[CFL] Semifinali di Division con doppio trionfo “on the road”
Terzultimo atto della stagione 2017 per la Canadian Football League con le due semifinali della East e West Division.
EAST DIVISION
SASKATCHEWAN ROUGHRIDERS vs OTTAWA REDBLACKS 31-21
Un anno fa Ottawa scrisse una pagina della storia della CFL, sconfiggendo ai supplementari gli imbattibili Calgary Stampeders e aggiudicandosi la 104a Grey Cup, al termine di una partita indimenticabile.
Da allora molte cose sono cambiate nella squadra della capitale; head coach è ancora Rick Campbell, l’uomo che nel giro di tre anni ha traghettato la giovane squadra dal nulla alla conquista della Grey Cup; ma il “vecchio” quarterback Henry Burris, oggi 42enne, ha deciso di abbandonare le competizioni proprio all’apice della gloria. Uomo simbolo della CFL, adesso fa il commentatore per la TSN.
Prende il suo posto il 31enne Trevor Harris, astro nascente del football canadese, dopo un lustro passato nell’arena football.
Altre star della precedente stagione sono passate ad altre franchigie; tra i tanti vale la pena di ricordare il cornerback Abdul Kanneh, che con l’ultimo placcaggio consegnò ai suoi la 104a Grey Cup.
Ottawa arriva ai playoff con un record negativo, ma questo accadeva anche l’anno scorso ed era la principale ragione per cui gli esperti attribuivano a Calgary oltre l’80% di probabilità di vittoria. Quest’anno per contro Ottawa vanta molti eccellenti primati e Trevor Harris ottiene un lusinghiero terzo posto nella classifica dei migliori quarterback, molto meglio di quanto avesse fatto Henry Burris un anno fa.
Storia diversa ma in qualche modo parallela quella dei Roughriders, la squadra che ha sede nella piccola città di Regina, tra le sterminate e gelide pianure del Saskatchewan.
I Riders hanno vinto l’ultima Grey Cup nel 2013; il 2014 fu ancora un’annata complessivamente positiva, prima di un 2015 disastroso, che vide i bianco verdi subire 15 sconfitte e 3 sole vittorie. Nel 2016 fu chiamato Chris Jones a risollevare le sorti della squadra, head coach che in passato aveva già dato più volte prova di essere tagliato per questo genere di imprese. Ma nonostante le cure di Chris Jones, la stagione iniziò sotto il segno negativo e soltanto verso la fine i bianco verdi cominciarono a dare qualche segno di ripresa, troppo tardi per guadagnarsi l’accesso ai playoff.
Quest’anno concludono la regular season con il record positivo di 10-8, si aggiudicano l’accesso ai playoff con ampio anticipo e contendono agli Eskimos di Edmonton il terzo posto nella divisione ovest, alle spalle di Calgary e Winnipeg.
L’ultima partita della regolar season ha visto scendere in campo proprio Edmonton contro Saskatchewan; la squadra che fosse uscita vittoriosa avrebbe poi affrontato Winnipeg in semi finale di divisione, mentre il team sconfitto avrebbe fatto il cosiddetto cross over, cioè sarebbe andato a disputare la semi finale nella divisione est, avendo fatto comunque meglio della terza classificata della compagine orientale.
Essendo tutte le squadre della divisione est più deboli, paradossalmente conveniva perdere l’ultima partita della stagione. Edmonton non aveva paura di vincere e aveva ragione, come vedremo di seguito.
I Roughriders pare abbiano fatto di tutto per perdere e ci sono riusciti.
Contro i Redblacks comunque non c’era nulla di scontato, soprattutto alla luce di quello che erano stati capaci di fare l’anno scorso.
Ma Ottawa, quest’anno, non è la stessa del 2016 e la partita è stata dominata dall’inizio alla fine dalla squadra ospite, a parte un pugno di minuti all’inizio del primo quarto, che ha visto i Redblacks in vantaggio 7-8.
