La Strada verso il Draft: JuJu Smith-Schuster
Classe: Junior – Altezza: 6’2 (1.88 m) – Peso: 220 (100 kg)
Trovare dei giocatori immediatamente inseribili all’interno di un sistema NFL che possano dare il loro contributo costante dal primo anno è il sogno di ogni general manager. Non è facile, ma qualche raro atleta si può trovare e JuJu Smith-Schuster è l’uomo giusto per quelle squadre che vogliono un buon ricevitore affidabile e in grado di muovere la catena.
Protagonista di una solidissima carriera a USC, Smith-Schuster in California ha guadagnato più di 3.000 yard, segnando 26 touchdown in tre anni. Numeri forse non stellari, ma che rivelano solo una piccola parte del buonissimo giocatore che è il ragazzo californiano. Atleta dal fisico delineato e ideale per giocare sull’esterno, possiede uno stile di gioco difficile da limitare anche per i cornerback che adottano una marcatura più fisica. Buona accelerazione dalla posizione di partenza, si muove con fluidità per tutto il campo e usa il fisico per vincere i duelli con gli avversari. È un buon ricevitore da yard after catch e non è per nulla facile atterrarlo. Lottatore incredibile, nel 2015 ha giocato alcune partite con la mano rotta non incrinando la sua produzione, caratteristica che non passerà certo inosservata.
Il limite principale di Smith-Schuster è la mancanza di una velocità ragguardevole. Non è un’arma verticale e non riesce a superare in corsa il suo marcatore diretto. Può migliorare ancora molto nella corsa delle traccia, cercando di crearsi più spazio per eventuali guadagni successivi. Non è un giocatore esplosivo, capace di cambiare il corso delle partite con prese spettacolari o giocate tirate fuori dal cilindro.
Smith-Schuster è uno di quei giocatori che non saranno spettacolari, ma sono imprescindibili per il funzionamento di una fluida manovra offensiva. Sa sempre dove farsi trovare libero per un passaggio del quarterback e muove la catena con costanza. Caratteristiche che gli permetteranno di accumulare velocemente tanti snap.
La sua uscita al draft potrebbe essere all’inizio del secondo giro, quando tante squadre che hanno scelto la strategia del best player avaible potrebbero decidere di colmare un bisogno nel parco ricevitori.
Buffalo è un’opzione molto seria. Sammy Watkins è un primo violino con un certa tendenza a saltare qualche partita. Smith-Schuster sarebbe il suo completamento perfetto e non farebbe pesare troppo la mancanza del fenomeno ex Clemson. Sarebbe un buonissimo elemento anche per Baltimore che, perso Steve Smith, avrebbe bisogno di un ricevitore fisico con il quale muoversi tra vie centrali e guadagnare con sicurezza più terzi down possibili.
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