[NFL] Week 2: Tutto, ma proprio tutto sulla seconda giornata NFL

Una seconda giornata NFL ricca di sorprese, di nuove realtà che cercano di affacciarsi all’orizzonte e di vecchie e gloriose franchigie che faticano, invece, a carburare in questa regular season. E lo spettacolo è appena cominciato!

Dolce, dolcissima vendetta dei Packers nei confronti dei Seahawks, dopo la delirante sconfitta subita nel Championship dello scorso anno. Seattle paga un primo tempo senza troppe gioie da segnalare, se non un field goal di Steven Hauschka da 54 yard. Green Bay, invece, continua a raccogliere il nettare della connection tra un fantastico Aaron Rodgers (25/33 per 249 yard e 2 TD pass) ed il ritrovato James Jones che, è vero, riceve soltanto una volta in tutto il match, ma la trasforma in oro per il touchdown da 29 yard che sblocca il punteggio. Un paio di field goal di Mason Crosby e si va all’intervallo sul 13-3 per i padroni di casa.
Il secondo tempo comincia con la riscossa degli ospiti, che, dopo una ricezione pazzesca di Luke Willson, guidati da Russell Wilson (19/30 per 206 yard con 2 TD pass e 1 INT) trovano il touchdown di Fred Jackson che riapre il match. Ci pensa poi Doug Baldwin, sempre su lancio di un Wilson decisivo anche sulle proprie gambe (10 portate per 78 yard), a ribaltare la situazione. A salvare i Packers (2-0) arriva, neanche a dirlo, Rodgers, che si sdoppia in Richard per ricevere il touchdown del nuovo vantaggio Green Bay, legittimato dal field goal finale di Crosby da 21 yard. I Seahawks (0-2) escono nuovamente sconfitti e vedono complicarsi la loro rincorsa al primo posto in NFC West. Il finale è 27-17 per i padroni di casa.

Rischiano molto più di quanto avrebbero dovuto i Patriots contro i Bills, dopo aver dominato per tre quarti di gioco. Trascinata da un Tom Brady per cui, ormai, gli aggettivi si sprecano (38/59 per 468 yard e 3 TD pass), New England si risveglia dopo il touchdown subito da Karlos Williams e mostra al mondo un football straordinario, arrivando, al termine del terzo quarto, ad essere avanti 37-13. Un Rob Gronkowski pressoché impossibile da fermare per un normale essere umano (7 ricezioni per 113 yard e 1 TD), un Julian Edelman che sguscia in lungo e in largo nelle difese avversarie (11 ricezioni per 97 yard e 2 TD) ed un Dion Lewis utilissimo tanto palla alla mano (7 portate per 40 yard e 1 TD), quanto in termini di ricezioni (6 per 98 yard), fanno faville sotto la saggia guida di Brady.
Qualcosa, però, negli ultimi 15 minuti sembra incrinarsi e, grazie in particolare al risveglio di un Tyrod Taylor nel complesso comunque molto positivo (23/30 per 242 yard con 3 TD pass e 3 INT), anche su corsa (5 portate per 43 yard e 1 TD), Buffalo lancia la rimonta. I touchdown di Robert Woods, dello stesso Taylor e di Sammy Watkins riaprono clamorosamente il match, chiuso nuovamente, però, da un field goal del perfetto Stephen Gostkowski (4/4) e dall’acrobatico intercetto finale di Logan Ryan. Nella difesa degli ospiti, inoltre, sembra doveroso citare la prestazione assurda di Jamie Collins (11 tackle, 2.5 sack e 1 fumble forzato). Vincono i Patriots (2-0), dunque, per 40-32 sui Bills (1-1), dimostratisi comunque all’altezza di una speranza playoff.

