La festa per la classe 2023 della Hall of Fame

Sabato a Canton si è chiusa la tre giorni dedicata all’ingresso nella Hall of Fame della classe 2023. Dopo la consegna delle giacche dorate e la prima partita di preseason tra Cleveland Browns e New York Jets è arrivato il momento della cerimonia più importante. Cominciamo, come da tradizione, con gli eletti.

Riley

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Un veloce resoconto della cerimonia con un veloce riassunto dei discorsi degli indotti (o di un loro parente).

Joe Thomas

Joe ha iniziato citando il numero 10.363, il totale degli snap consecutivi giocati in carriera. Thomas ha ringraziato i sei Head Coach che ha avuto in carriera, ognuno di loro ha portato qualcosa per la sua crescita e i 20 QB che ha protetto durante i suoi anni da giocatore.

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Ronde Barber

Ronde Barber, tra i tanti ringraziamenti ne ha fatto uno speciale per suo fratello gemello Tiki, che lo ha presentato nella cerimonia, senza il quale non sarebbe arrivato ad entrare nella Hall of Fame. La competizione tra fratelli, ma anche l’aiuto incondizionato che solo i gemelli conoscono.

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Don Coryell

E’ stata la figlia Mindy a salire sul palco per tenere il discorso. Ha raccontato di come suo padre era assolutamente concentrato sul football tanto da portarla con se in macchina dimenticandosi di farla scendere o di quando si è presentato John Madden a casa loro, lei talmente piccola e lui talmente grosso che temeva non passasse dalla porta. Con molta commozione ha chiuso il suo discorso con “Air Coryell è atterrato a Canton”.

Darrelle Revis

Revis ha ringraziato Rex Ryan che diventò allenatore dei Jets nel 2009 portando una cultura vincente affidandogli la conduzione della difesa. Ringraziamento anche per Deion Sanders, fonte di ispirazione come Michael Jordan lo è stato per Kobe Bryant.

Chuck Howley

È il figlio Chuck a tenere il discorso. Ringraziamenti per i Chicago Bears che lo scelsero nel Draft del 1958 e ai Cowboys che lo presero nel 1961, credendo in lui dopo un infortunio al ginocchio. Nella speranza che il padre riesca a vedere la cerimonia in TV Chuck ha chiesto a tutti i presenti di salutarlo con un Hello, Chuck.

Joe Klecko

Klecko ha raccontato che un giorno chiese a coach Sekanovich se aveva possibilità di essere convocato per il Pro Bowl e il coach rispose che non doveva preoccuparsi del Pro Bowl, ma che un giorno sarebbe entrato nella Hall of Fame. Joe ha ricordato la New York Sack Exchange del 1981 che terrorizzava i quarterback avversari.

DeMarcus Ware

Ware all’inizio ha ricordato come lui sia cresciuto in una famiglia con un solo genitore, con poche probabilità di uscire dalla povertà e andare al college. Ringraziamento per Jerry Jones che ha scommesso su di lui dandogli la possibilità di giocare per i Dallas Cowboys.

Ken Riley

Il discorso viene tenuto da suo figlio Ken Riley II che ha ricordato una discussione con il padre sulla Hall of Fame e che lui non l’avrebbe mai visitata prima dell’ingresso del padre, oggi quel giorno è arrivato. Ringraziamento anche per la mamma, la roccia della famiglia e la miglior scelta di vita fatta da suo padre.

Zach Tomas

Primo ringraziamento per Jimmy Johnson che nel 1996 lo nomina titolare come middle linebacker dei Dolphins, lui che era stato la scelta 154 del Draft. Secondo ringraziamento per i tifosi, vederli durante le partite vestire il 54 era per lui da stimolo a giocare al meglio delle sue possibilità.
Terzo ringraziamento per Junior Seau del quale Zach aveva il poster in camera e che è stato l’ispirazione per tutta la sua carriera.

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Giovanni Ganci

Sports Editor si direbbe al di la dell'oceano, qui più semplicemente il coordinatore di tutta la baracca. Tifoso accanito dei San Francisco 49ers, amante del college football e al di fuori dello "sferoide prolato"© forza Boston Red Sox.

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