[NFL] Week 7: Tutto, ma proprio tutto sulla settima giornata NFL

Cinque erano imbattute e cinque rimangono imbattute. Tre di queste, Bengals, Broncos e Packers sono a riposo, mentre Patriots e Panthers sono costrette agli straordinari. È la settimana delle rimonte, più o meno riuscite a seconda dei casi. È già la settima giornata NFL, è tempo di iniziare a fare sul serio!

Restano a punteggio pieno, dunque, tanto i Patriots quanto i Panthers, entrambi attesi da un match per nulla scontato. Non una gran partita, almeno inizialmente, per colui che nel quarto periodo torna invece a dimostrare di essere, finora, di spanne l’MVP di questa regular season, ovvero Tom Brady (34/54 per 355 yard e 2 TD pass). I tre field goal del sempre perfetto Stephen Gostkowski (15/15 in stagione) ed il touchdown palla alla mano del sopra citato tengono New England in partita contro una New York combattiva più che mai e guidata da un Ryan Fitzpatrick in grande forma (22/39 per 295 yard e 2 TD pass), capace di lanciare dapprima Jeremy Kerley e poi Chris Ivory in end zone per fissare il punteggio sul 17-16 per gli ospiti al termine del terzo periodo di gioco.
Dopo il piccolo allungo di Nick Folk da 30 yard, però, si scatena Brady, capace di lanciare i suoi due paladini di giornata, Rob Gronkowski e Danny Amendola (19 ricezioni per 194 yard e 2 TD complessivamente), in end zone per i touchdown che decidono la sfida, prima dell’ultimo field goal ospite a segno da 55 yard. E dire che l’onside kick finale finisce nelle mani di Brandon Marshall, dopo essere passato tra le gambe di un comunque fantastico Jamie Collins (12 tackle, 1 sack), ma senza timeout e con 23 secondi rimasti i Jets (4-2) non costruiscono nulla di buono. Vincono i Patriots (6-0) per 23-20.

È record di franchigia per i Panthers, che non erano mai arrivati a sei vittorie stagionali senza sconfitte nella loro storia. E dire che l’attacco di Carolina fa molta fatica a carburare, come dimostra la pessima prestazione di Cam Newton al lancio (14/24 per 197 yard con 1 TD pass e 3 INT), se non altro accompagnata dal suo ennesimo touchdown stagionale palla alla mano ed aiutata da un indiavolato Jonathan Stewart (24 portate per 125 yard) e dal doppio viaggio in end zone di giornata del toro Mike Tolbert. Non che a Philadelphia le cose vadano meglio, anzi.
Sam Bradford (26/46 per 205 yard e 1 INT) si conferma in forma mediocre ed è il solo Ryan Mathews a far faville (6 portate per 97 yard e 1 TD). È dunque una grande sfida tra le due difese, guidate da una parte da Thomas Davis (13 tackle) e dal terrificante Kawann Short (8 tackle, 3 sack, 1 FF), dall’altra da un ottimo Nolan Carroll (9 tackle, 1 INT). Non basta, però, agli Eagles (3-4) per superare le grandi difficoltà offensive, mentre i Panthers (6-0), che chiudono il match grazie a due field goal di Graham Gano nel quarto periodo, volano come non mai in vetta alla NFC.

