[NFL] Parola all’Insider: San Diego Chargers – Michele Serra

Siamo giunti all’ultimo appuntamento stagionale de “Parola all’Insider“. Per concludere parleremo dei San Diego Chargers, squadra rivelazione del 2013 che vorrà confermarsi pure in questa annata. Qua con noi c’è Michele Serra, tifoso di San Diego, 21 anni, studente con l’obbiettivo di diventare giornalista sportivo.

Inizio col chiederti, perchè proprio San Diego Chargers?? Immagino che il motivo saranno le spiaggie, il sole, il caldo…

In verità il mio approccio al football e ai Chargers è stato molto più casuale. Nel 2009 mio padre mi portò a casa un paio di riviste di fantasy football: io di questo sport non conoscevo praticamente nulla, figuriamoci se sapevo cosa fosse la sua variante “fanta”. Sfogliando le riviste cominciai a trovare questo sport affascinante pur, ribadisco, capendoci ben poco. A quel punto mi è venuto in mente che l’anno prima mio padre (lui sì, seguiva e segue tuttora) aveva comprato la rivista-preview della stagione di Sporting News, e ne approfittai per conoscere meglio squadre e giocatori. Così come è avvenuto anche per altri sport americani, mi sono scelto la squadra in maniera totalmente casuale, guardando un po’ le statistiche e i voti dati ai vari reparti. Mi ricordo però che nella mia scelta influì anche la presenza nel nostro roster di LaDainian Tomlinson, descritto come un giocatore dominante e uno dei top della NFL da alcuni anni. Da lì, il mio amore per i Chargers e per LT, che ancora oggi rimane il mio giocatore preferito.

Pubblicità

Mike McCoy entra al secondo anno come capo allenatore. Quest’anno ci sarà una perdita importante a livello di Coaching Staff, ovvero Ken Wishenunt, andato ai Titans.
Credi che la sua perdità influirà molto oppure non si vedranno grossi cambiamenti dato che è stato promosso uno dei suoi assistenti dello scorso anno, ovvero Frank Reich?

I risultati ottenuti dal nostro attacco nell’ultima stagione sono sotto gli occhi di tutti, e quindi immagino (spero) che l’ossatura del nostro playbook rimanga invariata, però sicuramente c’è da credere che Reich aggiungerà un po’ del suo, ad esempio più “no huddle” e magari anche più giochi che portino a guadagni maggiori. Un dato indicativo: solo il 2% dei passaggi lanciati da Rivers nell’ultima stagione hanno viaggiato in aria per 30 o più yard, nettamente il dato più basso di tutta la NFL. Chiaramente, proprio l’introduzione della West Coast Offense è stata la svolta chiave che ha permesso al nostro attacco di rendere al massimo, però ogni tanto si potrebbe rischiare un po’ di più.
Più che altro, sono curioso di vedere come Reich ruoterà i RB. Il coaching staff ha detto che Mathews sarà il nostro “bell cow”, ovverosia colui al quale spetteranno i maggiori possessi nelle situazioni di corsa. Whisenhunt però ha fatto un lavoro fantastico nel ruotare i nostri tre corridori, permettendo a Mathews di rimanere sano per la prima volta in quattro anni di carriera, e di far emergere la versatiltà di Woodhead: spero proprio che Reich continui sulla linea tracciata dal suo predecessore, da questo punto di vista.

42aab7e02e506bfbff9f616d5eeb97c9Lo scorso anno la più grande sorpresa secondo me è stata la linea offensiva. Joe D’Alessandris lo scorso hanno ha fatto un capolavoro dato il materiale presente. Secondo me però qualcosa manca ancora, non sui tackle ma tra Guardie e Centro. Sbaglio io o è il reparto offensivo più debole?

