[IFL] Week 10 IFL: i Dolphins battono i Marines, i Rhinos vincono il derby
Il weekend appena trascorso prometteva scintille e spettacolo. Bene, nessuna delle partite più attese ha deluso le aspettative.
Il derby di Milano, vinto dai Rhinos contro i Campioni d’Italia, è stato un match ricco di emozioni e di grandi giocate, dal primo all’ultimo minuto. Al Vigorelli, in una serata arricchita dalla presenza di un bel pubblico, quello delle grandi occasioni, l’attacco dei neroarancio guidato da TJ Pryor ha subito girato a meraviglia, permettendo a Gementi e Gavazzi di concretizzare delle ottime opportunità già nel primo tempo. La risposta dei blue navy di Paolo Mutti non si è fatta attendere, Jonathan Dally ha preso più volte la sua squadra per mano nel tentativo di rimontare, ma l’attenta difesa dei Rinoceronti è riuscita a contenere gli assalti dei rivali, consentendo alla propria formazione di andare al riposo in vantaggio per 16 a 7.
Nella ripresa l’orgogliosa reazione dei Marinai si è infranta contro l’efficace reparto difensivo allenato da coach Bebo Nori e nel momento cruciale sempre Pryor, su corsa, ha realizzato il TD che sembrava tagliare le gambe agli avversari. Ma i Seamen si sono rifatti sotto con coraggio, accorciando le distanze con Lorenzo Vezzoli. Quando Bonanno segna, i Rhinos hanno 15 punti di vantaggio a 5 minuti dal termine della gara. Dally trova Stefano Di Tunisi pronto in end zone e fissa il punteggio sul 22 a 30. C’è ancora tempo per la rimonta, ma l’onside kick tentato dai Marinai non porta i frutti sperati, i neroarancio controllano il cronometro e portano a casa una vittoria sofferta ma meritata. Gli uomini di Alessandro Trabattoni hanno giocato una partita splendida e hanno confermato di apparire attualmente come la compagine più in forma del Torneo. L’involuzione dei Seamen è sfociata nell’ennesima opaca prova dei Tricolori, che adesso devono fare appello a tutto il loro orgoglio e alla loro voglia di tornare ad alti livelli, per riuscire a recitare un ruolo di grande importanza tra le assolute protagoniste del Campionato.
Marco Mutti, Presidente dei SEAMEN: “TJ Pryor ha giocato in modo ineccepibile, ha fatto crescere i suoi ricevitori e l’attacco Rhinos non è mai stato così forte, i nostri anche se pronti non sono riusciti a contenerlo, scesi in campo concentrati e pronti a vincere..il fumble del primo drive ha piegato le ginocchia, nulla da recriminare contro gli arbitri ma il TD annullato a Di Tunisi per non possesso (aveva fatto tre passi ed entrato in TD per poi perderla al contatto) ha fatto la sua, ma nessuna giustificazione, ora attendiamo i Giants sempre più consapevoli che il gioco deve essere più calibrato, siamo alla undicesima partita ufficiale in 12 settimane, lavoreremo con calma e dedizione..una sconfitta ci spingerebbe al terzo posto e non possiamo permettercelo, settimana dedicata alla ricostruzione del morale e della voglia di tornare ad essere i migliori! Ora non è tempo delle recriminazioni”.
Fabio Gentile, Dirigente dei RHINOS: “Partita sempre in mano ai Rhinos che dal primo drive. Siamo andati in vantaggio e ci siamo rimasti fino alla fine. La chiave è stata l’attacco Rhinos che ha segnato praticamente quasi ogni volta (4 TD e 1 FG), mentre la difesa ha arginato bene le sfuriate di un Dally un po’ sottotono nella prima metà. Avremmo potuto segnare ancora, ma a che pro? Considerando che servivano 35 punti di margine per passare avanti negli scontri diretti (in caso di parità di punti), giustamente si è deciso di fermarsi a due passi dal 37-22, non serviva a nulla rischiare”.
Paolo Mutti, HC dei SEAMEN: “Penso sia stata una bella partita molto combattuta. Purtroppo il fumble alla prima azione in attacco sul loro 7 a 0 ha condizionato tutta la nostra partita. Non siamo riusciti a farla come pensavamo perché abbiamo dovuto rincorrere sempre. Bravi loro, sono riusciti a capitalizzare tutto quello che gli abbiamo concesso. In questo momento ci va un po’ tutto storto, compresi gli infortuni che stiamo subendo in ogni gara”.
