[Wild Card] Packers vs Eagles

nfcIl modo in cui Green Bay e Philadelphia sono arrivati alla loro sfida di Wild Card di domenica è tanto impreparato quanto poteva essere difficile qualsiasi pronostico. Green Bay ha decisamente le stigmate di chi prima o poi riporterà in Winsconsin il trofeo dedicato a chi ha ‘creato’ la franchigia, ma Philadelphia possiede un potenziale offensivo come mai visto prima nella lega. Se aggiungiamo i problemi dei Packers relativi alle corse e quelli di Philadelphia, che raramente riesce a prevalere su difese dalle grosse individualità, un pronostico di “1X2” calzava a pennello.
è andata proprio in questo modo, con Michael Vick che si è giocato l’ultimo passaggio della stagione della sua rinascita in modo quantomeno dubbio, consegnado la vittoria ad Aaron Rodgers e compagni, che andranno ad Atlanta in un rematch succulento nel prossimo weekend.
Proprio il QB dei gialloverdi, in trasferta, era l’osservato speciale. Sarebbe riuscito per la prima volta in carriera a vincere nei Playoff? A packersgiudicare dal primo tempo, avrebbe avuto tutte le possibilità di questo Mondo.
Philadelphia, nel primo e secondo quarto, semplicemente non avanza. Vick è costantemente sotto pressione, e la sua linea non sa come comportarsi con Clay Matthews a minacciarla. L’unico modo di ottenere posizioni di campo favorevoli ed attentare alla Red Zone avversaria è solo quello di sedersi nella shotgun ed affidarsi a Jason Avant, sugli scudi a causa di un brutto infortunio per DeSean Jackson, costretto alle cure dello staff medico per una orribile distorsione alla gamba sinistra e che starà fuori per larghissimi tratti del confronto. Ad ogni modo gli Eagles, quando David Akers mette a segno il primo field goal della serata, sono già sotto 14 a 3.
Dall’altra parte del campo, infatti, Green Bay non soffre di ansia da prestazione, dopo essere stati altalenanti per tutta la stagione, e mette a segno due touchdown, uno con Tom Crabtree e l’altro con James Jones, segnature che portano Rodgers sul tetto dela classifica dei QB con piu` TD nelle prime due partite di Post Season. Bypassando l’inutilità di tale statistica, possiamo però tranquillamente affermare che Philadelphia è tornata negli spogliatoi totalmente annichilita, sotto nel punteggio, nel gioco e nella fiducia, mentre Green Bay lo ha fatto con supponenza, senza sfruttare gli ultimi secondi di tempo a sua dsposizione, ma soprattutto con un arma in piu`, inaspettata da chiunque. James Starks, prodotto di Buffalo e scelto nel sesto giro dai Packers per rimpolpare un backfield segnato da sfortuna ed inaffidabilità, ha corso 23 volte per 123 yarde, nuovo record per un rookie dei Packers in Post Season, permettendo ai grossi nomi dell’attacco di avere piu` spazio per mettere a segno le loro ricezioni, e muovere costantemente la catena.
Se avete già visto qualche partita in vita vostra saprete già come è andata al ritorno in campo. Rodgers cerca, su un secondo e due, Donal Driver sul profondo,e non appena il passaggio viene droppato, Andy Reid ordina il blitz. La palla sfugge al QB e Juqua Parker lo recupera. C’è eaglesimprovvisamente nuova vita per Philly, che segna con Vick nella shotgun ed Avant a ricevere il passaggio.
Quando Green Bay si ritrova avanti di una sola segnatura dopo aver sostanzialmente dominato il primo tempo, ricomincia con il gioco conservativo, ed i risultati si vedono. Ancora Starks ammassa yarde, ed il cronometro viene controllato dagli ospiti per piu` di sette minuti prima che Brandon Jackson si prenda il suo down di notorietà all’interno della partita segnando il punto del 20 a 10 prima che Mason Crosby metta il punticino che separa le due squadre di due realizzazioni.
La partita è finalmente vibrante. Tre penalità per Winston Justice in due azioni sembrano rompere le uova nel paniere di Philadelphia, che però si riprende e continua ad avanzare fino al secondo field goal sbagliato nella partita di David Akers. Ma ormai Jackson è tornato, ed anche se corre zoppicando corre molto forte. Ancora una volta i difensori in nero e verde arrivano nel backfield, forzano gli avversari al punt, e nell’ultimo parziale sfruttano tutte le armi aeree a loro disposizione, tornano in End Zone con una corsa del loro QB rinato e si riportano ad una segnatura di distacco. La conversione da due punti non riesce, e sono quindi costretti a segnare ancora un touchdown. Prima rimane da fermare l’attacco di McCarthy. Detto, fatto.
Utilizzando due timeout ed effettaundo un altro sack su Rodgers, i padroni di casa si ritrovano palla in mano,a due minuti dalla fine e a 60 yarde dal successivo turno da consumarsi a casa dei Bears. DeSean Jackson prende le prime 30 in un baleno, attraversando il campo in un andatura che non gli appartiene ma che non sacrifica lo spunto che lo rende il fenomeno di atletismo che è. Ma potrà terminare in questo modo la favola dell’ex carcerato Vick, dalle stelle alle stalle ed alle stelle ancora, con il drive che manda in visibilio il packersLincoln Financial Field ed a casa una delle compagini da tutti additata come possiible vincitore del Vince Lombardi Trophy?
No, in questo caso, e purtroppo per i tifosi degli Eagles, no. Il football non ci regala un’altra grossa favola sportiva, un’altra grossa occasione per romanticheggiare sullo sport e sulla vita. Nella notte della Pennsylvania a brillare sono i Packers, perchè Vick è tornato da troppo poco ed è integrato da troppo poco tempo nel sistema decennale di Reid per giostrare nel migliore dei modi il drive che renderebbe questo Wild Card Playoff leggenda. Il suo ultimo lancio non è per LeSean McCoy, Jeremy Maclin o Jackson, ma per il rookie Riley Cooper, e Tramon Williams raccoglie l’ultimo alloro di una stagione da incorniciare saltando davanti ad esso e rubando la ribalta alle aquile ed al loro significativo skipper.

E’ l’intercetto che chiude un anno galvanizzante per gli Eagles, che si sono ritrovati a cullare sogni di gloria non aspettati, ma che si sono lasciati scappare grosse occasioni, come quella contro i Vikings di qualche settimana fa. La scelta sul destino della franchigia, quantomeno quello a breve termine, ce l’ha proprio il numero 7. Da molti data per scontata, la sua firma non lo è, come lui stesso ha ammesso; sarebbe proprio un bel modo di rovinare tutto non firmare per la squadra che, appena fuori, gli ha messo una palla in mano e dato tanta fiducia. Con la squadra che ha per le mani, e che ora lo aspetta, può ritornare tranquillamente ai Playoff nel 2012.
Per quanto riguarda i Packers, essi possono arrivare ovunque vogliano. E se i Falcons non riusciranno a fermare il prodigioco Starks, i grossi riconoscimenti potrebbero arrivare molto prima di quanto si pensi.

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Dario Michielini

Segue il football dagli anni 90, da quando era alle elementari. Poi ne ha scritto e parlato su molti mezzi. Non lo direste mai! "La vita è la brutta copia di una bella partita di football"

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