Sono d’accordo con entrambe le tue affermazioni.
D’Alessandris ha fatto un ottimo lavoro con il materiale a disposizione, ma credo che anche qui parte del merito vada dato al lavoro fatto da Rivers e dal coaching staff. La West Coast Offense privilegia i passaggi brevi, precisi, e il fatto che Rivers dovesse tenere in mano il pallone per un periodo di tempo piuttosto breve ha facilitato la linea, che non è stata eccessivamente esposta ai rusher avversari. Certamente Fluker e Dunlap hanno fatto un ottimo lavoro. Il primo si è rivelato quello che doveva essere, ovvero un rookie “plug & play”, cioè pronto subito per giocare. Dunlap ha sorpreso anche di più, andando oltre il rendimento avuto agli Eagles.
Venendo ai restanti tre ruoli, sì, manca qualcosa. Hardwick pare sia stato uno dei migliori al training camp, ed è un bene, visto che per qualità ed esperienza è il miglior lineman che abbiamo: vedremo per quanto tempo andrà ancora avanti con la sua carriera, visto che gli anni sono già 33, e nei mesi passati si era vociferato di un suo ritiro imminente, quindi meglio iniziare a cercare un suo sostituto.
Chad Rinehart è un veterano che si è dimostrato tutto sommato affidabile, anche quando contro Cincinnati, negli scorsi playoff, ha sostituito proprio Hardwick come centro.
Vediamo poi Chris Watts, anche lui provato come centro negli allenamenti delle ultime settimane, chissà che non trovi spazio quest’anno, anche se è pur sempre un rookie. Va anche ricordato che l’anno scorso la nostra o-line non ha mai avuto una forma ben precisa, per colpa degli infortuni, e tanti giocatori sono stati chiamati in causa senza aver avuto modo di cementare il loro rapporto insieme nel reparto: al di là dei meriti di Rivers, quindi, ottimo lavoro di D’Alessandris.

ryan-mathews-2Due giocatori che sono attesi ad una stagione da protagonisti sono Ryan Matthews e Ladarius Green. Il primo dopo anni di buio totale ha finalmente mostrato le doti che gli valserò la presa al primo giro del 2010. Il secondo pare essere il nuovo Julius Thomas, freak atletico e finalmente pronto per essere un incubo per le difese avversarie.
Te cosa ne pensi al riguardo?

Finalmente abbiamo visto il Mathews per cui AJ Smith fece trade up nel 2010, e che, per infortuni (soprattutto) o scarso rendimento, dubitavamo di poter vedere. Whisenhunt ha fatto un lavoro straordinario con i RB, mantenendo fresco Mathews e, per quanto possibile, lontano dai guai fisici, e rendendo Woodhead un’arma davvero importante.
A mio avviso l’ex giocatore di Fresno State deve dimostrare ancora qualcosa, e cioè che la scorsa annata non sia stata solo un fuoco di paglia, agevolata anche da un OC che lo ha saputo sfruttare nel migliore dei modi: se anche con Reich riuscirà, come spero, ad essere decisivo, allora sarà meglio iniziare a pensare ad esercitare l’opzione per il prossimo anno, che è in mano alla società e, perchè no, ad un nuovo contratto.
Per quanto riguarda Green, è un giocatore su cui il coaching staff punta molto, tanto che mi immagino di vederlo ben più spesso in campo insieme a Gates, che rimane comunque titolare indiscusso nonostante età e guai fisici. Certamente Green ha tutto per esplodere, il fisico da TE e la velocità di un WR con cui può allargare il campo creando seri problemi ai LB avversari, come abbiamo avuto modo di vedere contro i Bengals ai playoff, dove ha visto il campo nei drive offensivi con più continuità di quella avuta in stagione. Può essere un buon candidato per un “breakout year” ed è sicuramente un ottimo complemento per Gates.

Se l’attacco è ben messo, non si può dire lo stesso della difesa. Nella fronte a 3 secondo me manca un NT in grado di garantire delle buone prestazioni con continuità. Io vedo un punto di domanda pure nell’OLB opposto a Ingram, Attaochu è un rookie potenzialmente molto forte ma forse è ancora un po’ troppo grezzo mentre Freeney ha passato un 2013 sotto le aspettative. Il titolare ad ora è Jarrett Johnson, un discreto mestierante. E’ una analisi che condividi oppure la pensi in maniera opposta?

Sono d’accordo anche in questo caso,soprattutto per quanto riguarda i DT. Cam Thomas è stato lasciato andare in free agency, e Sean Lissemore mi sembra più adeguato come uomo di rotazione che come primo titolare, un po’ quindi come è successo lo scorso anno. Oltretutto la coperta è cortissima, visto l’infortunio che costringerà Kwame Geathers a stare fuori probabilmente tutto l’anno: quindi, in attesa che l’ex Cowboys ritorni da un infortunio, sarà un rookie, Ryan Carrethers ad agire da titolare. Speriamo a questo punto in Corey Liuget, affinchè riesca a dare solidità alla linea.
Per quanto riguarda i linebacker, avremo Melvin Ingram dall’inizio, e il suo impatto dopo essere tornato a novembre dall’infortunio si è sicuramente sentito, mentre Donald Butler ora dovrà rendere fede al contratto firmato in offseason. A me Freeney non era dispiaciuto, nel poco tempo in cui l’ho visto, ma è anche vero che su di lui ho sentito tante opinioni contrastanti: secondo me, se mantenuto fresco, può essere ancora in grado di dare qualcosa ad un pass rush deficitaria come la nostra. Attaochu ha mezzi fisici e atletici davvero impressionanti, però sì, ha tanto lavoro da fare per sgrezzare le sue qualità, per cui non so che contributo potrà dare quest’anno. Il titolare sarà quindi ancora Jarret Johnson, che a me piace, buon run stopper, ottima presenza in spogliatoio, ma età non certo verdissima. Nel malaugurato caso in cui abbia problemi fisici, anche qui le alternative non sono molte.

