Il riassunto di week 3 NCAA
Con due soli risultati a sorpresa (delle squadre di ranking) e con delle partite comunque molto interessanti è andata in archivio anche week 3 di college football. Di questi upset inaspettati quello che colpisce di più è sicuramente la sconfitta di LSU contro Mississippi State. La squadra di Dan Mullen infatti è riuscita nell’impresa di fermare il fortissimo attacco dei Tigers (e Derrius Guice in particolare) e guadagnare cosi la posizione 17 del ranking.
L’altro risultato a sorpresa invece arriva dalla California dove San Diego State è riuscita a battere Stanford, numero 19 del ranking, a 54 secondi dalla fine; dopo la sconfitta contro USC per la squadra di David Shaw sembra aprirsi un periodo di crisi che i Cardinals sperano di chiudere immediatamente nell’altro derby di sabato notte contro UCLA.
Non sorprende più di tanto la vittoria di Florida contro Tennessee anche se la squadra di McElwain non godeva dei favori dei pronostici per via di una posizione di differenza nel AP Poll (24esima contro 23esima); eppure i Gators sono riusciti a spuntarla dopo un finale al cardiopalma concluso con l’Hail Mary pass di Feleipe Franks quando lo spettro dell’overtime era ormai imminente.
Chi vince in maniera convincente è invece Alabama che si sbarazza di Colorado State anche se nell’ultimo quarto, in pieno garbage time, la squadra di Saban ha concesso troppo campo agli avversari. Nell’altro big match di giornata Clemson si sbarazza senza troppi patemi di Louisville; la super sfida della ACC si è risolta in favore dei ragazzi di Swinney che sono riusciti a limitare Lamar Jackson (autore comunque di 3 TD) ed hanno dimostrato una grande forza mentale oltre che fisica. I Tigers con questa vittoria scalano il ranking e si portano subito dietro la capofila Alabama tallonati in terza posizione da Oklahoma vincente contro Tulane.
Rientra nella top 4 anche Penn State, a valanga contro Georgia State mentre deve fare un passo indietro USC che vince ma ha bisogno di due overtime per battere una Texas rediviva in difesa. Per le altre squadre della top ten tutte vittorie facili con le eccezioni rappresentate da Michigan e Ohio State che continuano a non convincere del tutto. Per gli uomini di Harbaugh altra vittoria sofferta contro Air Force mentre i ragazzi di Meyer battono in casa Army con un grande secondo tempo ed una prestazione finalmente al top di Barrett.
Guadagna qualche posizione anche Virginia Tech che umilia East Carolina, TCU che batte SMU con uno scarto di 20 punti, Washington State con un Luke Falk da 6 TD pass contro Oregon State mentre tra le new entry si rivede Oregon, già alla terza vittoria consecutiva questa volta contro Wyoming.
Escono invece dalla classifica Tennessee, Stanford, Kansas State che perde contro Vanderbilt ed UCLA che viene sconfitta per soli 3 punti da Memphis.
Il nostro podcast dedicato al College Football
Clemson vs Louisville 47-21
Vittoria senza appello e secondo posto del ranking. Non poteva andare meglio di così il viaggio in Kentucky di Dabo Swinney e la sua squadra nel match più importante della week 3 di NCAA. I Tigers hanno giocato un partita tatticamente perfetta e si sono sbarazzati di Lamar Jackson e compagni senza tanti complimenti. Troppo superiori i Tigers per un QB fortissimo come il #8 di Louisville che mal supportato dai compagni, ha dovuto alzare bandiera bianca prima del previsto.
La prestazione difensiva di Clemson pone ancora una vola l’accento sul ricambio di una squadra che perde pezzi pregiati ogni anno ma riesce comunque ad essere ultra competitiva; il paragone con una potenza come Alabama non è più azzardato ormai e anche se questa sfida è arrivata un po’ troppo presto per stabilire quale sia il vero valore di questo team, non c’è dubbio che i campioni in carica hanno voglia di back to back più che mai.
Coach Petrino invece esce ancora una volta con le ossa rotte da questa sfida. E’ chiaro che Jackson non può tutte le volte togliere le castagne dal fuoco da solo e lo si è visto dalle sue espressioni sulla sideline ogni qualvolta l’attacco si accomodava in panchina. Il Junior da Pompano Beach con le sue grandi prestazioni sta mascherando troppo i difetti di questa squadra e l’impressione generale è che i Cardinals siano meno forti rispetto all’anno scorso. Tuttavia non tutto è perduto poiché per Louisville vale lo stesso discorso fatto per Clemson; la partita è stata giocata molto in anticipo rispetto al 2016 e questo non dice tutto sui valori in campo; per la squadra del Kentucky però urge un cambiamento di rotta immediato a cominciare dalla partita di sabato contro Kent.
