Dennis Allen è il nuovo head coach dei New Orleans Saints

Ai Saints il fulmine a ciel sereno è arrivato con qualche giorno di ritardo rispetto al Black Monday, ma già da alcuni giorni precedenti all’annuncio si vociferava di come Sean Payton non si fosse espresso in merito ad un suo ritorno per la stagione 2022 e di come questo fosse molto curioso. Alla fine le dimissioni dello storico head coach di New Orleans, capace di vincere un Super Bowl con Drew Brees e compagni nel 2009, sono arrivate. La sostituzione è stata interna ed a prendere le redini del team è stato il defensive coordinator Dennis Allen.

Che il rimpiazzo di Payton sarebbe venuto fuori dall’universo Saints è stato chiaro pressochè a tutti fin da subito con Dennis che nella più classica delle espressioni è entrato cardinale e stranamente per una volta ne è uscito papa. I Saints hanno chiesto a tutti i propri coordinatori se volevano avere un colloquio con il defensive coordinator e lo special team coordinator Darren Rizzi che hanno accettato il confronto. Discorso diverso invece per l’offensive coordinator Pete Carmichael Jr., storico membro dello staff di Payton fin dall’inizio della sua carriera ai Saints, che in virtù della sua indole umile e probabile poca ambiziosa ha preferito declinare direttamente la proposta. Dopotutto l’intero attacco era basato sulle idee offensive di Payton di cui Pete era un degno gregario. Una intervista è stata concessa ad Aaron Glenn, defensive coordinator dei Lions uscito dal mondo Saints proprio lo scorso anno, ed agli ex Head Coach Doug Pederson e Brian Flores, ma il tutto sembrava già ben indirizzato.

Dopo aver ottenuto una laurea in economia all’università di Texas A&M, Allen ha provato il salto in NFL con scarso successo ottenendo solo di allenarsi in offseason o in practice squad con i Buffalo Bills nel ‘96. Già da quell’annata inizia il suo percorso di crescita come coach partendo dalla sua alma mater prima di un step intermedio a Tulsa per poi approdare in NFL ai Falcons nel 2002 come defensive quality control coordinator. Nel 2006 approda nell’universo Saints fin dagli albori dell’era Sean Payton di cui cura ad alto livello la defensive line e la secondaria tanto da ottenere la chiamata ai Denver Broncos di cui diventa defensive coordinator nel 2011 dato che ai Saints, ai tempi, quel ruolo era stabilmente occupato da Gregg Williams. Quella solo annata ne accresce ancora di più la considerazione tanto da rimanere, dall’anno successivo, nella AFC West ma come head coach degli Oakland Raiders per tre anni, tuttavia con risultati piuttosto modesti vedasi record 8-28. Con il ruolo di defensive coordinator a New Orleans che con il Bounty Scandal è diventato piuttosto instabile, al termine della esperienza ai Raiders eccolo tornare ai Saints per dare stabilità al reparto difensivo.

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Negli ultimi anni, soprattutto alla fine dell’era Brees e nel nuovo corso targato Taysom Hill e Jameis Winston, abbiamo visto la difesa dei Saints salire di livello tanto che nel 2021, al netto di tutte le difficoltà del caso di una stagione complicata, il team è stato uno dei migliori alla voce di touchdown concessi e per intercetti effettuati nonostante le tante, troppe, yard concesse agli avversari.

Nella intervista del suo insediamento come nuovo capo allenatore ha riferito di come sarà sua intenzione non scuotere le fondamenta ma di apportare le modifiche in base alla sua idea di gioco che ovviamente trarrà tantissimo dall’esperienza creatosi nel suo periodo a New Orleans. La prima mossa è comunque roboante con il cambio che verrà apportato al ruolo di offensive coordinator con Pete Carmichael che rimarrà all’interno dello staff ma che farà un passo indietro dal ruolo che ricopre ormai dal 2009. La ricerca del nuovo coordinatore non sta andando velocemente ma al momento è stato inserito un profilo di esperienza come Doug Marrone nello staff offensivo, il quale probabilmente otterrà il ruolo di OL coach. Per il ruolo di defensive coordinator invece è Aubrey Pleasant, defensive back coach dei Lions, il nome forte per il ruolo con le chiamate che tuttavia rimarranno prerogativa del nuovo head coach.

L’incombenza principale per Dennis Allen, situazione che avrebbe portato molti a tirarsi indietro, è lo sforamento del cap che recita un preoccupantissimo più settantadue milioni che sarà assolutamente da assottigliare con rinnovi con relativo rimando costi alle successive annate o tagli dolorosi di giocatori di livello. Problema che dovrà gioco forza vedere insieme a Mickey Loomis. Senza dimenticare infine il capitolo quarterback, tutt’altro che un fattore secondario. Al momento i Saints hanno a busta paga solo Taysom Hill e Ian Book. Non proprio il top nella lega

Insomma un compito difficile quello che aspetta a Dennis Allen, ma dalla sua ha già un fattore positivo: essendo cresciuto nell’universo Saints, gode di rispetto e credibilità all’interno del sistema. È questo, per un head coach, non è poco.

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Eugenio Casadei

Appassionato di calcio (Bologna) e trekking, segue il football assiduamente dal momento in cui vide giocare Peyton Manning con la maglia orange di Denver, divenire tifoso Broncos una naturale conseguenza. Scrive la rubrica settimanale "Indiscrezioni di mercato NFL" in offseason e la "Top Ten" in regular season con grande divertimento e passione.

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