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Ha dell’incredibile il modo in cui i Chiefs si lasciano sfuggire la vittoria contro i Broncos e nemmeno si guadagnano la possibilità di giocarsi il supplementare. Dopo un primo quarto avaro di emozioni, nel secondo si sveglia Jamaal Charles (21 portate per 125 yard e 1 TD), mentre Peyton Manning sembra proseguire nel sonno profondo iniziato in Week 1 e si fa intercettare da Marcus Peters, che riporta il pallone per 55 yard fino alla end zone avversaria. Fortuna per Denver che Alex Smith sia completamente estraneo alla partita (16/25 per 191 yard e 2 INT), ma soprattutto che Manning ritrovi la propria vena realizzativa, lanciando prima Emmanuel Sanders e poi Virgil Green in end zone per il doppio touchdown del pareggio.
Cairo Santos e Brandon McManus scaldano il terzo quarto, mentre negli ultimi 15 minuti è Knile Davis a far scattare in avanti i padroni di casa. Mancano 2 minuti e spiccioli al termine, ma gli ospiti si affidano ad un roccioso Demaryius Thomas (8 ricezioni per 116 yard) e, nuovamente grazie a Sanders, trovano i punti del pareggio. A 36 secondi dal termine sembra tutto pronto per l’overtime, ma Charles decide di tentare di portare i suoi in raggio da field goal. Mai decisione fu più sanguinosa, il runningback provoca un fumble recuperato da Bradley Roby e riportato per 21 yard fino alla end zone avversaria. Incredibile successo dunque per i Broncos (2-0) per 31-24 sui Chiefs (1-1).

Partita di rara bruttezza, almeno in termini di gioco offensivo, tra Eagles e Cowboys. Sam Bradford resta per la maggior parte del match molto al di sotto delle sue possibilità e, nonostante un finale in lenta risalita, chiude con una prestazione nettamente insufficiente (23/37 per 224 yard con 1 TD pass, 2 INT e 1 fumble forzato). Soprattutto, però, ci si chiede perché Philadelphia abbia fatto sfaceli per assicurarsi DeMarco Murray se in 13 portate il runningback è in grado di guadagnare a malapena 2 yard, di cui la maggior parte ottenute in una portata da 9.
Dallas, nonostante il grave infortunio subito da Tony Romo, che lo terrà lontano dal campo per diverse settimane e priverà i texani del loro ottimo timoniere, sfrutta la buona vena di Brandon Weeden (7/7 per 73 yard e 1 TD pass) e, grazie ad una difesa solidissima, guidata da un Sean Lee supremo (14 tackle e 1 INT), si aggiudica il match senza troppi patemi per 20-10. Cowboys (2-0) sempre più saldamente in testa alla NFC East, Eagles (0-2) sul fondo del barile, insieme ai Giants, di cui parleremo proprio qui sotto.

Si può concentrare tutta la delusione e lo sconforto del popolo in blu di New York in una frase? Proviamo: i Giants sono diventati la prima squadra della storia NFL a perdere le prime due gare stagionali dopo essere stati avanti, in entrambe le sfide, di almeno 10 punti nel quarto periodo di gioco. Si può, si può. Atlanta comincia meglio e si porta avanti con il touchdown di Tevin Coleman su corsa, ma per i successivi due quarti e mezzo esce completamente dal match, non fosse per un field goal di Matt Bryant, a segno da 42 yard. Dopo che Josh Brown mette a segno i punti del 10-3 da 38 yard, è Odell Beckham Jr. a scatenare gli animi del MetLife Stadium, con 120 yard di guadagno nel solo primo tempo e, soprattutto, con il touchdown da 67 yard su lancio di un buon Eli Manning (27/40 per 292 yard e 2 TD pass).
Nel terzo quarto ci pensa Larry Donnell a ricevere in end zone per allargare il divario ma, quando sembra che tutto vada alla grande per New York, tanto che l’attacco si presenta nuovamente a ridosso della fatidica linea, Manning si fa scappare un tragico fumble, recuperato da Paul Soliai. Da 7 punti guadagnati a 7 punti subiti perché, dalla stessa azione, nasce il touchdown di Leonard Hankerson che ridona linfa agli ospiti. Nel possesso decisivo per la vittoria dei Falcons (2-0) sono Matt Ryan e, soprattutto, un Julio Jones in forma straripante (13 ricezioni, career-high, per 135 yard) a guidare la squadra, mentre i Giants (0-2) guardano inermi Devonta Freeman che spezza, col viaggio in end zone da 2 yard, i sogni del primo successo stagionale, ancora una volta distrutti da un finale di partita, tanto in attacco quanto in difesa, a dir poco disastroso.

