Le quattro partite dei Divisional come quattro quarti più overtime

Vi raccontiamo le quattro partite dei Divisional playoff come fossero quattro quarti di una partita NFL con un piccolo overtime nel finale.

Minnesota Vikings @ San Francisco 49ers

IL PROTAGONISTA

La vittoria dei Niners è frutto di un’eccezionale prova di squadra. Jimmy Garoppolo è saggio al lancio (11/19 per 131 yard con 1 TD pass e 1 INT) e molto aiutato da un pazzesco Tevin Coleman (22 portate per 105 yard e 1 TD). Nonché da una difesa eccezionale, guidata dal devastante rookie Nick Bosa (6 tackle, 2 sack, 2 tackle for loss).

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LA DELUSIONE

I Vikings producono un totale di appena 10 punti a tabellone. Kirk Cousins (21/29 per 172 yard con 1 TD pass e 1 INT) è preciso, ma poco efficace, mentre la grande delusione è Dalvin Cook. Il runningback, devastante nel Wild Card Game vinto contro i Saints, colleziona la miseria di 18 rushing yard in 9 portate.

IL (QUASI) RECORD

Merito, come anticipato, della strepitosa difesa di San Francisco. In tutto sono appena 7 i primi down raccolti da Minnesota, il terzo minor numero di sempre in una partita di playoff, con la miseria di 147 yard in totale, il numero più basso nella storia della franchigia in post-season dal 2000, e di 21 rushing yard, il numero più basso addirittura dal 1974.

IL TABU’ (NON) SFATATO

I Vikings non riescono a interrompere la striscia di sei sconfitte consecutive nei playoff quando si sono trovati in svantaggio all’intervallo. Minnesota non si rialza dal 14-10 di San Francisco e l’ultima vittoria in questo senso resta il Wild Card Game del 1997 giocato contro i Giants e vinto per 23-22.

INCREDIBILE!

Al contrario dei Vikings, i 49ers dominano la scena in termini di rushing yard, soprattutto grazie a Coleman. Le 185 yard, a confronto delle 21 di Minnesota, producono un differenziale di addirittura 164 yard, il terzo più alto nella storia dei playoff.

VERSO IL CHAMPIONSHIP

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I 49ers, insomma, arrivano a vele spiegate al primo Championship dal 2013. Di fronte a loro ci sarà un avversario quantomai temibile, ovvero i Packers di Aaron Rodgers.

GOING HOME

Dopo la splendida vittoria contro i Saints, si interrompe il cammino dei Vikings, che dovranno riflettere soprattutto su ciò che è mancato in attacco per prenotare un biglietto per il Championship.

Tennessee Titans @ Baltimore Ravens

IL PROTAGONISTA

L’upset del Divisional Round è messo a segno dagli scatenati Titans, che interrompono la corsa dei Ravens. Merito, ancora una volta, soprattutto del meraviglioso Derrick Henry (30 portate per 195 yard), che raggiunge l’incredibile quota di 561 rushing yard nei playoff in appena quattro partite giocate, neanche a dirlo un record nella storia NFL. In particolare, Henry ha fin qui raccolto più yard dopo il primo contatto (233) rispetto a quante ne ha collezionate il suo quarterback Ryan Tannehill al lancio (160).

LA DELUSIONE

Difficile definire deludente la prestazione di Lamar Jackson, che alterna 365 yard al lancio (31/59 con 1 TD pass e 2 INT) a ben 143 su corsa in 20 portate. Un paio di suoi errori, insieme a diversi drop dei wide receiver e a un’insolita difficoltà nel convertire le giocate chiave della partita (0/2 nei 4th-and-1), però, costano la partita ai Ravens.

IL RECORD

Chi se non Henry? King Derrick diventa il primo giocatore nella storia NFL con almeno 180 rushing yard in tre partite consecutive, considerando sia la regular season che i playoff.

IL TABU’ SFATATO

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I Ravens dominano in termini di yard, con 530 in totale contro le 300 dei Titans, ma perdono la partita. Il differenziale di +230 yard è il più alto in una sconfitta nei playoff nella storia NFL.

INCREDIBILE!

Si torna, per l’ennesima volta, a parlare di Henry. Oltre ai record su corsa, il runningback è diventato il primo nel ruolo con un touchdown pass nei playoff da Allen Rice nel Wild Card Game del 1987 giocato dai suoi Vikings contro i Saints.

VERSO IL CHAMPIONSHIP

Attenzione agli scatenati Titans. Tennessee è diventata la terza squadra dal 1970 a sconfiggere negli stessi playoff sia il miglior attacco (Ravens) che la miglior difesa (Patriots) in termini di punti segnati e subiti. Le altre due squadre a riuscirci – i 49ers nel 1988 e i Patriots nel 2004 – hanno poi vinto il Super Bowl.

GOING HOME

I Ravens, dopo la miglior regular season nella propria storia con 14 vittorie e sole 2 sconfitte, escono sconfitti nella prima partita giocata in questi playoff. E, per la prima volta nella storia della franchigia, perdono una sfida in cui sono stati favoriti di almeno 10 punti, dopo 36 vittorie di fila.

Houston Texans @ Kansas City Chiefs

IL PROTAGONISTA

I Chiefs vanno sotto 0-24 contro i Texans, poi danno il via a una storica rimonta, segnando 51 punti in tutto. I protagonisti si sprecano, a partire da un Patrick Mahomes allucinante (23/35 per 321 yard e 5 TD pass), il primo quarterback di sempre a siglare almeno 5 touchdown pass in una partita di playoff prima di compiere i 25 anni e il secondo a collezionarne 4 in un solo quarto di gioco – il secondo – dopo Doug Williams nel Super Bowl XXII vinto dai Redskins. Tre dei suoi cinque touchdown pass finiscono tra le mani del fenomenale Travis Kelce (10 ricezioni per 134 yard e 3 TD), il terzo tight-end di sempre con almeno tre touchdown in una partita di post-season, dopo Dave Casper nel Divisional del 1977 e Rob Gronkowski nel Divisional del 2011.

