[NFL] Preview 2014: Jacksonville Jaguars

Nessuno più dei Jacksonville Jaguars ha bisogno di riscatto. Le sole 11 vittorie raccolte complessivamente nelle ultime tre stagioni stanno trasformando la franchigia nello zimbello della Lega. Ad inizio stagione i Jags spegneranno venti candeline dalla loro prima apparizione sui campi NFL. L’occasione per rivalutarsi e tornare a essere competitivi è di quelle da non perdere.

OFFENSE

Blake Bortles JaguarsLinfa nuova e di assoluta qualità è arrivata dal ricchissimo Draft di un paio di mesi fa. A partire dal posto di comando, con il possibile e probabile futuro franchise quarterback, Blake Bortles. In lui risiedono le speranze, tanto quanto gli interrogativi, di Jacksonville. L’inesperienza ad altissimi livelli potrebbe giocare un brutto scherzo ad un giocatore ancora un poco acerbo come lui, ma i Jaguars, piuttosto che aspettare ancora per portarsi a casa prospetti già NFL-ready in altri ruoli, hanno scelto lui come bandiera per il proprio futuro. Le capacità e il talento ci sono, alle sue spalle Chad Henne potrebbe essere un mentore essenziale per crescere in fretta.

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Durante la scorsa stagione, il parco ricevitori era ridotto al minimo indispensabile. Per questo i Jags hanno usato non una, ma ben due scelte al secondo round per portare a casa un paio tra i wide receiver più ambiti rimasti nel lotto: Marquise Lee e Allen Robinson. I problemi fisici vissuti da entrambi nei minicamp hanno tolto tempo prezioso per lavorare con Jerry Sullivan su tracce e dettagli tecnici. Tutto dovrebbe comunque risolversi in tempi brevi. Lee assicurerà brillantezza offensiva, mentre Robinson stazza e potenza che mancavano nel ruolo a Jacksonville.

Il problema più serio pare essere la stabilità dell’intero reparto, mal garantita da un’offensive line ancora troppo ricca di dubbi e povera di prospetti. Zane Beadles sarà la left guard titolare, Luke Joeckel, seconda scelta assoluta nel Draft 2013, dovrebbe finalmente iniziare a dimostrare qualcosa da left tackle. Le certezze, però, finiscono qui. Austin Pasztor e Brandon Linder sul lato destro potranno rivelarsi delle sorprese tanto quanto delle delusioni. L’attacco è una scommessa dall’inizio alla fine. Se vinta, i playoff potranno presto tornare a portata di lancio.

DEFENSE

Johnathan Cyprien Jacksonville JaguarsChris Clemons, defensive end proveniente dai campioni NFL in carica, e Gus Bradley, suo passato defensive coordinator e attuale head coach a Jacksonville: un’accoppiata da 33.5 sack in tre anni in quel di Seattle. Ossigeno puro per una delle peggiori squadre nella statistica l’anno passato. Al suo fianco ecco un’altra vecchia conoscenza dei Seahawks, Red Bryant, sperando che alle sue spalle possa sbocciare finalmente il talento di Tyson Alualu, decima scelta assoluta del Draft 2010 e finora delusione del reparto difensivo. Chi ha dimostrato ampiamente il suo valore e sarà titolare inamovibile da middle linebacker è Paul Posluszny. Dal suo arrivo tre anni fa dai Bills ha sempre raggiunto la fatidica quota 100 in termini di tackle stagionali, anche se dovrà migliorare il suo apporto nella difesa sulle corse avversarie.

La vera sorpresa della scorsa stagione è stata la strong safety Johnathan Cyprien, scelto al secondo giro al Draft 2013. Ha giocato 15 partite da titolare, con oltre 100 tackle e prestazioni stellari, tanto da finire sesto tra i 25 giocatori selezionati nell’NFL Making the Leap Series. Le potenzialità per diventare un campione e l’assoluto leader difensivo tra i Jags ci sono tutte. Un’altra scommessa promettente è Dwayne Gratz, che potrebbe diventare il cornerback di punta già a partire da questa stagione, considerate le ottime performance ottenute l’anno passato. Occhio anche al rookie Aaron Colvin nel ruolo. Se a posto fisicamente potrà diventare la sorpresa difensiva di Jacksonville. Bradley, visto il suo passato ai Seahawks, dovrà fare un grande lavoro per gestire e implementare il talento di una squadra oggi finalmente a pochi passi dall’essere completa.

IN CONCLUSIONE

Se l’anno scorso il roster poteva sembrare un cantiere a cielo aperto, senza una vera e propria identità e senza possibilità di riuscita immediata, in questa stagione tutto potrebbe cambiare. Il calendario, come strength of schedule, dice che la via non sarà così accidentata. Certo, non incontrare nessuna delle finaliste di Conference della passata stagione è una bella fortuna, ma nessuna vittoria in NFL è mai scontata. Lanciarsi e dire 8-8, visti i pessimi risultati delle ultime stagioni, potrebbe sembrare follia. Stay hungry, stay foolish, diceva qualcuno. E nessuno ha più fame dei Jaguars.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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