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Da Ancona arriva l’altra grande sorpresa della WEEK 10: I Dolphins riescono nell’impresa di sconfiggere i primi della classe Marines. Si gioca sotto una pioggia battente che influsice, e non poco, sulla riuscita di diverse giocate. Nonostante ciò, dopo un primo tempo sostanzialmente equilibrato, con un ritmo altissimo e con entrambe le formazioni ripetutamente a segno grazie alla straordinaria efficacia dei propri reparti offensivi, nella ripresa la partita diventa ancora più ricca di emozioni e big plays. I biancocelesti passano per la prima volta in vantaggio, ma subiscono immediatamente il kickoff return in Touchdown dei dorici e poco dopo, con una corsa splendida dell’imprendibile Silot Pajan, incassano la segnatura che consente ai verdearancio di guadagnare un distacco che gli uomini di Stan Bedwell non riusciranno da lì in poi a colmare.
La difesa degli anconetani è più reattiva e chiude la strada ai volenterosi capitolini che nonostante trovino ancora l’occasione di mettere punti a tabellone, vedono sfumare il loro tentativo di rimonta. La abile offense dei padroni di casa infatti reagisce colpo su colpo, fino al definitivo 45 a 32. Ai marchigiani serviva una vittoria con più di 24 punti di scarto per sovvertire l’ordine della classifica e scavalcare i loro diretti rivali, ma questa loro maiuscola prova ha messo in mostra una grande forza, un enorme carattere ed il reale valore di una formazione agguerrita come quella guidata da Daniel G. Levy. Ai romani di Fabio Pacelli rimane la consolazione di non aver perso il primato nella South Conference e di aver giocato ad armi pari un incontro che non ha mostrato sul terreno di gioco i migliori Marines visti all’opera in questa stagione.
Stan Bedwell, HC dei MARINES: “Complimenti a coach Levy e alla sua squadra. Hanno giocato alla grande, meritando la vittoria. La mancanza di disciplina ci è costata la gara. Eravamo al comando nel 3° quarto, poi un fallo personale ci ha costretti a calciare dalle 15yds difensive e loro hanno ritornato il nostro kickoff in touchdown. Nel nostro drive successivo un’altra penalità ci ha fatto indietreggiare di 15yds quando eravamo ad una sola yard dalla end zone, non siamo riusciti a segnare e loro nella prima giocata d’attacco hanno percorso praticamente tutto il campo, incrementando il loro vantaggio a +11. Abbiamo commesso errori superflui e loro ne hanno approfittato, ecco come si perdono le partite di Football. Ci è mancato Davide Capra ieri sera e abbiamo accusato il colpo anche per l’infortunio di Mario Andrioli prima e l’espulsione di Pozzebon dopo. A parte l’episodio del fumble, in cui abbiamo perso palla ad una sola yard dal TD su un 1st & goal, ho creduto che la nostra offense potesse giocare abbastanza bene da portare a casa la vittoria. Lorenzo Latini ci ha messo davvero l’anima. Chas Dodd ha giocato una gran partita e Nicola Bacaro è davvero migliorato molto. Ciò che ci ha fatto male son stati gli errori in difesa e negli special team. Il lato positivo è che, nonostante sia stata la nostra peggiore prestazione stagionale, eravamo sotto di 5 punti con un Team davvero forte, a soli 20 secondi dal termine del match. Sono stati tanti piccoli errori a penalizzarci ieri sera e da Head Coach me ne assumo tutte le responsabilità. Devo lavorare meglio. Adesso rivolgiamo la nostra attenzione alla partita della prossima settimana contro i Warriors. Se vinciamo, siamo Campioni della South Conference ed anche Testa di Serie numero 1 ai playoffs”.
Paolo Belvederesi, GM dei DOLPHINS: “Partita vera quella giocata ad Ancona.. solo parzialmente disturbata dal tempo. I Dolphins con l’attacco al completo hanno sicuramente dimostrato di avere tutte le carte regola per potersela giocare con chiunque, soprattutto dopo che la linea di attacco che ha lavorato alacremente nelle ultime tre settimane ha dimostrato grande crescita e sincronia negli schemi di corsa, permettendo sia ad Harris ma soprattutto a Silot di correre in faccia alla difesa romana. Il rientro di Marchini e Limitone (assenti all’andata) ha garantito efficacia nel gioco aereo. Di contro l’attacco romano ha saputo adattarsi alla difesa di Harris sfruttando anche la pessima giornata di alcune secondarie doriche, segnando con continuità nel primo tempo ed inceppandosi nella ripresa quanto sia Harris che Vikhnin (entrambi assenti all’andata) sono saliti in cattedra. Quindi bella vittoria Dolphins che è venuta più per l’efficacia dell’attacco che per meriti della difesa. Da segnalare un pubblico numeroso e caldissimo. Resta il rammarico per la differenza punti favorevole ai Marines che all’andata incrociarono i Dolphins in evidenti limiti di organico”.
