[AAF] Week 7: Apollos ai playoff
Con l’esordio di Johnny Manziel i Memphis Express ritrovano la vittoria, anche se a guidarli all’upset in overtime contro gli Irons c’è Brandon Silvers, e mentre gli Orlando Apollos si riprendono dalla prima sconfitta stagionale strapazzando gli Atlanta Legends e qualificandosi per i playoff, i San Antonio Commanders emergono come la squadra più in forma del momento. I Texani vincono la quarta partita di fila e sono ad un passo dai playoff, trascinati dai trentamila e più che affollano sempre gli spalti dell’Alamodome in occasione delle loro partite, ed ingolositi dal fatto che la AAF ha deciso di spostare la sede della finale da Las Vegas a Frisco, Texas. Una perdita secca di quasi quindicimila posti allo stadio, ma la quasi certezza di avere un tutto esaurito, soprattutto se San Antonio dovesse essere una delle due finaliste.
Infine, Arizona mette una partita di distanza tra sé e San Diego e resta in vantaggio di un’incollatura nella corsa per il secondo posto ai playoff.
San Antonio Commanders – Salt Lake City Stallions = 19-15
Prova di forza dei Commanders, di fronte a più di trentamila spettatori, un numero che inizia ad essere un’abitudine all’Alamodome. San Antonio vince la sua quarta partita di fila e si porta in solitaria in testa alla Western Division, in quella che sembrava essere una partita dominata dalle difese.
Tre field goal di Bertolet per gli Stallions, uno di Rose ed un touchdown di McKay per San Antonio, e dopo tre quarti il punteggio era bloccato sul 9-9, con San Antonio costretta anche a rinunciare al suo quarterback titolare Logan Whiteside. Il suo sostituto, Marquise Williams, entrava in campo principalmente per consegnare la palla per le corse di Trey Williams, ma quando tentava un passaggio era un buon swing sempre per Trey Williams, che rompeva la parità nel quarto periodo. La trasformazione da due riuscita diventava fondamentale quando, a poco meno di due minuti dal termine, gli Stallions si rifacevano sotto varcando la end zone con Terrel Newby, ben imbeccato da Woodside. Sulla trasformazione decisiva per mandare la partita in overtime, Woodside si faceva però intercettare da De’Vante Bausby, che riportava l’ovale per 99 yard dando due punti e la vittoria alla propria squadra.
Memphis Express – Birmingham Iron = 31-25 (OT)
La partita tra Iron ed Express sembrava non avere storia. Gli Iron cercavano il biglietto per i playoff assieme ad Orlando, ma la sconfitta siubita nel primo overtime della storia della AAF fa sì che debbano pazientare ancora almeno una settimana prima di poter cantare vittoria, anche se la forsa di Atlanta e Memphis (al di là di questo exploit) non sembra essere tale da poter insidiare il secondo posto di Birmingham. Tutti a parlare di Manziel, questa settimana a Memphis, ma coach Singletary aveva già chiarito che lo starter sarebbe stato Silvers, e così è stato.
L’inizio della partita sembrava essere tutto favorevole a Birmingham che, con un Luis Perez di nuovo in splendida forma (16/37 per 235 yard e 2 TD – non inganni la percentuale di completi, caratteristica del fatto che Perez cerca spesso il profondo), portava gli Iron davanti di 11 punti a metà del terzo quarto.
Era il momento del tutto per tutto, e Singletary ricorreva a Johnny Football , ma dopo un three and out al suo primo drive, ci voleva un big play dello special team per iniziare la rimonta di Memphis. Un ritorno da 50 yard da parte di Bonds di un punt bloccato, riportava sotto gli Express, ma non era abbastanza. Gli Iron mettevano a segno un altro touchdown con Saxton per riportarsi ad 11 punti di vantaggio, e Memphis poteva rispondere solo con un field goal di MacGinnis a 4 minuti dalla fine. Rientrava Silvers, ed era la mossa vincente.
Silvers partiva dalle proprie 32 e portava Memphis a segnare il TD del pareggio (con la trasformazione da due) con l’ex Seamen Reece Horn (nell’immagine di copertina), che riceveva in end zone un pallone da Silvers a 24 secondi dal termine.
L’overtime, che in AAF prevede un possesso a testa dalle dieci yard finchè, a parità di possessi, una squadra non ha segnato più punti dell’altra, vedeva Birmingham in attacco per prima, ma Perez collezionava tre incompleti ed un sack, mentre SIlvers trovava Williams in end zone al secondo tentativo per i sei punti della vittoria.
Orlando Apollos – Atlanta Legends = 36-6
Gli Orlando Apollos rimediano alla grande alla prima sconfitta stagionale, ottenendo la qualificazione ai playoff con tre giornate di anticipo grazie ad una splendida prestazione di Garrett Gilbert (19/23 per 217 yard e 1 TD) e di tutto l’attacco, che sommerge gli Atlanta Legends sotto 36 punti. Assolutamente inarrestabile il runningback De’Veon Smith che, alle sole 40 yard guadagnate, accoppia però ben tre segnature.
Per Atlanta l’effetto Murray sembra ormai svanito, tanto che nel secondo tempo, dopo il secondo intercetto consecutivo, è rientrato in campo Matt Simms, che aveva perso il posto in favore di Murray in week 4. Il problema di Atlanta è l’attacco, incapace di segnare punti, ma anche una difesa troppo porosa che subisce costantemente i quarterback avversari.
Arizona Hotshots – San Diego Fleet = 32-15
Gli Hotshots sembrano tornati quelli di inizio stagione, soprattutto grazie ad un Wolford di nuovo decisive. Non solo un 15/19 per 212 yard e 2 TD (con 1 intercetto) per il quarterback di Arizona, ma anche una corsa in touchdown da 35 yard a sei minuti dalla fine che chiude la porta in faccia a San Diego.
Per i Fleet non basta, invece, uno strepitoso Nelson Spruce, che riceve 12 palloni per 146 yard diventando il primo ricevitore della AAF con più di 10 ricezioni in partita, ma non riesce a portarne nemmeno uno nella end zone avversaria. Ancora una partita a due facce per il quarterback di San Diego Bercovici, capace di guadagnare 310 yard su passaggio ma anche di lanciare due intercetti nei momenti meno opportuni.
La prossima settimana Arizona andrà all’attacco di San Antonio per cercare un posto ai playoff, ma un’eventuale vittoria degli Hotshots potrebbe proprio fare il gioco dei Fleet che, chiamati alla vittoria contro gli apparentemente non irresistibili Salt Lake Stallions, potrebbero rientrare a pieno titolo nella corsa a tre per i due posti in semifinale.