Packers impacchettati (Green Bay Packers vs San Francisco 49ers 8-37)

Per il Sunday Night si sfidano due delle squadre più quotate nella NFC: Packers (8-2) contro 49ers (9-1), nella cornice del Levi’s Stadium di Santa Clara.

Per Aaron Rodgers è la partita della rivalsa: cresciuto tifoso dei “Niners”, sperava di essere scelto da loro con il primo pick assoluto, la franchigia della baia optò per Alex Smith con Rodgers scivolato fino alla ventiquattresima scelta, dove è stato selezionato dai Packers come sostituto di Brett Favre. A posteriori Rodgers ha avuto ragione, visto che dal 2005 i Packers hanno una percentuale di vittorie (.598) superiore ai 49ers (.459), hanno avuto più apparizioni ai playoff (9 vs 3) vincendo il Super Bowl XLV a differenza di San Francisco che ha perso il Lombardi Trophy numero XLVII.

Cronaca

Sul primo possesso la linea d’attacco e Rodgers vengono già investiti dalla linea difensiva dei californiani, su 3rd & 10 alle proprie 25, il coordinatore Robert Saleh manda 6 in blitz, il quarterback dei Packers indietreggia per evitare i difensori ma il linebacker Warner lo raggiunge causando un fumble, recuperato da quello che sarà probabilmente il DROY (Defensive Rookie Of the Year), Nick Bosa, che lo riporta fino alle 2 di Green Bay.

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L’attacco si trova, al primo snap, in una posizione invidiabile e non la spreca, Garoppolo lascia la palla a Coleman che corre dietro la parte destra della linea offensiva, e appoggiandosi sul corpo del difensore che l’ha afferrato da dietro si allunga a sufficienza affinché anche solo una parte dello sferoide tocchi lo spazio immaginario della end zone. 0-7

Un paio di possessi dopo, la difesa di Green Bay riesce a fermare i 49ers sul tentativo di conversione di un 3rd & 5, ma gli arbitri portano automaticamente San Francisco avanti di 5 yds fino a un primo down, per un uso illegale delle mani da parte del cornerback King, penalità a mio modo di vedere generosa. Ciò non toglie alcun merito all’attacco di San Francisco che lo snap successivo permette al terzo runningback di serata (essendo fuori Breida), Wilson, di esplodere per 25 yds. I 49ers verranno poi fermati alle 11 di Green Bay, dalle quali si affideranno al rookie kicker McLaughlin, che a parte l’errore clamoroso in OT contro i Seahawks ha dimostrato di essere sicuro. 0-10

Al primo possesso del secondo quarto, l’attacco di Green Bay dà i primi sprazzi di vita, sembra trovare l’antidoto all’aggressività della linea difensiva di San Francisco quando invece che andare con la classica corsa in mezzo ai tackle, Rodgers dà la palla a Lazar su un end-around, dove il quarterback finge di consegnare la sfera al runningback, salvo tenerla e appoggiarla al ricevitore che corre dietro la formazione e esce dal backfield palla in mano, dal lato opposto a quello da cui è partito, guadagnando 21 yds. I Packers si ritrovano comunque su un 4th & 1 alle 28 avversarie, ma perdendo già 10-0 provano la conversione, lo schema è una banale corsa sull’interno, fermata agevolmente da una famelica linea difensiva, turnover on downs.

I 49ers allungano ancora con l’entrata in scena del loro giocatore d’attacco più importante, George Kittle, il tight end ex Iowa in due ricezioni combina un totale di 40 yds, portando i suoi ancora una volta nella red zone avversaria senza riuscire a colpire il bersaglio grosso, capitalizzando comunque lo sforzo con 3 punti. 0-13

Prima dell’intervallo San Francisco infligge il colpo del KO, il drive parte bene con una corsa da 15 yds di uno dei loro velocissimi runningback, Mostert; a completare l’opera è il produttivo rookie, preso al secondo giro da South Carolina, Deebo Samuel, che correndo una dig route (andando in verticale per poi tagliare verso il centro del campo) riceve alle 30 da dove libera i cavalli e vola in end zone. 0-20

Prima della fine di primo tempo, l’attacco di San Francisco riprende ancora da una buona posizione per un punt sbagliato di Scott, che fa uscire la palla alle 48 avversarie, una ricezione del solito Kittle da 22 yds li porta in field goal range, è comunque bravo il sopra citato McLaughlin a eseguire il calcio da 48 yds. 0-23

Aaron Rodgers chiude la prima metà di partita con una linea statistica pessima: 10/20 per sole 41 yds.