Inauguriamo la giornata delle sorprese con l’incredibile crollo dei Ravens contro i Raiders. Derek Carr torna in campo dopo il problema alla mano patito contro i Bengals e sforna una prestazione esemplare (30/46 per 351 yard con 3 TD e 1 INT), aiutato e supportato dal giovane rookie Amari Cooper (7 ricezioni per 109 yard e 1 TD) e dal veterano Michael Crabtree (9 ricezioni per 111 yard e 1 TD), tornato finalmente ad ottimi livelli. Il primo tempo è a dir poco scoppiettante e, grazie alle ricezioni di Steve Smith (10 per 150 yard), ai touchdown di Crockett Gilmore (5 ricezioni per 88 yard e 2 TD) e ai lanci di un Joe Flacco finalmente all’altezza (32/45 per 384 yard con 2 TD pass e 1 INT), Baltimore resta in partita, mentre Oakland sembra essere in giornata di grazia, nonostante le tantissime flag subite a sfavore (16 per 106 yard al termine).
È una sfida nella sfida anche quella tra i due kicker, vinta da Justin Tucker (4/4) di un field goal sul comunque perfetto Sebastian Janikowski (3/3). Nel terzo quarto i padroni di casa provano la fuga grazie a Crabtree, ma gli ospiti ritrovano sé stessi ed il sorpasso negli ultimi 15 minuti grazie a Tucker ed al touchdown di Lorenzo Taliaferro palla alla mano per 7 yard. Nell’ultimo possesso a disposizione, però, Carr si salva dal secondo intercetto di giornata di Will Hill grazie ad una flag a carico degli ospiti, poi lancia perfettamente verso Seth Roberts in end zone per i punti che valgono la vittoria 37-33 dei Raiders (1-1) sui Ravens (0-2), vera e propria delusione di questo inizio di regular season.

Andre Holmes Raiders nfl

Si prosegue con la vittoria dei Jaguars nel finale contro i Dolphins, che perdono una grande occasione di levarsi di dosso i Bills nella rincorsa ai Patriots in AFC East. Come nella precedente sfida, il primo tempo è esplosivo, con Jacksonville guidata da un Blake Bortles finalmente senza macchia (18/33 per 273 yard e 2 TD pass) e da un Allen Robinson fantascientifico (6 ricezioni per 155 yard e 2 TD). Miami resta incollata al match grazie ai field goal di Andrew Franks e ai lanci di un ottimo Ryan Tannehill (30/44 per 359 yard e 2 TD). All’intervallo, comunque, anche grazie ad un fantastico field goal da 58 yard di Jason Myers, i padroni di casa sono avanti per 17-13.
È Jake Stoneburner, alla prima ricezione in carriera in NFL, a trasformare in touchdown nel terzo quarto le sgroppate di Rishard Matthews e Jarvis Landry, i quali, insieme, scrivono la bellezza 225 yard in 14 ricezioni. I Jaguars (1-1), comunque, chiudono la propria cassaforte difensiva e nel finale si regalano il drive che può valere il successo. Bortles lo trasforma in un’ottima posizione per il field goal della vittoria di Myers da 28 yard. I Dolphins (1-1) escono dunque sconfitti per 23-20 dall’EverBank Field.

Si arriva, quindi, alla quinta sconfitta consecutiva dei Saints al Superdome, una volta fortino insuperabile simbolo di mille vittorie. A metterla a segno sono, incredibilmente, i Buccaneers, guidati offensivamente da un Jameis Winston all’altezza della situazione (14/21 per 207 yard e 1 TD pass), anche quando si tratta di correre palla alla mano (6 portate per 23 yard e 1 TD), e difensivamente da un devastante Chris Conte (5 tackle, 1 INT e 1 fumble forzato). Ancora troppo imprecisa Tampa Bay in red zone, ma per fortuna loro il rookie kicker Kyle Brindza tradisce soltanto una volta su 5 tentativi e porta con sé tanti punti fondamentali per il successo degli ospiti.
New Orleans, nonostante tre touchdown, di cui uno soltanto però propiziato da un deludente Drew Brees (24/38 per 255 yard con 1 TD pass, 1 INT e 2 fumble), non riesce mai a mettere le mani sul match e finisce per perderlo miseramente. I Bucs (1-1) fanno il colpaccio per 26-19 contro i Saints (0-2), sempre più in una crisi senza fine. Nota a margine: sono ben 7 i fumble sommati tra le due formazioni, decisamente troppi, soprattutto perché la maggior parte arrivano nel finale di partita.

