Uno sguardo al 2021: Washington Commanders

Washington non riesce a migliorare, anzi fa un passo indietro, rispetto alla stagione precedente.

COME DOVEVA ANDARE…

La stagione 2020, sia pure con un record negativo di sette vinte e nove perse, aveva consentito alla squadra della Capitale di partecipare ai play-off e la bella partita giocata contro Buccaneers aveva alimentato le speranze dei tifosi che quest’anno si aspettavano un ulteriore passo avanti. Partendo da una difesa di buon livello, che nella stagione precedente aveva contribuito in maniera determinante alla conquista del titolo divisionale, si rendeva necessario migliorare la squadra d’attacco potenziando il reparto dei WR, finora tutto sulle spalle del solo Terry McLaurin, con l’acquisizione di Curtis Samuel dai Carolina Panthers e del TE John Bates, rookie da Boise State e soprattutto la Offensive Line per cui sono arrivati il rookie Sean Cosmi da Texas e gli esperti Charles Leno dai Chicago Bears ed Ereck Flowers, di ritorno nella Capitale dopo un anno ai Miami Dolphins.
Per la posizione di QB, dopo il ritiro di Alex Smith, si è deciso di puntare su un veterano Ryan Fitzpatrick, di grande affidabilità anche se non di primissima fila.
L’obiettivo di base era la riconquista dei play-off coscienti del fatto che per conseguirlo sarebbe stato necessario un record positivo, almeno un 9-8 o meglio un 10-7 perchè era difficile immaginare che Dallas incappasse in un’altra stagione sfortunata come la precedente.

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…E COME È ANDATA

Le aspettative del Front Office e dei tifosi sono state purtroppo tradite, un po’ per il ritorno dei favoriti Dallas Cowboys al livello atteso dopo la disastrosa stagione 2020, e molto perchè gli interventi nella off season per rinforzare la squadra, non hanno avuto gli effetti sperati. A parziale giustificazione dell’obiettivo mancato si devono ascrivere gli infortuni che hanno colpito proprio i free agents ingaggiati per fare il salto di qualità Washington ha finito con un record di sette vinte e dieci perse, restando esclusa anche dalla wild card conquistata dagli Eagles.

COSA HA FUNZIONATO…

Tra gli aspetti positivi, in una stagione negativa, va annoverata la difesa contro le corse. In questa particolare graduatoria Washington si colloca al’ottavo posto con una media di 104 yard/game concesse agli avversari.
Tra i protagonisti il DT Jonathan Allen autore di 9 sack e 62 tackle totali e il LB Cole Holcombs, mglior placcatore della squadra con 142 tackle. Per quanto riguarda l’attacco si registra la conferma di Antonio Gibson che, con 1037 yard guadagnate in 268 portate, si piazza tra i migliori dieci della lega e del WR Terry McLaurin, con 1053 yard guadagnate con 77 ricezioni. Positiva anche la stagione dell’altro RB, J.D. McKissic che alle 212 yard guadagnate in 48 portate, aggiunge 397 yard conquistate su ricezione.

…E COSA NON HA FUNZIONATO

L’attacco è stato ancora deficitario nel gioco aereo perchè il reparto dei ricevitori è rimasto tutto sulle spalle di Terry McLaurin, come lo scorso anno: McLaurin, che ha conquistato 1053 yards con 77 ricezioni, è stato l’unico target per Taylor Heinecke nei passaggi lunghi, tanto che, dietro di lui, i migliori ricevitori sono stati J.D. McKissic e Antonio Gibson, i due RB, utilizzati nel corto raggio per conquistare terreno dopo la ricezione
A parziale attenuante va detto che Curtis Samuel, il WR che avrebbe dovuto fare la differenza, ha prima lamentato un problema all’inguine che lo ha costretto a saltare buona parte del training camp e le prime partite di Regular season, poi, dopo aver giocato solo cinque partite, probabilmente affrettando i tempi di recupero, ha chiuso anzitempo la stagione per la rottura dei legamenti del ginocchio. Oltre a questo, ha pesato molto la frattura dell’anca che ha posto fine alla stagione di Ryan Fitzpatrick fin dalla prima giornata, costringendo Ron Rivera a promuovere sul campo Taylor Heinecke. Quest’ultimo, che aveva al suo attivo, al quarto anno di NFL soltanto le due ultime partite della scorsa stagione, ha fatto quello che ha potuto, completando il 65,6% dei pass ma non ha ha potuto andare oltre una stagione dignitosa, tenuto conto anche del fatto di non aver potuto disporre di una batteria di ricevitori adeguata. Altra nota dolente viene dalla difesa contro il passing game, tra le meno efficienti di tutta la Lega con ben 254 yard concesse per partita.

E ADESSO?

Per fare il salto di qualità e tornare protagonisti, i Commanders, questo il nickname che sostituisce quello immolato sull’altare del “politically correct”, devono rinforzare il gioco aereo, sia nella fase difensiva che in quella offensiva. Le priorità sono: un paio di DB, uno da prelevare nel draft e un altro, esperto, da pescare tra i free agents, poi, valutato il recupero di Curtis Samuel, uomo da una decina di yard per ricezione, cercare comunque un ricevitore di grande velocità che possa essere servito nel profondo per dare un po’ di respiro a McLaurin. Ultimo, ma non meno importante, decidere se continuare a dare fiducia a Taylor Heinecke, reduce da una stagione non esaltante, ma neanche negativa, o dedicare una quota importante di denaro per cercare sul mercato dei free agents, un QB capace di imprimere il cambio di marcia: potrebbero esserci uno o due candidati eccellenti…

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Francesco Di Taranto

Nato a Foggia, nel 1953, risiedo a Brescia dal 1987 e in precedenza ho abitato a Bologna, dove mi sono laureato in Ingegneria Elettronica. Ho cominciato a seguire il football dalla notte del Super Bowl 1982 vinto da san Francisco sui Cincinnati Bengals. Terminato il servizio militare, nell'aprile '82 ho cominciato a seguire assiduamente, a Bologna, alle partite dei Doves e dei Warriors. Per alcuni mesi, nel 1984, ho partecipato agli allenamenti di una squadra bolognese in formazione, gli Atoms, che sarebbero poi diventati Phoenix San Lazzaro, che ho poi dovuto lasciare a causa del trasferimento per motivi di lavoro. Da allora non ho più smesso di seguire il football, sia professionistico (NFL e poi USFL, AAF e quest'anno XFL), sia dilettantistico in Italia, ma anche in Germania, grazie ai video in streaming della GFL

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