[W08] Atlanta Falcons vs New Orleans Saints

nflAtlanta Falcons – New Orleans Saints 27 – 35

I Saints sono ancora imbattuti. La notizia è che però, quando sembrano attaccabili, succede sempre qualcosa che ci fa rimangiare il classico “Si possono battere!”.
Le prestazioni offensive si sono stabilizzate su un livello alto ma non quanto quello delle prime uscite. Però il running game è ora il quarto della lega e batte l’attacco aereo.
La linea offensiva inizia a scricchiolare, ma le secondarie esprimono tutto il loro talento in modo continuo, con Darrenn Sharper e Jabari Greer sugli scudi.
Insomma, si toglie da una parte ma si aggiunge da un’altra. E nella schedule rimanente restano solo due grossi matchup, a fianco delle due partite contro Carolina e Tampa Bay, quantomeno abbordabili.
Il Monday Night dell’ottava settimana inizia subito a gettare ombre su New Orleans, città in cui si svolge, soprattutto quando Thomas DeCoud, astro in rapidissima ascesa nelle ultime settimane, sacka Drew Brees e crea il fumble che, ricoperto da un compagno, dà il 14 a 7 nel primo quarto ai Falcons.
Le corse funzionano sia da una parte che dall’altra, con Michael Turner straordinario, e la partita è oltremodo piacevole tra due compagini giovani e spettacolari.
Il secondo parziale però cambia le carte in tavola: Brees trova prima Marques Colston, poi Robert Meachem e Devery Henderson. Costruisce due drive vincenti, mentre forse Atlanta risente dell’infortunio di Curtis Lofton, leader del team, che sulle prime sembra grave.
Sul 21 a 14 per i Saints succede l’irreparabile. Matt Ryan, in totale declino, forse il primo vero della sua carriera, cerca Roddy White, ma Greer capisce tutto e ritorna l’intercetto in meta. E’ la giocata della partita, quella del 28 a 14 e della vittoria numero 7 per la squadra di Sean Payton ed un’ipoteca enorme sul titolo divisionale.
Nella seconda metà partita Atlanta ci prova, e Ryan troverà White, sempre più decisivo per il destino dei suoi, per il guadagno da 68 yarde che sul piano teorico rimette la partita in discussione. Ma, dopo l’ulteriore field goal di Jason Elam che riduce lo scarto a 4 punti, New Orleans gioca un drive metodico, come quelli che si giocano a partita appena iniziata, per portare in zona di meta Pierre Thomas. E’ forse questa la prova di solidità finale dei Saints. Dopo 6 partite e mezzo, vittorie contro Giants, Jets e Eagles, aver segnato più punti di tutti, finalmente sappiamo che i Saints non sono un fuoco di paglia, che possono vincere anche in condizioni difficili applicando metodi semplici.
La proporzione tra corse e passaggi è di 1 a 1, tranne nei terzi down. Lì il QB prende possesso della situazione. C’è ancora spazio per affidarsi al talento, per la migliore squadra della lega.
I Power Ranking sono concordi nel dare la prima piazza a New Orleans; in effetti, non c’è nessuna squadra della lega che batterebbe i Saints.
E se staranno lontani da infortuni, e visti i passaggi a vuoto delle altre potenze, il credito potrà addirittura crescere. Le distanze finali si riducono a 7 punti, quando Atlanta decide di calciare e cercare l’onside kick. Il tentativo riesce, ma l’ultima cannonata di Matt Ryan finisce nelle mani di Sharper, leader della lega per intercetti. 35 a 27 finale, che rispecchia i valori in campo e, paradossalmente, solleva i Falcons, reduci da due bruttissime prestazioni, ma che nel Monday Night hanno trovato risorse per impensierire i capoclassifica.
Merchandising Merchandising

Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

Articoli collegati

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.