello: 15 su 24 per 207 yard e due TD pass il suo biglietto da visita, ma, al di là della statistica, una partita da leader che non ha sbagliato nulla: il Ta’Amu che ricordo aver apprezzato due anni fa con i Battlehawksa nella XFL.
Per Tampa una vittoria importante in prospettiva play-off, per Michigan un’altra sconfitta di misura, indice di una ancora non raggiunta maturità.

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New Jersey Generals vs New Orleans Breakers 27-17

New Orleans si porta in vantaggio al primo possesso per un FG da 42 yard di Tyler Bertolet, ma i Generals replicano subito con una corsa di due yard di DeAndre Johnson in end zone a coronamento di un drive ben distribuito tra le portate di Darius Victor e i passaggi corti dello stesso Johnson.
Nel secondo periodo, dopo uno scambio di punts, i Generals vanno di nuovo in TD, ancora con una corsa di due yard di Johnson al termine di un possesso basato quasi esclusivamente sulle corse di Victor, di Trey Williams e dello stesso Johnson.
Palla di nuovo ai Breakers, ma Kyle Sloter si fa subito intercettare da Shalom Luani. Questa volta però i Breakers non pagano dazio perchè dopo un “three & out” dei Generals riconquistano il possesso e finalmente, dopo un lungo drive, vanno in meta con un passaggio da 20 yard di Sloter per Jonathan Adams. Il calcio addizionale dell’infallibile Bertolet porta il punteggio sul 14-10 per New Jersey che però, nell’ultimo minuto mette a segno un altro FG con un calcio di Austin Jones da 22 yard.
I Breakers cominciano bene il terzo periodo e pareggiano con un TD pass di 10 yard di Sloter per Johnnie Dixon dopo aver risalito il campo per settanta yard.
I Generals però ristabiliscono subito le distanze nel possesso successivo in cui Trey Williams e DeAndre Johnson risalgono il campo a suon di corse, lasciando a Darius Victor l’ultima TD rush di 7 yard che porta il punteggio sul 24-17.
Nel quarto periodo Sloter conduce un bel drive che gli permette di arrivare sulle 17 dei Generals, ma in vista del traguardo si fa intercettare ancora da Luani in end zone.
Nel drive successivo anche Johnson si fa intercettare da Adonis Alexander in prossimità della end zone di New Orleans, ma i Breakers non riescono ad andare oltre un punt.
La partita si chiude dopo un altro FG di Jones che fissa il punteggio sul 27- 17.

I Generals vincono il match clou della quinta giornata e si candidano al titolo divisionale, mentre i Breakers vedono le loro ambizioni alquanto ridimensionate per una sconfitta che è stata più netta di quanto suggerisca il risultato finale.
New Orleans è riuscita a restare in partita fino all’interruzione causata dal temporale, ma in realtà è sembrata sempre in affanno nel tentativo di restare attaccata ai Generals.
Una delle chiavi di lettura della sconfitta è sato il passing game che questa volta è stato validamente contrasato dal secondario di difesa di New Jersey, che ha contribuito a sporcare la statistica di Kyle Sloter oggi limitato a 155 yard con un mediocre 41,7% di completi. Tra tutti spicca la prestazione di Shalom Luani che ha fatto la parte del leone con due intercetti e due interventi di pass defense.
I Generals si confermano squadra di grande versatilità, capace di giocare a terra o mettendo la palla in aria a seconda degli avversari. Contro i Breakers hanno optato per il gioco di corsae si sono affidati al trio Darius Victor, Trey Williams, DeAndre Johnson che ha prodotto 178 yard.
Il ricorso al passing game è stato molto limitato Johnson, che per una volta non ha diviso la cabina di regia con Luis Perez, ha completato 14 passaggi su 21 tentativi, ma il bottino in termini di yard guadagnate, 213, è stato il più alto finora raggiunto dai Generals, soprattutto per merito delle yard guadagnate dopo la ricezione. Johnson, come è sua abitudine, ha passato quasi sempre nel corto-medio raggio, ma i ricevitori hanno fatto il resto, correndo in campo aperto. Il migliore in questo campo è stato Kaevonta Turpin, che i fan della ELF ricorderanno nelle file dei Wroclaw Panthers, che con cinque ricezioni ha coperto 106 yard.
Con quest’altra prova convincente contro un’avversaria quotata, i Generals si candidano al la vittoria della North Division mentre i Breakers, nella South, devono preoccuparsi dei Bandits come principali antagonisti nella corsa alla post- season.