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La sfida tra Giants e Cowboys è da sempre tra le più accese in NFL. Nel caso poi venga decisa da un ex, allora provoca immediato godimento per chi ne gioisce e profonda amarezza per gli avversari sconfitti. È il caso di Dwayne Harris, il quale regala il successo ai padroni di casa con uno splendido ritorno da 100 yard. Andiamo con ordine, però. Anche in questo caso, non è di certo la sfida tra due attacchi stellari: da una parte un abulico Eli Manning (13/24 per 170 yard) ed un gioco di corse privo di grandi interpreti, se non Orleans Darkwa nell’occasione del prepotente touchdown da 15 yard palla alla mano, totalizzano la misera cifra di 289 yard complessive; dall’altra la splendida prestazione di un rinato Darren McFadden (29 portate per 152 yard e 1 TD) è messa in ombra da un tragico Matt Cassel (17/27 per 227 yard con 1 TD pass e 3 INT).
Dopo che Dallas aveva chiuso il primo tempo avanti 13-10, è Dominique Rodgers-Cromartie ad intercettare Cassel e riportare il pallone per 58 yard fino alla end zone avversaria per portare New York avanti. A seguito del field goal di Josh Brown da 34 yard, però, il touchdown di Devin Street su ricezione da 25 yard ristabilisce la parità. Harris, come detto, regala un sogno a tutta la Grande Mela, prima che un ottimo Brandon Meriweather (7 tackle e 1 INT) blocchi con uno straordinario pass deflected l’ultima avanzata dei Cowboys (2-4), resa ultima dal fumble di Cole Beasley sull’ultimo punt del match, a meno di due minuti dal termine. Vincono dunque i Giants (4-3) per 27-20.

break

Le partite più emozionanti della domenica sono quelle che non ti aspetti e che registrano le vittorie di Redskins e Jaguars, rispettivamente contro Buccaneers e Bills. Washington comincia la sfida nella capitale come peggio non potrebbe e, non fosse per il touchdown su corsa da 8 yard di un meraviglioso Kirk Cousins (33/40 per 317 yard e 3 TD pass), chiuderebbe all’intervallo sotto un abisso di 24 punti, provocati dai touchdown di un fantascientifico Mike Evans (8 ricezioni per 164 yard e 1 TD) e di Donteea Dye, entrambi su lancio di un ottimo Jameis Winston (21/29 per 297 yard e 2 TD pass), oltre che dal fumble recuperato e riportato per 43 yard fino alla end zone avversaria da Howard Jones.
Nel secondo tempo, però, una difesa arcigna, guidata da Bashaud Breeland e Dashon Goldson (27 tackle in due), lascia spazio ad appena due field goal di Connor Barth e Cousins può lanciare la rimonta. Ryan Grant e Jordan Reed accorciano, Dustin Hopkins non sbaglia da 35 yard e, nonostante Doug Martin (19 portate per 136 yard) ci provi in tutti i modi a far funzionare l’attacco ospite, si arriva all’ultimo assalto dei padroni di casa per decidere il match. Cousins è ancora una volta incredibile nel guidare un drive perfetto e nuovamente Reed si regala un secondo viaggio in end zone, il quale fissa il finale sul 31-30 per i Redskins (3-4) sui Buccaneers (2-4).

Palpitante, al contrario della prima sfida a Londra, è la seconda tappa europea della NFL, ovviamente sempre situata nella capitale britannica. Dan Carpenter sblocca la sfida da 31 yard, prima che lo scontro viva di due incredibili folate. La prima, in favore di Jacksonville, porta alla bellezza di 27 punti nel solo secondo quarto, frutto dei quattro touchdown ad opera di Allen Robinson su lancio di un impreciso Blake Bortles (13/29 per 182 yard con 2 TD pass e 1 INT), di quello da 28 yard palla alla mano di uno scatenato T. J. Yeldon (20 portate per 115 yard e 1 TD) e dei due provocati da un’ottima difesa, nello specifico dell’intercetto di un grande Telvin Smith (9 tackle, 1 INT) e del fumble recuperato da Chris Clemons, entrambi palloni riportati nella end zone avversaria. Prima della pausa lunga, però, Buffalo comincia una rimonta straordinaria, che culminerà nel sorpasso nel quarto periodo.
Robert Woods e Marcus Easley raccolgono due lanci perfetti di un modesto E.J. Manuel (24/42 per 298 yard con 2 TD pass e 2 INT) e a completare l’opera pensa l’incredibile Corey Graham (9 tackle, 1 INT) riportando per 44 yard l’unico intercetto di giornata di Bortles. Quest’ultimo, come tutta la squadra sconvolto dalla rimonta, non si perde però d’animo e conduce un drive esemplare all’ultima chance utile, concluso dal touchdown decisivo di Allen Hurns per 31 yard. Dopo un grande spettacolo londinese vincono dunque i Jaguars (2-5) per 34-31 sui Bills (3-4).

