[NCAA] Il punto dopo week 6

Da qualche settimana e’ ripreso anche il campionato universitario che, come nelle migliori tradizioni del football NCAA ha gia’ riservato sorprese e grandi emozioni, le protagoniste delle scorse stagioni si trovano alle prese con il naturale ricambio di giocatori che fa parte del gioco nella NCAA, ed i valori a cui ci si era abituati negli scorsi anni si sono decisamente modificati.
Iniziamo quindi questa nostra analisi con una breve panoramica delle principali conference e classifiche.
Iniziamo subito dalla SEC, territorio di conquista per Florida ed Alabama nelle ultime stagioni, ma che si trova di fronte in primis ai Gators orfani di Tebow passato in NFL, e che sono reduci da due sconfitte consecutive, settimana scorsa contro Alabama e questa settimana contro LSU.
Le possibilita’ di titolo nazionale erano gia’ nulle in partenza, con queste due sconfitte probabilmente anche il titolo della SEC e’ messo in serio pericolo.
Non si tratta esattamente di un dramma, e’ fisiologico un simile calo dopo che si perde un QB stellare come Tebow, saranno le prossime stagioni a dirci se i Gators torneranno presto al livello che gli compete.
bama-scuL’altra grande squadra, i campioni nazionali in carica di Alabama hanno iniziato alla grande la stagione, confermando in pieno la loro superiorita’, messa in discussione solo per un attimo da Arkansas in week 4, e, fino a ieri, tutto sembrava pensare ad un bis dei Crimson Tide al national championship, ma sulla loro strada si sono messi i South Carolina Gamecocks guidati dall’esperto coach Steve Spurrier.
In una partita ricca di emozioni , i Gamecocks vincono per la prima volta nella loro storia contro la #1 del ranking nazionale, rimettendo in discussione tutti i valori in campo, e aprendo molte possibilita’ ad altre squadre di partecipare alla finale nazionale.
Restano da citare ancora LSU ed Auburn, le uniche due squadre imbattute della SEC, fino ad ora non sono state prese molto sul serio dal ranking AP ( ricordiamo che il ranking BCS uscira’ solo tra qualche settimana), ma le cose potrebbero cambiare nelle prossime settimane, in vista anche del loro scontro diretto del 23 ottobre.
Passiamo ora a parlare della Big Ten, conference che in questa stagione non e’ molto considerata, le sue squadre tradizionali sono in basso nel ranking, con l’unica eccezione dei Buckeyes di Ohio State, dominanti fin dalla prima giornata, e messi in pericolo solo per due quarti dai Miami Hurricanes nella seconda giornata.
Il calendario e’ favorevole ai Buckeyes, a meno di clamorosi upsets, che fanno pero’ parte della bellezza di questo sport, Ohio State e’ una delle principali favorite per un posto alla finale nazionale in Arizona.
Tra gli altri teams, spiccano gli Spartans di Michigan State, ancora imbattuti, e che per via dei calendari, quest’anno non si incontreranno con Ohio State, quindi potrebbero arrivare entrambi imbattuti a fine anno.
Decisamente deludente l’inizio di stagione di Penn State con gia’ 3 sconfitte sul groppone, mentre un plauso ai Michigan Wolverines, che, nonostante da qualche anno non siano piu’ ad alti livelli, hanno iniziato imbattuti la stagione, cadendo solo ieri in casa per mano dei rivali di Michigan State.
Decisamente sottotono la Big East e la ACC, sconfitte iniziali per Virginia Tech e per Florida, mentre sta facendo una buona stagione Florida State, ma la pochezza della sua division ne influenzera’ negativamente il suo valore nel ranking.
Grandi rivoluzioni invece in Big 12, Nebraska, Missouri, Oklahoma State ed Oklahoma, tutte imbattute (5-0), e solo i prossimi scontri diretti ci aiuteranno a sbrogliare la matassa dei valori in classifica, ma non si puo’ non parlare della delusione dell’anno, ovvero i finalisti dell’anno scorso, i Texas Longhorns clamorosamente sconfitti da UCLA settimana scorsa e da Oklahoma ieri, causandone l’uscita dal ranking AP per la prima volta in 10 anni.
Ultima della Big Six, e’ la Pac 10, ed anche qui, vediamo l’uscita di scena di USC, due sconfitte gia’ sul groppone e fuori dal ranking nazionale, gli unici imbattuti sono gli Oregon Ducks, che, dopo la sconfitta di Alabama, diventano la principale candidata al titolo nazionale. Buoni risultati ache per Arizona e Stanford, questi ultimi sconfitti da Oregon settimana scorsa ed eliminati cosi dalla corsa al titolo, ma, a meno di upset, i Ducks sono i netti favoriti per la vittoria in Pac 10.
boise stateChiudiamo con il solito sguardo alle conference non-BCS, che negli ultimi ani significa vedere cosa stanno cobinando TCU in Mountain West e Boise State in Western Athletic.
Sono ovviamente entrambe imbattute, ed i due calnedari come sempre gli danno la possibilita’ di chiudere la stagione senza sconfitte, i rivali piu’ accreditati sarebbero Utah per TCU il 6 novembre e Nevada per Boise State il 26 novembre.
Il dibattito e’ ormai pluriennale: queste due squadre meritano o no di giocarsi il titolo nazionale?
E’ evidente che la loro unica possibilita’ e’ quella di restare imbattute e di sperare che le grandi, ovvero Ohio State e Oregon subiscano una sconfitta, ma anche cosi potrebbe non essere sufficiente, specie per Boise State che gioca in una conference decisamente inferiore persino alla Mountain West di TCU.
I migliori analisti dicono che Alabama, Ohio State, Oregon, Ohlahoma e Nebraska, dovrebbero perdere almeno 1 o meglio ancora 2 partite per fare in modo che il BCS ponga davanti a loro Boise State o TCU, e , per come e’ strutturato questo ranking, hanno probabilmente ragione.
Staremo a vedere cosa ci riservano le prossima settimane, ma fino a quando non introdurranno un sistema di playoffs serio, queste polemiche non termineranno mai.
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Gabriele Garoldi

Appassionato di Sport USA, baseball e football in particolare, fin dai lontani anni '80, con tifo sfegatato per i nativi americani.

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