La sfida, nonostante le attese, ha poco da raccontare se non il dominio degli ospiti su entrambi i lati della palla. Clemson infatti passa in vantaggio con una corsa del QB Bryant nel primo drive della loro partita e, nonostante i padroni di casa pareggino subito i conti con un TD pass di Jackson per Standberry è chiaro quale sarà il proseguo del match. Nel secondo quarto i Tigers sono padroni del campo e segnano in rapida successione due FG con Huegel ed un big play di McCloud dopo un passaggio da 79 yard di Bryant, andando a riposo sul +12.
Al rientro dagli spogliatoi la situazione non cambia ed anzi i ragazzi di Swinney continuano a fermare Jackson ed a mettere punti sul tabellone; un intercetto di O’Daniel riportato in endzone ed una corsa di Bryant in regime di goal line portano il punteggio sul 33 a 7 a 15 minuti dalla fine.
Nell’ultimo quarto Jackson ha un sussulto d’orgoglio e prova a rendere meno amara la sconfitta prima lanciando per Smith e poi per Fitzpatrick anche se in mezzo a queste due segnature i Tigers avranno modo di arrotondare il risultato con una corsa di Choice da 39 yard ed una di Etienne da 81, ribadendo ancora una volta la supremazia dimostrata durante tutta la gara.
https://www.youtube.com/watch?v=X5AwSZlhpgw
USC vs Texas 27-24
Continua la marcia da imbattuta per USC anche se stavolta ha rischiato grosso contro la squadra di Tom Herman. I Longhorns infatti hanno avuto la possibilità di vincere questa sfida, mettendo in mostra un ottima difesa (cosa che non si era vista nella partita d’esordio contro Maryland) e con Sam Ehlinger (QB freshman che ha preso il posto di Buechele) che nonostante 2 intercetti e 2 fumble è riuscito a tenere a galla i compagni di squadra. Texas adesso conta due sconfitte ed una sola vittoria ma la strada intrapresa dai ragazzi texani sembra quella giusta, almeno come approccio alla partita; Herman è un ottimo allenatore, un ottimo motivatore e saprà trarre vantaggio anche da una sconfitta del genere.
USC invece si è affidata ad un kicker freshman e per giunta walk-on (che vuol dire che lo studente non ha ricevuto la scolarship ma si è presentato da solo alla squadra) che ha risolto la pratica al secondo overtime. Indubbiamente un passo indietro per i ragazzi di coach Helton che hanno faticato non poco per trovare il ritmo. Darnold, nonostante le 397 yard e i 3 TD pass, ha lanciato per la terza volta consecutiva 2 intercetti e non è parso a suo agio nelle letture come nelle partite precedenti. Il derby di domenica notte contro UCLA ci dirà se Darnold, e tutta la squadra, saprà rispondere con autorevolezza (come finora dimostrato) a questo leggero calo mentale; nulla è perduto e nulla è compromesso.
La partita sopratutto nel primo quarto è avara di emozioni se si escludono l’intercetto ed il fumble di Ehlinger con i Trojans però che non riescono ad approfittarne. Per vedere i primi punti a referto bisogna addirittura aspettare il 27esimo minuto di gioco effettivo quando Darnold trova in Burnett l’uomo giusto a cui affidare il pallone. Quando l’intervallo sembra ormai imminente però proprio Darnold si fa intercettare da Elliott che conclude la sua azione direttamente in endzone. Il primo tempo sembra finito direte voi; Invece no perché il QB con la maglia #14 si riscatta subito dopo passando il pallone per Jones che si invola indisturbato in TD e manda tutti negli spogliatoi.
Dopo il riposo, il terzo quarto inizia esattamente come il primo e con gli ospiti che riescono solamente ad avvicinare gli avversari con un fg di Rowland; è il preludio per quello che succederà nell’ultimo quarto perché a 45 secondi dalla fine della partita i Longhorns passano addirittura in vantaggio con una TD pass di Ehlinger per Foreman ma si fanno raggiungere da un fg del kicker McGrath quando il cronometro segna lo 0.