Un’altra rimonta, questa volta però senza successo, è quella provata dai Ravens contro i Cardinals. Dopo il field goal iniziale di Justin Tucker da 44 yard, infatti, Baltimore esce dal match, non fosse per il touchdown di Justin Forsett per 14 yard palla alla mano. Dall’altra parte Arizona, invece, non si ferma un attimo e colpisce con tre segnature, due propiziate dai lanci di un ottimo Carson Palmer (20/29 per 275 yard e 2 TD pass), una opera di un Chris Johnson ormai tornato re del backfield (18 portate per 122 yard e 1 TD). Nonostante provino ad appigliarsi ai due Smith, Steve per l’attacco (5 ricezioni per 78 yard) e Daryl per la difesa (8 tackle), gli ospiti si vedono infliggere, dopo i due field goal di Chandler Catanzaro da 21 yard, il touchdown che lancia i padroni di casa sul 26-10.
Sembra tutto finito, ma Kyle Juszczyk sfrutta un grave errore dello special team avversario e trova il viaggio in end zone della speranza, aumentata dalla conversione da due punti ad opera di Nick Boyle. Uno spento Joe Flacco (26/40 per 252 yard con 1 TD pass e 1 INT), però, dopo un drive condotto meravigliosamente, che avrebbe potuto portare ad un’incredibile pareggio, si fa intercettare da Tony Jefferson nella red zone avversaria. I Cardinals (5-2) escono vincitori per 26-18 contro i Ravens (1-6).

Chris Johnson Cardinals

Sempre di rimonte e di folate si parla nella sfida tra Colts e Saints, la quale decreta il definitivo ritorno degli ospiti ad alti livelli e l’ennesimo crollo inatteso dei padroni di casa. È il gioco di corse a fare le fortune di New Orleans, che, tra Mark Ingram (14 portate per 143 yard e 1 TD) e Khiry Robinson (14 portate per 28 yard e 2 TD) trova tanto le yard da macinare quanto i punti da segnare a tabellone. Il punteggio sale vertiginosamente sul 28-0 quando Michael Hoomanawanui, su lancio di Drew Brees, ed Ingram volano nella devastata end zone avversaria.
Andrew Luck gioca un primo tempo delirante e non gli basta svegliarsi dopo la pausa lunga per potersi dire soddisfatto della propria prestazione (23/44 per 333 yard con 3 TD pass e 2 INT). Rischiano tanto comunque gli ospiti, che vedono T.Y. Hilton guadagnare in appena 4 ricezioni la bellezza di 150 yard, con due touchdown compresi nel prezzo, e Donte Moncrief rilanciare Indianapolis ad un solo possesso di distanza. Non succede altro, però, e i Saints (3-4) si aggiudicano la sfida per 27-21 sui Colts (3-4).

Più o meno il medesimo scenario si presenta nella sfida tra Chargers e Raiders. Un ottimo Latavius Murray ed un Derek Carr a dir poco straordinario (24/31 per 289 yard e 3 TD pass), insieme ad un Sebastian Janikowski da 3/3 in giornata ai field goal, guidano la corazzata bianconera fino al terzo quarto, quando gli ospiti si trovano a condurre la sfida per 37-3. Merito, tra gli altri, anche delle strepitose e mirabolanti performance di un doppio duetto, offensivo con Amari Cooper e Michael Crabtree (11 ricezioni per 196 yard e 2 TD), difensivo comprendente Malcom Smith e D.J. Hayden (21 tackle, 1 sack, 2 INT, 1 FF), capaci di spaccare la partita in favore degli ospiti.
Dall’altra parte San Diego è irretita e Philip Rivers gioca una partita al limite dell’imbarazzante, guidando i suoi ad appena 6 punti, grazie a due field goal di Josh Lambo. Se le sue statistiche finali sembrano comunque buone (38/58 per 336 yard con 3 TD pass e 2 INT) è soltanto perché nel quarto periodo, a gara chiusa, due volte Danny Woodhead ed una Ladarius Green trovano la end zone avversaria. Non basta, però, ovviamente per una rimonta e la sfida si chiude sul 37-29 per i Raiders (3-3) sui Chargers (2-5).

