NFL Preview 2016: Cleveland Browns

Il 2016 sarà un nuovo zero, l’ennesimo, per i Cleveland Browns, franchigia che dal 2003 ha avuto una stagione vincente… si avete letto bene, una.

Fallito clamorosamente anche l’esperimento Johnny Manziel, la squadra dell’Ohio ha chiuso la stagione 2015 con 3 vittorie e 13 sconfitte, il peggior record dal 2000, e appena terminata l’annata sono arrivati i prevedibili licenziamenti dell’head coach Pettine e del General Manager Ray Farmer.

Al loro posto sono arrivati l’ex offensive coordinator dei Cincinnati Bengals Hue Jackson e Sashi Brown, passato dal ruolo di vice a quello di general manager. L’ingaggio del coordinatore difensivo Ray Horton che bene aveva fatto con la difesa nel 2013 nonostante un record di 4-12, sembra confermare la voglia di un approccio più pragmatico per un team che ha disperata necessità di voltar pagina.

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OFFENSE

L’arrivo di un guru dell’offense come Hue Jackson è un passo nella giusta direzione per un reparto che però abbonda di punti interrogativi.

Il primo riguarda naturalmente il QB: sulla carta il titolare dovrebbe essere Robert Griffin III che solo nel 2012 era considerato l’astro nascente di un nuovo genere di registi. Poi gli infortuni hanno fatto deragliare la sua carriera, ma la speranza è che l’arrivo di Jackson possa rivitalizzare l’ex Redskins che non gioca un match da titolare dall’inizio della stagione 2014.

Robert Griffin III Browns

Valvola di sicurezza sarà invece quel Josh McCown che è regista esperto e che l’anno scorso onestamente non aveva demeritato (rating di 93,3) prima che la rottura della clavicola mettesse fine alla sua stagione nella week #12.

Per una franchigia che onestamente di buone notizie negli ultimi anni ne ha avute ben poche, la luce verde per il ritorno del formidabile receiver Josh Gordon è sicuramente un upgrade notevole. Per i suoi comportamenti fuori dal campo, l’ex Baylor è una mina vagante, e la sua squalifica terminerà solo dopo il quarto turno di regular season, ma Gordon è atleta in grado di mettere punti sul tabellone ogni volta che tocca palla.

Il reparto ricevitori dei Browns sarà comunque da seguire da vicino, visto che potrà contare anche sul tight end Barnidge, per molti l’mvp della scorsa annata, ed il rookie Corey Coleman, il più esplosivo wideout del draft.

Così come per Griffin, i tifosi di Cleveland sperano che l’arrivo di Jackson possa dare nuova linfa anche al rushing game. Il nuovo head coach ha fatto miracoli a Cincinnati con il duo Bernard-Hill e a Cleveland troverà un’altra coppia di portatori di palla decisamente interessante.

Isaiah Crowell dovrebbe trovarsi meglio nel sistema di power running utilizzato da Jackson, mentre se Duke Johnson confermerà le grandi doti di elusività e di pericolosità fuori dal backfield mostrate nella stagione da rookie, ci sarà da divertirsi.

In linea i Browns potranno contare ancora sul fortissimo tackle Joe Thomas, ma attorno a lui c’è ben poco. Cleveland ha perso via free agency il promettente tackle Schwartz ed il centro Mack, che aveva confezionato un 2015 deludente, ma i loro sostituti, l’ex Seattle Bailey (o secondo alcuni Austin Pasztor, elemento interessante ma troppo spesso k.o. per acciacchi vari) e la prima scelta di un anno fa Erving onestamente lasciano piuttosto a desiderare.

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Una delle chiavi sarà il ritorno in forma delle due guardie Bitonio e Greco, anche loro attesi ad una sorta di “redenzione”, dopo una stagione passata da dimenticare.

