NCAA Preview 2019: Big Ten – East Division

Così come l’anno scorso oltre ai preview delle squadre NFL vi proponiamo anche quelli delle maggiori conference NCAA. Seconda puntata dedicata alla Big Ten e più precisamente alla East Division della Conference. 

Per ogni College della Big Ten – East Division indichiamo ranking di preseason (Athlon Sport), Head Coach, record del 2018, le partite più interessanti, punti di forza e deboli, analisi dell’attacco, della difesa e i migliori prospetti.

Indiana Hoosiers

indiana

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Preseason Ranking: 67

Head coach: Tom Allen (3° stagione, 10-14)

Record 2018: 5-7

Partite da non perdere: at MSU (28 settembre), Northwestern (2 novembre), at Purdue (30 novembre)

Punti di forza: Il recruit degli Hoosiers di quest’anno è il 39esimo della nazione, tra i migliori della conference: è lecito dunque aspettarsi molto dal QB Jack Tuttle, freshman quattro stelle. Molto è stato investito sul coaching staff, potenziato soprattutto in attacco. Ritornano poi ben 15 titolari e la schedule infine non sembra così proibitiva.

Punti deboli: La posizione di QB apre grossi dibattiti visto che il Peyton Ramsey della scorsa annata non ha dato tutte queste garanzie. Anche l’OL è ormai un problema assodato: pochi sono i bloccanti e la protezione scarseggia.

L’attacco: Probabile che tocchi a Tuttle fare da playcaller. Il backfield vanta un buon pacchetto corridori, uno su tutti Stevie Scott che bene ha fatto nel 2018. Il reparto WR è solido ed è forse quello con meno problemi di tutta la squadra: Nick Westbrook, Miles Marshall e il TE Peyton Hendershot sono reduci da buone annate. In linea il tackle Coy Cronk e la guardia Simon Stepaniak saranno chiamati a fare gli straordinari per sopperire a certe mancanze.

La difesa: Negli ultimi anni si sono visti grossi miglioramenti in casa Hoosiers, soprattutto per quanto riguarda il front seven: il DE James Head è un ottimo pass rusher mentre il tackle Juan Harris può definitivamente emergere. Marcelino Ball è il capo della difesa, e può giocare sia da safety che da linebacker. Tra questi anche James Miller e Thomas Allen potrebbero dire la loro. La secondaria ha talento e esperienza: Bryant Fitzgerald è una safety dall’intercetto facile mentre i CB Andre Brown e A’Shon Riggins sono competenti nell’uno contro uno.

Prospetti: Jack Tuttle è una scommessa e proverà se gli scout Hoosiers ci hanno visto giusto o meno. Tra i talenti, riflettori puntati sulla secondaria e su Marcelino Ball, il miglior giocatore difensivo in casa Indiana.

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Maryland Terrapins

maryland

Preseason Ranking: 65

Head Coach: Mike Locksley (2° stagione, 1-5)

Record 2018: 5-7

Partite da non perdere: Penn State (28 settembre), at MSU (30 novembre)

Punti di forza: L’attacco dei Terrapins può fregiarsi di molto talento in tutti i reparti. Coach Locksley ha preso parte attiva nel recruit e ora può lavorare con un gruppo destinato a crescere. Il backfield fa affidamento su di una depth piuttosto invidiabile mentre il nuovo QB da Virgina Tech Josh Jackson è sicuramente un vantaggio in più per la squadra.

Punti deboli: Difesa, difesa, difesa. Maryland vedrà il ritorno di soli tre titolari; nel 2018 è stata tra le peggiori per yard concesse e i numerosi infortuni che la continuano ad attanagliare non sembrano portare buone nuove. La schedule, come se non bastasse, non è proprio delle migliori. Sarà dunque piuttosto difficile vedere un ranking positivo.

L’attacco: Il RB Anthony McFarland è la punta di diamante del reparto: il ragazzo abbina continuità di rendimento ad una certa propensione per le grandi partite contro grandi squadre. Jeshaun Jones, Dontay Demus e DJ Turner sono buone mani da affidare ai lanci di Jackson mentre la OL ha qualche prospetto interessante in Terrance Davis e Sean Christie. Buono anche il reparto specialisti, tra i migliori della conference.

