Ancora in corsa (Houston Texans vs San Francisco 49ers 7-23)

Una partita determinante per i San Francisco 49ers, che con la vittoria sui Texans, sono ancora padroni del proprio destino: con una vittoria nell’ultima partita, sarebbero ai playoff come sesto seed. I Texans si sono comportati bene nel primo tempo, riuscendo a chiudersi in difesa, ma producendo solo sette punti in attacco. Nel secondo tempo le corse e Trey Lance hanno regalato la vittoria alla squadra di casa per 7 a 23.

IL COMMENTO

I Texans venivano da una convincente vittoria contro i Chargers, grazie sia all’ottima prestazione di Mills, sia alle corse di Burkhead, forse miglior prestazione della carriera per il running back. Contro i 49ers privi di Garoppolo, Houston aveva tutte le carte in regola per poter giocarsi la vittoria. La difesa è stata in grado di rallentare le corse per tutto il primo tempo, mandando tantissimi giocatori nel box e riuscendo a mettere in difficoltà i blocchi. Questo ha messo il bastone tra le ruote a tutto l’attacco di San Francisco, limitando le possibili giocate in play action. La difesa, infatti è riuscita a tenere la squadra di casa a zero punti per tutto il primo tempo, per poi subire un field goal a pochi secondi dalla fine del secondo quarto. Il tutto riuscendo anche a intercettare Trey Lance.

Nel secondo tempo la musica è totalmente cambiata: tolta un’ottima copertura su un quarto down di San Francisco, la difesa dei Texans non è riuscita a mettere pressione a Lance, con il rookie Quarterback che ha trovato ritmo man mano che giocava. Non solo, la difesa che, sulle corse, aveva fin li funzionato, si è sciolta, lasciando spazi ai vari Mitchell e Samuel, non riuscendo più a tenere il passo con l’attacco guidato da Kyle Shanahan.

L’attacco è stato molto più farraginoso di quello visto contro Los Angeles: la linea offensiva ha retto per due quarti, poi è stata distrutta dalla linea dei 49ers. Mills si è ritrovato spesso sotto pressione e non ha avuto molto tempo per lanciare. Anche le corse sono state chiuse molto bene e questo non ha permesso a Tim Kelly (offensive coordinator di Houston) di aprire il playbook offensivo. Brandin Cooks è un’ottima nota per i Texans, sicuramente la più dolce, la sua velocità e capacità di ricevere lo rendono un egregio ricevitore.

David Mills ha giocato una partita buona: il rookie da Stanford sta migliorando partita dopo partita, riuscendo a far intravedere cose buonissime, tanto che i Texans, molto probabilmente, punteranno su di lui anche il prossimo anno. Houston chiuderà una stagione tutto sommato sopra le aspettative, contro i Titans, che si giocano il bye al primo turno dei playoff.

San Francisco, di nuovo, gioca una partita a due facce: il primo tempo orrendo dal punto di vista offensivo, il secondo molto buono. Non riesco a capire perché, questa squadra, non riesca a mantenere alto il livello per tutti i quarti di gioco. La difesa ha tenuto in piedi la partita: Houston tenuta a un solo touchdown per quattro quarti, con la linea difensiva che è riuscita a mettere costante pressione a Mills. Grande merito va a Bosa, che si è preso tutti i double e i triple team degli avversari, ma, soprattutto, va ad Arik Armstead: il defensive tackle è stato in grado di aprir spazi immensi per Key, Ebukam e Willis, grazie alle sue penetrazioni centrali, che hanno scosso la tasca.

Anche le corse sono state ben chiuse e l’intercetto di Harris è quello che ha cambiato l’inerzia della partita. Si potrebbe discutere all’infinito sul fumble tolto ai Texans. Secondo me Harris non era ancora stato fermato nella corsa, però sono chiamate al limite e che non sono rivedibili dagli arbitri.

Capitolo secondarie: partita tranquilla per la safety. Ambry Thomas migliora sensibilmente week dopo week. Contro Houston è stato sempre appiccicato al suo ricevitore, andando a un millimetro dall’intercetto. Deve ancora migliorare sui palloni contestati, ma ha talento e va fatto crescere. Norman, per me, non dovrebbe più giocare: panchinato dopo l’ennesima pass interfence dell’anno, il suo sostituto Johnson, ha giocato molto meglio. Quando tornerà Moseley, credo che il posto di Norman sarà messo in seria discussione.

Parliamo dell’attacco: nel primo tempo nullo, tolto il drive finale che ha fruttato tre punti. Il secondo tempo dominato, grazie alle corse di Mitchell (record di yard corse per un rookie nella storia dei 49ers), che hanno aperto il campo e facilitato tutto il gioco. Aiyuk ha giocato molto bene, ricevendo bene e correndo dopo la ricezione. Deebo Samuel è il solito fenomeno e Kittle, silente per tutta la partita, si è fatto sentire sui blocchi e con questa gemma qui.

Capitolo Trey Lance: il rookie Quarterback, alla sua seconda da titolare si è trovato un po’ spaesato nella tasca inizialmente. Ho visto troppa fretta nel cercare di scappare e questo non lo aiuta a mantenere il contatto visivo con i ricevitori lungo il campo. La scelta di Shanahan inziale, è stata quella di facilitare il suo QB, cercando di correre il più possibile, ma la difesa dei Texans non l’ha permesso. Il ritmo Trey, l’ha trovato lanciando su Aiyuk, con il quale, spesso, si è allenato individualmente e questo si vede parecchio parlando di timing. L’intercetto dimostra quanto Lance voglia far bene, ma anche quanto si debba ancora disciplinare sulle scelte: forzare questa palla a Kittle, sulla carta, sarebbe stato anche possibile, ma sarebbe servito un lancio davvero difficile. In questo caso, Lance avrebbe dovuto accontentarsi di un checkdown. Lo so che Deebo è libero dall’altra parte del campo, ma la chiamata era per Kittle, la progressione di Lance non sarebbe mai arrivata a Samuel in tempo.

Nel secondo tempo la musica è completamente cambiata: lanci migliori, più precisi e veloci. Andando avanti con la partita, Trey ha trovato fiducia nella tasca e Shanahan ha trovato fiducia nel suo Quarterback, facendolo lanciare molto di più e anche sul profondo. Due lanci, uno ha prodotto una pass interfence, l’altro il touchdown di Deebo Samuel.

Questa è la stessa identica chiamata fatta in preseason contro i Chiefs. È chiaro come Lance porti molte più possibilità nel playbook offensivo di San Francisco: lanci lunghi, corse, lanci esterni e possibilità di scappare dalla tasca. Aspetti del gioco in cui Garoppolo fatica, eccome se fatica. Detto questo, Trey non ha ancora il timing con i ricevitori al livello di Jimmy. Del tutto normale: questo arriverà con gli allenamenti e le partite giocate. Lance ha dimostrato come questi mesi di allenamento, siano stati utili per migliorare sensibilmente, sia sul footwork sia sui lanci morbidi, dopo il rookie ancora fatica.

I San Francisco 49ers si giocheranno tutto contro i Rams, se Garoppolo dimostrerà di poter lanciare la palla senza problemi al dito, credo che partirà titolare. D’altronde, come Shanahan ha sempre messo in chiaro, in questa stagione non c’è stata una vera battaglia per il posto da Quarterback titolare.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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