It’s QB time 2k21: i migliori e peggiori quarterback di week 1

La NFL è ufficialmente tornata e dopo essersi già messi alle spalle week 1, siamo qui tornati con “It’s QB time”, la rubrica di Huddle Magazine in cui ogni settimana parleremo dei tre migliori e dei tre peggiori quarterback di giornata. Probabilmente nessuno avrebbe potuto pronosticare i protagonisti di oggi, con Kyler Murray assoluto mattatore del proprio incontro, insieme ai sorprendenti Bridgewater e Winston. Esordio da dimenticare invece per l’MVP uscente Aaron Rodgers, per il Rookie con più hype attorno Trevor Lawrence, che nonostante tre TD soffre contro una delle difese peggiori della NFL, e per Andy Dalton, al suo esordio con i Chicago Bears.

I MIGLIORI TRE

QB della settimana
Kyler Murray, Arizona Cardinals

(21/32, 289 yard, 4 TD, 1 INT, 20 yard su corsa, 1 TD run)

Il miglior quarterback della settimana è senza dubbio Kyler Murray, QB degli Arizona Cardinals ed autore di una prestazione eccezionale domenica, che ha portato alla vittoria i suoi Cardinals contro i Tennessee Titans, dati da molti come favoriti prima della partita giocata a Nashville.
La prestazione di Murray si chiude con 4 TD su pass, di cui due per Andre Hopkins, ed un TD su corsa, ma a stupire sempre di più del quarterback proveniente da Oklahoma ed ormai al suo terzo anno in NFL, è la sua versatilità, e la sua capacità di fuggire da situazioni pericolose, come nel secondo quarto, quando in occasione di un terzo down, Kyler Murray ha letteralmente portato a spasso tutta la difesa dei Titans, per poi lanciare verso Moore e chiudere il down.

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Oltre alla sua abilità come scrambler, domenica si è vista la sua bravura sui lanci, che unita ad una grande varietà di WR a sua disposizione (quattro i giocatori a finire con più di 40 yard su ricezione) con il suo terzo TD di giornata che è sicuramente la ciliegina sulla torta, un deep pass per Kirk, con il ricevitore dei Cardinals che deve semplicemente alzare lo sguardo per ricevere il pallone, direttamente in endzone.

Teddy Bridgewater, Denver Broncos
(28/36, 264 yard, 2 TD)

Dopo la deludente esperienza dell’anno scorso con i Carolina Panthers, Teddy Bridgewater approda ai Broncos, e nonostante una preseason in cui alla franchigia del Colorado sono stati applicati i più disparati nomi nel ruolo di quarterback, fra cui anche un Aaron Rodgers in rottura con i Packers, Bridgewater spenge tutte le critiche nella prima partita di regular season, in cui guida i suoi Broncos alla vittoria contro dei derelitti New York Giants, ottimi per il QB ex Vikings e Panthers per iniziare nel migliore dei modi l’avventura con la sua nuova squadra.
Bridgewater è apparso da subito a suo agio nell’offende di Denver, grazie anche ad una linea offensiva praticamente impeccabile, e ad un parco ricevitori apparso sempre bello reattivo, con ben nove giocatori autori di una ricezione domenica. A colpire di Bridgewater è stata soprattutto la tranquillità del quarterback dei Broncos per tutta la durata della partita, come ad esempio sul finire del secondo quarto, quando, su un 4°&2 decisivo, Bridgewater ha trovato Sutton libero, aprendo al strada per il TD che avrebbe poi portato i Broncos nuovamente.

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Jameis Winston, New Orleans Saints
(14/20, 148 yard, 5 TD)

Quella di domenica, giocata nella neutralità dello stadio dei Jacksonville Jaguars, è stata la prima partita dei New Orleans Saints dopo l’era Drew Brees, ed a guidare l’attacco di NOLA c’era Jameis Winston, vincitore della battaglia per il ruolo di QB #1 con Taysom Hill in preseason. Nonostante numerose critiche prima dell’inizio della stagione per il QB che solamente sei anni fa veniva chiamato con la prima pick assoluta dai Tampa Bay Buccaneers, Winston ha stupito nella prima partita stagionale, annientando completamente la difesa dei Packers, e dominando l’incontro dal primo minuto della partita. A far storcere un pò il naso potrebbero essere le sole 148 yard lanciate, ma Winston nonostante questo ha concluso la partita con 5 TD messi a segno, andando anche a conquistarsi il record di minori yard lanciate a fronte di almeno 5 touchdown in una singola partita, con la migliore azione della sua partita che è stata indubbiamente l’ultimo TD pass, una vera e propria bomba sul profondo, da 55 yard, ricevuto da Deonte Harris, che aveva bruciato la copertura di un non irresistibile Kevin King.

