[W6] La tripletta del West

nfcE’ stato un weekend particolarmente proficuo per la NFC West, che ha visto tutte e tre le squadre impegnate vincere le proprie partite, uno scenario che sicuramente i Cardinals, fermi per la bye week, non si auguravano (e, in parte, non si aspettavano). I Cardellini sono stati infatti raggiunti in testa alla division dai Seahawks, che hanno approfittato della pausa della scorsa settimana per riprendersi dalla sconfitta patita contro i Rams e rimettere in sesto la squadra dopo le due trade che li avevano visti protagonisti. Con Branch tornato a New England e Lynch arrivato a far compagnia a Forsett, l’attacco di Seattle si è dovuto un po’ reinventare, ma il risultato è stato abbastanza soddisfacente. Contro i Bears, forti di un record di 4-1, sono arrivati il record stagionale di yards per Hasselbeck, con 25 su 40 per 242 yards ed un touchdown, ed il record personale per il ricevitore Mike Williams, autore di 10 ricezioni per 123 yards, Lynchmentre Lynch e Forsett, oltre a segnare un touchdown a testa, hanno corso per complessive 100 yards. A complemento di una buona giornata dell’attacco, è arrivata la splendida prestazione della difesa, che ha martellato il rientrante Jay Cutler bombardandolo di blitz, sackandolo 6 volte (una per una safety), obbligando i Bears ad un ridicolo 0 su 12 sui terzi down e contribuendo non poco alla vittoria per 23-20 di Seattle.
L’unica nota positiva per i Bears è arrivata dall’ennesima meta su ritorno di punt per Devin Hester. E’ la nona in carriera, che porta Hester ad un ritorno di punt in TD dal reecordman Eric Metcalf, mentre se si parla di ritorni di calcio in generale, i TD diventano 13, miglior prestazione di sempre alla pari con Brian Mitchell.
Muovono finalmente la classifica anche i Niners, che sconfiggono gli Oakland Raiders nel derby della baia al termine di una partita bruttina, trasformatasi nel quarto periodo da battaglia di field goal a partita vera grazie ai due TD pass di Alex Smith che hanno permesso a San Francisco di cancellare finalmente lo zero dalla casellina delle vittorie. Dopo tre quarti in cui i Raiders avevano preso il sopravvento grazie a tre field goal di Janikowski, con lo stadio che iniziava a reclamare la sostituzione di Smith con David Carr, il quarterback dei Niners decideva di imprimere una svolta decisiva alla partita lanciando in TD prima Crabtree e poi Vernon Davis, fissando il risultato sul 17-9 finale.
Arrivati ad un bivio, Singletary doveva assolutamente vincere questa partita,non importa come, e almeno questo è riuscitoa farlo.Non c’èda stare troppo allegri a San Francisco, comunque, perchè se lo zero in classifica è cancellato, non lo sono certamente i mille problemi che questa squadra sembra avere trovato per strada in questa stagione. Tolto Frank Gore, che continua a dimostrare sul campo di essere uno dei migliori back della lega, in attacco poco o nulla pare funzionare, Smith non sembra avere il controllo della squadra e, cosa più preoccupante, lo stesso si può dire di coach Singletary, che oltre ad urlare nelle orecchie ai giocatori, non sembra riuscire a fare.
JacksonDiscorso totalmente differente invece a St.Louis, dove in sei giornate di campionato i Rams hanno già accumulato un totale di vittorie pari a quelle ottenute nelle ultime due stagioni. Il primo tempo contro San Diego lasciava intendere un altra partita dominata come successo contro Seattle due settimane fa, ma inspiegabilmente nel secondo tempo nulla sembrava più andare per il verso giusto, nonostante la difesa continuasse a giocare su altissimi livelli (sei sack su Rivers). L’attacco iniziava a soffrire la mancanza di ricambi nei ricevitori, anche perchè il rookie Alexander, un prodotto di Mizzou firmato giovedì e subito in touchdown domenica, pensava bene di procurarsi un lieve infortunio, tanto per restare in linea con il reparto più colpito dalla sfortuna in questa stagione. Diminuendo ulteriormente learmi a propria disposizione, Bradford non riusciva più a condurre l’attacco come aveva fatto nel primo tempo, favorendo così la rimonta dei Chargers, che si portavano sul 20-17. Con la palla in mano e 3 minuti sul cronometro, i Rams parevano quasi spacciati, perchè in tutto il secondo tempo non avevano chiuso nemmeno un terzo tentativo, ed i Chargers avevano preferito lasciare la palla in mano all’attacco avversario, viste le premesse, piuttosto che rischiare un onside kick.
Ma Norv Turner non aveva fatto i conti con Steven Jackson, che portava tutti i palloni di questo finale di partita, conquistando primi down cruciali, facendo bruciare tutti i time out a San Diego e consentendo ai Rams di portare a casa la vittoria.
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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