[AAF] Week 8: Irons ai playoff e la pazzia di Singletary
Dopo una settimana segnata dalla destabilizzazione provocata dalle parole di Tom Dunston, il CEO della AAF che ha dichiarato che senza un accordo con l’associazione giocatori NFL la lega potrebbe chiudere questa settimana, a due sole giornate dalla fine della stagione regolare, i risultati di week 8 hanno dato qualche certezza in più in chiave playoff.
Dopo gli Apollos, che hanno conquistato il diritto di giocare la finale di conference in casa battendo i Memphis Express al termine di una partita pazzesca (nel senso letterale del termine), i Birmingham Irons hanno conquistato un posto ai playoff sbarazzandosi degli Atlanta Legends, ormai definitivamente fuori dalla corsa alla post season assieme a Memphis.
Grande incertezza, invece, nella Western Conference, dove Arizona sconfigge i San Antonio Commanders appaiandoli in testa alla classifica. San Diego, invece, perde l’occasione per stare attaccata alla coppia di testa tenendo ancora in gioco i Salt Lake Stallions che, battendo proprio i Fleets, restano aggrappati alla matematica, a due vittorie di distacco a due giornate dalla fine.
Orlando Apollos – Memphis Express = 34-31
Dopo aver staccato il biglietto per i playoff la scorsa settimana, gli Orlando Apollos conquistano il diritto di giocare la finale di conference in casa battendo i Memphis Express, ma che fatica!!!
Dopo aver lanciato il primo intercetto della stagione solo due settimane fa, Garrett Gilbert ne lancia addirittura due (più un terzo annullato da una penalità), ma alla fine riesce, per il rotto della cuffia, a portare i suoi alla vittoria dopo una partita dal finale pazzesco. Sembrava tutto ormai scritto fin dall’inizio, con gli Apollos che sembravano controllare tranquillamente gli Express, che perdevano Johnny Manziel per una sfortunata concussion, L’ex Heisman Trophy lanciava un intercetto in end zone e cercava di andare al placcaggio del ritornatore buttandoglisi tra i piedi. Veniva però colpito accidentalmente ma con violenza da un suo compagno di squadra che, nel tentativo di saltarlo, gli rifilava un calcione sul casco, mettendo così fine alla partita (e, forse, alla stagione) di Manziel.
In vantaggio 22-9 a metà del terzo quarto, gli Apolos subivano un touchdown che portava il punteggio sul 22-17 e dava nuove speranze a Memphis. A fine terzo quarto, Gilbert subiva un tremendo sack e perdeva la palla, che veniva recuperata e riportata in touchdown da Gates, portando Memphis in vantaggio 23-22. Il quarto quarto sembrava sancire il successo di Memphis, che allungava grazie alla segnatura di Byrd su passaggio di Silvers. La trasformazione da due portava Memphis avanti 31-22, ed alla ripresa del gioco Gilbert veniva intercettato da Bonds che riportava l’ovale fin sulle 21. L’intercetto era però annullato da una penalità per difesa illegale, dal momento che Memphis mandava in rush un uomo in più rispetto ai cinque permessi dal regolamento AAF. Orlando ringraziava e, poche azioni dopo, Gilbert trovava Johnson in touchdown riducendo a tre i punti di scarto con poco meno di cinque minuti da giocare.
Su un quarto e sette, il punter degli Express maneggiava maldestramente un pallone provocando un fumble, che veniva ricoperto sulle proprie 26, dando così a Orlando l’occasione che aspettava su un piatto d’argento. A questo punto scattava il neurone impazzito di Mike Singletary, che entrava in campo durante un’azione, beccandosi così un comportamento antisportivo che piazzava la palla sulla una yard. Da lì, Smith sfondava per il touchdown della vittoria. Sulla trasformazione si accendevano risse e scaramucce, come durante tutti i due minuti finali. Gli Express buttavano ogni velleità di rimonta facendosi intercettare a metà campo e permettendo quindi ad Orlando di portare a casa la partita.