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Fondamentale il successo dei Vikings contro i Lions. In una sfida tra due quarterback quanto mai criticati in questo inizio di stagione, non sfigurano né Matthew Stafford (18/26 per 256 yard e 2 TD pass), aiutato dal duo Eric Ebron – Calvin Johnson, capace di 175 yard e 2 touchdown, né soprattutto un fantastico Teddy Bridgewather (25/35 per 316 yard e 2 TD pass), cui fa da prode compagno d’avventure il fenomenale rookie Stefon Diggs (6 ricezioni per 108 yard e 1 TD), il quale riceve in end zone per 36 yard con una diving catch a dir poco meravigliosa.
La vera differenza, in una partita combattuta e dall’esito incerto, la fanno i field goal, con Matt Prater chiamato in causa appena una volta, mentre il compare Blair Walsh calcia ben cinque volte tra i pali in altrettanti tentativi, permettendo ai suoi di portare a casa il match. Festeggiano dunque i Vikings (4-2) per 28-19 sui derelitti Lions (1-6).

Assai più combattuta di quanto dica il punteggio finale è la sfida tra Rams e Browns. Prima che il match diventi terreno di conquiste per un rookie in forma atomica, di cui parleremo a breve, infatti, il 10-7 a tabellone per i padroni di casa era profondamente in bilico. St. Louis sblocca il match grazie al ritorno di Rodney McLeod per 20 yard fino alla end zone avversaria di uno dei ben quattro fumble provocati dalla meravigliosa difesa dei padroni di casa, guidata in giornata da uno spaziale Marc Barron (16 tackle). Josh McCown, a parte i due fumble persi, non gioca una pessima partita (26/32 per 270 yard) e Travis Coons, con due field goal da 25 e 44 yard, riduce le distanze.
McCown si infortuna, però, e Johnny Manziel non fa una gran figura (4/5 per 27 yard), ma soprattutto le disgrazie per Cleveland cominciano quando si accende Todd Gurley. Vedendo che Nick Foles ancora una volta non è in giornata (15/23 per 163 yard), il rookie da Georgia si mette in proprio e realizza i due touchdown che decidono il match, oltre a macinare ben 128 yard in 19 portate. Non possono che vincere dunque i Rams (3-3) per 24-6 sui Browns (2-5).

Fermi tutti, Dolphins are back in business! La cura Campbell sta funzionando a meraviglia su una squadra che sembrava a pezzi e che ora, invece, è in grado di fare a pezzi avversari come successo contro i Texans. I primi due quarti di Miami sono a dir poco spaventosi e prevedono la bellezza di sei touchdown: quattro sono propiziati da un Ryan Tannehill semplicemente assurdo (18/19 per 282 yard e 4 TD pass), il quale raggiunge il record NFL di 16 completi consecutivi tra questa e la precedente sfida; due sono opera di un Jarvis Landry sempre più stella NFL di prim’ordine, sempre due quelli messi a segno da un Lamar Miller terrificante, autore di 14 portate per 175 yard ed un touchdown palla alla mano, oltre che di 3 ricezioni per altre 61 yard ed un secondo touchdown; chiudono il conto Rishard Matthews e l’intercetto di un fantastico Reshad Jones (8 tackle, 1 INT), riportato per 23 yard fino alla end zone avversaria.
Non è tutto per i padroni di casa, perché si festeggia anche il risveglio di un dominante Ndamukong Suh (6 tackle, 2 sack). Ah, ma giocava anche Houston, vero? Si nota soltanto nel secondo tempo, a contesa ampiamente chiusa, quando Nate Washington ed Arian Foster si spartiscono due touchdown a testa, prima che quest’ultimo si infortuni gravemente, compromettendo la sua stagione. Solo brutte notizie per i Texans (2-5), dunque, demoliti 26-44 dai Dolphins (3-3).