La difesa: Occorrerà fare degli adattamenti se si vuol allestire una difesa quanto meno presentabile: Jordan Mosley sarà la safety leader mentre alcune reclute come Raymond Boone e Nick Cross potrebbero trovare spazio fin da subito. Il leader difensivo rimane il nickel back Antoine Brooks, All-Big Ten che giocherà linebacker nella 3-4. Il front rimane la zona più scoperta mentre il transfer da OSU Keandre Jones è un rinforzo utile ai linebacker.

Prospetti: Occhio ad Anthony McFarland: in partite di cartello ha abituato a grandi corse e azioni spettacolari. Antoine Brooks, per la sua versatilità, è però il giocatore con più fari puntati addosso.

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Michigan Wolverines

michigan

Preseason Ranking: 4

Head Coach: Jim Harbough (5° stagione, 38-14)

Record 2018: 10-3

Partite da non perdere: Notre Dame (26 ottobre), MSU (16 novembre), OSU (30 novembre)

Punti di forza: I Wolverines sono la squadra col ranking più alto dell’intera Big-Ten e, ai nastri di partenza, i favoriti della conference visti anche i cambiamenti in atto dalle parti di OSU. Patterson ritorna per il suo anno da senior e l’attacco può contare su di un pacchetto ricevitori che dovrebbe fare faville col nuovo offensive coach Josh Gattis. Inoltre, tutte le gare più importanti Michigan le giocherà ad Ann Arbor: Notre Dame, Michigan State e infine la tanto odiata Ohio State.

Punti deboli: La squadra ha perso tanti elementi chiave in fase difensiva: Winovich, Gary, Bush, Long non ci sono più e Don Brown dovrà darsi da fare per ripresentare un blocco granitico, sebbene il talento non manchi. Occhio poi al fattore psicologico: Michigan è l’eterna incompiuta degli ultimi anni e la bestia nera OSU è sempre dietro l’angolo, pronta a rovinare i giochi proprio a fine corsa.

L’attacco: Patterson ha dimostrato grandi qualità e da quest’anno giocherà con la spread option: i WR Donovan People-Jones, Nico Collins e Tarik Black saranno più coinvolti. Tra chi corre toccherà a Chris Evans prendere l’eredità di Karon Higdon ma occhio anche a Zach Charbonnet, uno dei migliori RB del recruit 2019 a livello nazionale. La OL è poderosa e conta il ritorno di tutti i giocatori più importanti: Spanellis, Steuber e Bredson, tra i tanti, offrono garanzie.

La difesa: Abbiamo parlato prima dei tantissimi addii in difesa eppure in casa Wolverines c’è modo di allestire un reparto ancora competitivo. Carlos Kemp e Aidan Hutchinson hanno enorme potenziale da uomini di linea e Josh Uche è un DE che può giocare alla grande anche in mezzo alla difesa. Tra i LB Devin Gil e Khalele Hudson dirigono l’orchestra e nella secondaria rimangono il CB Lavert Hill e il S Josh Metellus: giocatori di spessore

Prospetti: Patterson sarà probabilmente chiamato al primo giro del prossimo draft: è capace e arriva da un’annata con 22TD e 2600yards. Lavert Hill è tra i miglior CB della nazione e il suo apporto tra i DB sarà oggetto di analisi per molti scout NFL.

Michigan State Spartans

Michigan State

Preseason Ranking: 16

Head Coach: Mark Dantonio (14° stagione, 107-51)

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Record 2018: 7-6

Partite da non perdere: at OSU (6 ottobre), at UM (16 novembre), Maryland (30 novembre)

Punti di forza: I ritorni dall’infortunio del QB Brian Lewerke e di tanti altri titolari che hanno mancato la corsa stagione sono un boost non indifferente per l’attacco degli Spartans. Anche la difesa rimane solida dopo l’ottima stagione passata e potrà avvalersi delle conferme di ben otto titolari. Michigan State può essere la vera mina vagante nella conference: giocare senza troppe pressioni e riflettori addosso aiuterà.

