NFL Preview 2016: Houston Texans

Un’estate quasi rivoluzionaria per i Texans, almeno dal punto di vista dell’attacco, ha cambiato i connotati di una squadra che ha ritrovato i playoff dopo un paio d’anni d’assenza, ma senza andare oltre un 9-7 non eccezionale e, soprattutto, seguito da una disfatta colossale per 30-0 al Wild Card Game contro i Chiefs.

Il colpevole designato, Brian Hoyer, è stato allontanato in gran fretta verso i Bears, per accogliere in città un Brock Osweiler sul quale la pressione mediatica potrebbe avere un effetto esplosivo, tanto nel senso positivo quanto negativo del termine.

Non soltanto il quarterback, però, perché tanti ruoli chiave hanno cambiato protagonista tra free agency ed un Draft nuovamente volto all’attacco, fiduciosi che la stellare difesa che a Houston ha condotto le danze nelle ultime annate possa continuare a mantenersi su eccezionali livelli di rendimento, guidata da un J.J. Watt capace di riscrivere i libri dei record stagione dopo stagione.

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Se le scommesse dovessero rivelarsi vincenti, stiamo parlando di una squadra per cui i playoff sono soltanto l’obiettivo minimo. Se qualcosa dovesse andare storto, invece, il traballante equilibrio della AFC South potrebbe scuotersi e trovare un nuovo padrone.

OFFENSE

Basti dire che tutte e tre le figure che gestiscono maggiormente il pallone, centro, quarterback e runningback, non sono più le stesse che hanno miseramente chiuso la stagione all’NGR Stadium il 9 gennaio scorso.

Per sostituire Ben Jones, volato in free agency ai Titans, allo scorso Draft è stato chiamato Nick Martin da Notre Dame, con la numero 50. Buon prospetto, con ottime qualità da zone blocker, potrebbe rivelarsi in poco tempo un upgrade rispetto al predecessore.

brock osweiler broncos

Osweiler arriva da una regular season in cui ha collezionato otto gettoni, con 1.967 yard, 10 touchdown pass, 6 intercetti e 2 fumble all’attivo, nei Broncos poi campioni NFL con Peyton Manning tornato al timone. Il quarterback è prepotentemente arrivato alle luci della ribalta ed i Texans hanno deciso di donargli un quadriennale da 4 anni e 72 milioni di dollari. Investimento oneroso e di importanza strategica colossale per il futuro della franchigia, anche se, al momento, non si può definire più di un azzardo.

Arian Foster è uno dei più grandi rimpianti per Houston, ma, a seguito dell’ennesimo grave infortunio, è stato lasciato partire per accogliere un Lamar Miller reduce da una stagione da 872 yard e 8 touchdown ai Dolphins, tremendamente altalenante nel proprio rendimento.

Will Fuller e Braxton Miller, due wide receiver, sono stati scelti rispettivamente alla 21 ed alla 85. Fuller è un boom-or-bust con eccezionali abilità di ricezione sul profondo ed una velocità pazzesca, Miller è eccezionale nel far saltare tackle e può essere un pericolo con la palla nelle mani. Se dovessero funzionare, in coppia e, soprattutto, in aggiunta ad un DeAndre Hopkins da 1.521 yard e 11 touchdown l’anno passato, legittimatosi tra le stelle NFL, saranno dolori per tutti.

DEFENSE

Molto meno hype vive intorno al reparto dei miracoli per i Texans, la difesa, capace di regalare il record positivo alla squadra l’anno passato con prestazioni superbe.

Watt ha messo insieme gli illegali numeri di 76 tackle, 17.5 sack, 17 tackle for loss, 8 pass deflected e 3 fumble forzati in un solo essere umano, vincendo il proprio terzo premio di Defensive Player of the Year l’anno passato. L’esperienza di Vince Wilfork e Brian Cushing è di fondamentale importanza per un front seven di qualità spaventosa, in particolare nel caso in cui Jadaweon Clowney ritrovi l’esplosività fisica e, soprattutto, la forza mentale per dimostrare, almeno in parte, le qualità con cui aveva sorpreso tutti al college.

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JJ Watt Texans

Johnathan Joseph e Kareem Jackson sono i due esperti cornerback in una secondaria che vede in Eddie Pleasant ed Andre Hal due safety negli anni migliori, con una regular season complessiva da 16 pass deflected e 6 intercetti da confermare da settembre in avanti. Dai Jets è arrivata la safety Antonio Allen, che sarà sostituto di Hall nel ruolo, mentre il Draft ha visto soltanto le ultime due scelte, la 159 e la 166, dedicate al reparto.

KJ Dillon, safety da West Virginia, è un prospetto di discreto interesse, anche se probabilmente vedrà poco il campo, mentre D.J. Reader, tackle difensivo da Clemson, ha un fisico statuario che potrebbe consentirgli di ottenere qualche considerazione in più.

COACHING STAFF

Bill O’Brien in due stagioni ai Texans ha rivitalizzato una squadra che arrivava da un tragico 2-14, tanto da guadagnarsi il record di 18 vittorie nelle prime due stagioni sulla panchina della giovane franchigia, compresa di vittoria nella AFC South l’anno passato, pur soffrendo fino alla fine.

Bill O'Brien Texans

Romeo Crennel sarà nuovamente il ministro della difesa. Con lui Houston ha vissuto un’evoluzione pazzesca in due anni e, grazie anche all’eccelsa ricchezza di opzioni nel reparto, è al momento tra le migliori difese di tutta la NFL.

Al primo anno alla guida di un attacco sempre nell’occhio del ciclone, George Godsey ha condotto il primo team dal 1950 a centrare i playoff pur giocando con quattro diversi starting quarterback per almeno una partita in regular season. Brian Hoyer ha tradito al Wild Card Game, ma non si possono cancellare i progressi di un reparto che, quest’anno, ha sicuramente più possibilità di esplodere. E il DeAndre Hopkins visto l’anno scorso è, in parte, una creatura di Godsey.

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I nostri voti

Offense - 6.5
Defense - 7.5
Coaching Staff - 6.5

6.8

L'attacco è un'enigma, dai nuovi arrivati passeranno gran parte di gioie e dolori dalla Week 1 in avanti. La difesa è una certezza, ma Watt e compagni possono non porre limiti al proprio miglioramento. Coaching staff solido e confermato. I Texans vogliono continuare a sorprendere.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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