[W8] Squadre senza rotta
I due vascelli hanno le vele lacerate e l’equipaggio stanco. Dovevano solcare il mare della regular season autoritari e fieri, per approdare ai playoff e giocarsi le loro possibilità di Superbowl. Invece eccoli lì che vanno alla deriva, incapaci di invertire la rotta.
Minnesota Vikings e Dallas Cowboys stanno vivendo un incubo parallelo, sbagliando tutto quel che si può sbagliare. Se il proprietario dei Cowboys, Jerry Jones, è arrivato persino a chiedere scusa ai tifosi significa che nel Texas il bicchiere è colmo. Il primo a pagare dovrebbe così essere coach Wade Phillips, tutt’altro che estraneo al disastroso cammino di Dallas. Vero è che ora l’infortunio a Tony Romo ha fornito un prezioso alibi per le disgrazie texane, ma niente quest’anno sembra aver funzionato. Un attacco sempre meno convincente, penalità come se piovesse. Manca disciplina, le scelte non hanno un filo conduttore. Facile ricondurre all’allenatore questo tipo di difficoltà. Ed ecco che la prospettiva di un cambio di tecnico a stagione in corso non è più così lontana.
Un’ipotesi che rischia di prendere corpo anche nel Minnesota dove alla mancanza di risultati si è aggiunta una gestione dei Vikings da soap opera. Il taglio di Randy Moss dopo 4 sole partite è solo l’ultimo degli scivoloni di coach Brad Childress. Una terza scelta letteralmente gettata al vento per un giocatore che non è stato in grado di gestire. Poco importa quale sia il motivo del taglio: l’essersi arreso sul gioco che ha portato all’infortunio di Favre o le interviste post Patriots o interperanze varie e assortita. La mossa è stata pessima. Grave, gravissima. Come lo è non avere un paracadute per Brett Favre o un giocatore che possa crescere nella sua ombra. La stagione di Minnesota è sempre più una pantomima e viste le condizioni in cui sta giocando Favre potrebbe diventare addirittura tragica se non fermeranno in tempo il numero 4 che dà sempre più l’impressione di poter subire colpi davvero pericolosi per la sua salute. Anche in questo caso sembra ormai necessario guardare oltre. In casa peraltro c’è un coach che può essere promosso domattina, Leslie Frazier, il defensive coordinator. Dopo aver investito vagonate di milioni di dollari per vincere… ieri, adesso Zygi Wilf deve iniziare a pensare a ricostruire. Questa squadra non può andare lontano, è palese. Perciò meglio portarsi avanti. E il primo passo è un cambio al timone.
Minnesota Vikings e Dallas Cowboys stanno vivendo un incubo parallelo, sbagliando tutto quel che si può sbagliare. Se il proprietario dei Cowboys, Jerry Jones, è arrivato persino a chiedere scusa ai tifosi significa che nel Texas il bicchiere è colmo. Il primo a pagare dovrebbe così essere coach Wade Phillips, tutt’altro che estraneo al disastroso cammino di Dallas. Vero è che ora l’infortunio a Tony Romo ha fornito un prezioso alibi per le disgrazie texane, ma niente quest’anno sembra aver funzionato. Un attacco sempre meno convincente, penalità come se piovesse. Manca disciplina, le scelte non hanno un filo conduttore. Facile ricondurre all’allenatore questo tipo di difficoltà. Ed ecco che la prospettiva di un cambio di tecnico a stagione in corso non è più così lontana.
Un’ipotesi che rischia di prendere corpo anche nel Minnesota dove alla mancanza di risultati si è aggiunta una gestione dei Vikings da soap opera. Il taglio di Randy Moss dopo 4 sole partite è solo l’ultimo degli scivoloni di coach Brad Childress. Una terza scelta letteralmente gettata al vento per un giocatore che non è stato in grado di gestire. Poco importa quale sia il motivo del taglio: l’essersi arreso sul gioco che ha portato all’infortunio di Favre o le interviste post Patriots o interperanze varie e assortita. La mossa è stata pessima. Grave, gravissima. Come lo è non avere un paracadute per Brett Favre o un giocatore che possa crescere nella sua ombra. La stagione di Minnesota è sempre più una pantomima e viste le condizioni in cui sta giocando Favre potrebbe diventare addirittura tragica se non fermeranno in tempo il numero 4 che dà sempre più l’impressione di poter subire colpi davvero pericolosi per la sua salute. Anche in questo caso sembra ormai necessario guardare oltre. In casa peraltro c’è un coach che può essere promosso domattina, Leslie Frazier, il defensive coordinator. Dopo aver investito vagonate di milioni di dollari per vincere… ieri, adesso Zygi Wilf deve iniziare a pensare a ricostruire. Questa squadra non può andare lontano, è palese. Perciò meglio portarsi avanti. E il primo passo è un cambio al timone.
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