[NCAA] La situazione dopo week 13 e preview di week 14

Lasciate perdere i tacchini e la corsa ai regali: è tempo di Iron Bowl. Dopo quanto accaduto nella settimana 13 la sfida – già di per sé leggendaria- tra Alabama e Auburn si è arricchita di un altro piccolo particolare: la numero uno della nazione sfiderà la numero quattro in un match che, oltre a decidere il destino della SEC West avrà implicazioni dirette sul BCS Championship game.

Per capire come Auburn sia arrivata al 4° posto della classifica BCS e è necessario fare un passo indietro e riassumere brevemente i fatti salienti della settimana numero 13.
[pullquote]BCS Ranking
1. Alabama 11-0
2. Florida State 11-0
3. Ohio State 11-0
4. Auburn 10-1
5. Missouri 10-1
6. Clemson 10-1
7. Oklahoma 10-1[/pullquote]Le sconfitte di Baylor contro OSU e quella inaspettata di Oregon contro Arizona hanno di fatto ridisegnato la classifica permettendo a Auburn, Missouri (sulla strada buona per vincere la SEC East) e Clemson di issarsi rispettivamente al 4°, 5° e 6° posto. Alle loro spalle completano le prime dieci posizioni i Cowboys (saliti di tre posizioni), Stanford, Baylor e South Carolina. Tra le prime 15 scuole sale ancora Michigan State (11), che con la vittoria su Northwestern si è assicurata il titolo della Legends Division, Arizona State (12), che battendo UCLA è un passo dal successo nel PC 12 south e Northern Illinois (14).
Mentre tra le restanti classificate registriamo il capitombolo di Texas A&M (21) e il rientro di Notre Dame (25), attesa nel prossimo turno dalla sfida contro Stanford. La settimana 12 ci ha anche regalato la stupefacente sconfitta casalinga dei Florida Gators per la prima volta nella propria storia contro una scuola di FCS: Georgia Southern, incapace, nonostante la vittoria, di mettere insieme una sola yard su passaggio (guardare per credere l’immagine).

espn

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Baylor (4) vs Oklahoma State (10) 17-49
Il match più importante della 12a settimana ha visto la vittoria dei Cowboys padroni di casa che hanno spento le velleità di alta classifica dei Bears, arrivati a Stillwater con le minacciose statistiche del proprio attacco capace di segnare in media più di 61 punti a partita. Stavolta la parte del leone l’ha fatta la difesa di OSU che ha costretto Baylor a 3 fumble e a ben 7 three-and-out nel primo tempo. Ha completato l’opera la prestazione strepitosa del QB di casa Clint Chelf (19/25, 370 yards, 3 TD, ed uno su corsa), capace nel primo tempo di completare 12/13 passaggi per 238 yards. Che non fosse giornata per i ragazzi di coach Briles lo si è intuito già ad inizio partita quando Bryce Petty (28/48, 359 yards, 2 TD) si è fermato ad 1 yard dalla linea di meta e tre giochi dopo Linwood ha causato il fumble che ha consentito ai Cowboys di completare un drive di ben 99 yards per il TD di Kye Staley con una corsa da 2 yards.
Il secondo quarto si è chiuso sul punteggio di 3-14 ma è stato nel terzo parziale che gli uomini di coach Gundy hanno scavato il solco decisivo mettendo a segno ben 3 TD che hanno fissato il punteggio sul 3-35. All’inizio dell’ultimo periodo, però, Baylor si è rifatta sotto segnando in apertura con Antwan Goodley grazie ad un passaggio da 24 yards di Petty. Ma pochi giochi dopo i texani hanno completato la frittata quando in pieno territorio di Oklahoma State un cattivo snap ha causato il fumble di Petty riportato poi in meta da Tyler Patmon. Il 10-42 a meno di 9’ dal termine ha di fatto chiuso il match che poi ha visto fissare il punteggio dalle ulteriori segnature di OSU con Jhajuan Seales e Baylor con Levi Noorwood. La vittoria consente ai Cowboys di avere nelle proprie mani il destino della BIG 12, di cui potranno celebrare il titolo se sconfiggeranno l’acerrima rivale Oklahoma nel match in programma il prossimo 7 dicembre.

