[W12] Tutto è possibile nella NFC West

nfcSe vi dicessi che a 3-8 i Catrdinals sono ancora pienamente in lizza per un posto ai Playoff, mi prendereste sicuramente per matto. Se esaminaste la classifica della NFC West, ritirereste le vostre considerazioni perchè, parafrasando la nota pubblicità del fast food il cui simbolo è formato da due Archi di St.Louis affiancati, “Succede solo nella NFC West”.
La sconfitta dei Seahawks con Kansas City, la vittoria dei Rams a Denver e quella dei 49ers contro i Cardinals, ramshanno generato una delle classifiche più pazze che la storia della NFL ricordi. Appaiati in testa ci sono Rams e Seahawls a 5-6, seguono i Niners a 4-7 e chiudono i Cardinals a 3-8, a sole due lunghezze dalla vetta, quindi.
C’è la concreta possibilità che, per la prima volta nella storia della NFL, una squadra con record negativo vinca la Division e si qualifichi per i playoff, dal momento che analizzando le schedule delle quattro squadre, sulla carta potrebbe bastare un 7-9 per vincere la division.
La squadra più vicina ad ottenerlo, questo 7-9, sono proprio i Rams, che domenica hanno regolato a domicilio i Denver Broncos 36-33, nonostante Orton abbia lanciato per 347 yards e 3 touchdown. I Broncos sembravano avviati ad una facile vittoria, dopo essersi portati sul 10-0 apparentemente senza sforzo, ma un Bradford in giornata di grazia, decideva che i 1600 metri di Denver erano il posto giusto per mettere a segno la prima partita tra i pro oltre le 300 yards lanciate, concedendosi anche la ciliegina sulla torta di lanciare 3 touchdown pass sui tight end Bajema ed Hoomanawanui nello stuipore generale dei fans bluoro, che non vedevano un loro tight end così ben sfruttato sin dai tempi della prima guerra mondiale. Leggermente sottotono Steven Jackson, ben contenuto da una difesa molto attenta sulle corse. I Broncos sono riusciti a mettere sul piatto le prodezze di Knowshon Moreno, Brandon Lloyd ed Eddie Royal, ma non è stato abbastanza per recuperare dal 33-13 in cui si erano trovati alla fine del terzo quarto.
Piuttosto amara la vittoria ottenuta da San Francisco ai danni degli Arizona Cardinals. Il 27-6 ottenuto sotto i riflettori del Monday Night, che mantiene i californiani incollati al duo di testa formato dai Rams e dai Seahawks, non può non essere leggermente intaccato dallanotizia dell’infortunio che terrà Frank Gore sulla sideline fino alla fine della stagione. Brian Westbrook ha sostituito egregiamente Gore, correndo 23 volte per 136 yards ed un touchdown, ma l’impressione generale è che l’ex Eagle non sia in grado di sostituire al 49ers100% Gore, ed in partite contro difese più impegnative di quelle viste lunedi’ notte, la sua produttività ne potrebbe decisamente risentire. Singletary ha decisamente ridimensionato il ruolo di Troy Smith, autore di 11/23 per 129 yards, 1 touchdown ed un intercetto, ma visto come andavano le corse contro la disastrata difesa dei Cardinals non gli si può certo rimproverare la scelta. Arizona, dal canto suo, non ha certo sfigurato come il punteggio pottrebbe lasciar pensare. Con Derek Anderson a lanciare un 16/35 per 196 yards, quello che è mancato quasi del tutto è stato il gioco di corsa, che vede come leading rusher Beanie Wells con “ben” 13 yards in cinque portate.
I Cardinals ospitano i Rams domenica prossima, in una partita che potrebbe già dare, in caso di sconfitta per i pettirossi, un primo verdetto sulla post season. Decisamente più difficile il compito per i Niners, che andranno nella frozen tundra a cercare di rallentare la corsa playoff dei Packers e, contemporaneamente, tenere vive le proprie speranze.
A completare il quadro, la pessima battuta d’arresto subita in casa dai Seattle Seahawks. Il 42-24 con cui i Chiefs hanno spazzato via Seattle, è chiaramente indicativo di come Matt Hasselbeck, nonostante un ottimo 20/37 per 282 yards e 2 TD pass, predichi nel deserto in assenza del suo ricevitore preferito Mike Williams. Se togliamno il touchdown da 87 yards di Obonamu, il restro dei ricevitori non ha mai dato l’impressione di poter trovare la giocata vincente, limitandosi a fare il solito compitino senza strafare più di tanto.
Il problema di questi Seahawks è sempre ed ancora il gioco di corsa. Da quando hanno perso Shaun Alexander, i Seahawks non sono seahawksmai riusciti a rimpiazzarlo degnamente, tanto che da cinque stagioni un runner di Seattle non supera le 1000 yards corse in stagione.
I Chiefs hanno impresso subito la loro impronta alla partita, garantendosi anche un ottimo tempo di possesso palla (19 dei primi 23 minuti di gioco), anche se la capitalizzazione di tutto il lavoro è arrivata nel quarto periodo, dove hanno messo a segno 21 punti raddoppiando il bottino fin lì accumulato. Seattle è rimasta in partita fino al terzo periodo, più che altro grazie all’egregio lavoro degli special team che hanno anche bloccato un punt (riportandolo per un touchdown) ed un field goal, ma alla fine ha dovuto cedere alla maggior efficienza dell’attacco della squadra in magli arossa.
La sconfitta di domenica è comunque une brutta botta per Seattle in prospettiva playoff, e quasi sicuramente diventerà decisivo lo scontro divisionale con i Rams all’ultima giornata di campionato per decidere chi rappresenterà la division ai playoff. 
 
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Massimo Foglio

Segue il football dal 1980 e non pensa nemmeno lontanamente a smettere di farlo. Che sia giocato, guardato, parlato o raccontato poco importa: non c'è mai abbastanza football per soddisfare la sua sete. Se poi parliamo di storia e statistiche, possiamo fare nottata. Siete avvertiti.

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