Trevor Harris è un personaggio dall’indole aggressiva e ama giocare in modo audace; ha sempre dato il meglio di sé nelle situazioni di svantaggio, quando può osare il tutto e per tutto per recuperare sugli avversari.
Quando perciò le due rivali sono tornate in campo dopo l’intervallo sul punteggio di 21-8 in favore degli ospiti, ci si aspettava che l’attacco di Ottawa, con il suo gioco aggressivo, avrebbe messo in atto una di quelle spettacolari rimonte, a cui aveva abituato i tifosi nel corso della regular season.
Ma la rimonta non c’è stata; i Roughriders, guidati dal più flemmatico Kevin Glenn, il veterano che a 38 anni non ha mai vinto una Grey Cup, continuano a mettere a segno punti, mentre i rossoneri nel secondo tempo riescono ad aggiudicarsi solo un field goal più degli avversari, troppo poco per permettere ai campioni in carica di continuare la corsa verso una nuova Grey Cup.
I Roughriders affronteranno la settimana prossima gli Argonauts a Toronto e non è possibile fare previsioni attendibili; certamente chi vincerà dovrà affrontare il compito ben più arduo di sfidare la vincitrice della divisione ovest nel corso della 105a Grey Cup.
WEST DIVISION
EDMONTON ESKIMOS vs WINNIPEG BLUE BOMBERS 39-32
Eskimos e Bombers sono entrambi reduci da una regular season vincente, con 12 vittorie e 6 sconfitte ciascuna; soltanto per pochi punti di vantaggio Winnipeg si aggiudica il diritto di giocare la semifinale di divisione sul proprio campo.
Ci si aspettava perciò ragionevolmente una partita equilibrata e combattuta fino all’ultimo secondo, ma così non è stato.
Le due squadre vanno all’intervallo sul punteggio di 10 pari e questo lasciava presagire un secondo tempo incandescente. Invece Edmonton domina totalmente il terzo e l’ultimo quarto, senza lasciare spazio ai padroni di casa, finché a tre minuti dalla fine, con gli Eskimos in vantaggio 39-16, Winnipeg tenta una rimonta impossibile perfino per un gioco dinamico come il football canadese. I Bombers riescono a piazzare ancora due touchdown, di cui l’ultimo allo scadere del tempo, ma servono soltanto a ridurre lo scarto a quei sette punti di differenza, che non rendono l’idea del totale dominio di Edmonton nella seconda metà di partita.
Gli analisti canadesi mettono sotto accusa la difesa di Winnipeg, che nel corso dell’intero campionato ha sempre e comunque concesso troppe yard agli avversari, rifacendosi grazie a un’eccezionale quantità di turnover. Ma è proprio la macchina dei turnover che si inceppa nella partita più importante della stagione; mentre Edmonton avanza, i Bombers non riescono mai a sovvertire il possesso di palla e invece sono proprio loro a subire un fumble e due turnover sul down.
Prendo atto delle critiche alla difesa di Winnipeg, voglio ricordare che il QB Matt Nichols giocava con un dito fratturato nella mano con cui lancia, ma resta il fatto che Edmonton, così come l’abbiamo vista domenica scorsa, non era la stessa squadra che è stata sconfitta 6 volte nel corso della regular season. Come già accaduto nei due anni precedenti, gli Eskimos riservano il massimo delle potenzialità verso il finale di stagione. Nei playoff del 2015 eliminarono l’imbattibile Calgary e si aggiudicarono la Grey Cup; l’anno scorso, dopo un inizio incerto, riuscirono a raggiungere la finale della divisione est grazie al crossover, dove furono sconfitti da Ottawa.
Con queste premesse e visto quanto accaduto domenica scorsa, la prossima finale di West Division contro la capolista Calgary si annuncia assolutamente imprevedibile e probabilmente sarà la partita più accesa e importante dell’anno.
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