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Missouri (8) vs Ole Miss (24) 24-10
Ottima vittoria fuori casa per i Tigers in un match che poteva rivelarsi una trappola e che, invece, legittima le ambizioni di titolo della SEC East, se nell’ultima sfida in programma Missouri batterà una Texas A&M che non fa più paura come all’inizio del campionato.
Impressiona il ruolino di marcia di Mizzou giunta a fine stagione con un bel 10-1 che è niente male per un programma che solo qualche mese fa era giudicato non all’altezza delle prime 25. Infatti i Tigers non dispongono nel proprio roster di stelle di prima grandezza ma contano su un collettivo molto solido capace di uscire dal Vaught-Hemingway Stadium con una vittoria preziosa che interrompe, peraltro, la serie di 4 vittorie di Ole Miss. I padroni di casa hanno pagato a duro prezzo la scarsa produzione offensiva che non ha permesso loro di concretizzare ben tre possessi nella red-zone, dai quali sono usciti con la miseria di tre punti, dopo essersi fatti bloccare perfino un field-gol.
Missouri, invece, ha ritrovato dopo quattro gare di assenza, il proprio QB titolare James Franklin (12/19, 142, 1 INT) che, nonostante i numeri non esaltanti, ha completato il 100% dei passaggi nel primo tempo guidando i suoi ad un rassicurante vantaggio di 17-3. In realtà quello che ha fatto la differenza nella partita è stato il gioco di corsa dei Tigers che contando sulla rotazione di ben tre uomini ha totalizzato 260 yards (sulle 485 totali) realizzando pure tutti e tre i TD del match. Nel terzo quarto, però, i Rebels si sono rifatti sotto con la splendida corsa da 45 yards di I’Tavius Mathers che ha portato i suoi sul 17-10. Ma subito dopo un drive da 86 yards di Missouri, chiuso dalla corsa da 10 yards di Henry Josey, ha frustrato le speranze dei padroni di casa, a cui ha contribuito, nell’ultimo periodo, anche una sciagurata mancata presa di Dante Moncrief che sarebbe stata un TD certo.

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New Mexico vs Fresno State (15) 28-69
La partita che ha visto opporre I Bulldogs (10-0) campioni della West Division della Mountain West Conference ai derelitti Lobos (3-8) non ha avuto molto senso e nemmeno molta storia, ma è opportuno citarla per celebrare le imprese del QB Derek Carr. Il senior, fratello di David QB NFL con Houston, San Francisco e New York Giants tra le altre, ha infatti guidato i suoi compagni alla vittoria mettendo a segno ben 7 TD-pass e totalizzando 522 yards su passaggio. Durante questo match, inoltre, Carr ha raggiunto i 100 TD-pass in carriera conditi da oltre 10.000 yard su passaggio (18° giocatore della storia della FBS a raggiungere questo traguardo) in una stagione che ha visto, tra l’altro, i Bulldogs ottenere diversi record e che potrebbe anche finire meglio.
Infatti se Fresno State rimanesse imbattuta centrando il titolo della Mountain West, ma soprattutto finisse almeno sedicesima nella classifica BCS e comunque prima di Central Florida e soprattutto Northern Illinois, potrebbero aprirsi per i Bulldogs addirittura le porte per un BCS Bowl game.

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La settimana 14 oltre al weekend del Ringraziamento è anche quello delle rivalità, che, come logico in questo periodo dell’anno, avranno implicazioni sulla corsa ai BCS Bowl games. Si parte, naturalmente dall’Iron Bowl che terrà incollati agli schermi tutto la Nazione aggiungendo alla sua intrinseca aura di leggenda anche la battaglia per la post-season. Nick Saban contro l’emergente Gus Malzahn, AJ McCarron contro Nick Marshall, insomma di carne al fuoco ce n’è abbastanza. Non bastasse la macchina del tifo si è già messa in moto e si racconta di file chilometriche di studenti che sfidano il gelo per potersi assicurare gli ultimi biglietti ma anche di persone che hanno posizionato il proprio camper nei dintorni dello stadio addirittura una settimana prima per godersi in prima fila lo spettacolo del tail-gating.


Oltre Albama-Auburn, ci saranno diverse sfide molto sentite come la celeberrima Ohio State – Michigan in cui i ragazzi di Urban Mayer cercheranno non solo di schiantare gli arci-rivali ma anche di conquistare la 24a vittoria consecutiva. In tema di rivalità attenzione anche a Florida State-Florida, Fresno State–San Josè, Notre Dame–Stanford e la classica UCLA-USC per il predominio cittadino di LA.
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