[NCAA] Il punto dopo week 13

ncaaPenultima settimana di regular season NCAA che doveva dare i primi verdetti di questa annata, e non solo ha mantenuto le promesse, ma si e’ spinta ben oltre.
Tradizionalmente nelle ultime giornate di regular season si giocano i rivalry games, ovvero sfide sentitissime tra squadre dello stesso stato oppure della stessa conference, e questo genere di partita non fa altro che aggiungere benzina sul fuoco nel calderone delle emozioni per una squadra che cerca di vincere la propria conference, o di arrivare in vetta alla nazione.
Iniziamo quindi dall’antipasto della giornata, che coincide con la partita tradizionale del Thanksgiving Day tra Texas A&M e Texas. Avevamo accennato la scorsa settimana a questo incontro e ci sembrava doveroso aprire con esso perche’ come da pronostico, non c’e’ stata storia, gli Aggies dopo un primo tempo equilibrato, hanno dilagato nel terzo quarto, chiudendo la partita sul 24-17, relegando i Longhorns alla loro prima stagione perdente dal 1997.
Il giorno successivo si disputavano vari incontri importanti, nel primo, i Pittsburgh Panthers avevano una occasione per aggiudicarsi il titolo della Big East, ma sono stati sconfitti da West Virginia per 35-10 nel Backyard Brawl. Con questa sconfitta di Pittsburgh, adesso la Big East e’ a portata di mano di Connecticut, che ha il vantaggio in caso di arrivo alla pari tra loro, Pittsburgh e West Virginia.
Ma l’incontro piu’ importante del venerdi pomeriggio era sicuramente l’Iron Bowl: la numero due della nazione, gli Auburn Tigers, contro i campioni in carica, gli Alabama Crimson Tide, con in palio ovviamente la speranza di proseguire il cammino da imbattuti per i Tigers, verso la finale nazionale.
Incontro piu’ incredibile non si poteva trovare, nel primo quarto c’era una sola squadra in campo, Alabama, con un dominio assoluto, in attacco ed in difesa, per un parxiale di 21-0 dopo i primi 15 minuti che avrebbero ucciso anche un toro.
Purtroppo per loro, le tigri sono evidentemente piu’ resistenti ed audaci dei tori, infatti Auburn non ha mai perso le speranze, nemmeno dopo il FG dei Crimson Tide che allungava le distanze per il 24-0, Cam Newton e compagni hanno combattuto, risalito la china fino al 21-24, mentre sullo scadere del terzo periodo di gioco Alabama realizzava un altro FG allungando sul 27-21.
Ma lo sforzo era inutile, l’inerzia della partita ormai era in mano ai Tigers, che nel drive successivo realizzavano il piu’ improbabile dei sorpassi, 28-27, seguiti da 12 minuti di perfetto clinic difensivo, non hanno piu’ concesso nulla, uscendo cosi imbattuti da Tuscaloosa.
Con quersta incredibile rimonta, i Tigers hanno tolto ogni dubbio residuo sulla loro legittimita’ a contender, adesso devono superare solo l’ultimo ostacolo, ovvero South Carolina nella finale della SEC, e poi, sara’ finale nazionale.
La seconda attesissima partita del venerdi si disputava in Nevada, dove i Broncos di Boise State, giocavano contro i locali Wolf Pack per rimanere imbattuti, vincere la WAC e sperare nella finale nazionale.
Per i primi due quarti e’ andato tutto secondo copione, Kellen Moore e compagni passeggiano senza troppi problemi e vanno al riposo sul 24-7.
Poi, succede l’incredibile, Nevada rimonta con un perfetto quarto periodo e si porta in parita’ sul 31-31 con un TD a 17 secondi dalla fine, ma i Broncos non si perdono d’animo e riescono a mettersi in condizione di vincere la partita con un FG all’ultimo secondo dalle 25 yds, e, quando ormai la vittoria sembrava sicura, l’incredibile avviene, il FG di Brotzman supera lateralmente il goal post, e l’arbitro non concede la traformazione.
Si va cosi all’overtime, dove Boise State ottiene il possesso ed ha ancora l’occasione di vincere con un altro FG dalla corta distanza, che, incredibilemnte risulta essere la fotocopia del precedente, gettando la panchina dei Broncos nello sconforto piu’ nero.