Philadelphia Stars vs Birmingham Stallions 17-30

Philadelphia parte benissimo e, a sorpresa, gioca sulle corse di Paul Terry, che guadagna subito una trentina di yard e poi di Mark Colburn, che con le ultime due portate, entra in end zone.
Il pareggio degli Stallions arriva poco dopo con un TD pass di Alex McGough per Michael Dereus, al termine di una serie di corse di C.J. Marable e dello stesso McGough.
Inizia il secondo periodo e Phila torna avanti con un run di 9 yard di Terry al termine di una sequenza di tre bei pass di Case Cookus che permettono di avanzare per cinquanta yard fino alla red zone di Birmingham.
Gli Stallions accusano il colpo e, dopo un possesso improduttivo, in quello successivo subiscono un intercetto sulle proprie 36 yard da parte di Amani Dennis.
Gli Stars però non riescono a sfruttare in pieno la situazione favorevole e, dopo aver perso terreno anche per un paio di penalties, si devono accontentare di un FG da 47 yard che Luis Aguilar trasforma.
Nel calcio si direbbe “gol mancato, gol subito” e infatti gli Stallions, scampato il pericolo, e con J’Marr Smith che nel frattempo subentra a McGough, vanno in touchdown con un bel pass per Marlon Williams che riceve sulle 23 degli Stars e corre in end zone per un guadagno di 38 yard.
Nel secondo tempo gli Stallions, come nelle precedenti occasioni, cambiano marcia e vanno a segnare il touchdown che li porta in vantaggio con un rush di 29 yard di Marable dopo che Smith ha risalito quaranta yard a suon di passaggi.
L’attacco di Philadelphia non riesce più a spostare la catena e Birmingham con un FG di Brandon Aubrey si porta sul 24-17.
La partita resta viva solo per merito della difesa degli Stars che riesce più volte a fermare Smith con incursioni nel backfield, saranno ben quattro i sack, ma le ultime speranze si infrangono su un fallo ai danni del punter che da un quarto e ventiquattro sulle 10 di Birmingham regalano agli Stallions un primo down insperato. Da questa situazione Smith costruisce un drive di ball control che consuma quasi dieci minuti e si conclude con la sua corsa di 2 yard in end zone per il 30-17 finale.

Partita dai due volti: nella prima fase gli Stars hanno messo in difficoltà la prima della classe con il loro gioco spettacolare, favorito da una linea d’attacco che, come in altre occasioni, ha protetto bene il QB e, e questa è una novità, ha favorito anche qualche bel gioco di corsa.
Alla distanza, però, sono venute fuori tutte le caratteristiche che hanno portato Birmingham in testa al ranking della lega.
Gli Stallions sono squadra solida in tutti i reparti e alla fine del secondo periodo la loro difesa ha preso le misure all’offense di Philadelphia e l’ha completamente neutralizzata.
Per gli Stars è l’inizio della fine, nonostante si vada al riposo sul 17-14, perchè nel secondo tempo gli Stallions come sempre nelle partite precedenti, si trasformano e impongono la loro superiorità.
La difesa sale in cattedra e mette Cookus sotto pressione, mentre l’attacco si affida alle corse di C.J.Marable, eccellente la sua performance con 114 yard e un TD in 23 portate, e alla capacità di Smith di convertire terzi down difficili ricorrendo al passing game: giocando poco più di due periodi Smith ha chiuso con un 17 su 22 per 203 yard e un TD pass, una prestazione di alto livello.
Gli Stars, il cui gioco d’attacco è stato neutralizzato, complice anche un po’ di stanchezza degli OL, sono rimasti in partita solo grazie all’orgogliosa resistenza della difesa, che non ha mollato mai ed ha avuto nel LB Josh Banderas con i suoi 12 tackles e 2 sack l’interprete dominante.
Peccato per quella carambola sul punter probabilmente involontaria, ma certamente molto ingenua, che ha tolto gli Stallions da una posizione molto scomoda quando c’era ancora il tempo per recuperare.