eric-weddleLe secondarie saranno guidate dall’idolo delle folle Eric Weddle. In parte a lui però c’è il vuoto dato che Gilchrist ha mostrato più bassi che alti. Il reparto CB è uno tra i più bassi della lega, Flowers, Verrett e Wright non arrivano ai 6 piedi e contro certi WR si rischia di soffrire ad ogni snap. E’ una secondaria che manca di fisicità e anche di talento secondo me, a parte Flowers e Weddle gli altri son da testare o non hanno dimostrato nulla fino ad ora. Credi che in realtà alla fine si rivelerà un reparto migliore di quanto sembra oppure ci sarà da soffrire fino alla fine??

Pubblicità

La secondaria è sicuramente il reparto su cui si è dovuto intervenire di più, visti gli orrori della scorsa stagione: chiaramente, il fatto di avere una pass rush inesistente ha favorito i QB avversari, che così hanno avuto più tempo per lanciare e di conseguenza più modi per far uscire allo scoperto tutti i limiti della nostra secondaria, che comunque non è stata assolutamente presentabile. Sì, Verrett e Flowers sono piuttosto bassi per il ruolo, soprattutto quando devi affrontare due volte giocatori come Demaryius Thomas e Dwayne Bowe. Però è altrettanto vero che i due sono giocatori molto fisici, competitivi, Verrett è anche molto veloce, per cui hanno caratteristiche che permettono loro di sopperire all’ altezza non elevata. In ogni caso, sono soddisfatto della nuova coppia messa insieme da Telesco, soprattutto per quel che riguarda Flowers, un veterano affidabile che potrà anche aiutare Weddle nella gestione vocale del reparto, nel ruolo di leader. Tuttavia, almeno per la prima parte di stagione, credo che il compagno di reparto dell’ex Chiefs sarà Wright. Verrett ha saltato parte della preparazione per riprendersi da un intervento alla spalla, e siccome spesso i CB al primo anno trovano difficoltà nella transizione dalla NCAA alla NFL, immagino che Wright sarà uno dei titolari, sperando che possa continuare la crescita vista sul finale di stagione.
Occhio anche a Jahleel Addae, che da undrafted free agent nello scorso draft potrebbe essere titolare nel ruolo di safety al posto di Gilchrist: ha alcuni problemi in marcatura, ma se riesce a limarli può essere un giocatore importante, per l’aggressività con cui gioca.

Concludiamo chiaccherata chiedendoti una previsione per i PO. Secondo me a meno di cataclismi la post season dovrebbe essere abbordabile.

Il calendario non è dei più semplici, però la squadra è migliorata rispetto allo scorso anno. Probabile che l’attacco cali leggermente, difficile mantenere gli standard dell’ultimo anno, però mi auguro che la difesa giochi con l’intensità vista nelle ultime partite.
L’importante però sarà, a differenza degli ultimi anni, partire col piede giusto: le ultime cinque partite saranno test molto probanti contro squadre come New England e San Francisco, e arrivarci con un buon record ci darebbe la tranquillità giusta per affrontarli e magari arrivare ai playoff in fiducia.

Ringrazio Michele per la disponibilità e per la piacevole intervista che ci ha concesso!

L’appuntamento con la nostra rubrica finisce qua, ringraziamo tutti i lettori per averci seguito e chi ha partecipato a tutte queste interviste dimostrandosi competenti e preparati. Torneremo a fine stagione per tirare le somme della stagione 2014.
Huddle Magazine continuerà a produrre materiale per tenervi aggiornati constantemente, a presto!

Merchandising Merchandising

Luca Domenighini

24 anni, amante dello sport a stelle e strisce. Appassionato fino al midollo di football, sia quello NFL che quello NCAA. Tifoso dei Denver Broncos da una calda mattina di Agosto di metà anni 2000 quando ESPN Classic ripropose il primo Super Bowl di Elway. Tifo sfegatato per i Duke Blue Devils, sì esiste una squadra di football a Durham.

Articoli collegati

6 Commenti

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Huddle Magazine si sostiene con gli annunci pubblicitari visualizzati sul sito. Disabilita Ad Block (o suo equivalente) per aiutarci :-)

Ovviamente non sei obbligato a farlo, chiudi pure questo messaggio e continua la lettura.