[W10] Philadelphia Eagles vs San Diego Chargers

nflPhiladelphia Eagles – San Diego Chargers 23-31

Sorpresa, sorpresa! Una scatoletta nello spogliatoio con dentro un test di gravidanza è il modo scelto dalla moglie per annunciare a LaDainian Tomlinson prima della partita che a breve la loro famiglia si allargherà. Ed evidentemente questa notizia è stata una buona motivazione…
Sorpresa, sorpresa! (e due). Magari sua moglie l’avrà sempre saputo, ma ora lo sappiamo anche noi: LaDainian Tomlinson non è finito. 96 yards – il suo massimo stagionale – e 2 touchdown non sono un bottino trascurabile. Per lui, innanzitutto, che così sorpassa Thurman Thomas e Franco Harris (due nomi da nulla) arrivando al 12esimo posto della lista ogni epoca per yard corse (12.145 il suo bottino ad oggi) e passa anche Marcus Allen raggiungendo il numero 3 della classifica ogni epoca per touchdown segnati, dietro solo a Jerry Rice ed Emmitt Smith. Beh, poi la notizia è bella anche per tutti i giocatori di fantasy football, abituati ad avere in LT un giocatore da schierare sempre e comunque, e che ultimamente avevano iniziato a preoccuparsi. E poi, certo, sono contenti anche i Chargers, che senza di lui sono privi di un running game degno delle loro ambizioni (e infatti è arrivato l’annuncio della rinegoziazione del contratto con Tomlinson, che il prossimo giugno compirà 30 anni).
Sorpresa, sorpresa! (…e tre). I San Diego Chargers sono in vetta alla classifica della AFC West. Un po’ per meriti propri, perchè quando hai gente come Rivers, Gates o Tomlinson in squadra non è che puoi puntare al secondo posto, tantopiù se hai nella division due non-fattori come i Chiefs ed i Raiders di quest’anno. E le ultime quattro vittorie consecutive hanno fatto il resto. Ma anche per demeriti altrui, visto che i Broncos sembrano entrati in crisi e dopo il filotto iniziale sono arrivati alla terza sconfitta di fila. Stavolta hanno perso contro gli indecifrabili Redskins, proprio i “compagni di classe” degli Eagles battuti da San Diego.
Sorpresa, sorpresa! (e fanno quattro). I Philadelphia Eagles non sono più la squadra di moda nella NFC East. Fino ad un paio di settimane fa erano loro i padroni: dopo aver battuto i Giants (che dopo l’inizio sfolgorante si sono inceppati ed hanno iniziato a perdere a raffica) erano volati 5-2 in classifica e non si vedevano avversari. Certo, non potevano esserlo i Redskins, ma in fondo nemmeno gli altalenanti Cowboys preoccupavano più di tanto, anche se la classifica li vedeva appaiati. Invece la sconfitta di San Diego apre più crepe nelle sicurezze degli Eagles di quante non ne causi ai Dallas Cowboys la loro sconfitta con i Packers.
La crepa più grossa si chiama senza dubbio Brian Westbrook, vittima contro i Chargers della seconda commozione cerebrale della sua carriera. In settimana dovrebbe vedere uno specialista per capire meglio la portata della cosa e valutare il da farsi, ma si sa bene la gravità di una commozione cerebrale, e nessuna opzione al momento è da escludere. La sua assenza, temporanea o definitiva che sia, pone un grosso problema agli Eagles, che non possono continuare a dipendere dal pur affidabilissimo braccione di Donovan McNabb – ancorchè supportato da eccellenti ricevitori come Jackson, Avant (ieri per lui 8 ricezioni per 156 yards) e Maclin – e che sembrano non aver ancora trovato il modo di inserire nei meccanismi della squadra due degli innesti più importanti della scorsa offseason: LeSean McCoy e Michael Vick. Ambedue, ad esempio, avrebbero potuto aiutare ieri, quando nel secondo quarto – sotto 0-14 – gli Eagles si sono trovati a giocare il primo down sulla linea della 1 yard Chargers, e per tre volte sono stati incapaci di segnare. Brava la difesa di San Diego, certo, ma se vuoi fare strada nella stagione queste occasioni devono essere sfruttate, ed il running game deve produrre più delle 29 yards totali ottenute al Qualcomm Stadium (e 28 sono di Westbrook). Paragonando questo numero alle cifre di McNabb (35/55, 450 yards, 2 TD, 1 INT) lo squilibrio è evidente a chiunque.
Sulla sponda Chargers, detto di Tomlinson, Philip Rivers ha chiuso la sua partita con cifre inferiori ma comunque ragguardevoli (20/25, 231 yards, 2 touchdown, nessun intercetto) ed un rating di 131,8 che la dice lunga su quale sia il livello di gioco che il quarterback ex-NC State abbia raggiunto. Il primo touchdown è arrivato nel primo quarto con un passaggio da 20 yards per Tolbert, mentre il secondo nel finale del terzo quarto, con un altro passaggio da 20 yards, stavolta per il rookie Legedu Naanee (un altro da tenere d’occhio). Nel mezzo ci sono state le due segnature di Tomlinson – due corse da 3 e da 20 yards – che oltre a garantire la vittoria hanno ridato il sorriso allo stesso LT e a tutto il team. Sarà anche probabile che il prossimo anno i Chargers investano una scelta alta al draft su un running back, ma nel frattempo Sproles ha dimostrato di non poter sopportare tutto il peso dell’attacco come faceva LT, quindi per avere ambizioni serve l’apporto dell’originale. A cominciare da domenica prossima: Invesco Field, Denver, carrgers contro Broncos, per il primato. Vinca il migliore.
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Mauro Rizzotto

Più vecchio di quello che sembra, continua a sentirsi più giovane di quello che è. Fra una partita della sua Juve e una dei suoi Miami Dolphins sceglie la seconda. Fra una partita dei Dolphins e la famiglia... sceglie sempre la seconda. Vabbè, quasi sempre. Sennò il tempo per scrivere su Huddle dove lo trova?

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