L’overtime è inevitabile e al TD del solito Burnett risponde subito Brewer; si va dunque al secondo extratime con Ehlinger che combina la frittata causando il fumble e nel drive successivo è ancora McGrath che infila i pali da 43 yard consegnando la vittoria ad USC.
https://www.youtube.com/watch?v=rBIMALEM54w
Tennessee vs Florida 20-26
Vittoria all’ultimo minuto anche a Gainesville da parte di Florida, che manda in cielo l’ave Maria di Feleipe Franks, subito accolta dagli dei del football. I ragazzi di McElwain escono dunque vittoriosi dalla sfida contro Tennessee (rivale in questi ultimi 3 anni per il titolo della SEC East) dopo una settimana di stop forzato per via dell’uragano e nonostante non abbiano schierato alcuni titolari (ancora fermi per lo stop deciso dalla scuola) si è dimostrata una squadra solida. E’ ancora presto per parlare di titolo divisionale visto che siamo solo alla terza partita ma una vittoria del genere a fine anno potrebbe pesare come un macigno. I Gators si godono dunque questa vittoria e dovranno vedersela sabato contro Kentucky, in un’altra sfida divisionale importantissima.
I Vols invece devono recriminare solo contro se stessi intanto per aver difeso male nell’azione dell’Hail Mary pass e poi per aver gettato alle ortiche ben 3 fg che avrebbero scongiurato anche il pericolo dell’overtime. Siamo sempre più convinti che una partita del genere con Dobbs in cabina di regia Tennessee l’avrebbe portata a casa ma il problema della squadra di Butch Jones è capire che adesso Dobbs (cosi come tanti altri giocatori importanti) non c’è più e bisogna giocare di conseguenza. Ottima la prova del RB Kelly che ha corso per 141 yard e messo a segno un TD ma Quinten Dormady, sostituto proprio di Dobbs nel ruolo di QB, ha commesso troppi errori che alla fine hanno pesato sull’economia della partita; naturalmente la stagione non si pregiudica da una sconfitta alla terza giornata ma un cambio di mentalità e di approccio è quanto mai necessario.
La partita è in realtà molto noiosa per 3/4 di gara perché sono le difese a farla da padrone e gli attacchi non riescono a muovere la catena; i primi 3 punti portano la firma di Florida con un fg di Pineiro dopo un primo drive lunghissimo. Il kicker in maglia blu si ripete anche ad inizio del secondo quarto e dopo il fg segnato dagli ospiti con Cimaglia, inizia una lunga sequela di errori per Tennessee. Tra il secondo e l’inizio dell’ultimo quarto infatti Dormady si fa intercettare 3 volte, con l’ultima che costerà il TD del +10 per Florida ad opera di Henderson e Cimaglia prima e Medley poi, sbaglieranno 3 fg. In mezzo a questa confusione però i Vols accorciano due volte il risultato prima con la corsa di Kelly e poi con il TD di Wolf dopo l’ulteriore allungo dei Gators con Powell. Si arriva cosi nei minuti finali dove la squadra di Jones segna il fg del pareggio ad opera di Darmody ma deve capitolare di fronte alla preghiera di Franks, raccolta in endzone Cleveland che fa esplodere lo stadio di Gainesville.
https://www.youtube.com/watch?v=6m0NsiMFEro
[clear] [ad id=”29269″]Ranking dopo week 3
[ad id=”29269″]
Dopo week 3 non cambia invece la leadership dell’Heisman Trophy che vede ancora saldamente in testa Baker Mayfield. Il QB di Oklahoma è protagonista anche nella vittoria contro Tulane grazie a 331 yard e 4 TD pass e dopo 3 partite il suo bottino di yard lanciate ha già superato abbondantemente quota 1000. A seguire il Senior dei Sooners (anche se a debita distanza) ci pensano Saquon Barkley, che non corre tanto ma riceve 142 yard e un TD pass nel blowout di Penn State contro Georgia State e Mason Rudolph, QB di Oklahoma State, che mette a segno una prestazione da 497 yard e 5 TD pass contro Pitt.
Lamar Jackson, limitato dalla difesa di Clemson, si deve accontentare del 4 posto momentaneo dopo una partita da 317 yard e 3 lanci da touchdown mentre chiude la top 5 Sam Darnold che mette a referto 3 TD pass, 397 yard ma altri 2 intercetti nella vittoria all’overtime contro Texas.