La strada verso il Draft: Joseph Ossai

Età: 22 – Ruolo: Edge – College: Texas
Classe: Junior – Altezza: 6’4″ (1.93 m) – Peso: 253 lbs (115 kg)

Joseph Ossai è uno degli edge rusher saliti alla ribalta nella passata stagione di college football, grazie alle sue prestazioni dominanti e al suo stile di gioco particolarmente spettacolare.

La storia personale del ragazzo è anch’essa particolare e degna di uno sguardo: nato a Lagos, in Nigeria, crediamo attorno al 1998 (anche se la sua data di nascita è sempre stata tenuta privata dal giocatore, forse perché ignota), è arrivato negli States nel 2008, quando si suoi genitori vinsero la lotteria della “green card” – il meccanismo con il quale gli USA ammettono regolarmente gli immigrati – andando a vivere a Conroe, Texas. Questo vuol dire che, fino all’età di circa 10 anni, Joseph non aveva mai né giocato né visto in televisione un singolo snap, essendo cresciuto in Nigeria, giocando all’unico football conosciuto nel continente nero.
Arrivato in Texas, però, fu rapito dalla fisicità e dalla competitività del football giocato e predicato nel suo nuovo stato “di casa” e così ben presto lasciò la sfera per lo sferoide.
All’high school giocò sia a football che a basket per la Oak Ridge HS, nascendo come safety, prima di spostarsi, con la sua crescita fisica e muscolare, a defensive end con il passare degli anni: nell’anno da junior mise a segno 46 tackle di cui 10 for-loss, 8,5 sack e 3 fumble forzati (tutti recuperati), numeri bissati l’anno seguente.
Come nuovo figlio del Texas, Ossai scelse i Longhorns nel 2018, coi quali, in 3 anni, ha giocato 36 partite di cui 24 da titolare.

La grande qualità / grande problema di Joseph Ossai – a seconda dei punti di vista – è la sua versatilità: per i primi due anni a Austin il coaching staff era ben consapevole di avere fra le mani un potenziale talento, ma non sapeva bene cosa farsene: il primo anno lo passò a giocare da ibrido safety/linebacker, posizionato sempre nel box a supporto delle corse. Anche nel secondo anno la posizione di Ossai fu un grattacapo per Tom Hermann – head coach dei Longhorns – che ci mise ancora qualche mese per tagliare su misura un ruolo per il suo difensore.
Ossai è a tutti gli effetti un outside linebacker, ovvero un edge rusher da difesa a fronte dispari, che dà il suo meglio da una 2-point stance – cioè partendo da in piedi, senza l’appoggio su un arto superiore – e partendo con un allineamento esterno rispetto all’ultimo uomo di linea (OT o TE), solitamente chiamato wide 9.

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Questo allineamento diverso è stata la chiave di volta della sua carriera collegiale: nel 2019 Texas giocava una 3-4 piuttosto classica, con Ossai da OLB che partiva un paio di yard dietro alla linea di scrimmage. Tale formazione è variata quest’anno – col cambio di DC a Texas – in una 4-3: Joseph Ossai ha affiancato i 3 DL sulla linea, abbandonando di fatto per sempre i suoi compiti in coverage e dedicandosi esclusivamente a pass rush e run defense, e i suoi numeri hanno dato ragione al coaching staff: 15,5 TFL, 5,5 sack, 2 pass breakup e 3 fumble forzati.

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Joseph Ossai è uno dei pass rusher più veloci del prossimo draft: il suo primo passo è stato un incubo per i tackle della Big XII quest’anno, spesso ritrovatisi battuti ancor prima di poter ingaggiare il duello.
Tecnicamente è piuttosto abile: tende a fare della velocità il suo punto di forza, ma ha delle pass rush move abbastanza sviluppate. Tra di esse la sua preferita è il cosiddetto rip move (dai suoi tape si vede quanto ne faccia uso), l’uncino con il quale riesce a togliersi di dosso le mani dell’avversario e continuare la sua corsa verso il QB praticamente senza perdere velocità.

In questi due anni è stato pericolosissimo in situazione di stunt, ossia quando, sfruttando il lavoro del DT, attaccava il centro della linea portando una pressione frontale al QB.

Altro suo grande “pro” è quello di essere un vero turnover creator: la potenza con la quale porta i tackle a QB e RB, e l’abilità nell’uso delle mani, può sempre portare ad una palla persa.
I suoi punti deboli sono due. Il primo è il suo essere “ibrido”, e non poter essere considerato una minaccia nella bull rush: se trova tackle che riescono a sbarrargli la strada dopo il primo passo difficilmente riesce ad oltrepassarli.
Il secondo è la sua inesperienza in coverage: se dovesse essere impiegato in una 3-4 non sarebbe strano doverlo vedere ogni tanto arretrare a difendere una zona, e su questo deve lavorarci ancora. Anche se nel 2019 (quando non giocava ancora sulla linea) gli capitò di intercettare Joe Burrow, anche se più per caso che per meriti.

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Joseph Ossai è un pass rusher ideale per una squadra “creativa” con il suo front difensivo, come potrebbero essere i New England Patriots, i Carolina Panthers o i Miami Dolphins. Il range di uscita è tra la fine del primo giro e la metà del secondo, e altre squadre che potrebbero interessarsi a lui sono i Cleveland Browns, i New York Jets o i Las Vegas Raiders, tutti alla ricerca di pass rusher.

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