2018 NFL Mock Draft – Prima edizione

Amici e amiche dello sferoide prolato, benvenuti al primo mock draft di Huddle Magazine per la stagione NFL 2018. Come forse già sapete, il mock draft è la previsione delle selezioni, da parte delle squadre NFL, dei migliori giocatori provenienti dal college, al prossimo draft che si terrà dal 26 al 28 aprile 2018 al AT&T Stadium di Arlington, Texas.

Dopo aver iniziato a presentare i giocatori in uscita dal college con le nostre schede de “La Strada verso il Draft”, non potevamo sottrarci al gioco più divertente della off-season (assolutamente non attendibile) chiamato Mock Draft!

Per ogni scelta descritta in seguito, cercheremo di giustificarla partendo da una breve analisi della necessità della franchigia, per descrivere poi pregi ed eventuali difetti del giocatore scelto.

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A causa di precedenti scambi di giocatori e contropartite, nell’ordine che seguirà, ci sono 2 squadre senza una scelta del primo turno: Houston Texans e Kansas City Chiefs.

Quest’anno ci sarà una squadra in particolare che dominerà la scena, i Cleveland Browns, con 12 scelte in totale di cui 5 nei primi due round di scelte. Purtroppo, visto cosa è successo in passato, resta il dubbio che ancora una volta i Browns non abbiano la capacità di saper scegliere giovani reclute di talento ed impegno. Questa premessa è doverosa per capire cosa succederà alla prima scelta assoluta, ove i Browns sono “on the clock”:

1° pick: Cleveland Browns

Saquon Barkley – RB, Penn State

5-11, 230lb (180cm, 104kg)

Questa scelta è da intendersi come “miglior giocatore a disposizione” (BPA – Best Player Available). Sappiamo che Cleveland deve assolutamente migliorare l’attacco, in particolare nella qualità del gioco aereo. Per la scelta di WR e QB l’esperto neo-GM dei Browns, John Dorsey, si rivolgerà sicuramente al mercato dei free agent, per il quale i Browns hanno un enorme spazio al tetto salariale. Sul gioco di corsa, il nuovo offensive coordinator Todd Haley potrà contare sul giovane Barkley per corse alternative a quelle di Isaiah Crowell, il quale ha corso una media di 780 yard a stagione negli ultimi 4 anni ed ora è free agent in attesa di rinnovo.

Saquon Barkley  esce dal college come Junior, ed in tre anni ha portato palla per 3843 yard e segnato 43 TD su corsa e 10 su passaggio. E’ particolarmente veloce ed abile nei cambi di direzione, e può essere utilizzato per giocare una maggiore varietà di formazioni offensive. Barkley si è distinto non solo per i record statistici, ma anche per la sua etica del lavoro in allenamento.

2° pick: New York Giants

Sam Darnold – QB, USC

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6-4, 220lb (193cm, 99kg)

Sappiamo che i Giants hanno disperato bisogno di migliorare il gioco sulle corse e sarebbe veramente troppo facile prendere un running back alla seconda scelta assoluta. Tuttavia non può sfuggire al front office, che a differenza del passato, quest’anno c’è un ampia scelta di giocatori in quel ruolo e tutti di ottimo livello; si potrà quindi scegliere un buon running back anche al secondo giro. La priorità vera per i Giants quest’anno, è trovare l’eventuale successore di Eli Manning.

Sam Darnold è molto giovane, è un Sophomore che ha giocato solo 2 anni al college; prenderlo al draft alla 2° scelta assoluta è un grosso rischio, tuttavia si è rivelato un talento notevole, lanciando 7729 yard e 57 TD, con una percentuale di lancio del 64.9% e 8.5 yard/lancio con 22 intercetti (153,7 Rate). Ha dimostrato qualità di leadership ed estrema precisione di lancio, sia dentro che fuori dalla tasca, ma deve ancora maturare completamente ed imparare bene i trucchi del mestiere, come saper lanciare un incompleto prima di prendere un sack, con conseguente perdita di yard. Fare il back-up di Eli Manning per un anno, può fargli un gran bene.

3° pick: Indianapolis Colts

Bradley Chubb – DE, North Carolina State

6-4, 275lb (193cm, 124kg)

I Colts sono reduci da un cambio di staff tecnico abbastanza travagliato. Sperando nel rientro del QB titolare Andrew Luck, a risollevare le sorti dell’attacco, la difesa potrebbe subire una trasformazione con il passaggio da uno schema 3-4 ad una formazione 4-3; ciò richiede l’innesto di un nuovo Defensive End, ed il senior di N.C. State sembra pronto per un posto da titolare. Al college ha dimostrato regolarità ogni anno nella produzione di tackle (198 totali in 4 anni) e sack (25 totali in 4 anni). Vederlo giocare a football sembra che si diverta molto nel ruolo di “cacciatore di taglie”; è un edge molto veloce allo snap, è agile e cerca di sfuggire al blocco per non farsi incatenare dal tackle avversario, così le sue lunghe braccia arrivano spesso sul corpo del QB; Tuttavia, in questa sua tecnica di caccia, tende a volte a perdere di vista il portatore di palla.

