[NCAA] La strada verso il Draft: Jeremy Hill
Ruolo: Running Back – College: LSU – Classe: Sophomore
Età: 21 – Altezza: 188 cm – Peso: 107 kg
I Tigers hanno trovato un attacco aereo davvero efficace durante l’ultima stagione NCAA, ma, verso la fine dell’anno, hanno deciso di ricorrere spesso a delle I-formation e correre. Il motivo di questa scelta è Jeremy Hill, un running back potente con una buona velocità lineare, il che lo rende un eccellente martello in situazioni di corto yardaggio. Qualche questione fuori dal campo deve essere completamente risolta e analizzata durante il processo di avvicinamento al draft.
Hill è essenzialmente un running back da sfondamento, con un bel fisico e un’ottima resistenza ai contatti, ma con una velocità nella media. Cerca di trovare un varco il più presto possibile e correre in quello spazio. Ad LSU i varchi gli venivano aperti da una buonissima linea e non doveva leggere la situazione e decidere dove andare, inoltre non gli era quasi mai richiesto di correre esternamente, ma sempre internamente al tackle. Utilizza bene le braccia per tenere lontani gli avversari e riesce sempre a guadagnare yard, una buona qualità per un team in cerca di un back capace di non perdere terreno e mangiare il cronometro. E’ un buon blocker nella pass protection, pianta i piedi a terra e assorbe bene l’impatto, ma è anche capace di bloccare lateralmente se necessario. Ha mani discrete e sa aprirsi in maniera intelligente, risultando una soluzione interessante sulla goal line.
Essendo un runner monodimensionale ha, ovviamente, molti limiti. In campo aperto non è nulla di eccezionale, a volte tende a correre alto e diventa più facilmente atterrabile, soprattutto in ottica NFL dove si gioca più bassi e decisamente più duramente. Il repertorio di cuts è abbastanza povero ed esegue i movimenti molto lentamente, tant’è che più che agevolarlo lo rallentano. Quando si tratta di entrare in end zone deve evitare di saltare per superare la linea perché perde tutta la sua potenza e forza e viene fermato facilmente. In NFL dovrà imparare a stare sempre basso, andare avanti e continuare a spingere con le gambe.
Le soluzioni in NFL per un running back come Hill sono abbastanza limitate. Non potrà rappresentare il back di punta di una squadra perché troppo incompleto, al massimo potrà essere utilizzato in formazioni con un singolo back con l’unico compito di sfondare la linea avversaria e correre nel varco aperto. Se dovesse dimostrare naturalezza nel catching potrebbe anche alzare le sue quotazioni, dando all’attacco una possibilità in più di muovere la catena. Probabile che compia la transizione per diventare un fullback, aggiungendo massa muscolare al suo già importante fisico.
Per la posizione che rappresenta Hill verrà probabilmente scelto il terzo giorno. Se si tiene lontano dai problemi potrà essere in grado di disputare una buona carriera come riserva, togliendosi magari anche qualche soddisfazione. Potrebbe potenzialmente finire ovunque e azzardare una squadra è pressoché impossibile.
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