San Diego Fleet – Salt Lake Stallions = 3-8
San Diego doveva vincere per restare in scia del duo al commando, ma anche Salt Lake aveva un solo risultato utile per poter ancora sperare in un posto in finale di conference. Alla fine sono gli Stallions ad esultare, ma per entrambe le squadre, ora, la via alla post season è appesa davvero ad un lumicino, poiché mancano due partite al termine ed entrambe hanno due vittorie di svantaggio rispetto a San Antonio ed Arizona. La partita non ha offerto grosse emozioni., I due quarterback Bercovici e Woodrum hanno lanciato entrambi due intercetti senza mettere a segno touchdown, ed anche il gioco di corsa è stato pessimo (per San Diego) o comunque deficitario (per Salt Lake). Alla fine chi ha lavorato di più sono stati i due punter, autori di sette calci a testa. San Diego ha accumulato ben sei three and out e soli due drive oltre le cinque azioni, mentre un po’ meglio è andata per Salt Lake, con sei trhee and out ma ben quattro drive un po’ più sostenuti.
Gli Stallions sono andati in vantaggio nel secondo quarto con una corsa di Bouagnon trasformata da Leslie, mentre San Diego ha accorciato nel quarto periodo grazie ad un field goal di Hageman da 29 yard che ha lasciato tutti un po’ perplessi. E’ vero che mancavano ancora 10 minuti e 45 al termine della partita, ma in un incontro in cui segnare sembra un’impresa, avere la palla sulle 11 con un quarto e sette potrebbe anche far venire voglia di andare per il bersaglio grosso.
San Diego ha comunque avuto l’opportunità di vincere la partita durante gli ultimi due minuti durante i quali Bercovici ha portato l’attacco di San Diego dalle proprie 13 alle 30 avversarie, da dove, però, ha lanciato l’intercetto che ha chiuso definitivamente la partita.
Atlanta Legends – Birmingham Irons = 9-17
Dopo gli Orlando Apollos, questa settimana tocca ai Birmingham Iron staccare il biglietto per i playoff, anche se valgono sicuramente una trasferta, poiché gli Apollos hanno contemporaneamente conquistato la Conference con la loro vittoria contro gli Express. Con Luis Perez di nuovo al timone dell’attacco in maglia nera ma totalmente improduttivo (solo 10/24 per 65 yard il suo misero bottino settimanale), Birmingham deve affidarsi al gioco di corsa ed al solito Trent Richardson per piegare gli Atlanta Legends, che inseguivano un ultimo disperato tentativo di non essere matematicamente tagliati fuori da un posto ai playoff. Atlanta, diversamente da Birmingham, cambiava di nuovo quarterback, rimettendo Matt Simms al posto di Murray, ma la mossa non dava i frutti sperati, e dopo un insignificante 13/22 per 135 yard, Murray riprendeva il suo posto dietro al centro, ma nemmeno lui riusciva ad invertire la direzione di una partita che, dopo il field goal iniziale di Koo, era andata sempre peggio per Atlanta.
Koo e Novak si scambiavano field goal per tutta la partita, ma la differenza nel punteggio, per Birmingham, la faceva il touchdown messo a segno da Richardson a metà del secondo quarto con una corsa da 2 yard. La trasformazione di Perez per Patton definiva gli otto punti di scarto del risultato finale. Da segnalare l’eccellente prestazione di Luc, per Atlanta, autore di nove placcaggi e tre sack, purtroppo per lui non sufficienti a garantire una vittoria alla sua squadra.
Arizona Hotshots – San Antonio Commanders = 23-6
Arizona è decisamente “hot”, in questa seconda parte di stagione. Scrollati di dosso i problemi riscontrati dopo la terza giornata, ha ripreso a marciare a tappe forzate verso il titolo di Conference, prenotato prepotentemente con la vittoria di questa settimana contro i lanciatissimi San Antonio Commanders. Wolford completa 17 passaggi su 23 per 216 yard ed un touchdown da 58 yard per Ross, uno dei migliori ricevitori della lega, mentre il suo collega in maglia rossa Williams, pur con lo stesso numero di tentati e completi si deve accontentare di 130 yard e tre sack.
Arizona mette subito le cose in chiaro andando sul 15-0 gi- nel secondo quarto, grazie al passaggio di Wolford per Ross di cui abbiamo appena detto, al field goal di Folk ed alla corsa di Cook. A questa tripletta di segnature i Commandos rispondono con i soli due field goal di Rose, che saranno anche le uniche segnature della giornata.
Sarà ancora Cook, nel quarto periodo, a violare l’end zone di San Antonio, e la trasformazione di Hamlett, su passaggio del solito Wolford, fisserà il punteggio sul 23-6 finale, che va a determinare una situazione fluida ma quasi delineata nella Western Conference. Arizona e San Antonio paiono favorite per i playoff, con due vittorie di vantaggio su Salt Lake e San Diego.