Re del nord (San Francisco 49ers vs Green Bay Packers 13-10)

Che partita! Nella tundra gelata, va in scena l’ennesima sfida ai playoff tra i 49ers e i Packers, con gli ultimi scontri vinti dalla franchigia della California. Dopo il primo drive vincente di Rodgers e i suoi, gli attacchi escono dal campo e le difese prendono il sopravvento della gara. Il punteggio non cambia per molto tempo, prima di un field goal per parte. Il punt bloccato da Willis e riportato in end zone da Hufanga, porta tutto in parità. Dopo una two minute offense perfetta guidata da Garoppolo, Robbie Gould infila il field goal a tempo scaduto, con San Francisco che vince per 13 a 10, riuscendo a strappare il biglietto per il Championship, il secondo in tre stagioni.

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IL COMMENTO

Partiamo dall’attacco della squadra di casa: primo drive perfetto, linea offensiva decisa, sicura e in grado di bloccare la marea dei 49ers. Dopo quel drive, Ryans ha aggiustato la sua difesa e LaFleur non è stato in grado di fare lo stesso con il suo attacco. Oltre il lancio per Aaron Jones (big play causato dall’incomprensione tra Ward e Johnson), Aaron Rodgers non è riuscito a dare ritmo alla sua squadra: lancia solo per Adams e lo stesso Jones, il resto dell’attacco sparisce in mezzo alla neve. La linea offensiva ha sofferto tremendamente la pressione della linea avversaria, anche contro le corse. L’assenza di Baktiari, alla fine, pesa, con Kelly che ha sofferto tremendamente Nick Bosa. Come detto, le armi offensive sono sparite, con lo stesso Adams che ha dominato sul primo drive e che poi è stato ben limitato, grazie a continui raddoppi. Aaron Jones è stato l’MVP offensivo della squadra, grazie alle sue ricezioni e alle corse.

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Rodgers perde ancora contro i 49ers ai playoff e non riesce ad andare al Super Bowl, nonostante tre stagioni condite con 39 vittorie da quando c’è LaFleur. Aaron non è mai riuscito ad armare il suo braccio sul profondo, nonostante le secondarie non eccellenti di San Francisco. La sua abilità di scappare dalla tasca è stata spenta dalla velocità e agilità degli edge rusher e dei linebacker avversari. Dopo il primo drive qualcosa si è rotto: non so se è stata la pressione che lo ha fatto impazientire, non so se la neve il freddo lo ha scosso un po’, ma nel secondo tempo Rodgers ha lanciato 5 su 9 per 55 yard. Non abbastanza per vincere.

La difesa dei Packers ha fatto il massimo possibile, concedendo solo sei punti all’attacco dei 49ers. Il tutto mettendo una pressione devastante a Garoppolo, con Zadarius Smith, ma soprattutto Rashan Gary, che ha dominato il tackle di destra Compton, vivendo nel backfield di San Francisco. Anche le corse sono state ben coperte fino a un certo punto, grazie alla pressione di Clark. Poche colpe ha questa unit per la sconfitta, rasenti allo zero direi. Lo special team, ecco, qui succedono le disgrazie: il tutto parte dal field goal bloccato da Ward. Coperture sui calci iniziali da rivedere, il punt bloccato da Willis e poi ritornato in end zone da Hufanga. E infine, la ciliegina sulla torta, solo dieci uomini in campo sul field goal decisivo. Credo che ci saranno molti cambiamenti in questo reparto.

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I tifosi di Green Bay si affacciano all’off season con due grandi incognite: cosa farà Aaron Rodgers? Cosa farà Davante Adams? Da queste due decisioni sarà scritto il destino, almeno a stretto giro di posta, della franchigia del Wisconsin.

L’attacco dei 49ers è stato decisamnete brutto da guardare: Compton e Tomlison sono stati bullizzati per tutta la gara, mettendo sotto pressione Garoppolo. Le stesse corse hanno decisamente faticato a carburare. Non parliamo dei drop iniziali di Kittle e di Jennings che hanno tolto anche quel piccolo ritmo trovato. Ritmo che si è creato successivamente, ma di nuovo distrutto dall’intercetto di Garoppolo.

Parliamo della prestazione di Jimmy: non ha molte colpe secondo me. È vero l’intercetto è orribile e Garoppolo dovrebbe imparare a liberarsi della palla e mandarla in tribuna una volta ogni tanto. Ma, il numero 10, ha dimostrato ancora una volta grande sangue freddo, guidando la squadra con il drive decisivo. Oltretutto ci sono molte attenuanti: l’infortunio al pollice, la spalla e il freddo glaciale che formano un mix con il quale è veramente difficile giocare bene.

George Kittle, dopo il brutto drop, ha disputato un’ottima partita, riuscendo a liberarsi sempre nei momenti decisivi al centro del campo, nonostante le coperture sempre diverse. Deebo Samuel è un giocatore incredibile: nel secondo quarto i palloni importanti sono andati spesso su di lui, con il ricevitore che riusciva sempre a portare yard importanti. È sua la corsa decisiva della gara: terzo e sette, Shanahan chiama corsa, accorgendosi dello schema in nickel della difesa (quindi con un linebacker in meno in campo). Con un vantaggio fisico, i 49ers sono riusciti a bloccare bene per Samuel, che chiude il down consegnando la palla della vittoria a Gould.

La difesa: che dire di questi ragazzi, hanno dato tutto in campo riuscendo a tenere in partita tutta la squadra. Solo 10 punti concessi a Rodgers, con DeMeco Ryans che ha vinto nettamente la sfida con LaFleur, riuscendo a coprire Adams con l’aiuto costante di Ward e Tartt sui cornerback. Warner ha disputato una partita eroica, sia contro le corse che in copertura, riuscendo anche a causare un fumble in un momento molto critico della gara. La linea difensiva ha di nuovo dominato e non è una novità.

Partita devastante di Nick Bosa che si è mangiato varie volte Kelly e partita devastante di Arik Armstead. Il defensive tackle è il vero metronomo contro la corsa e sta giocando benissimo da quattro gare a questa parte, le più decisive.

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Gli special team, come ho già detto, sono stati più che decisivi. Grande merito va a Shanahan e a Lynch che sono riusciti a costruire una squadra unita e che sa soffrire. Come ha detto Garoppolo a fine gara, i 49ers trovano sempre un modo per vincere alla fine. DeMeco Ryans si è guadagnato ogni intervista per un post da capo allenatore in NFL. Ora si torna a Los Angeles, per il terzo atto stagionale contro i Rams, tutto per un posto al Super Bowl.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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