[NCAA] Il punto dopo week 11

ncaaSettimana numero 11 della stagione NCAA, e sono finalmente arrivati i primi verdetti. Certo, non hanno l’importanza di quelli che sentiremo nelle prossime settimane, ma intanto, cominciamo a fare un pò di chiarezza.
La prima partita che analizziamo sarà proprio quella che ha stabilito questo verdetto, ovvero Florida contro South Carolina, con il ritorno a casa di uno dei più grandi allenatori nella storia dei Gators, ovvero Steve Spurrier, che ha in carriera oltre 120 vittorie sulla panchina di Florida, con il titolo nazionale conquistato nel 1996, e che, dopo una infelice pausa in NFL con Washington, ha ripreso la sua carriera sulla panchina dei Gamecocks.
In questi anni non era mai riuscito nell’impresa di vincere in casa dei Gators, ed ha interrotto questa striscia sabato scorso, con una bellissima ed imponente vittoria per 36-14, portandosi a casa cosi il primo posto della East Division della SEC, ed un posto in prima fila per il Championship SEC game di Atlanta.
L’altra partecipante a questa finale saranno gli Auburn Tigers, attuale numero due del ranking nazionale che questa settimana affrontava i rivali di Georgia. Partiti da netti favoriti, hanno iniziato malissimo, sotto per 21-7 dopo il primo quarto, per buona parte dell’incontro si è pensato che si fosse di fronte ad un clamoroso upset, ma i Tigers sono riusciti a riprendere il controllo della partita ed a chiudere in bellezza con un 49-31, che è soprattutto frutto delle due mete nel quarto conclusivo.
Ma Auburn non è stata l’unica a vedere i sorci verdi questa settimana, infatti anche le prime due squadre del ranking hanno avuto i loro momenti di panico.
I primi a tremare sono stati gli Horned Frogs di TCU che, dopo la grande vittoria contro Utah sembravano ormai inarrestabili, ed invece hanno avuto vari momenti a vuoto contro San Diego State, riuscendo a vincere solo per 40-35. Questa risicata vittoria costa loro un pò di terreno, infatti, i Broncos di Boise State che vincono invece facilmente per 52-14 contro Idaho, li hanno risuperati nel ranking AP, e si sono parecchio avvicinati nel BCS.
È ancora presto per vedere come andrà afinire, perchè, anche se restassero entrambe imbattute, TCU ha solo una partita da giocare, mentre Boise State ne ha ancora 3. Gli esiti di queste partite, ed eventuali cali nel ranking da parte delle squadre precedentemente sconfitte da loro, possono fare in modo che i Broncos riescano a recuperare lo svantaggio e tornare avanti nel BCS.
Ma la partita più clamorosa è stata giocata in California, dove i locali Golden Bears affrontavano la leader del ranking nazionale, ovvero gli Oregon Ducks.
Contro ogni pronostico, California è stata in partita ed ha più volte messo in pericolo la leadership di Oregon, e, sul finale hanno anche avuto l’occasione per vincere la partita, ma ha sbagliato il FG decisivo, regalando ai Ducks una vittoria insperata per 15-13, che però ha messo a nudo i loro punti deboli, la difesa dei Golden Bears è stata brava a contenere un attacco che fino all’altro giorno sembrava insuperabile.
Questa potrebbe essere la prima crepa nel muro di Oregon, a cui resta ancora da affrontare Arizona ed Oregon State, che sulla carta non sono avversari che li possano impensierire, ma se studiano a fondo i filmati di questa partita, potrebbero riuscire a fare il colpaccio.
Per quanto riguarda le altre partite di cartello, segnaliamo la solida vittoria di Stanford su Arizona State per 17-13, che consolida una grande stagione per i cardinal che potrebbe anche portarli al Rose Bowl.
Vittoria facile invece per i Buckeyes contro Penn State per 38-14, nonostante avessero chiuso la prima frazione di gioco in svantaggio per 14-3. Nel secondo tempo, Ohio State è stata dominante, e ha portato a casa questa partita, che permette loro di rimanere in corsa per la Big Ten, che al momento sembra davvero essere la conference più interessante, visto che abbiamo 3 squadre a pari merito con un record di 5-1 (9-1 complessivo), i suddetti Buckeyes di Ohio State, gli Spartans di Michigan State, ed i Wisconsin Badgers.
È praticamente impossibile farsi un’idea di chi potrà arrivare a vincere la Big Ten, non essendoci più scontri diretti tra loro, potrebbero concludere tutti a pari merito con una sola sconfitta a record, e in questo caso sarà quella che noi in Italia chiamiamo la classifica avulsa a decidere la partecipante al Rose Bowl.
Per concludere, come sempre un rapido sguardo alle partita del prossimo turno, premettiamo che non ci sono grossi scontri in programma, quindi l’interesse è puntato su un svariato numero di incontri,  a partire da quello di venerdi di Boise State contro Fresno State, dove l’unico obiettivo possibile per i Broncos è una vittoria  netta nel punteggio che permetta loro di rimanere nella scia TCU nel BCS.
Sabato invece da seguire gli incontri delle 3 capoliste di Big Ten, Wisconsin gioca contro Michigan, partita tutt’altro che semplice vista la discreta stagione dei Wolverines, Michigan State ospita in casa Purdue, e non vi è dubbio che il pronostico sia a favore degli Spartans, mentre Ohio State gioca in trasferta contro Iowa. I Buckyes sono in effetti gli unici dei 3 a giocare contro un’avversaria classificata nel ranking ed hanno probabilmente l’ostacolo maggiore, dal canto loro, gli Hawhkeyes hanno un recente passato da rovinatori di sogni avendo interrotto la corsa delle rivali verso la finale nazionale.
Se c’e da consigliare un incontro del sabato pomeriggio da seguire, ci sentiamo di sbilanciarci su questo.
Ultime parole per uno scontro interessante di Big 12, nel turno serale giocano Nebraska contro Texas A&M, una partita tra due squadre classificate che potrebbe dare ai Cornhusker il lasciapassare per il Championship Game della Big 12.
 
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Gabriele Garoldi

Appassionato di Sport USA, baseball e football in particolare, fin dai lontani anni '80, con tifo sfegatato per i nativi americani.

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