Fabio Pacelli, Presidente dei MARINES: “Gran bella partita, le due squadre si sono alternate in TD più volte in costante equilibrio. I Dolphins sono un’ottima squadra e come noi daranno filo da torcere ai playoff. Noi abbiamo sofferto la pioggia che ha reso viscido e poco controllabile il pallone..Dodd ha perso 2 volte dalle mani l’ovale su lancio e per ben 3 volte abbiamo perso palla a 1 yd dalla loro End zone. Ma la cosa che più è stata evidente è la mancanza di attitudine di alcuni nostri giocatori che non hanno retto alla pressione e ai duri colpi dei difensori di Ancona. Ora sappiamo che dobbiamo lavorare sul carattere dei nostri giovanissimi atleti”.
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A Bolzano i Giants battono i Giaguari col punteggio di 22 a 14. Giornata calda allo stadio Europa, con entrambe le squadre che stentano, nella prima frazione di gara, a penetrare le difese avversarie. La svolta nel secondo quarto, quando gli uomini di Argeo Tisma vanno a segno due volte, la prima con un’ottima corsa di William Petrone, la seconda con l’evergreen Diego Gennaro, abile a recuperare un fumble del QB rivale e riportare il pallone in end zone. Grazie alle puntuali trasformazioni del cecchino Guariento si va sul 14 a 0 per i padroni di casa. I gialloneri reagiscono e accorciano le distanze ma sono ancora i guerrieri rossoblu, prima di andare a riposo, ad andare a segno, stavolta con Nicolò Gallina, ben innescato da Steven Adams.
Nella ripresa le difese tornano ad essere protagoniste (l’intercetto di Morant bissa quello messo a segno da Costanzo nel primo tempo), ma gli altoatesini si complicano la vita. Prima un fumble di Adams e poi field goal fallito da Guariento consentono ai Jags di tornare in partita. Segna Iuliano (lanciato da Ferraris), portando i suoi a meno sei. Il cronometro però scorre e allo scadere la safety di Alex Erioldi pone fine alle speranze di rimonta dei piemontesi di coach Merola. Missione compiuta per i Giganti, che agganciano i Seamen al secondo posto della North Conference, in attesa del faccia a faccia delicatissimo del prossimo weekend. I Giaguari incassano l’ottava sconfitta stagionale e si giocheranno il tutto per tutto, in chiave playout, nell’ultima importante sfida del 31 Maggio contro i Lions.
Daniele Rossi, DC dei GIANTS: “Partita che abbiamo vinto..ma che sofferenza! Abbiamo rischiato di perdere per due nostre disattenzioni. Una vittoria è sempre una vittoria, che ha interrotto la striscia negativa, ma non possiamo dire di sentirci soddisfatti. Possiamo e dobbiamo fare meglio. Sabato prossimo ci aspettano i Seamen e anche li sarà una dura battaglia”.
Riccardo Merola, HC dei GIAGUARI: “Abbiamo combattuto una ‘battaglia’, davvero molto fisica ed entusiasmante. Siamo arrivati a giocarci l’onside kick ed un improbabile tentativo di hail mary pass purtroppo culminati con la safety finale. Devo dire che questi Giaguari, seppur con un record pesantemente passivo, sono una squadra che merita la IFL. Una menzione speciale alla difesa che oggi priva di Morelli, Torrente nel secondo tempo e infarcita di seconde linee causa piccoli infortuni (compreso Kurtis Ovesen) ha ben contenuto l’attacco bolzanino. Ora si prepara la nostra ‘piccola finale’ coi Lions, sperando di sfoderare una prestazione come quella di oggi”.
