[IFL] Il riassunto della tre giorni di football americano milanese
Si è conclusa la tre giorni milanese a base di football americano, ecco il riassunto delle quattro finali disputate al Vigorelli con foto e video.
Primo evento è la finale CIF 9 tra Chiefs Ravenna e Veterans Grosseto. La sfida ad alto punteggio vede vittoriosi i ravennati per 45-35 in una partita sempre dominata dai Chiefs.
Il racconto della partita a cura di FIDAF.
Non poteva esserci inizio migliore per il weekend del XXXV Italian Bowl, che al Vigorelli ha servito un antipasto di lusso con la finale del campionato di III Divisione che ha dato ai Chiefs Ravenna la vittoria del campionato. Un successo indubbiamente meritato, sia perché i Veterans hanno messo a dura prova la fortissima squadra ravennate, sia perché è il giusto riconoscimento a una formazione che ha disputato un campionato di altissimo livello, dimostrando di saper dare il meglio di sé nei momenti chiave delle partite. Ed è accaduto anche ieri. Col paradosso che una squadra che ha fatto dell’attacco il suo principale punto di forza, ha sigillato la vittoria grazie a un fumble, cioè alla giocata difensiva per eccellenza. E’ stato Morigi a ricoprirlo e a far esplodere di gioia i giocatori in campo e le centinaia di tifosi arrivati fin da Ravenna che hanno reso ancor più calda questa finale, come i tantissimi tifosi dei Veterans partiti dalla Toscana. MVP della partita Michele Maltoni.
Partono subito forte i Chiefs, alla prima segnatura con Maltoni che si produce in una corsa delle sue e va in touchdown. Il tentativo di trasformazione da due punti viene fallito, ma gli arbitri ne ordinano la ripetizione a causa di un’infrazione della difesa grossetana. Allora Ravenna si affida al piede di Luca Bezzi per il 7-0. Il vantaggio dura poco, perché nel drive successivo i Veterans vanno a segno con una corsa da 25 yard di Cannatella. La trasformazione di Tarlati finisce sul palo ma poi entra ed è quindi 7-7. I Chiefs tornano in vantaggio con una corsa da 20 yard di Pazzaglia e la successiva trasformazione di Bezzi, poi recuperano palla con un bell’intercetto e sfruttano il drive offensivo per un’altra corsa di Maltoni in touchdown. Stavolta il tentativo di trasformazione da due punti va a buon fine con la ricezione di Maroncelli e a 3′ dalla fine del primo quarto c’è già l’allungo: 22-7.
All’improvviso, cambia il ritmo della partita, perché la difesa ravennate si concentra sul contenimento dell’attacco dei Veterans, che gestisce il drive con buona pazienza e avanza lentamente. E’ sulle 24 yard quando le squadre invertono il campo per la fine del primo quarto. Alla lunga, la pazienza dà i suoi frutti e arriva il TD di Cannatella, cui però fa seguito un fallito tentativo di ricavare due punti dalla trasformazione. Con 7’06” da giocare nel secondo quarto, ora il punteggio è 22-13 per i Chiefs, che a causa di una penalità ripartono dalle proprie 25 yard, si avvicinano comunque alla end zone avversaria senza però andare a segno. E’ la difesa ravennate a salire in cattedra, non consentendo all’attacco dei Veterans di avanzare e costringendolo al punt con 2 minuti da giocare nel secondo quarto. Anche per i Chiefs, però, guadagnare yards non è semplice, finché all’improvviso, a 28” dal termine del secondo quarto, Malta inventa un lancio da oltre 30 yard pescando direttamente in touchdown Bezzi, che poco prima era stato pescato in fuorigioco e che realizza anche la trasformazione per il 29-13. Un colpo pesante per Grosseto soprattutto a livello psicologico, perché quello è anche il punteggio con cui le squadre anno negli spogliatoi.