Non è una vera e propria sorpresa, ma di certo in pochi si aspettavano la seconda sconfitta consecutiva dei Lions, sul campo dei Vikings. Nonostante non sia riuscito a mettere a segno il primo touchdown stagionale, la NFL dà il suo bentornato ad un Adrian Peterson devastante, capace di 134 yard in 29 portate e di altre 58 in due ricezioni. Sommate, danno un esito di yard superiore a quelle guadagnate da un comunque preciso Teddy Bridgewater al lancio (14/18 per 153 yard e 1 TD pass) e decisivo con la sua segnatura palla alla mano.
Detroit può sorridere per la prestazione di Calvin Johson (10 ricezioni per 83 yard e 1 TD), di James Ihedigbo (9 tackle e 1 fumble forzato) e di Ezekiel Ansah (7 tackle e 1 INT), oltre che per il secondo touchdown consecutivo di Eric Ebron, ma sono tutte gioie personali che, unite, non fanno quella di squadra, sconfitta da una Minnesota scoppiettante a livello offensivo ed estremamente ostica in termini difensivi. Sono dunque i Vikings (1-1) a cogliere il primo successo in regular season per 26-16 sui Lions (0-2).

Si torna alla normalità con la vittoria straripante dei Cardinals contro i Bears. La parte iniziale della partita è un botta e risposta a suon di touchdown: al ritorno del kick-off, da ben 108 yard, del rookie David Johnson risponde Josh Bellamy su lancio di un Jay Cutler ottimo finché dura (8/9 per 120 yard con 1 TD pass e 1 INT), mentre a Jaron Brown, lanciato da un Carson Palmer al limite della perfezione per la seconda settimana consecutiva (17/24 per 185 yard con 4 TD pass e 1 INT), risponde Jeremy Langford su corsa. Un Larry Fitzgerald leggendario (8 ricezioni per 112 yard e 3 TD) lancia la fuga, aiutata dall’intercetto sull’unico lancio sbagliato da Cutler di un ottimo Tony Jefferson (9 tackle e 1 INT), che riporta il pallone per 26 yard fino alla end zone avversaria.
Due field goal di Robbie Gould prima dell’intervallo lasciano qualche speranza a Chicago, ma Arizona le spegne immediatamente nel terzo quarto, grazie nuovamente a Fitzgerald e a Johnson. Gli ultimi 15 minuti servono soltanto per il terzo touchdown e per l’apoteosi definitiva del receiver dei Cardinals (2-0), vincenti in maniera quanto mai netta per 48-23 sui Bears (0-2). Cutler, nell’azione dell’intercetto, si infortuna e non torna più in campo, restano in dubbio le sue condizioni fisiche.

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cardinals bears nfl

Un’altra formazione capace di mettere a tabellone una miriade di punti in questa Week 2 ha la sua sede a Pittsburgh. La vittoria degli Steelers è sintetizzabile nella perfetta guida delle questioni d’attacco di Ben Roethlisberger (21/27 per 369 yard e 3 TD pass), con al fianco un guerriero estremamente efficace come DeAngelo Williams (20 portate per 77 yard e 3 TD) ed un cavaliere dalle potenzialità terrificanti come Antonio Brown (9 ricezioni per 195 yard e 1 TD), e nella giovane ed esaltante conduzione difensiva di Ryan Shazier, autore di 15 tackle, 1 sack e 1 fumble forzato.
All’intervallo i padroni di casa sono avanti già per 29-3 ed il secondo tempo diventa una formalità. Colin Kaepernick si sveglia soltanto quando la contesa è già decisa da un pezzo e a poco valgono le segnature di Anquan Boldin e di un Torrey Smith finalmente entrato a dovere nei meccanismi offensivi di San Francisco (6 ricezioni per 120 yard e 1 TD). Williams e Brown controllano la situazione per evitare che agli Steelers (1-1) scappi la partita dalle mani e tanto basta per una nettissima vittoria per 43-18 sui Niners (1-1).

Una bella partita quella tra Bengals e Chargers, decisa dall’ottima prestazione di Andy Dalton (16/26 per 214 yard e 3 TD pass) al timone dei padroni di casa e l’intercetto di Vincent Rey nell’ultimo drive utile per le speranze degli ospiti. Il match si sblocca con il touchdown di A.J. Green dopo il pallone perso malamente da Keenan Allen.
Josh Lambo sigla due field goal consecutivi, ma è Marvin Jones ad allargare ulteriormente la forbice prima dell’intervallo. Steve Johnson ha trovato un grande feeling con Philip Rivers e si regala il secondo viaggio in end zone stagionale. San Diego, però, non trova il bandolo della matassa difensivamente e uno scatenato Tyler Eifert punisce nuovamente gli ospiti. A poco vale, se non a consolidare ulteriormente Rivers come il quarterback con il maggior numero di TD pass nella storia dei Chargers (1-1), il touchdown di Malcom Floyd. Vincono i Bengals (2-0) per 24-19.