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Ad Azzano San Paolo i Lions non riescono nell’ennesimo exploit e soccombono per 38 a 0 contro i redivivi Panthers. I bergamaschi partono bene, con un Matteo Furghieri in splendida forma che trascina i suoi a ridosso della end zone avversaria ma, fallito il tentativo di mettere a segno un touchdown nelle prime battute, i Leoni cedono inesorabilmente sotto i colpi della offense parmense e dei suoi uomini di punta. L’infallibile Joe Martinek e Tommy Monardi piegano la resistenza degli orobici e spingono la propria squadra fino al 21 a 0, punteggio con il quale si chiude il primo tempo. Nella ripresa la timida reazione dei nero-oro si scontra con le devastanti e produttive corse del nuovo import americano di Parma. Martinek è imprendibile e sigla il 28 a 0 per i suoi. I Lions sono alle corde e le successive segnature di Diaferia (su Filed Goal) e Maccaferri servono sono a mettere l’accento su una prestazione già maestosa dell’attacco dei ducali. Il sogno dei Leoni è durato poco e la vittoria sui Seamen della scorsa settimana aveva lasciato sperare in una prova più caparbia e audace da parte del collettivo capeggiato da Aristide Marossi. Così non è andata, si torna con i piedi per terra, in vista del prossimo decisivo impegno contro i Giaguari. Tutt’altro mood sulla sponda nero-argento: La sberla rimediata al Vigorelli è solo un lontano ricordo. Il presente parla di primo posto in classifica e di una nuova, brillante realtà nel football italiano, una stella di nome “Joe”.
Ivano Tira, Presidente dei PANTHERS: “Bella vittoria, un buon viatico per la sfida decisiva di domenica prossima, dove dobbiamo cercare di chiudere al primo posto il girone”.
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A Ferrara le Aquile si sbarazzano dei Briganti con un netto 55 a 7. Priva del quarterback Hoffman, la compagine partenopea è costretta a schierare ancora una volta in questa stagione un improvvisato backup al suo posto. La prova di Stefano Chitos è generosa (riesce anche a segnare su corsa), ma i napoletani, già in formazione rimaneggiata per questa trasferta, sono costretti a cedere sotto i colpi della offense estense, guidata da un Nicolò Scaglia ispirato e concreto.
Perkins, Michael Turrini e Dario Mingozzi fanno letteralmente a fette la difesa rivale e archiviano la pratica già nella prima frazione di gara (41 a 7 per i ferraresi all’intervallo). Nella ripresa la musica non cambia e le Aquile chiudono definitivamente il discorso con i touchdown di Perera Frost e Francesco Sicingano. I Briganti son già condannati ad affrontare i playout, mentre le speranze di playoff per gli uomini di coach Matteo Mantovani sono tutte legate all’ultima decisiva sfida contro i Grizzlies Roma.
Gennaro Brancaccio, Special Team Coordinator dei BRIGANTI: “Siamo saliti a Ferrara in 18…questo basta, ma come sempre abbiamo onorato la gara tenendo gli estensi al palo per un quarto di gioco. Naturalmente la prevedibilità del nostro gioco d’attacco, con Hoffman ancora convalescente, e la stoica difesa sempre in campo ha permesso vita facile alle Aquile. Ultimo punto, non è da me, ma mi duole dire che abbiamo assistito ad uno pietoso spettacolo da parte della crew arbitrale, tra chiamate fantasma, flag tirate e poi girate che una gara così corretta non meritava. E indubbio che parte della stessa non era da serie A”.
Luca Brunetti, DC delle AQUILE: “Si è appena conclusa una partita tra due squadre con tanta voglia di rivincita che però ha visto prevalere la squadra ferrarese più pronta e preparata con organico quasi al completo. La squadra dei Briganti pur rimaneggiata e priva del QB americano non è stata arrendevole e ci ha provato fino alla fine dell’incontro. In grande spolvero oggi il nostro attacco preparato a dovere dell’assistente Petix ed una attenta difesa che è riuscita a contenere gli avversari anche con le seconde linee in campo. Archiviata la gara già si prepara il lavoro della settimana per la fondamentale partita di domenica prossima a Roma ospiti dei Grizzlies, per assicurarsi un posto playoff”.
Matteo Garofalo, Presidente e Player dei BRIGANTI: “Risultato meritato, siamo stanchi.. eravamo in 18 e sul 14-7 abbiamo avuto 3 occasioni da Touchdown non andate a buon fine, il resto è storia.. dobbiamo resistere fino a fine stagione. A volte ci si prefigge degli obbiettivi e non sempre si riesce ad ottenerli ma questo non vuol dire di non provarci fino alla fine. Una menzione per la nostra safety #28 Stefano Chitos che ha giocato QB, guidando l’attacco e ha anche segnato su corsa”.
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Signori si nasce
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