[NFL] Week 4: Tanto rumore per nulla (Buffalo Bills vs Green Bay Packers 0-22)

Tra i tanti risultati inaspettati di week 3 di una settimana fa, forse uno fra tutti ha stupito e fatto parlare tanti tifosi della NFL. Quando a Minnesota, infatti, nell’inospitale casa dei vichinghi, i Buffalo Bills hanno trasformato una partita che doveva essere “agevole” per i padroni di casa, in un vero e proprio incubo per tutti i tifosi dei Vikings, in molti hanno iniziato a rivalutare le qualità e le possibilità della squadra di Buffalo.

D’altronde quando batti con uno schiacciante 27-6 in casa loro una delle squadre più solide della NFL e considerata tra le contender per questo Super Bowl, qualche attenzione in più la attiri.

Chi sono davvero i Bills?

Dopo la grande impresa, era normale quindi aspettarsi in questa week 4 che i Buffalo Bills mettessero in difficoltà i Green Bay Packers, una squadra sicuramente di altissimo livello, ma che ha mostrato decisamente qualcosa che ancora non funziona in queste prime settimane di stagione.

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E invece non è così, non è per niente così. Perché i Buffalo Bills visti contro Minnesota sembrano un ricordo lontanissimo, mentre quelli che scendono in campo a Green Bay collassano su tutti i fronti, tornando a casa con una pesantissima sconfitta di 0-22.

Questa volta non c’entrano le magie di Aaron Rodgers che, anzi, gioca bene ma non è in una delle sue partite migliori, con alcuni lanci leggermente imprecisi e troppo frettolosi, peraltro spesso aggravati da drop clamorosi da parte di Geronimo Allison e gli altri ricevitori. Non c’entrano neanche gli arbitri questa volta o gli infortuni, visto che anche Lesean McCoy ritorna in campo con i Bills dopo l’assenza della scorsa settimana.

Josh Allen Bills Packers

La realtà è che i Bills visti contro Green Bay, non solo sono sembrati lontani anni luce da quelli visti soltanto una settima prima, ma non sono nemmeno mai stati in grado in tutta la partita anche solo di dare l’impressione di potersela giocare.

Lo evidenziano i 22 punti subiti, contro un attacco buono, ma non proprio in una giornata stellare e che smette di giocare per quasi tutto il secondo half. Troppo spesso per privilegiare i blitz verso Aaron Rodgers, peraltro spesso poco incisivi, la difesa dei Bills si dimentica totalmente dei target verde-oro che si ritrovano a ricevere i lanci del QB di Green Bay praticamente indisturbati e con la possibilità di guadagnare molte yards after catch.

Allo stesso modo, il front 7 non se la cava per niente bene contro un running game dei padroni di casa insospettabilmente prolifico, con Aaron Jones, Jamaal Williams, Ty Montgomery  e lo stesso Aaron Rodgers che chiudono complessivamente a 141 yards corse.

Ma la cosa più preoccupante della partita dei Bills è che proprio quella difesa, che ha concesso 22 punti ad un attacco che ha giocato solo metà partita, è stata di gran lunga il reparto migliore per tutto il match.

Se infatti per la defense è stata una serata no, per l’attacco di Buffalo è stato un vero e proprio incubo, soprattutto per il rookie quarterback Josh Allen, complice anche una difesa verde-oro aggressiva e quasi perfetta.

Il numero 0 nei punti segnati parla chiarissimo riguardo alla prestazione offensiva dei Bills e le statistiche del giovane quarterback anche. Dopo l’ottima prestazione contro Minnesota, la notte di Green Bay è un vero e proprio inferno per Allen che, complice anche una OL a dir poco in difficoltà, viene sackato ben 7 volte e chiude la partita con 2 intercetti.
Per tutto il match, il quarterback di Buffalo è incapace di muovere la catena e portare anche solo in zona field goal i suoi, ma non è certo il solo a deludere, vista la prestazione della linea offensiva, appunto, e considerate le 39 yards corse in tutto il match dal duo McCoy e Ivory. Quando si dice una serata no.

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Si può fare meglio di 0-22?

Dall’altra parte invece, per quanto riguarda i padroni di casa, sono state tante le cose positive, ma guai a parlare di partita perfetta.

Tra i “valori” della serata infatti c’è senza dubbio la grande prestazione difensiva che ha permesso di lasciare a secco gli avversari, mostrandosi a tratti davvero insuperabile. In questo reparto ciò che più ha fatto brillare gli occhi ai tifosi Packers è stata sicuramente l’ennesima prestazione convincente del rookie-duo Jackson – Alexander, sempre incisivi e attenti in copertura e sempre più al centro dei piani di Mike Pettine.

Ma se la difesa ha stupito, portando a casa vittoria e uno shutdown che può dare tanta fiducia al reparto, in attacco i Packers non hanno del tutto convinto e, bisogna ammetterlo, quest’anno non è la prima volta.

Packers Bills

C’è stato sicuramente tanto di positivo, come il ricco (e insolito) uso di running-plays che hanno fatto male alla difesa dei Bills. Tuttavia, forse anche complice il largo vantaggio, l’attacco dei Packers si è totalmente spento nel secondo half, senza riuscire a mettere punti e commettendo molti, forse troppi errori.

Tra questi spiccano i 3 drop di Geronimo Allison, che seguono a ruota i 3 di Randall Cobb della scorsa partita; ma aldilà degli errori dei singoli, l’offense di Green Bay ha decisamente prodotto troppo poco se si considerano tutte le possibilità che un’ottima difesa come quella di domenica gli ha fornito.

Quello che conta in fondo è pur sempre la vittoria, e quella è arrivata con una discreta facilità, ma Mike McCarthy dovrà per forza inventarsi qualcosa di più delle solite chiamate in futuro, perché non ci sarà sempre di fronte una squadra-zombie come i Bills di Week 4.

Gli stessi Bills invece, dovranno ripartire, ma dovranno farlo da quello che si è visto nell’ottimo match di week 3 contro Minnesota, dimenticandosi questo brutto incubo il prima possibile.

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