Phillip Adams ha tolto la vita a 6 persone

Non è semplice quando ci si ritrova a leggere notizie di questo calibro, lo è ancora meno quando sei un appassionato e devi scrivere a riguardo. Oggi, purtroppo, è il caso di Phillip Adams, ex giocatore dei San Francisco 49ers. Si è parlato molto a riguardo negli scorsi giorni, anche perchè è difficile non farlo, quando sette persone perdono la vita in questo modo. Il 32enne infatti era stato identificato come colpevole dell’uccisione di sei persone in South Carolina, mercoledì scorso, prima di togliersi la vita.

Chi era Philip Adams?

Nato a Rock Hill, in South Carolina, a luglio del 1988, frequenta l’università a 2 ore di distanza dalla sua città natale vincendo precedentemente il campionato di stato della divisione 1 class 4A. Il defensive back viene nominato first-team All-MEAC con 48 tackle nel 2009, l’anno dopo viene scelto al draft del 2010 dai San Francisco 49ers come scelta numero 224 al settimo round. Nella sua carriera non eccelle esageratamente, passando da un team all’altro, fino ad arrivare ad Oakland con i Raiders.

Il suo periodo qui potrebbe essere importante per definire quello che si è poi sviluppato negli scorsi giorni, è infatti parte di un gruppo di giocatori che verranno segnalati come vittime di concussion, che nel 2012 per i Raiders sono in totale 12 (il numero più alto quell’anno rispetto a tutte le squadre della NFL), due di queste sono quelle sofferte da Phillip Adams.

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La sua carriera finirà da lì a qualche anno, chiudendo la carriera con i Falcons nel 2015. Il suo tabellino di carriera segna 5 intercetti e 128 tackle su oltre 78 partite giocate.

Il fatto

Secondo quanto riportato dalle autorità, Phillip era arrivato alla casa del Dr. Robert Lesslie Mercoledì con due pistole, una calibro .45 e una 9mm, dove aveva aperto il fuoco sul dottore e la moglie Barbara, passando poi ai nipoti di 9 e 5 anni, fino a Lewis e Shook, che erano in casa in veste di tecnici HVAC (heating, ventilation, and air conditioning). Si è poi tolto la vita, giunto vicino la propria abitazione.

Shook, risulta essere deceduto per ultimo, Sabato sera, in ospedale. Quest’ultimo era stato l’unico ad essere  riuscito a chiamare il supervisore del lavoro, che aveva a sua volta chiamato il 911 segnalando la sparatoria.

Phillip Adams era in cura proprio al Dr. Robert Lesslie, inoltre ad inizio mese era stato condannato per guida con patente sospesa e mancato possesso di assicurazione del veicolo. Nel 2016, dopo la sua ultima stagione nella NFL, è stato arrestato per il trasporto di una pistola non dichiarata a Charlotte. Nel 2009 era stato accusato per lesioni e percosse, ma non era giunta nessuna condanna.

La dichiarazione del padre e le possibili riflessioni a riguardo

Forti e riflessive le dichiarazioni del padre, che di fronte alle telecamere dei media ha indicato come a suo avviso “il football lo avesse incasinato”, riferendosi al figlio e, probabilmente, alle forti concussion che lo avevano colpito per ben due volte in quel lontano 2012 e non solo. A questo riguardo è stata predisposta una autopsia sul corpo, proprio per indagare su una possibile “chronic traumatic encephalopathy (CTE). La CTE è una malattia degenerativa del cervello che si sviluppa a seguito di ripetuti traumi cerebrali e può essere diagnosticata in modo definitivo solo dopo la morte. È stato trovato nel cervello di atleti di numerosi sport, ma è più comunemente associato al football.

Il football è uno sport decisamente forte e violento, allo stesso tempo è indubbiamente uno sport coinvolgente e meraviglioso ma è anche oggetto di episodi simili nella sua storia, soprattutto tra gli ex giocatori. Queste saranno delle riflessioni che le autorità dovranno porsi dopo un caso come questo.

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Nicola Corradin

Sistemista Linux e appassionato di Football Americano. Nerd dal 1999, utilizzatore assiduo di Android e lettore di manga. Scrivo di Football dal 2019. (Se siete arrivati a leggere la bio, non dimenticatevi di seguirmi su twitter: @jostino91 )

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