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4° pick: Cleveland Browns (via Texans)

Derwin James – DB, Florida State

6-3, 211lb (190cm, 95kg)

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Dopo la prima scelta assoluta, Cleveland deve aggiungere talento anche alla difesa ed in particolare alle secondarie. Darwin James si presenta al draft dopo l’anno da junior, avendo perso quasi tutto il secondo anno da sophomore per una lesione laterale sinistra del menisco. Considerato uno dei difensori più promettenti fin dal primo anno, non ha deluso le aspettative collezionando 186 tackle, 3 intercetti, 15 deviazioni e 2 fumble forzati, in 26 partite giocate e meritando varie onorificenze First Team All-American un po’ da tutti gli osservatori. Giocatore dal temperamento di leader assoluto nello spogliatoio è dotato di un atletismo di altissimo livello ed è estremamente versatile. Può essere schierato ovunque sul campo, ed in fase difensiva non cerca solo il placcaggio, ma anche il turnover. E’ molto giovane e talentuoso, ma ha poca esperienza e ancora margine di miglioramento.

5° pick: Denver Broncos

Quenton Nelson – OG, Notre Dame

6-5, 330lb (196cm, 149kg)

I Broncos hanno investito la loro prima scelta del draft 2016 sul QB Paxton Lynch, ma fin’ora l’investimento non ha pagato i dividendi. Tuttavia a due anni di distanza non possono nuovamente investire su QB rookie, e dovranno insistere con Lynch oppure trovare un free agent di provato valore. Entrambe le scelte necessitano quindi di una polizza assicurativa per il QB, dicasi uomo di linea offensiva. Nelson è un giocatore versatile, ha giocato sia tackle che guardia sinistra, ha dimostrato carisma ed etica nel lavoro; Ha una notevole stazza fisica e forza che lo aiutano nei blocchi che esegue con buona tecnica. Deve migliorare nel timing dopo il blocco, seguire l’azione e capire quando occorre mollare la presa sul tackle avversario, per passare al blocco successivo del linebacker. Nell’anno da senior, come guardia sinistra, ha ottenuto il riconoscimento unanime di First team All-American, da tutte le associazioni del settore.

6° pick: New York Jets

Lamar Jackson – QB, Louisville

6-3, 211lb (190cm, 95kg)

Il GM dei Jets, Mike Maccagnan, si è distinto negli ultimi tre anni per le ottime scelte di giocatori difensivi. Ora però è l’attacco che necessità di una ricostruzione, veramente debole in ogni reparto ed in ogni situazione, sia nei passaggi che nelle corse. Ma quale giocatore scegliere tra WR, RB o QB ?. La soluzione ideale potrebbe essere un giocatore che racchiude in sè tutte queste qualità contemporaneamente. Jackson è giocatore di football elettrizzante, atletico, veloce, intelligente che sà improvvisare (bene) nelle situazioni difficili. In tre anni a Louisville ha giocato QB e lanciato 9043 yard con una percentuale del 57% di completi e 69 TD su lancio con una media di 8.3 yard/lancio (142,9 Rate); ma la cosa straordinaria è che ha corso 4132 yard con una media di 6.3 yard/corsa, segnando 50 TD su corsa. Vincitore dell’Heisman Trophy 2016 e vari All-American Team, gli viene riconosciuto un atteggiamento giusto sia in campo che fuori.

lamar jackson mock draft

7° pick: Tampa Bay Buccaneers

Derrius Guice – RB, LSU

5-11, 218lb (180cm, 98kg)

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Tampa deve migliorare la produzione di yard e TD su corsa e dopo il taglio di Doug Martin occorre trovare un nuovo running back titolare; Derrius Giuce ha raccolto il testimone di Fournette all’Università della Louisiana: in tre anni a LSU ha portato palla per 3074 yard, segnato 29 TD su corsa e 3 su passaggio. Combinazione vincente di velocità e potenza, è bello vederlo riceve la palla dal QB e compiere già in corsa un piccolo taglio laterale che gli permette riconoscere subito il miglior punto di penetrazione. Cresciuto nei sobborghi di Baton Rouge, gioca con la rabbia di un ragazzo rimasto orfano di padre per omicidio, affronta la corsa con spregiudicatezza senza paura, prendendosi la sua dose di colpi, cosa che gli ha procurato diversi infortuni. Nel passaggio da professionista questo aspetto dovrà migliorare per dare continuità al suo impiego in campo.