Houston Gamblers – Pittsburgh Maulers 20-21

Il primo possesso è di Pittsburgh che, dopo un avvio promettente, si perde in red zone e deve limitarsi a calciare un FG che Ramiz Ahmed manda a lato da 37 yard.
Il football passa in mano a Clayton Thorson che, dopo soli tre giochi, confeziona un TD pass di 24 yard per il “solito” Isaiah Zuber. In precedenza c’era stato un altro “big play” in cui Mark Thompson aveva corso per 39 yard.
Inizia il secondo periodo e Houston allunga con un FG di Nick Vogel da 45 yard.
La reazione dei Maulers, che nel frattempo hanno mandato in campo il nuovo QB Vad Lee, li porta fino alle 33 di Houston dove, sul quarto e 15, si affidano ad Ahmed che questa volta non sbaglia il calcio da 51 yard.
La difesa dei Maulers comincia a farsi sentire e vanifica il successivo possesso di Houston costringendola al punt che Shakur Brown riporta fino alle 41 di Pitt.
Questa volta i Maulers arrivano fino alle 4 yard dei Gamblers, ma sul “quarto e tre” coach Kirby Wilson preferisce accontentarsi dei tre punti di Ahmed.
Prima della fine Houston fallisce un tentativo di field goal da 47 yard.
Inizia il terzo periodo e i Gamblers segnano ancora con una corsa di una yard del QB Thorson al termine di un drive affidato alle corse di Mark Tompson, che consuma una buona metà del tempo del periodo.
La risposta di Pittsburgh è ancora un FG di Ahmed su una situazione di “quarto e sette”dalle 9yard di Houston. Si va sul 17-9 per i Gamblers
Sale in cattedra la difesa di Pittsburgh: Keith Gipson intercetta un pass di Thorson e restituisce il football ai suoi, ma l’attacco dei Maulers continua a vanificare il lavoro della difesa e non va oltre un punt. Poi, dopo aver riconquistato il possesso, Lee si fa intercettare da Will Likely.
Nei minuti successivi le due difese confermano di essere superiori ai rispettivi attacchi finchè il DE Carlo Kemp non ricopre un fumble di Thorson forzato da un sack di Olive Sagapolu sulla linea delle 26 di Houston.
Questa volta i Maulers riescono finalmente a segnare sei punti grazie ad un pass di 30 yard di Lee che Bailey Gaither, nonostante sia sotto double coverage, riceve acrobaticamente in end zone. Si va sul 15- 17 perchè il tentativo di trasformazione da due punti non riesce.
I Gamblers replicano con un FG di Vogel e si portano sul 20-15, ma mancano ancora tre minuti abbondanti che sono sufficienti a Vad Lee per arrivare nella red zone di Houston. A quattro secondi dalla fine Lee lancia il pass di 9 yard per Gaither in end zone per il 21-20 finale

Due squadre in grande difficoltà ci hanno regalato la partita più avvincente della giornata, se non del campionato.
I Maulers, che hanno fatto esordire il nuovo QB Vad Lee, vincono con un touchdown a quattro secondi dalla fine una partita giocata tutta all’inseguimento con l’attacco che, fino alla fine del terzo periodo, vanificava tutto quello che di buono aveva fatto la difesa.
I Gamblers invece confermano di avere seri problemi nella seconda parte delle partite perchè, per la terza volta, subiscono il come back degli avversari dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo.
Per i Maulers una vittoria meritata perchè fortemente voluta e costruita su una difesa forte in tutti i suoi componenti, ma nella quale spicca la prova del LB E.J Eliya con i suoi blitz nel backfield avversario, di Sagapolu, autore del sack che ha forzato il fumble di Thorson, e del solito Carlo Kemp che quel fumble lo ha ricoperto.
Bene anche Vad Lee che pur non avendo chiuso con statistiche brillantissime (59% di completi per 170 yard) ha avuto la freddezza di condurre in touchdown i due ultimi drive.
In questo ha potuto contare sulla grande partita di Bailey Gaither 8 catches su 10 per 108 yard e due TD, e di Tre Walker con altre 92 yard in otto ricezioni.
Ai Gamblers non è bastata la buona prova della difesa, dove Payne, Northrup e Likely hanno giocato come al solito molto bene. E’ mancato l’attacco, soprattutto nel secondo tempo che ormai è diventato una maledizione per la franchigia del Texas.
Si salvano solo Mark Thompson con le sue 80 yard in 17 portate e il WR Isaiah Zuber che anche oggi ha segnato un TD, e sono quattro in totale, guadagnando 72 yard con 3 ricezioni.
I Gamblers vedono allontanarsi la zona play-off che vede Bandits e Breakers contendersi il secondo posto dietro gli imbattuti Stallions
Più fluida la situazione nella North division dove i Generals hanno preso il largo ma la lotta per il secondo posto vede ora in lizza anche i Maulers con Panthers e Stars.
Ma manca ancora metà regular season e tante cose possono ancora cambiare.

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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