I PEGGIORI TRE

Il peggiore della settimana
Aaron Rodgers, Green Bay Packers

(15/28, 133 yard, 2 INT)

La prestazione dell’MVP della scorsa stagione è sicuramente la peggiore della settimana, ed arriva dopo una lunghissima offseason per lui e per tutti i tifosi dei Packers, con il quarterback che dopo aver espresso malumori sin da febbraio, nel giorno dell’inizio del drafti, aveva fatto trapelare la notizia di non voler più giocare per la franchigia del Wisconsin. Dopo un paio di mesi fatti di voci e notizie mai realmente confermate, la telenovela sembrava ormai finita, con Rodgers rientrato alla base, per giocare quella che sembrerebbe essere la sua ultima stagione con i Packers, nel più classico dei “Last Dance”, come fatto trapelare da lui e da Davante Adams qualche settimana fa.
La stagione di Rodgers però inizia nel peggiore dei modi possibili, con una sconfitta senza appello ed una prestazione a dir poco deludente: 15 soli completi, 133 yard lanciate, e soprattutto due INT tornati dall’halftime che pesano come macigni sull’esito della gara, poiché sono arrivati quando il punteggio era ancora ampiamente recuperabile. La prestazione di Rodgers ha già fatto iniziare i primi mugugni, con i tifosi che iniziano a parlare di un Rodgers ormai svogliato e già sul viale del tramonto, ma la stagione è ancora lunga, e l’MVP deve rispondere positivamente  già a partire dal Monday Night di week 2, se non vuole apparire anche la prossima settimana sulla “lavagna dei cattivi” del nostro “QB Time”.

Trevor Lawrence, Jacksonville Jaguars
(28/51, 332 yard, 3 TD, 3 INT)

Il prospetto con più hype attorno a lui dai tempi di Andrew Luck non convince, anzi delude, alla sua prima partita fra i professionisti, nonostante i 3 TD lanciati. Trevor Lawrence infatti è apparso ancora non a proprio agio alla guida della squadra allenata da Urban Meyer, forse anche a causa di un gameplan non “cucito addosso” alle qualità del QB proveniente da Clemson e scelto con la prima pick assoluta all’ultimo draft. Domenica infatti per Lawrence è arrivata la prima sconfitta in regular season in carriera, con il QB che non aveva mai subito una sconfitta dai tempi delle High School, e soprattutto è arrivata la prima partita con 3 INT per Lawrence, risultati poi decisivi nel risultato finale della partita, con i Jags che hanno perso per 37-21 contro i padroni di casa dei Texans. Lawrence avrà sicuramente tempo per rifarsi, ma da un giocatore come lui tutti si aspettano sicuramente di più, nonostante un supporting cast che solleva molti dubbi sulle reali possibilità del QB originario del Tennessee nella sua prima stagione in NFL.

Andy Dalton, Chicago Bears
(27/38, 206 yard, 1 INT)

Uno dei più grandi argomenti di discussione in quella che sembrava un’interminabile offseason era chi dei due quarterback a roster dei Chicago Bears meritasse di essere il titolare nella prima partita di regular season; a togliere ogni dubbio ci aveva però pensato Matt Nagy, HC dei Bears, che a 3 settimane dall’esordio in campionato, ha nominato Andy Dalton QB #1, nonostante la maggior parte dei tifosi sperasse nell’esordio, sin dalla prima partita del 2021, di Justin Fields, Qb proveniente da e scelto con la pick n° nell’ultimo draft NFL. A posteriori probabilmente avevano ragione i tifosi, con un Andy Dalton che, dopo la deludente stagione del 2020 giocata contro i Dallas Cowboys, in cui si era ritrovato titolare a causa dell’infortunio subito da Dak Prescott, non convince all’esordio con i Chicago Bears, anche a causa di una linea offensiva che non gli ha mai concesso molto tempo per poter trovare i ricevitori liberi e con un intercetto nel primo drive della partita che grida ancora vendetta, anche perché i Bears erano a sole 8 yard dal TD che gli avrebbe portati in vantaggio dopo appena tre minuti dal fischio iniziale. Le polemiche continueranno sicuramente  anche durante questa settimana, con un Fields che già scalpita in panchina, e che nonostante il ruolo di QB #2 ha già segnato il suo primo TD fra i professionisti, con una corsa dopo aver ricevuto il pallone direttamente dal centro.

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Luca Belli

Tifoso "Die Hard" dei Green Bay Packers. Cresciuto nel momento d'oro di Favre e Rodgers, e fiero discepolo della new wave green&gold "All you need is Love". Abituato a vincere poco con la fede calcistica, essendo tifoso della Fiorentina, ha trovato nei Packs la sua svolta, e nei Guelfi Firenze la sua fede in campo italiano. Aspetta con ansia il terzo anello personale, che sia "viola" o "G&G". Go Packs Go!

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