A questo punto, ormai Nevada ha capito che c’era aria di grande occasione, e i Wolf Pack non si sono fatti pregare, il loro kicker piazza un FG dalle 34 yds e porta a casa la vittoria piu’ insperata per quello che probabilmente e’ il piu’ clamoroso upset di questa stagione, i Broncos chiudono la loro striscia a 24 vittorie consecutive, danno l’addo ai sogni di gloria, per loro niente finale nazionale, niente BCS bowl, e probabilmente niente WAC, sono passati dalle stelle alle stalle nel giro di pochi minuti.
La giornata di sabato risente un po’ di questo trauma, molte trasmissioni tv rimandano in loop le immagini dei due FG mancati da Boise State, ma la cronaca attende, c’e’ da decidere il destino della Big Ten, e, mentre Ohio State massacrava Michigan per 37-7, Wisconsin non faceva di meno annichilendo la povera Northwestern per 70-23, rendendo quasi inutile la vittoria di Michigan State contro Penn State per 28-22.
Infatti, essendo tutte e tre le squadre in testa a pari merito, l’unico tiebreaker e’ il BCS ranking, che al momento vede Wisconin davant alle altre contender.
C’e’ ancora una settimana da giocare, ma nessuna delle tre squadre e’ in campo, e sara’ molto improbabile che possa cambiare qualcosa nel ranking.
Negli altri incontri da segnalare, un’altra sorpresa con Arkansas che batte clamorosamente LSU per 31-23, ridimensionando decisamente gli avversari e diventando una seria contendente per uno spot ad un BCS bowl, e la sconfitta di Boise State ha decisamente liberato uno spazio importante per le altre squadre.
Non ci siamo certi dimenticati di TCU che ha proseguito tranquillamente il proprio cammino, 66-17 contro New Mexico, consolidando cosi il proprio terzo posto del BCS ranking.
Vi dobbiamo una correzione rispetto a quanto ipotizzato nelle scorse settimane, per via di nuovi accordi in NCAA se la campione della Pac 10 o la campione della Big Ten va alla finale nazionale, il Rose Bowl e’ contrattualmente obbligato a invitare una squadra qualificata da una conference non BCS, pertanto se Oregon continuera’ a rimanere al numero 1, non sara’ Stanford a prendere il suo posto al Rose Bowl, ma saranno proprio gli Horned Frogs di TCU.
Questa decisone sta gia’ generando ovvie polemiche tra i difensori della tradizione, tanto sentita in NCAA, specie per il Rose Bowl, ma credo che a meno di clamorosi colpi di testa del comitato organizzatore, le cose andranno proprio in questo modo.
Rimane da parlare della Big 12, una conference decisamente complicata quest’anno, in ambo le division si e’ arrivati a dei pari merito e solo scontri diretti e BCS ranking ci hanno aiutato a sbrogliare la questione, proclamando Nebraska ed Oklahoma come campioni delle rispettive division e dirette alla finale  di conference settimana prossima.
Las prossima settimana infatti e’ l’ultima di regular season,  tra pochi giorni avremo quandi tutti i verdetti della stagione, con il calendario dei bowl di postseason, dei quali ovviamente parlremo piu’ in dettaglio nei prossimi articoli, ma per  il momento limitiamoci a vedere cosa ci riserva il calendario in quest’ultima settimana.
Come gia’ saprete, restano da giocare gli ultimi rivalry games e le finali delle varie conference, quindi in dettaglio, diremmo che sono da seguire Pittsburgh vs Cincinnati e Rutgers vs West Virginia tra le partite delle 18 e poi alle 21.30 the Civil War, tra Oregon e Oregon State, in quello che e’ l’ultimo vero ostacolo tra i Ducks e la finale nazionale.
Alle 22 avremo la finale della SEC da Atlanta, Auburn vs South Carolina, i Tigers sono ovviamente favoriti, ma e’ meglio se non prendono sottogamba questa partita, perche’ una sconfitta costerebbe ovviamente loro il titolo nazionale e aprirebbe forse la strada delle finale a TCU.
Nelle partite serali invece le finali della ACC tra Florida State e Virginia Tech e la gia’ menzionata finale della Big 12 tra Nebraska ed Oklahoma.
 
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Gabriele Garoldi

Appassionato di Sport USA, baseball e football in particolare, fin dai lontani anni '80, con tifo sfegatato per i nativi americani.

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