DEFENSE

Ray Horton torna a capo del reparto difensivo dei Browns dopo due anni passati a Tennessee e sicuramente la notizia non può che far piacere ai tifosi del Dawg Pound visto che nel 2013 Cleveland ebbe la nona difesa della NFL per yards concesse, ed il cornerback Hayden e la safety Ward furono convocati per il Pro Bowl.

Anche se a Horton piace essere “creativo”, di base il team dell’Ohio giocherà una 3-4 con Shelton in mezzo alla linea, Hughes defensive end a destra e Xavier Cooper a sinistra. La presenza di Cooper nello starting lineup non era in effetti prevista, ma l’infortunio che ha messo k.o per la stagione Desmond Bryant, altrimenti titolarissimo nel sistema di Horton, ha costretto i Browns a questa soluzione.

Danny Shelton Browns

Alle loro spalle ci sono soluzioni intriganti come Jamie Meder che potrebbe insidiare Shelton per il posto da nose tackle titolare, mentre lo stesso Cooper dovrà lottare col coltello fra i denti per restare fra i “partenti” visto che al terzo giro dei draft 2016 il team ha selezionato quel Carl Nassib che è stato il leading sacker nell’ultima stagione NCAA 2015.

Non è finita qui, visto che Emmanuel Ogbah, seconda scelta agli ultimi draft 2016, che sulla carta avrebbe dovuto giocare linebacker, potrebbe essere provato da Horton e dal coach della linea Nunn anche come end. I quattro linebacker titolari saranno invece Orchard e Kruger all’esterno, con Kirksey e Davis in mezzo.

Compito difficile per i quattro sarà compensare la perdita del veteranissimo Karlos Dansby passato a Cincinnati dopo essere stato il leading tackler nel 2015. Il ritorno alla forma di tre anni fa di Joe Haden sarà una delle chiavi di un secondario il cui rendimento è stato largamente insufficiente nel 2016.

L’altro cornerback è l’ex Packer Tramon Williams, mentre la free safety dovrebbe essere Poyer e per il posto da strong safety sono in lizza Moore e Campbell.

COACHING STAFF

Come già anticipato il nuovo head coach dei Browns sarà l’ex offensive coordinator dei Cincinnati Bengals Hue Jackson, che da ormai 32 anni opera nella NFL e che conosce benissimo le insidie della AFC North. Jackson stesso chiamerà i giochi in attacco e sarà coadiuvato da Pep Hamilton, reduce dalla parentesi, con risultati onestamente alterni, con l’attacco di Indianapolis.

Hue Jackson Cincinnati Bengals

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Il braccio destro di Jackson sarà l’espertissimo Al Saunders che avrà il compito di far fiorire un reparto ricevitori interessante ma molto grezzo ed inesperto, cui si va ad aggiungere il fortissimo ma problematico Gordon. Saunders e Jackson avevano già lavorato insieme nel 2010 ad Oakland, dove quest’ultimo era il coordinatore dell’attacco.

Defensive coordinator sarà invece quel Ray Horton che benissimo aveva fatto ad Arizona nel 2012 ed era già stato DC a Cleveland l’anno successivo. Horton si è portato dietro dalla breve apparizione a Tennessee Louie Cioffi coach dei defensive backs e anche lui a Cleveland tre anni fa, ed il suo assistente Cannon Matthews.

A gestire la linea è stato chiamato Robert Nunn, vincitore del Superbowl numero XLVI in qualità di Dline coach con i Giants dove ha collaborato con pass rushers di grande qualità come Pierre-Paul, Tuck e Umenyiora.

Da menzionare ancora la presenza, come coordinatore degli special teams, di Chris Tabor, che con i suoi assistenti Shawn Mennenga e Stan Watson è fra i pochissimi superstiti del coaching staff della stagione passata, testamento estremamente significativo riguardo il gran lavoro fatto dall’ex Chicago Bears.

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I nostri voti

Offense - 5
Defense - 5
Coaching Staff - 7

5.7

Il rinnovamento del coaching staff è l'unica vera buona notizia di questi Cleveland Brown 2016 alle prese con la scommessa RGIII in attacco.

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