LA DELUSIONE

Clamorosa débacle, invece, per i Texans, che si sgonfiano dopo un primo quarto eccezionale. Houston, per altro, perde per la prima volta in stagione dopo essersi trovata avanti di almeno 14 punti in una partita, dopo cinque vittorie.

IL RECORD

I 52 punti con cui si chiude il primo tempo di gioco – con il clamoroso 28-24 in favore dei Chiefs – sono il maggior numero di sempre in una partita di playoff. Il record precedente erano i 49 punti del 35-14 dei Saints sui Cardinals nel Divisional del 2009. Kansas City, inoltre, diventa la prima squadra di sempre a vincere di almeno 20 punti una partita di post-season dopo essere stata sotto nel punteggio di altrettante lunghezze nel corso della stessa sfida.

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IL TABU’ SFATATO

Sempre a proposito dell’incredibile primo tempo di gioco, i Chiefs sono la prima squadra di sempre a chiudere in vantaggio nel punteggio all’intervallo dopo essere stata sotto di 24 punti.

INCREDIBILE!

Non soltanto Mahomes e Kelce. L’attacco dei Chiefs ringrazia anche un Damien Williams scatenato autore di tre touchdown, due su corsa e uno su ricezione. Williams e Kelce diventano la prima coppia di giocatori della stessa squadra con almeno tre touchdown in una partita di playoff da Jerry Rice e Ricky Watters nel Super Bowl XXIX vinto dai 49ers. E i Chiefs, per altro, sono la prima squadra nella storia della post-season a siglare un touchdown in sette drive consecutivi.

VERSO IL CHAMPIONSHIP

I Chiefs dimostrano di poter rimontare da qualsiasi svantaggio e ciò non può che spaventare i Titans e la loro eccezionale difesa. Una sola squadra in stagione è stata sotto nel punteggio di almeno 21 punti nel primo quarto, ma i Dolphins in Week 1 hanno poi perso 59-10 contro i Ravens. Kansas City, verso il Championship, dimostra di essere di tutt’altra pasta.

GOING HOME

I Texans tornano a casa nonostante una positiva prestazione di Deshaun Watson (31/52 per 388 yard e 2 TD pass) e 31 punti segnati. Tanti sono bastati per vincere ben 189 delle 214 partite precedenti nei playoff (88%). Non questa volta.

Seattle Seahawks @ Green Bay Packers

IL PROTAGONISTA

La partita più combattuta di questo Divisional Round vede i Packers spuntarla in volata contro i Seahawks. Aaron Rodgers non delude (16/27 per 243 yard e 2 TD pass), ma il migliore in campo è senza dubbio il devastante Davante Adams (8 ricezioni per 160 yard e 2 TD pass). Tutti gli otto lanci ricevuti da Adams hanno portato a un primo down e il wide receiver è diventato il primo nella storia di Green Bay con almeno 150 yard e almeno 2 touchdown nella stessa partita di playoff.

LA DELUSIONE

Nonostante i due touchdown su corsa di Marshawn Lynch  e un Russell Wilson encomiabile (21/31 per 277 yard e 1 TD pass), Seattle non riesce a completare la rimonta ed esce sconfitta. In ombra il grande protagonista del Wild Card Game vinto contro gli Eagles, un DK Metcalf da “appena” 59 yard in 4 ricezioni.

IL (QUASI) RECORD

Rodgers avrà occasione nel Championship contro i 49ers di toccare un record storico nella storia dei Packers: con 38 touchdown pass, infatti, il quarterback è soltanto a -1 da Brett Favre nella storia della franchigia ai playoff.

IL TABU’ SFATATO

Dopo la clamorosa rimonta subita dai Seahawks nel Championship del 2014, perso in overtime per 28-22 dopo essere stati in vantaggio per praticamente tutta la partita, i Packers tengono duro e, praticamente con lo stesso punteggio invertito (28-23), cancellano una piccola maledizione contro Seattle.

INCREDIBILE!

Rodgers è stato grande protagonista soprattutto quando ha lanciato per più di 10 yard di guadagno: 6/6 per 145 yard e 2 touchdown pass in quelle occasioni, compreso un 4/4 per 107 yard e 2 TD pass per Adams. Si tratta del secondo miglior risultato senza un incompleto nella carriera del quarterback, dopo il 7/7 contro i Vikings del 2013.

VERSO IL CHAMPIONSHIP

Lo stesso Rodgers giocherà il quarto Championship in carriera nella partita contro i 49ers. Il caso vuole che, in tutte queste occasioni, abbia giocato in trasferta. L’unico quarterback con più Championship giocati lontano da casa è Tom Brady, a quota 6.

GOING HOME

Doverosa la menzione per Lynch, che probabilmente ha giocato l’ultima partita nella propria carriera in NFL. Con i due touchdown siglati il runningback è salito a quota 12 su corsa nei playoff, al quarto posto di sempre a pari merito con Terrell Davis e John Riggins. Il record appartiene a Emmitt Smith, a quota 19.

OVERTIME

Grande differenza in termini di Super Bowl vinti tra i due Championship: ben 9 in NFC – 5 per i 49ers e 4 per i Packers – appena 1 in AFC, vinto dai Chiefs, mentre nessuno è nella bacheca dei Titans. In ogni caso, però, ci sarà da divertirsi.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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