Punti deboli: Gli Spartans sono stati piuttosto discontinui nelle recenti stagioni ed affrontare tutte le partite più importanti lontano da East Lensing, eccezion fatta per quella contro Penn State, avrà sicuramente un peso rilevante. La tenuta e affidabilità di molti protagonisti al rientro va verificata: il roster non è così profondo ed in certi ruoli mancano alternative di qualità.

L’attacco: Lewerke serve come il pane a questa squadra e affiderà i suoi lanci ai rientranti Cody White, Darrell Stewart e Jalen Nailor. Il TE Matt Dotson ha anch’esso talento mentre nel backfield ci si aspetta che qualcuno raccolga l’eredità di LJ Scott: Connor Heyward e La’Darius Jefferson sono i primi indiziati. In linea tornano sette starters tra cui i rocciosi Matt Allen e Kevin Jarvis, rispettivamente centro e guardia destra.

La difesa: Lo scorso anno fu la migliore della nazione contro le corse e il 2019 non sarà da meno: i tackle Mike Panasiuk e Raequan Williams sono fenomenali. Il DE Kenny Wilekes è stato il miglior difensore di linea della Big Ten 2018 ma torna da un brutto infortunio. Anche tra i LB c’è tanta qualità; Joe Bachie è un All-Big Ten e sarà coadiuvato da Tyriq Thompson, altro giocatore indispensabile. Josiah Scott è il CB emergente e David Dowell è S con due anni da All-Big Ten alle spalle.

Prospetti: In difesa c’è abbondanza di talenti, osservati speciali Panasiuk e Josiah Scott. Lewerke è atteso da conferme dopo il grande inizio di 2018 mentre il centro Matt Allen è tra i migliori della conference.

Ohio State Buckeyes

Preseason Ranking: 5

Head Coach: Ryan Day (1° stagione)

Record 2018: 13-1

Partite da non perdere: Penn State (23 novembre), at UM (30 novembre).

Punti di forza: A Columbus è tramontata l’era Urban Meyer ed un nuovo corso ha inizio. Ryan Day prende in mano uno dei roster più talentuosi a livello nazionale sia in attacco che in difesa. Da Georgia è arrivato Justin Fields, che un talento sicuramente lo è. Ci sono elementi di spicco in tutti i reparti e l’arrivo di di coach Jeff Hafley dai 49ers per coordinare la difesa fa ben sperare

Punti deboli: Day avrà tutta la pressione del mondo addosso: rimpiazzare Meyer (83-9) non sarà affatto facile. In difesa, soprattutto tra i linebacker, manca una certa solidità che da sempre contraddistingue OSU. I Buckeyes infine giocheranno al “The Shoe” tutte le partite di cartello tranne una, quella più importante e che verosimilmente deciderà i destini della Big Ten: il 30 novembre si va ad Ann Arbor.

L’attacco: Fields sta ancora maturando e dovrà crescere specie nel passing game, laddove invece Haskins era un portento. Al suo fianco troverà J.K Dobbins, uno dei RB più promettenti del paese reduce da un’annata con 10 TD e più di 1000 yards. Tra i WR le perdite sono ingenti: Mc Laurin, Campbell e Dixon sono andati, toccherà a K.J. Hill prendere in mano il reparto (885 yards la scorsa stagione). Gli daranno una mano Austin Mack e Chris Olave mentre tra i TE c’è abbondanza e esperienza (Hausmann e Rashod Berry). In linea i veterani Thayer Munford e Branden Bowen saranno i leader.

La difesa: Persi Bosa e Dre’Mont Jones, alla DL rimangono Chase Young (9.5 sacks di media) Tyreke Smith e Jonathon Cooper: niente male. Malik Harrison è l’unico giocatore di rilievo tra i LB, reparto che dovrà recuperare parecchi infortunati se vorrà essere competitivo. Dietro c’è una secondaria solida: Jeffrey Okudah e Damon Arnette sono ottimi CB; la S Jordan Fuller e Shaun Wade sigillano il reparto.

Prospetti: Da Justin Fields ci si aspetta che diventi uno dei QB di riferimento nel college football. Chase Young è probabilmente il miglior giocatore in rosa ma occhio anche al WR K.J. Hill, che bene ha fatto lo scorso anno.

