[NFL] I solidi Bears ed i loro mille vantaggi

Tre degli ultimi quattro giocatori difensivi del mese sono dei Chicago Bears, il record dei quali e` 6-1, uno dei migliori della lega. Imbattuti da cinque partite, minor numero di punti incassati in tutta l’NFL. Prima difesa NFL contro le corse. Ma da dove nasce tutto cio`? Perche` i Chicago Bears sono oggi i principali candidati alla seconda piazza nella NFC, con possibilita` di arrivare anche alla prima?
Il tutto inizia, come per molte squadre in questi tempi, dal solito Tony Dungy. Un bel 4-3 difensivo abbastanza normale, con il middle linebacker a coprire piu` spazio possibile sui down di passaggio. I Bears non solo utilizzano questo schema (la Tampa 2 che tutti conosciamo), ma lo fanno con il personale perfetto. Tutti sappiamo chi e` quel “mike” con una marcia in piu`: Brian Urlacher, il 34enne di Pasco che ormai non e` piu` la macchina da 150 tackle a stagione. Con la vecchiaia, pero`, ha acquistato l’esperienza necessaria ad essere dominante in altre maniere, come per esempio coprire meglio i passaggi, capire meglio il QB o il RB avversario. Insomma, che faccia due placcaggi a partita conta poco, anzi e` un vantaggio date le sue precaria condizioni fisiche.
Di fianco a lui Lance Briggs, il compagno di mille avventure, anche lui sempre infortunato ma con gia` due intercetti e due touchdown in stagione. Dall’altra parte Nick Roach, sempre acerbo ma efficace.
La linea difensiva e` poi spaventosa: Julius Peppers (5 sack), Israel Idonje (3.5 sack), Henry Melton e Stephen Paea. Quando quest’utlimo venne scelto lo scorso aprile, molti dissero che la sensazione del record di sollevamento pesi su panca orizzontale fatto registrare alla combine aveva fatto “abboccare” Chicago. Niente di piu` sbagliato, Paea e` il defensive tackle ideale per questo schema, e del record contro le corse una buona parte di merito e` sua.
Dietro di loro una delle migliori secondarie: Tim Jennings e Charles Tillman sono i cornerback che coprono le sideline con le loro superiori “ball skills”. 6 gli intercetti del primo, 2 per altrettanti TD quelli del secondo, giocatore difensivo NFC del mese di ottobre. Insomma, correre contro di loro e` difficile, lanciare peggio per la pressione dei due DE e le mani di chi copre gli attaccanti downfield.
E questo ormai da molti anni, da quando Lovie Smith, altro discepolo della Tampa 2, fu assunto. E questi giocatori (Tillman, Urlacher, Briggs) non sembrano invecchiare mai a tal punto da essere inutili. E` questo il segreto della capolista della NFC North, division dei Green Bay Packers e dei Detroit Lions, ad inizio stagione piu` supportati dai media.
E in attacco? Beh in attacco va peggio. Jay Cutler ha 9 TD e 8 intercetti, con un andamento altalenante come mai. La buona notizia che lo riguarda e` la maggiore fisicita` e coraggio dimostarti in frangenti difficili in questo 2012. Il suo bersaglio preferito Brandon Marshall e` in forma Prr Bowl, ma da solo puo` fare ben poco. L’attacco chicagoano sparisce contro le buone difese. Pessimo contro Green Bay e Saint Louis, di media efficacia contro Dallas, nella migliore partita stagionale.
Nell’ultima uscita stagionale e` bastato che la difesa di Carolina alzasse un po’ il volume per zittire Cutler ed i suoi per larghi tratti.
Nel backfield la decisione di rinnovare Matt Forte e` ancora impossibile da valutare. Il giocatore ha reso bene quando sano, ma lo e` stato solo a tratti. Michael Bush, portato a Chicago per sostituirlo proprio in quelle situazioni, ha fatto ancora poco, mentre avrebbe il talento per mettere in dubbio il posto del suo titolare.
Per quanto riguarda i sack, Chicago e` la terza peggoiore squadra NFL. Come se il fatto che Cutler sia, dopo Aaron Rodgers, il migliore a lanciare fuori dai tackle giustificasse il non investire in questo reparto. Forse e` questo l’errore della dirigenza dei Bears, uno dei pochissimi.
Un altro errore sarebbe non draftare un nuovo middle linebacker nel 2013. Manti Te’o e` l’ideale, i Bears devono tradare per raggiungere quella scelta. Scelta che ovviamente non avranno visto che i Playoff sono una possibilita` ben piu` che probabile. Le caratteristiche, ben radicate nella storia del gioco, di questa squadra non ci autorizzano a pensare altrimenti.
Non possiamo infatti capire, non avendo mai giocato in NFL, quanto avere una difesa che gioca a memoria sia un vantaggio nella lega piu` famosa del Mondo. Forse anche solo questo garantisce ai tifosi dell’Illinois speranze di SuperBowl.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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