L’intervallo, però, fa bene ai Veterans, che vanno a segno con una corsa di Ceccarelli e trovano anche la trasformazione da due punti che riapre tutto, portando il punteggio sul 29-21 a metà del terzo quarto. L’attacco dei Chiefs però spinge bene e si porta sulla linea delle 20 yards. Con una corsa di Maltoni i ravennati tornano a segnare e dopo la trasformazione di Bezzi il punteggio è di 35-21. La risposta dei Vets non si fa attendere e a 1’33” dalla fine del quarto sono sulle 20 yard della difesa avversaria senza però riuscire a concludere prima della conclusione del periodo. Da lì, ma a campi invertiti, si parte per gli ultimi 10 minuti della stagione. Che iniziano con una grande azione di corsa di Bemmo Pogo che lancia subito un messaggio chiaro: i Veterans non mollano. La trasformazione va a segno e con 9’44” da giocare si riparte sul 35-28 a favore dei Chiefs, che sull’asse Malta-Pazzaglia si portano subito sulle 25 yards avversarie per poi arrivare sulle 10 con Maltoni, fermato nell’azione successiva a una yard dalla linea di meta. Gli altri tentativi però non vanno a buon fine e così al quarto down Bezzi sceglie il field goal, che centra i pali e porta i Chiefs ad avere due possessi di vantaggio: 38-28 con 7’40” da giocare.
E lì accade l’incredibile: l’attacco dei Veterans pasticcia, rischia il fumble, ma Leonardelli salva tutto recuperando in tempo il pallone e arrivando in touchdown dopo una corsa da più di 60 yard. L’extra point c’è (sempre Tarlati) e ora siamo sul 38-35 e un livello di tensione altissimo. E lì sono bravi i Chiefs a sfoderare forse il miglior drive della partita, che li porta ad andare in touchdown ancora con Maltoni. Trasformazione ok e si torna a +10 (45-35) con 4’12” da giocare. A 1’54” dal termine, però, arriva la giocata decisiva: un fumble ricoperto da Morigi che riporta i Chiefs in attacco. E’ il sigillo sulla meritatissima vittoria della squadra ravennate, resa ancor più nobile dal fatto di aver battuto una squadra forte come i Veterans Grosseto. La gioia alla fine è per una squadra sola, ma gli applausi sono per entrambe.
Sabato alle 12.00 sotto il solleone è il turno della finale femminile CIFAF tra ONE Team (aggregazione di Verona, Milano e Cernusco) e Neptunes Bologna. Le ragazze di Bologna si portano subito in vantaggio, ma niente potranno contro le forti avversarie che si aggiudicano la finale per 43-6.
Il racconto della partita a cura di FIDAF.
Sono le One Team, la formazione che unisce Sirene Milano, Nyx Cernusco e Squaw Verona, le campionesse d’Italia 2015. La formazione allenata da Paolo Sonzogni ha battuto 43-6 le Neptunes Bologna, che ancora una volta vengono sconfitte in finale. Nell’Albo d’Oro del campionato CIFAF, One Team succede a Fenici Ferrara e Lobsters Pescara, vincitori rispettivamente nel 2014 e nel 2013.
Eppure, la finale era iniziata nel segno delle Neptunes, sia in positivo sia in negativo. Sono le bolognesi, infatti, a portarsi in vantaggio al termine di un lungo drive concluso da una bella corsa di Marta Brusa. Nel corso dell’azione, però, si fa male Iara Zanna, uno dei punti di forza della squadra bolognese, che avrebbe dovuto essere impiegata sia in attacco sia in difesa ma che lascia il campo per non rientrare più. Frattura alla clavicola per la bravissima e sfortunata giocatrice biancoblù. La reazione delle One Team è affidata a Ilaria Adami, che con una corsa da 62 yard firma il pareggio, prima che anche la difesa delle neroverdi faccia la sua parte, provocando una safety che porta il punteggio sull’8-6. Adami replica con un’altra corsa da oltre 60 yards, le bolognesi perdono per infortunio anche Elisa Ravaldi e prima dell’intervallo arriva un’altra safety che consente alle One Team di andare al riposo sul 17-6.
La gara prende definitivamente la sua direzione a inizio secondo tempo, con ancora Ilaria Adami grande protagonista. Con due touchdown consecutivi, altre due corse una da 44 e una da 50 yards, praticamente chiude i giochi e si merita sia il premio di MVP sia quello intitolato a Erika Lazzari e assegnato al miglior running back del campionato. La sfortuna intanto non abbandona le Neptunes, che perdono anche Giovannini per infortunio e subiscono altre due segnature, una ancora da parte dell’inarrestabile Adami e l’altra per merito di Erica Nicola che fissa il punteggio sul 43-6 finale.
