Uno sguardo al 2019: Denver Broncos

Vi proponiamo la review della stagione 2019 delle trentadue squadre NFL, aspettative, risultati, futuro. Oggi è il turno dei Denver Broncos.

COME DOVEVA ANDARE…

I Broncos venivano da 3 anni da post-sbronza del SB 50, dalla perdita del franchise QB e da due anni di fallimenti della gestione Joseph… Quello che speravo nella preview di agosto era un 8-8 per una nuova primavera, una rinascita di una squadra, trovare un Franchise QB e una identità tattica.

…E COME E’ ANDATA

I Broncos hanno iniziato MALE. Zero vittoria nelle prime quattro partite, con tre partite perse allo scadere con un field goal provenienti entrambi da dubbi casi arbitrali. Ma arbitraggio a parte la squadre non è sembrata assolutamente convincente dal punto di vista offensivo per gran parte della stagione. Flacco ha dimostrato di non essere al suo “Prime” come menzionato da John Elway durante la trade, faticando tantissimo a convertire ogni terzo down, portando come uniche vittorie quelle contro i Chargers e i Titans, fra l’altro senza concedere loro punti (iniziando così l’era Tannehill a Nashville). Il suo infortunio al collo ha portato alla ribalta Brandon Allen, QB backup pescato nella waiver prima di week 1, con cui i Broncos sono riusciti nell’incredibile impresa di vincere contro gli sperduti Browns e di essere 20 punti sopra i Vikings prima di essere recuperati e sconfitti. I limiti di Allen e il recupero dall’infortunio alla mano destra ha portato al debutto di Drew Lock, QB da Missouri, scelta numero 43 del draft, con cui i Broncos sono riusciti a vincere sul il finale di stagione con un incredibile 4-1, perdendo solo in una innevata Kansas City, per un insperato record di stagione  7-9, non troppo dissimile dal 8-8 immaginato a inizio stagione.

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COSA HA FUNZIONATO…

La Difesa. La difesa, tolto qualche singhiozzo ad inizio stagione a fine stagione si è rivelata una delle migliori difese della NFL soprattutto in Redzone. La cura Fangio ha decisamente funzionato, nonostante l’infortunio di Chubb, la difesa si e’ sobbarcata la squadra portandola alla vittoria in diverse occasioni.

La trade di Emmanuel Sanders per un terza e una quarta ai 49ers e pescare dalla Free Agency Bausby e AJ Johnson e’ stato davvero un segno di buona gestione manageriale.
Inoltre Drew Lock si e’ dimostrato un possibile Franchise QB, ha ancora da migliorare diverse cose, ma in week 12 al suo debutto e’ sembrato mentalmente pronto per l’NFL. Tolto Murray ad Arizona, Lock si e’ dimostrato il miglior QB della classe 2019. Menzione d’onore Noah Fant, prima scelta dei Broncos ha dimostrato tutto la sua potenzialità, dimostrando di poter essere una futura TE star. Sutton, WR da SMU, ha mostrato grandi cose, nonostante abbia dovuto ricevere 3 QBs diversi e senza l’aiuto da metà stagione di un altro WR di livello, dopo la trade di Sanders.

drew lock broncos

…E COSA NON HA FUNZIONATO

Tutto il resto. L’attacco per coloro che ricordano le stagioni 2012 e 2013 dei Broncos e’ stato un incubo ad occhi aperti. La Offensive Line ha retto come una spugna davanti ad uno tsunami e Flacco è sembrato agile come l’uomo di latta del Mago di Oz. Il playcalling è sembrato molto conservativo, vuoi per i limiti di Flacco e Allen, vuoi per la OL, vuoi per la mancanza di veri Playmaker come ricevitori tolti Sutton e il sopracitato rookie. Freeman ha deluso come RB, mentre Lindsay ha a malapena superato le 1000 yard questa stagione.

Lo special team è stato fra i peggiori della lega, con un punter al di sotto della mediocrità e ritornatori che hanno fatto poco o nulla. McManus, il Kicker, sì è comportato bene realizzando l’85% dei Field goal, ma mancandone alcuni importanti da 40+ yards.

E ADESSO?

Adesso si parte da una squadra che a fine stagione ha mostrato spazi di crescita notevoli, nonostante i limiti offensivi. Sui limiti offensivi la off-season ha già iniziato a mostrare i possibili ripari con la firma di Shurmur come Offensive Coordinator e le prestazioni di Lock, Sutton e Fant fanno presagire nuovi-vecchi feelings per i tifosi di Denver.

Nonostante la perdita di due pilastri del SB 50 come Chris Harris Junior (CB) e Derek Wolfe (DE) e l’addio di All-22 Janovic, il taglio di Joe Flacco e l’arrivo in FA di Melvin Gordon (RB) e Glasgow (OL), le trade di Bouye (CB) e Casey (DT) due assoluti starter, e la firma di Shelby Harris (DT) ha portato buoni sensazioni ai tifosi. Forse è la volta buona che torniamo con un record vincente. Unico gap rimasto un WR da affiancare a Sutton, in uno dei draft più ricchi di WR degli 10 anni. Sento che qualcosa di buono alla 15 della Board arriverà. Questo potrebbe essere un anno da PO… certo a condizione che la stagione inizi.

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Emanuele Sortino

Doctor in Material Science and Engineering at University of Colorado Boulder. Titolo preso solo col scusa di avere una copertura per la sua smania di football. SKO Buffs e GO Broncos!

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