[NFL] Fantasia e inganno – analisi tattica
Fantasia e inganno possono essere le parole adatte per descrivere quello che è successo domenica nella sfida tra Redskins e Broncos, all’inizio del 4° quarto, su situazioni di 4° e goal da mezza yard dalla end zone, c’è stato un interessante gioco proposto dai Broncos che ha mandato i Redskins in totale confusione: prima dovendo chiamare un time out e poi subendo il TD.
Andiamo con la prima situazione.
Come vedete dall’immagine sotto siamo in situazione di goal line. I Broncos ci presentano con il solo Moreno nel backfield, due TE Green a sinistra e Tamme a destra allineati alla OL, l’altro TE Dreessen a fianco di Green e infine il DT Mitch Unrein che è quello più a sinistra. Manning invece va sotto al centro.
I Redskins invece si schierano con la consueta goal line defense, ovvero con ben 9 giocatori tra DL e LB e 2 DB, ovvero Hall e Wilson.
Tutto sembra portare ad un gioco di corsa per i Broncos ma non sarà così o almeno non lo sapremo mai dato che Manning non guarda nemmeno com’è messa la difesa di Washington e chiama un audible per chiamare schema e shiftare le posizioni. Questo fa intendere che la formazione iniziale è usata solo per trarre in inganno i Redskins e far a Manning dei matchup favorevoli.
Ora arriva la chiamata di Manning che fa cambiare lo schema e posizioni.
Il QB passa da sotto al centro alla posizione di shotgun mentre Moreno gli rimane accanto.
La cosa principale che succede è la superiorità numerica che porta questo cambiamento nel lato superiore del campo, ovvero con Dreessen e Tamme sostanzialmente da soli con i difensori dei Redskins totalmente disorientati che arrivano in ritardo sui propri diretti marcatori.
Altro fatto curioso è vedere Mitch Unrein come ricevitore aperto in basso a sinistra, personalmente è la prima volta che vedo un DT di 140 kili messo in quella posizione riuscendo pure a portarsi dietro una marcatura diretta.
L’unico che invece non si muove è Green che rimane nella posizione iniziale, ovvero in linea accanto al LT.
I Redskins a questo punto sono costretti a chiamare time out dato che sono messi malissimo in capo e rischiano di concedere fin troppo banalmente i 6 punti dei TD.
Al rientro dal time out, i Broncos decidono di rientrare con gli stessi uomini in campo con una differenza: Unrein va a fare il FB in protezione di Moreno dietro a Manning. Mentre i Redskins decidono di sacrificare un uomo a ridosso della linea per un DB.
Anche qua la formazione iniziale è una farsa, Manning ancora una volta non guarda la difesa dei Redskins e chiama un audible con i conseguenti shift di posizione.
Il QB rimane sotto il centro, mentre Moreno si sposterà verso il basso del campo in posizione di ricevitore. I tre TE invece si spostano a destra della OL andando a formare una formazione bunch.
Avviene lo spostamento sull’audible e ancora i Broncos si ritrovano ad avere una situazione di superiorità numerica tra TE e difensori, ovvero 3 contro 2.
Shanahan con l’inserimento di un DB aveva previsto il fatto di un possibile audible da parte degli avversari, ma non si aspettava che questa volta probabilmente lo spostamento sarebbe stato di tutti e 3 i TE in quella posizione.
A questo punto per Denver le situazioni sono molteplici, uno screen o una flat per un TE, una centrale per il DT Unrein, una play action sempre sullo stesso Unrein, una slant per Moreno, un end around o uno shovel pass per il RB, una QB draw di Manning, insomma le possibilità sono multeplici e varie.
Arriva lo snap a Manning, Moreno non inquadrato va a fare una traccia verso l’angolo basso della end zone e non sarà fondamentale per l’azione. Il QB gioca una play action appena accennata con Unrein che però fa una giocata importante, riesce a portare un blocco, seppur minimo, che rallenta Kerrygan, che stava andando dritto su Manning, per quei minimi 2 secondi che alla fine saranno fondamentali nella riuscita dell’azione.
Sopra i 3 TE sfruttano al massimo la superiorità numerico contro i difensori dei Redskins: Green e Tamme tagliano verso il centro, portando due blocchi contro i difensori che risulteranno decisivi per Dresseen, che con una traiettoria flat riesce a smarcarsi ed essere pronto per la ricezione.
Manning sa già che il target principale è il TE ex Texans, e lo fissa per tutto il tempo dell’azione andando anche a muoversi verso destra portandosi verso di lui.
Difesa dei Redskins invece totalmente in bambola, dato che nessuno è stato in grado di leggere l’azione ed è stata troppo statica, momento nel quale serviva una difesa più dinamica.
Come si vede nell’ultima immagine Dreessen riceve la palla in assoluta libertà, con il primo avversario ad una distanza di circa 1 metro e mezzo, dimostrando l’ottima riuscita dello schema.
Questa esecuzione dimostra che non servono schemi complicatissimi per mettere in difficoltà la difesa avversaria.
Manning e i Broncos hanno usato degli audible e degli shift che in precendenza avevano deciso di effettuare, passando da una situazione di corsa ovvia ad una che invece presentava molteplici soluzioni differenti. Altra cosa interessante è l’utilizzo di schemi di bloccaggio per favorire un compagno per la ricezione, è un sistema che i Broncos usano frequentemente, pure in situazioni “normali” con le formazioni più classiche.
Si sa il football è uno sport in cui si cerca di ingannare l’avversario, facendogli credere di fare uno schema per poi usarne un altro, ecco questa ne è la dimostrazione perfetta.
Grazie, bellissima spiegazione!
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Articolo super interessante!
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