Alla fine, comunque, grandi applausi da parte del numeroso pubblico del Vigorelli (una tribuna per la tifoseria delle One Team, un’altra per quella delle Neptunes) per entrambe le squadre, protagoniste di un campionato di alto livello e di una finale che ha messo in mostra giocate spettacolari, sfidando il gran caldo. La crescita del football femminile continua.
Il video integrale della partita.
Sabato alle 20.00 il main event della serata, il XXXV Italian Bowl tra Panthers Parma e Seamen Milano che per la terza volta consecutiva si affrontano nell’atto finale del campionato d’elite.
Così come l’anno scorso, anche se con uno scarto inferiore, la partita sarà controllata dai milanesi dall’inizio alla fine, tranne una fiammata dei Panthers nel finale. 24-14 il risultato finale per i Seamen che vincono il secondo titolo consecutivo.
Il racconto della partita a cura di FIDAF.
Secondo titolo consecutivo per i Seamen Milano, che vincono il XXXV Italian Bowl battendo 24-14 i Panthers Parma in una bellissima finale disputata in un ancor più bello scenario: quello del Vigorelli di Milano che, con ben 4500 spettatori sulle tribune, ha fatto rivivere il clima dei campionati europei di due anni fa. Non è stata una finale dominata come quella dello scorso anno da parte dei Seamen, ma la vittoria è ugualmente meritata per la migliore qualità di gioco che senza dubbio la squadra di coach Mutti ha saputo esprimere in campo. MVP ex aequo Stefano Di Tunisi (autore di ben 18 punti, tra TD e calci) e Jonathan Dally.
La partita inizia con un intercetto di Parma da parte di Diaferia, annullato però da un’infrazione della difesa bianconera. Una corsa di Dally porta subito i Seamen vicini alla end zone avversaria. Ed è lo stesso Dally, a 8’33” dalla fine del primo quarto, a tirar fuori un TD-pass per Di Tunisi che dà il vantaggio ai Seamen. 7-0, perché Di Tunisi realizza anche la trasformazione. I Seamen recuperano presto il possesso, ma perdono Santagostino, che si fa male al ginocchio dopo una bella ricezione ed è costretto a lasciare il terreno di gioco. Davvero sfortunato il ricevitore dei milanesi, rientrato dal Messico apposta per questa partita. I Seamen continuano comunque a guadagnare terreno grazie a due belle ricezioni di Vezzoli e ancora sull’asse Dally-Di Tunisi realizzano il secondo touchdown a 1’45” dalla conclusione del primo quarto. Di Tunisi trasforma ed è lui ad aver realizzato tutti i 14 punti di Milano, mentre Parma è ancora ferma a zero.
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La formazione bianconera si affida molto alla velocità di Malpeli Avalli ma ha qualche difficoltà nei passaggi. Il primo quarto si chiude sul 14-0, nel secondo, caratterizzato da due intercetti per parte, i Panthers mettono in difficoltà i Seamen con la difesa ma non riescono ad andare a segno e l’unico tentativo di passaggio in end zone viene intercettato da Turrin a 4’09” alla fine del secondo periodo.
I Seamen a quel punto pensano soprattutto, con successo, a far correre il cronometro e a poco più di un minuto dalla conclusione del secondo periodo arriva un altro duro colpo per i Panthers: l’espulsione di Michele Canali per targeting. Le squadre vanno quindi al riposo sul 14-0 per i Seamen, che nel terzo quarto controllano abbastanza agevolmente la situazione grazie a una difesa che tiene sempre gli avversari a distanza di sicurezza. Anzi, se non fosse per un intervento decisivo di coach Papoccia, che come spesso è accaduto durante la stagione ha dovuto mettere se stesso in campo, sarebbe arrivato anche il terzo touchdown per i Seamen, che iniziano il quarto decisivo ancora avanti 14-0.