Penn State Nittany Lions

penn state big ten

Preseason Ranking: 14

Head Coach: James Franklin (6° stagione, 45-21)

Record 2018: 9-4

Match da non perdere: Pitt (14 settembre), at MSU (26 ottobre), at OSU (23 novembre)

Punti di forza: Penn State è una squadra molto giovane quest’anno ma nonostante ciò può facilmente puntare ad un record positivo nella Big Ten e ad un bowl prestigioso. La forza è in difesa: la secondaria è tra le migliori della conference e nel front seven ci sono giocatori invidiabili. Il calendario poi, fatta eccezione per un paio di uscite toste, può dare una mano.

Punti deboli: Perdere Mc Sorley e Sanders in un colpo solo ha azzoppato l’attacco dei Nittany Lions. Il roster rimane di talento ma per lo più inesperto e discontinuo. Tutto da vedere è l’apporto che il nuovo QB, il sophomore Sean Clifford, saprà dare. Il backfield è anch’esso pieno di ragazzi giovani ed è il reparto ad oggi più debole della squadra.

L’attacco: A Clifford va lasciato del tempo così come a Ricky Slade e Journey Brown, i due RB di punta. Tra i ricevitori sono attese grandi cose da KJ Hamler (42 catches e 754 yards nel 2018) e da Jahan Dotson. Il TE Pat Freiermuth è sulla soglia di una possibile breakout season. La OL vede il ritorno di tre titolari ma deve fare i conti con l’aggiunta di qualche elemento più inesperto come il freshman LT Rasheed Walker.

La difesa: Uno dei migliori di conference nel 2018, il reparto difensivo conta Yetur Gross-Matos tra i DE, uno dei più dominanti del suo ruolo. Robert Windsor è un ottimo DT (7.5 sacks di media) mentre tra i LB Micah Parson è anch’esso tra i top e non solo della Big Ten: con Cam Brown e Jan Johnson forma un pacchetto solido. Il CB John Reid e la SS Garrett Taylor sono entrambi veterani della secondaria e saranno coadiuvati da Tariq Castro-Fields e Lamont Wade: contro il passing game si dovrebbe essere coperti.

Prospetti: Occhi su KJ Hamler: un WR esplosivo e fisico, può definitivamente consacrarsi. In difesa Micach Parson è il LB più atteso e sarà uno dei punti di riferimento della squadra.

Rutgers Scarlet Knights

rutgers big ten

Preseason Ranking: 107

Head Coach: Chris Ash (4° stagione, 7-29)

Record 2018: 1-11

Partite da non perdere: Maryland (5 ottobre), at Penn State (30 novembre)

Punti di forza: Rutgers è una delle peggiori squadre della nazione; il 2018 è stato l’anno più nero dal 2002 e verrebbe pertanto da dire che le cose non possono far altro che migliorare. Si gioca senza pressione e questo può far bene ad un ambiente che deve ancora crescere tanto. C’è del talento in difesa e nel backfield: è bene lavorare su quello.

Punti deboli: Le debolezze degli Scarlet Knights sono tante, a partire dal QB: Sitkowski si è dimostrato poco affidabile tanto da lanciare ben 18 intercetti (il maggior numero del paese). Deve assolutamente migliorare, sebbene non abbia grosse carte da giocarsi tra i WR, anch’esso tra i meno efficaci nel college football.

L’attacco: Rutgers punterà tanto sul gioco di corsa: Raheem Blackshear e Isaih Pacheco (rispettivamente 586 e 551 yards nel 2018) sono le armi migliori a disposizione. Il WR Hunter Hayek dovrà darsi da fare per sopperire a mancanze tecniche gravi dell’intero corpo. La OL vede il ritorno di tre titolari ma la protezione che sarà in grado di garantire è ancora tutta da vedere.

La difesa: La linea vede l’arrivo di qualche promessa dal recruit eppure sarà il reparto più debole ed in emergenza del lotto. Il senior Damon Haynes guiderà la secondaria da S e assieme a lui ci sarà il tanto promettente CB Avery Young. Su di lui ci sono grosse aspettative. Tra i LB Trevor Morris è il piu quotato ma il reparto rimane poca cosa.

Prospetti: Avert Young è il DB da tenere d’occhio in vista futura, mentre in attacco il RB Raheem Blackshear è forse il miglior giocatore della rosa.

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