Quanto manchi, Big Ben! Firmato, tutti i tifosi degli Steelers. Non bastano le ennesime ottime prestazioni di Le’Veon Bell (17 portate per 121 yard) e Antonio Brown (6 ricezioni per 124 yard), oltre all’ennesimo touchdown di Martavis Bryant, a Pittsburgh per portare a casa il successo contro una squadra che veniva da cinque sconfitte consecutive.
Guidata offensivamente da un esploso Charcandrick West (22 portate per 110 yard e 1 TD) e difensivamente da un immenso Tamba Hali (5 tackle, 2 sack, 1 FF), Kansas City supera le strenue resistenze opposte da un Landry Jones deludente (16/29 per 209 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble) e si affida ad un Cairo Santos quasi perfetto (3/4) nel primo tempo per mettere la testa avanti, poi a West e a Chris Conley, lanciato in end zone da Alex Smith, per chiudere il match. Vincono dunque i Chiefs (2-5) per 23-13 contro gli Steelers (4-3).

Albert Wilson Chiefs

Marshawn Lynch è tornato (27 portate per 122 yard e 1 TD), giusto in tempo per permettere ai Seahawks di demolire gli avversari di sempre, i poveri Niners di questo inizio di stagione. Il successo di Seattle, comunque, è più difensivo che altro, in quanto gli ospiti lasciano gli avversari ad appena tre punti a tabellone, fermando un Colin Kaepernick imbarazzante (13/24 per 124 yard) e lasciando spazio per appena 142 yard complessive.
Leader di giornata è un Michael Bennett asfissiante (5 tackle, 3.5 sack), oltre ad un decisivo Cliff Avril (5 tackle, 1.5 sack, 1 FF). L’attacco, Lynch a parte, non si comporta altrettanto bene, a partire dal timoniere, un deludente Russell Wilson (18/24 per 235 yard con 1 TD pass e 2 INT). Bastano i touchdown di Lynch e dell’ottimo Tyler Lockett, comunque, ai Seahawks (3-4) per vincere 20-3 la sfida contro i Niners (2-5).

Partita di rara pochezza quella che vede di fronte Titans e Falcons. Zach Mettenberger sostituisce malamente l’infortunato Marcus Mariota (22/35 per 187 yard con 1 TD pass e 2 INT), mentre dall’altra parte Matt Ryan non fa certo di meglio (22/38 per 251 yard con 1 TD pass e 2 INT). Se i touchdown di Kendall Wright e Julio Jones si equivalgono, a decidere la sfida è l’unico field goal di giornata, messo a segno in uno dei due tentativi di Matt Bryant, da 27 yard.
C’è da sottolineare, oltre alla grande prestazione di Devonta Freeman (25 portate per 116 yard) che ai Falcons (6-1) viene negato incredibilmente il secondo touchdown di giornata di Jones, oltre la goal line con il pallone, ma non per gli arbitri. I Titans (1-5) hanno comunque la peggio, perdendo 7-10.

Con Bills e Jaguars, al rientro da Londra, riposano la prossima settimana due protagoniste della NFC East, Eagles e Redskins. Fantastiche sfide per le squadre finora imbattute: Packers e Broncos si daranno battaglia nel Sunday Night, i Panthers avranno di fronte i Colts nel Monday Night, ai Bengals spetta l’infuocato derby divisionale contro gli Steelers, mentre tocca ai Patriots aprire le danze, nel Thurday Night contro i Dolphins.

Ci sarà, come sempre, da divertirsi.

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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