8° pick: Chicago Bears

Calvin Ridley – WR, Alabama

6-1, 190lb (185cm, 86kg)

I Bears hanno investito molto su Mitchell Trubisky (QB) ed ora devono alzare la posta dandogli un top WR. Ridley è un Junior di Alabama di talento, sulle orme dei suoi predecessori Julio Jones ed Amari Cooper, ma con ancora tanto da dimostrare. Nei tre anni di college ha ricevuto 224 volte per 2781 yard con 19 touch down. E’ molto veloce, sa creare separazione con l’avversario e diventa letale in campo aperto e sul profondo. Tuttavia dovrebbe incrementare la corporatura e la forza per imporsi meglio nel corpo a corpo con gli attuali cornerbacks dell’NFL, molto fisici e aggressivi.

Premessa per la continuazione del mock: La stagione regolare 2017 dei San Francisco 49ers e degli Oakland Raiders si è conclusa in parità con il record 6-10. Pertanto l’ordine di scelta al draft sarà deciso dal lancio della moneta durante la NFL Scouting Combine, che si terranno dal 27 febbraio al 5 marzo al Lucas Oil Stadium, Indianapolis.

9° pick (pareggio) San Francisco 49ers

Orlando Brown – OT, Oklahoma

6-8, 345lb (203cm, 156kg)

I 49ers hanno bisogno di un tackle destro a protezione di Jimmy Garoppolo. Tra i BPA c’è Orlando Brown
che ad essere sinceri ha giocato 40 partite come left tackle; tenuto conto però che il titolare Joe Staley è un veterano prossimo ai 34 anni, in prospettiva futura San Francisco non può farsi scappare questo talento, eletto in modo unanime miglior OT First-Team All-American (AFCA, AP, FWAA, Sporting News, Walter Camp). Orlando è cresciuto a pane e football in quanto figlio d’arte, cioè di Orlando “Zeus” Brown che ha giocato 11 anni in NFL (Browns and Ravens). Giocatore dal fisico enorme (come pochi) può sembrare non perfetto nello stile perché il suo baricentro è molto alto e sembra muoversi con un leggero ritardo allo snap; ma poi è sufficiente che apra le enormi braccia per bloccare qualsiasi cosa si muova nel suo raggio d’azione. Baker Mayfield ancora ringrazia!

9° pick (pareggio) Oakland Raiders

Vita Vea – DL, Washington

6-5, 340lb (196cm, 154kg)

Dall’altra parte della baia, da anni ormai stanno cercando invano un inside linebacker dai tempi di Rolando McClain e soffrono la mancanza di un CB affidabile da contrapporre al WR2 avversario. Tuttavia c’è un altro problema irrisolto che sembra in cima alle priorità: la protezione sulle corse. Dopo gli anni di confusione della gestione Ken Norton Jr., con l’arrivo del nuovo defensive coordinator Paul Guenther sarà applicata una vera difesa 4-3, e con l’incerta riconferma del nose tackle free agent Justin “Jelly” Ellis , si apre la strada alla scelta di Vita Vea, massiccio junior di Washington, ove ha prodotto 99 tackle e 9,5 sack. D

In campo, dopo lo snap e le schermaglie con la guardia avversaria, ha la caratteristica di saper localizzare il portatore di palla per colpirlo con prontezza o inseguirlo con una velocità sopra la media per uomo di 154kg. Deve migliorare la tecnica sulla linea di scrimmage perché a volte perde il grip col terreno e l’equilibrio del corpo e finisce troppo spesso a terra.

11° pick: Miami Dolphins

Isaiah Wynn – G/T Georgia

6-2, 302lb (188cm, 136kg)

Miami deve ripartire dai fondamentali. Il gioco del football si vince sulla linea di scrimmage: se controlli la linea di scrimmage controllerai il gioco. Ora Miami ha un notevole deficit nella postazione di guardia sinistra. Il prospetto dei vice-campioni di Georgia sembra pronto per il salto in NFL, ha esperienza sia come guardia che come tackle a sinistra, è diligente e vincente nei blocchi per l’apertura dei varchi e può dare garanzie anche alla “pass protection”. In quattro anni al college ha giocato 51 partite da titolare, e l’ultimo anno è stato nominato Second Team All-America da Associated Press e American Football Coaches Association.

A pagina 2 le scelte dalla 12° alla 22° posizione

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Maurizio Manzini

Tifoso degli Oakland Raiders, folgorato dalle corse di Marcus Allen, appassionato di college football NCAA, leggo (molto) e scrivo (poco) della cosa più inutile al mondo: il Mock Draft.

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