Si accende nel finale la sfida tra Panthers e Texans. Nel primo tempo, infatti, si segnala il solo touchdown di Ted Ginn ed un field goal a testa per le due formazioni. Dopo l’intervallo i due quarterback si svegliano dal torpore e, dapprima un deludente Ryan Mallett (27/58 per 244 yard con 1 TD pass e 1 INT) lancia uno straordinario Garrett Graham nella ricezione in end zone, poi Cam Newton lancia sé stesso, con un’acrobazia fenomenale, in quella di Houston e ristabilisce il vantaggio di Carolina.
Corey Brown prova a far partire la fuga definitiva, ma, se non altro, Mallett si prodiga palla alla mano per la segnatura della speranza. Graham Gano colpisce da 53 yard, ma i Texans (0-2) hanno un’occasione d’oro in red zone per portare la sfida al supplementare. Mallett non si dimostra all’altezza della situazione e spreca tutto, lasciando il successo ai Panthers (2-0) per 24-17.

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Se i Browns riescono a sconfiggere i Titans e a guadagnarsi il primo successo di questa regular season è solo grazie a Travis Benjamin. Il classe ’89 nativo di Belle Glade colpisce con due touchdown su ricezione, su doppio lancio rispettivamente da 60 e 50 yard di un Johnny Manziel al primo successo in carriera in NFL, e con un terzo viaggio nella end zone di Tennessee da 78 yard su un punt ritornato con un’azione fenomenale, un concentrato di atletismo e concentrazione pazzesco.
A ciò dobbiamo unire il touchdown di Isaiah Crowell e le aride resistenze opposte dagli ospiti, guidati da un ottimo Marcus Mariota al lancio (21/37 per 257 yard e 2 TD pass), ma davvero troppo fragile nel lasciarsi sfuggire la bellezza di 3 fumble, di cui 2 persi. Con quello di Terrance West fanno 3 persi dai Titans (1-1) e, se aggiungiamo i 2 di Manziel probamente recuperati, sono ben 5 i fumble conquistati da Cleveland durante il match. Al termine dunque vincono i Browns (1-1) tra le mura amiche per 28-14.

Dopo il successo della scorsa settimana contro i Seahawks, ci si aspettava moltissimo dai Rams. Non è sempre domenica, però, o meglio, anche se è domenica, non è sempre una domenica vincente. Se poi il rookie Matt Jones, da solo, corre quasi quante yard trova Nick Foles al lancio (123 contro 150) e si regala due touchdown, siglando più punti di St. Louis in tutto il match, Washington può legittimamente festeggiare il successo nella capitale.
Ottima prestazione di Kirk Cousins (23/27 per 203 yard e 1 TD pass) che, almeno per il momento, scaccia i tanti fantasmi apparsi dopo la tragica Week 1. Finisce 24-10 per i Redskins (1-1) contro i Rams (1-1), tra le cui fila, almeno, spiccano i 16 tackle di un Alec Olegtree da urlo.

La settimana delle sorprese non poteva che chiudersi con un altro upset. Nel Monday Night si vede solo la Gang Green per la prima mezz’ora, con un Darrelle Revis che si conferma bestia nera di Andrew Luck (21/37 per 250 yard con 1 TD e 3 INT), recuperando due fumble e piazzando un intercetto. Il resto della scatenata difesa di Todd Bowles non è da meno e tormenta Luck in continuazione, impedendogli di trovare ritmo sul passing game, lasciando campo al solo Donte Moncrief che sigla l’unico touchdown per i Colts. I 5 turnover provocati dalla difesa e un Ryan Fitzpatrick solido ed efficace (22/34 per 244 yard con 2 TD e 1 INT) regalano ai Jets (2-0) il secondo successo consecutivo, grazie al 20 a 7 con cui stendono i Colts (0-2), ancora lontani dalla forma migliore.

Inutile staccare la spina, si resta sintonizzati in attesa della sfida tra Giants e Redskins nel Thursday Night che apre una certamente entusiasmante Week 3!

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Alessio Salerio

Scopre il football nella notte dell'upset di Phoenix del 2008, se ne innamora quattro anni dopo grazie ai medesimi protagonisti. Ideatore della rubrica "Colori, episodi, emozioni", negli anni cambiata di nome, non nella sostanza.

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