Demaryius Thomas saluta la NFL

È quindi ufficiale, Demaryius Thomas ha comunicato il suo ritiro dalla scena della NFL tramite i profili social dei Denver Broncos, dopo nove stagioni, affermandosi uno tra i migliori ricevitori della franchigia. Tramite il profilo twitter dei Broncos, Thomas ha annunciato a tutti i fan di aver preso una decisione sul suo futuro e quindi di non continuare a giocare a football nei prossimi anni. Indubbiamente non sarà facile per i tifosi dimenticare un giocatore simile viste anche le prestazioni negli anni passati a Denver.

Il comunicato di Demaryius ha scatenato ovviamente alcune reazioni da figure note dello sport, tra queste c’è quella dell’ex compagno Peyton Manning, che ha voluto salutare il suo ricevitore con un video che i Devenr Broncos hanno pubblicato sempre sul loro profilo twitter. L’ex quarterback ha sottolineato il grande rispetto verso Demaryius a riguardo della sua tenacia, l’etica del lavoro, la sua impavidità e la grande capacità di eseguire delle grandi ricezioni nei match più importanti.

La storia di un giovane adulto

Una storia nata da un piccolo paese in Georgia, dove Demaryius Thomas è partito per poi arrivare fino ai massimi livelli della lega nazionale di football. Nella notte del draft 2010 fu selezionato dai Denver Broncos come scelta numero 22, segnando una delle sere più emozionanti della sua vita, come da lui affermato. Una esperienza completamente nuova per lui, che a Denver non era mai stato e che quindi dava al ragazzo un luminoso nuovo inizio nella sua vita.

Un talento grezzo che dava un potenziale enorme al giocatore, tremendamente forte in velocità e agilità, il tutto amalgamato a una grande robustezza corporale. Non aveva invece grandi skill nel route-running, dato che nella triple-option offense della Georgia Tech aveva corso delle rotte non propriamente tradizionali. Questo però non aveva preoccupato troppo lo staff dei Broncos, che aveva piena fiducia nell’incredibile talento del ragazzo. Come menzionato da Peyton nel suo video messaggio a Thomas, proprio l’etica per il lavoro ha permesso a Demaryius di diventare il giocatore che i Broncos pensavano sarebbe stato.

Una carriera scintillante

Il punto di svolta della sua carriera avvenne durante il match wildcard dei playoff nella stagione 2011/2012, quando con una catch-and-run di 80-yard all’overtime regalò la vittoria ai Broncos contro gli Steelers. Con il successivo arrivo di Peyton Manning, qualche mese più tardi, riuscì a raggiungere un ulteriore nuovo livello come ricevitore, permettendogli di risplendere maggiormente.

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Durante la sua carriera fu selezionato cinque volte al Pro Bowl, vinse cinque titoli della AFC West, due AFC Championship e il Super Bowl 50. Nella sua carriera ha giocato 153 partite, in cui ha eseguito 777 ricezioni guadagnando 10522 yard, segnando 69 touchdown. Tra le 153 partite giocate ha preso parte a 125 di queste senza mai mancare un match, con una striscia incredibile che andò dal 2011 al 2018.

Una carriera che, come sottolineato da Thomas, non fu sempre solo segnata da momenti felici, ma fu più un “su e giù” a causa di questioni esterne al football. Quest’ultime erano legate prettamente alla sfera familiare. La madre e la nonna infatti furono arrestate entrambe per reati non violenti legati alla droga, quando Thomas aveva solamente 11 anni. In questi vent’anni dovette crescere volente o nolente con il pensiero della madre e la nonna in prigione e con cui poteva avere un contatto solo tramite un telefono.

Una ulteriore svolta nella sua vita avvenne nel 2015, quando la madre Katina, insieme ad altre 46 persone vide la propria pena commutata dall’allora Presidente Barack Obama e nel 2016 quando la stessa sorte toccò alla nonna del giocatore. Successivamente alla vittoria del Super Bowl numero 50, Thomas ebbe anche l’occasione d’incontrare e ringraziare il presidente Obama alla casa bianca, sottolineando come fu un ulteriore momento incredibile della sua vita.

Il football ebbe un fattore determinante per il ragazzo della Georgia, portandolo a ritrovarsi in una possibilità che nella vita non capita a molti e che lui sfruttò al massimo. Attualmente chiude la sua carriera non certo come il miglior giocatore dei Broncos, ma sicuramente il numero due nella storia della franchigia per touchdown e yard guadagnate e il numero tre in ricezioni.

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Nicola Corradin

Sistemista Linux e appassionato di Football Americano. Nerd dal 1999, utilizzatore assiduo di Android e lettore di manga. Scrivo di Football dal 2019. (Se siete arrivati a leggere la bio, non dimenticatevi di seguirmi su twitter: @jostino91 )

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