Ground and Pound (Minnesota Vikings vs San Francisco 49ers 26-34)

Una sorta di spareggio quello tra i Vikings e i 49ers, che si giocavano una fetta importante per poter entrare in post-season. La partita è stata senza dubbio bella e frizzante, specialmente nel terzo quarto. Le corse di San Francisco hanno fatto da padrone e i turnover di Minnesota sono sati decisivi per consegnare la partita alla squadra della California. Mattatori della partita, che si è chiusa sul punteggio di 26 a 34, sono stati Deebo Samuel ed Elijah Mitchell che hanno corso per più di 200 yard totali.

 IL COMMENTO

I 49ers sono stati autori di una partita a due facce in attacco: il primo e il secondo quarto sono stati condititi, da drive fuori dal gioco di Shanahan. Specialmente sul primo drive, Kyle ha cercato di mettere in moto il braccio di Jimmy, puntando inizialmente, pesantemente sui lanci. Dopo l’intercetto orrendo lanciato da Garoppolo, e qualche lancio completamente off del numero 10, Shanahan è tornato al suo vecchio e consolidato piano: correre, correre il più possibile controllando il cronometro. Il piano è riuscito alla perfezione, di nuovo, per la terza settimana consecutiva e non è un caso che il punteggio finale sia di nuovo sopra i 30 punti segnati per San Francisco. Quando la corsa funziona, l’attacco di Shanahan è uno schema difficilissimo da arginare. La linea offensiva è stata solida, con ampi corridoi creati per Mitchell, grazie all’aiuto incommensurabili dei tight end nei blocchi e di Juszczyk. La pressione su Jimmy è arrivata, ma poca. È inevitabile sottolineare quanto Garoppolo fatichi con i piedi quando non ha una tasca pulita al 100 per cento.  Parlando della partita del Quarterback, il numero 10 non ha avuto un’ottima giornata, troppi lanci fuori portata, alti o corti di yard. Oltretutto, l’intercetto non è giustificabile, con la safety che era chiaramente in vantaggio sulla route di Deebo Samuel.

Parlando dei ricevitori: Deebo è un playmaker eccezionale, domenica ha superato le 1000 yard ricevute, nonostante sia stato usato, nelle ultime tre gare, come running back aggiunto. Ed è proprio la sua capacità incredibile sulla corsa che lo rendono un giocatore unico, specialmente quando è in grado di superare l’angolo e accendere il gas. Aiyuk continua con la sua stagione in crescendo e contro i Vikings, è stata l’arma principale per il braccio di Garoppolo. Kittle rimane una chiave nel gioco di corse, dove è fondamentale in qualsiasi aspetto: senza un tight end del genere, Shanahan non sarebbe in grado di creare certi schemi così efficaci. Non viene usato sui passaggi, ma apre spazi per tutti.

Elijah Mitchell, al rientro e con una frattura a un dito della mano, ha corso benissimo e con molto volume, nonostante l’infortunio.

La difesa dei 49ers ha concesso pochissimo sulle corse, grazie alla linea difensiva che spesso ha penetrato il backfield avversario senza troppa fatica. Sui passaggi, sono tornati i problemi sulle pass interference: Norman è troppo facilmente battibile sul lungo e spesso, dovendo lasciare un cuscino ampio al ricevitore, è facilmente battibile anche sul corto. La pass rush non si è fatta sentire molto a dir la verità. Partita eccellente di Al-Shair, che dopo l’infortunio di Warner, ha preso in mano la difesa, giocando benissimo. Ottima poi la capacità di creare turnover, che sono stati la vera differenza della partita.

San Francisco vince ancora e si ritrova ad una sola partita di differenza dai Rams e dai Cowboys. Bisognerà vedere la tipologia degli infortuni di Deebo Samuel e Fred Warner che sono in dubbio per la partita divisionale contro Seattle.

I Vikings in attacco sono stati del tutto monodimensionali: tolta una buona giocata di Cook, le corse sono state debellate dalla linea e dai linebacker di San Francisco. La linea offensiva di Minnesota non è stata in grado di aprire varchi ai running back, anche se è stata abbastanza brava nel proteggere Cousins. Lo stesso Kirk non ha giocato la sua miglior partita, anzi: l’intercetto lanciato ad Al-Shair è un errore grave, della stessa importanza di quello di Garoppolo.

Errori anche banali come quello sul quarto and goal, che poi si è rivelato decisivo per la partita: Cousins, in pieno panico, sbaglia a posizionarsi e si mette sotto la guardia, anziché il centro. Questo, oltre a togliere ritmo all’attacco, ha causato anche la perdita di un time-out decisivo per la rimonta. Cook e i running back non hanno potuto esprimere il loro gioco e sono stati bloccati perfettamente. I ricevitori hanno fatto la loro partita: Jefferson è stato un incubo per Norman, che non lo ha nemmeno visto da lontano. Mentre Thielen è stato autore di una prova solida con due touchdown ricevuti.

La difesa ha subito gravemente le assenze e non è stata in grado di bloccare le corse dei 49ers, che hanno prodotto più di 400 yard di total offense, oggettivamente troppe per poter vincere. Ancora una volta le corse esterne di Deebo Samuel hanno creato enormi problemi. Aiyuk si è liberato facilmente e spesso la linea difensiva non è riuscita a mettere pressione a Jimmy. Si salvano Woods e Smith. Interessante la scelta inziale di togliere il centro del campo a Garoppolo, di gran lunga l’area preferita dal numero 10. La necessità di chiudere e mettere più uomini possibili nel box a causa delle corse, ha però aperto il campo nel proseguimento della partita. Una sconfitta pesante quella dei Vikings che si trovano ancora ai playoff per ora, e che dovranno affrontare Detroit, molto probabilmente senza Cook.

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Emiliano Guadagnoli

Sono un grande appassionato di football Nfl, seguo questo fantastico sport dal 2012. Sedotto e abbandonato da Kaepernick, tifo i San Francisco 49ers. Scrivo anche sui prospetti con la rubrica "La strada verso il Draft"

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