Spalle al muro, i Panthers producono il loro massimo sforzo e proprio nel momento più difficile Monardi tira fuori una giocata degna della sua fama, con un bel passaggio per Finadri, che porta i bianconeri a poche yards dalla linea di meta. Lì Monardi si affida a Malpeli Avalli che sigla il touchdown che riapre i giochi, dopo la trasformazione di Diaferia: 14-7 e ancora 10’20” da giocare. La difesa dei Panthers, peraltro, sembra tenere botta, ma all’improvviso viene bucata da una corsa di Dally che porta i Seamen a ridosso della end zone. Lì i biancoblù non riescono a trovare il touchdown, ma con un field goal di Di Tunisi si riportano a più di un possesso di distanza: 17-7 e 5’36” sul cronometro.
La resa di Parma arriva nei due drive successivi: infruttuoso quello offensivo dei bianconeri, mentre dall’altra parte Mattia Binda sigla un meritatissimo touchdown con una corsa di 11 yards che, con la successiva trasformazione realizzata sempre da Di Tunisi, fissa il punteggio sul 24-7. Ma forse è proprio lì che i Panthers dimostrano per l’ennesima volta di essere una grande squadra, non mollando fino alla fine e prendendosi la meritata soddisfazione di un touchdown realizzato a un minuto dalla fine da Joe Martinek su passaggio di Monardi. Diaferia trasforma e fissa il punteggio sul 24-14 finale. E lì può iniziare la legittima festa dei Seamen.
Gli highlight della partita
Ultimo atto della tre giorni del Vigorelli è la finale della II Divisione tra due squadre imbattute: Hogs Reggio Emilia e Blacks Rivoli. Il risultato è netto, 28-0 per gli emiliani che non concedono nulla ai piemontesi.
Il racconto della partita a cura di FIDAF.
Si chiude nel segno degli Hogs Reggio Emilia il grande weekend milanese del football italiano. La formazione reggiana infatti vince il campionato di II Divisione battendo 28-0 i Blacks Rivoli nella finale disputata nel pomeriggio al Vigorelli. Gli Hogs quindi, campioni d’Italia nel 2008 quando sconfissero i Warriors Bologna, tornano ad alzare un trofeo, evento che mancava dal 2011, quando vinsero il titolo Under 21. Un giusto premio a quella che, numeri alla mano, è stata la migliore squadra del campionato e contro cui i Blacks, anche loro autori di una grande stagione, non hanno potuto far molto.
Inizio molto nervoso, con più di un errore da entrambe le parti. Si parte con un fumble sul primo snap grazie al quale gli Hogs recuperano subito il possesso di palla. Ma non vanno oltre un tentativo fallito di field goal. Le difese dominano sugli attacchi, basti pensare che in tutto il periodo vengono chiusi solo due down. Gli Hogs, però, avanzano grazie a una serie di corse di Maestri e tra la fine del primo periodo e l’inizio del secondo costruiscono il primo touchdown, che arriva grazie a una corsa di Trenti. La trasformazione riesce e il tabellone ora dice 7-0, che potrebbe diventare 10-0, ma ancora una volta il field goal dei granata (che recuperano presto il possesso) non va a buon fine. Il punteggio resta quindi sul 7-0 alla fine del secondo quarto, perché la difesa degli Hogs fa una buona pressione e l’attacco “mangia” molti minuti. Prima dell’intervallo un intercetto di Fagandini blocca l’assalto dei Blacks.
Al rientro dagli spogliatoi il tema della partita non cambia. Sono gli Hogs a controllare il gioco e ad andare a segno con una corsa di Callegati, giunta al termine di un drive offensivo durato ben 7 minuti. Il piede di Iotti è preciso e sul 14-0 la gara sembra già indirizzata, anche perché i reggiani mettono in mostra un’ottima difesa che mette in difficoltà nei passaggi l’ottimo quarterback dei Blacks Giachino. I piemontesi potrebbero riaprire i giochi in apertura di quarto periodo, arrivando per la prima volta nella redzone avversaria. Lì però manca la freddezza necessaria, la difesa granata li costringe al quarto down ed è proprio questo il momento in cui la partita “gira” definitivamente, perché nell’azione successiva una corsa da 85 yard di Maestri porta il punteggio sul 21-0 e chiude definitivamente i conti. Ora il morale degli Hogs è alle stelle, quello dei Blacks a terra e così arriva un’altra segnatura, con una corsa da 18 yard di Caroli. Iotti trasforma e così arriva il 28-0 finale.
Il video integrale della partita.