Al primo possesso del secondo tempo, Green Bay riesce per la prima volta a costruire uno dei suoi drive fatti di una buona alternanza di corse e passaggi, vengono agevolati da penalità come quella da 11 yds per facemask contro il middle linebacker di riserva Greenlaw, e quella fondamentale per durezza non necessaria ai danni del corner veterano Richard Sherman, che trasforma un 3rd & 8 che i Packers non avevano convertito, in un 1st & Goal. Dalle 2 avversarie, Matt La Fleur riprende il concept di schema che finora aveva prodotto il risultato migliore, una corsa di un ricevitore dietro la linea d’attacco per poi ricevere la palla dal quarterback, in questo caso è Davante Adams che corre davanti a Rodgers, il quale  ricevuta la sfera gliela mette nelle mani, e l’ex Freno State sfrutta i grandi blocchi della parte sinistra della linea per portare i suoi sul tabellino. Green Bay, sotto di 17, tenta la conversione da 2 punti, trovata con un eccellente combinazione di tracce sulla parte sinistra della end zone, dove Rodgers trova ancora Adams nell’angolo. 8-23

Anche i 49ers continuano a martellare con gli schemi che meglio funzionano, in questa situazione che mi accingo a descrivere: play action pass con tutta la linea offensiva che si sposta verso destra, Garoppolo tiene la sfera muovendosi a sinistra e trovando Kittle liberissimo nel mezzo del campo, che pur essendo tight end ha ottima velocità e corre nella end zone per 61 yds. 8-30

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Vedendo qual è stato il corso della partita, sarebbe difficile pensare a una rimonta anche per il più ottimista dei tifosi Packers, i quali si trovano su un 4th & 8 alla fine del terzo quarto, ovviamente vanno per il tentativo di chiusura del down, ma la linea difensiva stellare dei “Niners” si chiude su Rodgers, ottenendo l’ennesimo sack e un “turnover on downs”.

Dalla padella alla brace, il runningback Mostert sfrutta il blocco del fullback Juszczyk, entrando come un coltello caldo nel burro, in questo caso la difesa di Green Bay, ormai demoralizzata, e nella loro end zone. 8-37

Per l’ultimo possesso La Fleur manda in campo il backup quarterback, Boyle, non vuole rischiare un inutile infortunio di Rodgers alla fine di una partita già scritta, un infortunio che significherebbe la fine della stagione per i Packers, dunque spazio alla prudenza. Le due squadre rallentano e fanno sciogliere il cronometro. I 49ers stracciano i Packers 37-8.

garoppolo 49ers packers

Considerazioni

I 49ers sembrano non avere punti deboli, al momento l’unico è l’assenza del pro bowler veterano Joe Staley (tackle di sinistra), ieri sostituito da ben due giocatori, all’inizio il rookie Skule, regolarmente battuto da Za’Darius Smith, e poi da Brunskill, che fa il suo, contenendo a sufficienza i pass rusher di Green Bay; Kyle Shanahan non è il tipo che si fa scrupoli a sostituire un giocatore anche prima di metà partita se vede che gli esiti sono negativi.

L’attacco di San Francisco ha come tratto distintivo la corsa, e quando non mette in pratica questo fondamentale inganna le difese con passaggi su play action dove anche la linea offensiva vende, con i suoi movimenti, la possibilità di una corsa, non a caso questa è la situazione di gioco in cui “Jimmy G” è più efficace.

Difensivamente, come si è già ampiamente detto, i 49ers hanno fatto non uno ma tre passi in avanti, in questa stagione, classificandosi: seconda per punti concessi a partita, secondi per yard concesse a partita, primi per yard su passaggio concesse, ventesimi per yard su corsa e sono a pari merito al primo posto per sack effettuati.

Avendo costruito una linea difensiva di soli 1st round pick, riescono a portare pressione con soli quattro uomini, in fase progredita della partita i Packers mettevano un tight end o runningback ad aiutare il right tackle di riserva (il titolare Bulaga era uscito per un infortunio al ginocchio) a bloccare Bosa, ma contemporaneamente c’erano in 1vs1 elite pass-rusher quali Buckner e Armstead; inoltre, questa pressione portata costantemente con così pochi uomini, permetteva agli altri sette di concentrarsi sulla copertura; molte delle sack subite da Rodgers sono conseguite da un eccellente copertura sui ricevitori di Green Bay, così che il quarterback ex Cal è stato costretto a tenere la palla troppo a lungo.

I 49ers paradossalmente, pur con questa stagione super, sono inseguiti a una sola vittoria di distanza dai rivali divisionali Seahawks, che affronteranno ancora, a Seattle, in week 17, mentre nelle prossime giornate dovranno affrontare altre due corazzate come i Ravens e i diretti contendenti per il primo posto nella NFC, New Orleans Saints.

Per i Packers un’altra giornata nera in California, dopo la brutta sconfitta subita a Los Angeles contro i Chargers che non faranno i playoff; ieri né l’attacco né la difesa si sono presi sulle spalle la squadra, in particolare il leader maximo, Rodgers, che ha totalizzato solo 104 yds. I due Smith, Preston e Za’Darius, presi in free agency, si sono confermati due ottimi acquisti, ma ieri la secondaria non ha supportato e coadiuvato la pressione della linea di difesa.

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I Packers hanno un calendario rimanente dove l’unico avversario con un record superiore a .500 saranno i Vikings, in week 16, in quello che potrà essere uno spareggio per la NFC North. A confronto con le altre potenze di NFC e AFC, però, appaiono ancora un gradino sotto, non pienamente candidabili alla vittoria del Super Bowl.

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